Ancora nel suo letto (eLit): eLit
()
Info su questo ebook
Titoli legati:
1)Sexy tra le lenzuola
2)Ancora nel suo letto
3)Nel letto di uno sconosciuto
4)Assaggio di passione
5)Attrazione evidente
Sarah Mayberry
Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.
Correlato a Ancora nel suo letto (eLit)
Ebook correlati
Dominando Susan. La Stanza delle Punizioni: Dominando Susan, #4 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCaccia all'assassino: eLit Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSaving Forever Parte 2 - Amore In Camice: Amore in Camice Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Chi è ora il Boss: L’Assistente del Capo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRituale proibito (eLit): eLit Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl bacio del deserto: eLit Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn capriccio milionario: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDominando Susan. Nuovo Giocattolo: Dominando Susan, #3 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'amica del milionario: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn oscuro passato: Harmony Destiny Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOperazione Santa Claus: eLit Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa ragazza dagli occhi grandi: Harmony Destiny Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTraditi dal desiderio: Harmony Destiny Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRumore Nella Notte Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIn un bar del centro - Breve racconto erotico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlchimia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVendetta in abito bianco: Harmony Destiny Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa tua firma sul cuore: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuelle notti nel cottage: Harmony Destiny Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn anno di fortuna: Harmony Destiny Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAncora una notte: Harmony Collezione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniColpo di fulmine (eLit): eLit Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn gemito per lo zio Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Un Amore Perduto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSchiava Sottomessa e altre storie: Collezione di dominazione erotica, #6 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBaby.com: Harmony Destiny Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPiccante consegna: eLit Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa mia rosa inglese (eLit): eLit Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDominando Susan. Sottomissione Totale: Dominando Susan, #6 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSposami per un anno e un giorno Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Erotismo per voi
Seducendo il Fratellone Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDomata Dai Castigatori Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEstate Porca Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCastigata Collection Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPassaggio a tre: Racconto hard tra una lei, tre lui e un pacco di marshmallow Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPeccati Erotici Delle Italiane 2: Secondo Excursus Nei Vizi Segreti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSussurri di piacere (eLit): eLit Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDomata Collection Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Mia Prima Volta Con Un Nero Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Grande Porcata Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDesiderio per te - romanticismo erotico: Storie di sesso da 18 anni di censimento italiano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFacciamo sesso insieme - Storie di sesso: Storie-erotiche erotismo erotico uncensored italiano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSui camper della passione: Raccolta di 6 racconti piccanti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCerca il sesso? - romanzo erotico: Storie di sesso uncensored italiano erotismo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPuledre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMio signore e padrone (eLit): eLit Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il risveglio della fanciulla Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFuria, seduzione perversa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDominando Susan. Il Nuovo Lavoro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniInnocenza (eLit): eLit Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl pagamento di Elisa: Racconto erotico tra tradimento ed esplorazione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAbusata dal gruppo (Umiliazione e Fantasie di Gangbang Soddisfatte) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPeccati Erotici Delle Italiane, Volume I: ..... Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCastigata in Albergo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSpruzzami: la completa guida allo squirting Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Discola Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCastigata Dal Boss 2 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniChiodo fisso Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPunita Nella Notte: Bratislava 2000 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Categorie correlate
Recensioni su Ancora nel suo letto (eLit)
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Ancora nel suo letto (eLit) - Sarah Mayberry
successivo.
Prologo
Melbourne, Australia
Ottobre 1997
Il buio era così fitto che Liam Masters non riusciva a vedere a un palmo dal naso. Mentre dal viale di accesso alla casa dei Ford svoltava nel viottolo che conduceva nel cortile posteriore, dove si trovava lo studio in cui alloggiava, le sue scarpe riecheggiarono sul cemento screpolato. Nell'oscurità totale si distingueva appena il riquadro più chiaro della costruzione.
Se fosse rimasto al ricevimento, molto probabilmente a quell'ora avrebbe già sfilato la mutandine a Sally Kendrick. A diciassette anni, aveva già abbastanza esperienza per prevedere quando la situazione sarebbe volta a suo favore.
E invece, per una ragione che gli sfuggiva, aveva deciso di tornare a casa.
Stupido.
Mentre tirava fuori dalla tasca la chiave per entrare, vide un'ombra spostarsi dentro l'angolo del casotto e s'impietrì. Poi udì sospirare e percepì un lieve profumo di caprifoglio aleggiare nella notte estiva.
Zoe.
La sua reazione immediata fu affondare le mani nelle tasche posteriori, il posto più sicuro in cui tenerle quando le stava vicino.
«Sei rientrato presto» lo accolse lei.
«Che cosa fai qui fuori?» l'apostrofò con più asprezza di quanto volesse.
