GIOVANI E ANZIANI - Storie di ieri e di oggi per una convivenza possibile
Di Aldo Polo
()
Info su questo ebook
Leggi altro di Aldo Polo
Chissà, chissà domani... Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn sasso nello stagno Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a GIOVANI E ANZIANI - Storie di ieri e di oggi per una convivenza possibile
Ebook correlati
Caronte in Cassa Integrazione. La disoccupazione nell'Italia della 2^ Repubblica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa scala(ta) per superare la crisi(di valori) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniesefossecomeneifilm Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRiflessioni Ironiche Di Un Moderno Migrante Italiano: Esperto In Tutti I Tipi Di Saldature E Il Travaglio Della Vespa Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPiccoli gorghi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe sinergie di Marzio - LÌ fuori esiste un'altra vita - settima libro della saga Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniContiene frutta secca Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAchtung Banditen Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNoi Salveremo l'Italia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni"...da Partigiano ero l'ultima ruota del carro..." Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBaci a Milano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTyphoon 125: Genova è bella se vista da lontano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl custode delle messi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa colpa di esser minoranza Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl figlio del drago Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMercuzio e l'erede al trono. Livello 0 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNé muri né mari Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEvaporato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDizionario 3000 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAmori possibili Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSott'la Naja. Vita e guerra d'alpini Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCronache semiserie da un futuro prossimo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVita da precaria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI dormienti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDieci Lustri Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuando ero come voi: Avventure picaresche di un precario Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'urlo barbarico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniComplicazioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCoordinate Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFogli diVersi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Biografie letterarie per voi
Confessioni di uno psicopatico Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Scrittori del'900 e dintorni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPasolini sconosciuto. Interviste, scritti, testimonianze Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl primo dio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl diario segreto del Conte di Montecristo Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Gabriele D'Annunzio il dandy italiano Veronica Iorio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniD'Annunzio e il fascismo: Eutanasia di un'icona Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSavage Journey: Hunter S. Thompson and the Weird Road to Gonzo Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Francesco e i burattini Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBecoming the Ex-Wife: The Unconventional Life and Forgotten Writings of Ursula Parrott Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su GIOVANI E ANZIANI - Storie di ieri e di oggi per una convivenza possibile
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
GIOVANI E ANZIANI - Storie di ieri e di oggi per una convivenza possibile - Aldo Polo
L’Autore
Racconti
Giovani e anziani (come dire: Renzi e Bersani)
Giovani e anziani. Due categorie diverse e talvolta incompatibili ed inconciliabili. Due mentalità che spesso fanno a pugni fra di loro, anche in politica…
Renzi contro Bersani. E leggevo tempo fa su un quotidiano che Renzi, con la sua fissa della rottamazione
degli anziani, aveva fatto arrabbiare persino D’Alema che non ci pensava nemmeno un istante ad essere messo in pensione da un ragazzino
(al suo confronto Renzi è così). Il nostro Baffetto
poteva essere considerato anche forse un po' aristocratico per il modo elegante del suo incedere e del suo linguaggio. Per quelle pause e quei sottintesi, sottolineati da un’espressione talora divertita e talora incantata , del suo viso. Ma – lo si deve dire – quel politico che assomigliava un po' al moschettiere D’Artagnan, era ed è un signore
. Non si era mai comportato in modo scortese o maleducato o grezzo, come invece Renzi, da ultimo, aveva fatto nei suoi confronti ed in quelli di un’intera generazione. Per quanto Matteo fosse un rottamatore
anche di qualcuno di età poco superiore alla sua. Lo aveva fatto con il buon Enrico che si era visto togliere la sedia dal culo senza quasi accorgersene e che gli aveva dovuto passare, obtorto collo, il simbolico campanello del governo.
Quello fra questi due contendenti è uno scontro generazionale. Che – se ci pensiamo bene – si allarga e rischia di avviare un processo pericoloso che mette contro occupati e disoccupati, maschi e femmine, persone perbene e bulli, anziani appena andati in pensione e giovani che, forse, non ci andranno mai.
E allora che fare contro queste contraddizioni e contrapposizioni che rischiano di creare una guerra fra poveri
? Lasciarla proseguire facendo il gioco di chi, potendo continuare ad accumulare guadagni e dividendi, si compiace di questa assurda lotta e diventa il terzo che gode? Bene - dice – finchè quei due sono impegnati a litigare, almeno non se la prendono con me!
ed intanto io posso continuare a curare i miei interessi ed a fare profitti."
L’unica cosa auspicabile è forse quella di mettersi ad un tavolo e riflettere per trovare una soluzione concordata che possa favorire una alleanza e una pacifica convivenza fra queste diverse categorie. Che spesso – talvolta a loro insaputa – fanno parte di un’unica classe che condivide gli stessi problemi ed ideali.
Non ci sono risposte facili a problemi difficili .
Così si era espresso Pierre Carniti quando, prima di diventare Segretario generale, era ancora il capo dei metalmeccanici della C.I.S.L. Ed allora converrebbe a tutti – come dicevo – sedersi ad un tavolo e cercare delle risposte. Magari complicate, ma che possano – mediante rinunce reciproche - essere poi condivise.
In questi ultimi anni, gli anziani, grazie alle loro piccole (in maggioranza), ma per loro sufficienti pensioni, hanno spesso aiutato economicamente i figli, magari disoccupati o con lavori precari, a sbarcare il lunario. Lo hanno fatto magari anche sostenendoli nella cura dei loro figlioletti, esibendoli dal pagare la babysitter per coprire quelle ore nelle quali loro non potevano esserci. E in tanti altri modi.
E, sempre gli anziani, hanno da ultimo anche pagato per il congelamento della rivalutazione delle loro pensioni o per i prelievi fatti sulle stesse dal governo per raccogliere risorse e superare la crisi d’oggi.
Beh, se ai nostri figli serve ancora qualche altro aiuto, saremo pronti a darlo. Ma anche loro dovranno – una volta per tutte – capire che i tempi sono cambiati e che loro non potranno certamente avere quelle condizioni di crescita sociale ed economica che hanno avuto i loro genitori. Siamo stati più fortunati di loro? Certo, ma intanto il mondo è cambiato e già oggi, forse, e certo in futuro, con lo stipendio di una persona, si dovrà poter lavorare in due. E accontentarsi piuttosto che non ricevere nulla. In altre parole, lavorare meno (e guadagnare meno) per lavorare tutti. Un’alternativa che non va bene per quei giovani supertitolati (laureati masterizzati) perlopiù rampanti che, con la aspettativa di meritarsi superstipendi, vorrebbero, in pochi, prendersi metà della torta e lasciare la maggioranza degli altri giovani a spartirsi l’altra metà.
Lavorare meno, lavorare tutti
E’ uno slogan
ricco di significati che, per gli operai metalmeccanici sindacalizzati degli anni ’80, conteneva la formula per uscire dalla crisi. Crisi che , dopo il periodo d’oro degli anni ’60 e ’70, aveva incominciato ad investire anche il settore dell’industria.
Quella ricetta
al di là