«Ti aspettavo.»
Quella risposta tanto diretta lo lasciò senza parole.
«Non dovresti stare fuori» replicò. «Che cosa faresti se Tom tornasse a casa?»
Tom era il fratello di Zoe ed era molto protettivo nei suoi confronti. Liam non ebbe bisogno di vedere il suo viso per sapere che si era immusonita. Immaginò l'espressione ostinata dei suoi occhi verdi e le sopracciglia nere che si congiungevano in mezzo alla fronte.
«Mi sono stancata di aspettare.»
Dannazione.
Liam rimpianse di aver bevuto tre birre e di non avere la mente lucida come avrebbe dovuto. Stare a così breve distanza dalla sorella minore del suo migliore amico rappresentava una tentazione che era meglio evitare.
«Chi te lo ha chiesto?» replicò.
Nessuno dei due si riferiva al suo rientro a casa ed entrambi ne erano consapevoli.
«È vero?» sparò lei.
«Che cosa?»
«Quello che ha detto Tom. Che tu esci con Sally Kendrick.»
«È meglio che entri prima che i tuoi genitori ci sentano.»
«Esci con lei, o no?» insistette Zoe con voce tremante.
«No.»
Avrebbe dovuto mentire e dirle che lui e Sally erano pazzi l'uno dell'altro e che lui era appena sceso dal suo letto.
«È per questo che sei tornato presto? Perché le cose con Sally non vanno bene?»
Zoe gli si era avvicinata tanto da permettergli di vedere il pallido ovale del suo viso e di aspirare il profumo al caprifoglio della lozione che usava per fare la doccia.
Lei ha quindici anni, amico. Ed è la figlia di due persone che ti hanno accolto in casa loro quando nessuno ti voleva.
Doveva indurla a rientrare in casa e a chiudersi nella sua camera da letto le cui pareti erano ricoperte da poster di gruppi heavy-metal e di giocatori di calcio.
«Non so proprio perché sono tornato.»
Zoe compì un altro passo. Nel buio i suoi occhi brillavano.
«Baciami» sussurrò. «Ti prego.»
Lui strinse i pugni dentro le tasche dei jeans. «Torna a casa» mormorò con disperazione.
Intuendo la sua debolezza, Zoe fece un ultimo passo che annullò la distanza tra loro. Liam sentì il calore del suo corpo, il lieve contatto con la punta dei suoi seni e il tepore del suo alito sul collo.
«Non resisto più. Mi siedo davanti a te a tavola, ti vedo a scuola e a casa. Non faccio che pensarti. Baciami, per favore.»
Lui aveva cominciato a eccitarsi nell'istante in cui aveva sentito il profumo di caprifoglio, ma quando lei incollò il ventre al suo, temette di scoppiare.
«No» sibilò, afferrandole le spalle e respingendola.
Ma mentre lo diceva, le infilò le dita tra i capelli e attirò la sua testa verso di sé. Poi la baciò, affondandole la lingua in bocca e beandosi del suo sapore.
Per lei era il primo bacio. Lo sapeva perché glielo aveva detto lei stessa due mesi prima e da allora non aveva fatto che sognare di essere il primo a baciarla, di lasciare sulle sue labbra l'impronta delle proprie.
Le passò la lingua sul labbro inferiore e poi lo succhiò. Aveva un sapore dolce. Premendole una mano sulla schiena, l'attirò contro di sé e la sentì emettere un piccolo gemito.
Oh, Signore. La desiderava tanto che temette di non resistere.
Zoe cominciò a sollevargli la T-shirt.
«Toglitela. Voglio toccarti.»
Incapace di connettere, Liam alzò le braccia in modo che lei potesse sfilargliela dalla testa. Poi avvertì il tocco delle sue mani che lo accarezzavano, lo stuzzicavano, lo scoprivano.
Quando le sue dita trovarono i capezzoli, interruppe il bacio e si frugò in tasca per prendere la chiave. Le mani gli tremavano tanto che fu un miracolo se riuscì ad aprire la porta. Poi, ricominciando a baciarla, le fece salire la breve scala e la portò nel locale in cui dormiva.
«Aspetta» sussurrò lei e dai lievi suoni che produsse, lui comprese che si stava togliendo la maglietta.
Nonostante le insistenze di sua madre, non portava mai il reggiseno e lui era stato costretto per molto tempo a soffocare il desiderio di toccarla, di vedere i colore dei suoi capezzoli, la loro forma.
«Voglio guardarti» disse, accendendo la lampada.
Abbagliata dalla luce improvvisa, Zoe batté le palpebre e si coprì con le braccia, ma lui gliele abbassò adagio, tenendole stretti i polsi.
La vista dei due seni piccoli e rosei e dei capezzoli induriti che sembravano due ciliegine, gli fece trattenere il respiro.
«Zoe» mormorò, allungando le braccia.
Mentre le accarezzava la schiena, la sentì rabbrividire. La sua pelle era come una seta calda e liscia. Prese i seni nelle mani e le stuzzicò i capezzoli.
«Com'è bello» bisbigliò lei, socchiudendo gli occhi.
Con addosso solo i jeans, a piedi nudi, le guance soffuse di rossore e i lunghi capelli scuri che le scendevano a cascata sulla schiena, era stupenda.
Liam prese a baciarla dappertutto, scendendo dal collo al seno e infine prendendo in bocca un capezzolo.
«Oh» sussurrò lei. Il suo corpo ebbe un sussulto, poi gli afferrò la testa e se la premette sul petto. «È così bello, Liam, così bello» sussurrò.
Caddero avvinti sul letto e lui gioì nel sentire che lei apriva le gambe per permettergli di premere la sua erezione contro il centro della sua femminilità.
Si baciarono, uniti eppure separati da due paia di jeans e benché quella frizione fosse meravigliosa, non poteva bastare.
A un certo punto Liam le infilò una mano tra le gambe e sentì un calore intenso salirgli lungo le dita e le braccia.
«Sì, Liam» sussurrò lei, sollevando i fianchi.
Era un invito appassionato e irresistibile. Lui premette le dita sul suo punto più sensibile e sentendole ruotare il bacino, il desiderio di entrare in lei divenne tormentoso.
Toccarla, toccarla dovunque: da questo sembrava dipendere la sua stessa vita. Infilò una mano dentro i jeans. Il ventre di Zoe era teso e fremente. Poi lei aprì le gambe, incoraggiandolo a continuare e quando avvertì la pressione di un dito che scendeva e la frugava, cominciò a gemere sottovoce.
Era così bagnata. Calda e scivolosa. Sfregandosi contro il suo fianco, Liam continuò a toccarla.
«È... è incredibile» sussurrò Zoe con voce spezzata.
Sorridendo del suo stupore, lui fece scivolare il dito tra le pieghe di carne. Zoe rabbrividì, sollevò di scatto i seni e inalò una boccata d'aria.
«Non smettere» pregò. «Qualunque cosa tu stia facendo, non smettere.»
«No» rispose lui, prendendo in bocca un capezzolo. Poi, seguitando ad accarezzarla, scese più in basso finché sentì la piccola fessura calda e umida.
Succhiandole con forza il capezzolo, affondò il dito e avvertì la contrazione dei suoi muscoli interni.
«Togliti i jeans. Voglio vederti. Voglio toccarti» ansimò lei, afferrandogli i capelli e sollevandogli la testa per guardarlo negli occhi. «Voglio che tu sia il primo. Voglio fare l'amore con te.»
L'idea di starle dentro, di prendere quello che lei gli offriva con tanta passione, lo fece tremare.
L'amava. Era così bella con gli occhi velati di desiderio e il volto arrossato. Non poteva esserci un momento più perfetto.
«Voglio toccarti» ripeté lei, cominciando a muovere la mano in su e in giù all'altezza del suo membro. «Non m'importa di niente. Ti desidero. Ti ho sempre desiderato.»
«E io ho sempre desiderato te» rispose Liam, mentre lei gli sbottonava i jeans e vi infilava dentro la mano.
Poi lo trovò e lo circondò con le dita, dapprima esitante, poi più sicura.
«Com'è possibile che sia così duro e così morbido allo stesso tempo?»
«E tu come puoi essere tanto calda e tanto bagnata?»
Ridendo, lei riprese ad accarezzarlo e quando lui cominciò di nuovo a muovere il dito, rovesciò la testa all'indietro.
«Ti prego, ti prego...»
Perché non le aveva ancora sfilato i jeans e non le era entrato dentro?, si domandò Liam. Avere Zoe nel suo letto, che lo toccava e lo supplicava di prenderla, era la realizzazione di tutti i suoi sogni. Quante volte di notte era rimasto sveglio a masturbarsi, immaginando di averla accanto, di sentire il suo profumo, i suoi gemiti?
Troppe. Quasi ogni notte da quando si era trasferito in casa dei Ford dopo la morte di sua madre, un anno prima.
Senza più esitare, le abbassò la cintura dei jeans.
«Sì! Finalmente!» esultò lei, sfilandoseli dalle gambe.
Indossava delle banali mutandine bianche con sopra una scritta, ma fu solo quando lei se le tolse, che riuscì a leggerla.
Il bravo bambino è quello che sa amare e donare.
Liam s'impietrì e nel silenzio si udì solo il suono del suo respiro aspro.
Amare e donare. Zoe era così. Ma era anche intelligente, coraggiosa, tenace. Sapeva disegnare meglio di chiunque avesse conosciuto e non rifiutava mai una sfida. Non portava mai la gonna e non si truccava. Sapeva cambiare il pulsante d'accensione della vecchia Mini di suo padre, calciare il pallone, o lanciare una palla da cricket.
Non aveva idea di quanto fosse bella. Di quanti studenti facesse voltare quando arrivava a scuola in jeans, T-shirt, senza reggiseno. Aveva gli occhi verdi, un ovale perfetto e una fossetta nel mento. Entro pochi anni si sarebbe resa conto del suo valore.
«Liam» sussurrò lei, muovendo i fianchi con impazienza. «Sbrigati.»
Lo voleva, ma avrebbe rimpianto quel momento. Chi era lui in definitiva? I professori sostenevano che aveva la testa dura come un sasso. Era orfano e senza un tetto sotto cui ripararsi. Da solo non avrebbe mai potuto combinare niente. Essere accolto dai Ford era stato il primo colpo di fortuna della sua vita, ma anche se la signora Ford l'aveva spinto a ripetere l'anno per essere promosso e potersi iscrivere all'università, aveva temuto fin dall'inizio che non durasse.
Sapeva chi era e che cosa era. Lo aveva capito da piccolo, quando ancora non arrivava alle ginocchia di suo padre.
Non sarebbe mai stato degno di Zoe Ford. Non poteva essere il suo primo uomo.
«Che cosa c'è?» Zoe si puntellò sui gomiti e lo guardò.
«Non posso farlo» le rispose, rimettendole a posto i jeans.
«Che cosa significa? Non capisco.»
«Significa che non lo faremo, Zoe. Devi rivestirti e andare a casa.»
Lei lo fissò a bocca aperta, confusa.
«Ho... ho fatto qualcosa di sbagliato?» domandò. «Insegnami quello che devo fare e lo farò.»
Liam le chiuse la cerniera dei jeans. «Devi rivestirti» ripeté.
Lei lo respinse. «Non capisco che cosa sia successo» insistette con le lacrime agli occhi. Poi si spinse indietro sul letto e si abbracciò le ginocchia. «Per favore, non farmi questo.»
«Quello che ti sto facendo è evitarti un errore madornale» rispose lui, rimettendosi i jeans e fermandosi ai piedi del letto. «Devi andare via prima che qualcuno ti veda qui.»
Zoe sbatté le ciglia per liberarsi dalle lacrime. «È questo che ti preoccupa? Che qualcuno ci scopra? Perché io non lo direi mai. Ti amo. Lo sai. Non ti metterei mai nei guai.»
«Hai quindici anni, Zoe. Tom si fida di me, i tuoi genitori si fidano di me. Mi hanno accolto nella loro famiglia.»
«Balle» sbuffò lei. «Non si tratta di mio fratello, o dei miei genitori. Dimmi che cosa c'è di sbagliato. Il fatto che sono vergine? O che i miei seni sono troppo piccoli? Lo so, ma pensavo che non t'importasse. La mamma mi assicura che con il tempo aumenteranno...»
Liam imprecò tra i denti e si passò le dita tra i capelli.
«Non sei tu. Sono io, va bene? Non puoi desiderare che io sia il primo a far l'amore con te.»
«Invece lo desidero. Più di qualsiasi cosa» assicurò lei, guardandolo con fiducia e sincerità.
«Tu non sai chi sono.» Liam pensò alle ragazze con cui era andato a letto, alle lotte che aveva sostenuto, agli oggetti che aveva rubato, alle bugie che aveva detto. Ricordò la fuga notturna insieme a sua madre, con tutti i loro miseri averi chiusi in un fagotto e le loro vite distrutte a causa di suo padre. «Se mi conoscessi davvero, non mi vorresti» ripeté.
Lei scosse la testa. «Invece ti voglio. Sei il solo che voglio.» Poi scese dal letto e gli si piazzò davanti a seno nudo. «Ti voglio, lo vedi?» insistette, prendendogli le mani e posandosele sui seni.
Era così bella, calda, morbida, arresa, che Liam dovette fare uno sforzo sovrumano per respingerla.
«Vestiti» ordinò.
Lei si strinse le braccia intorno al petto. «Ti amo, Liam» mormorò. «Non farmi questo, ti prego.»
«Un giorno mi ringrazierai.» Buttata la T-shirt in fondo al letto, lui si voltò e andò alla finestra per