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Gestalt Coaching: Dalla Performance al Talento
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E-book94 pagine1 ora

Gestalt Coaching: Dalla Performance al Talento

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Info su questo ebook

Il coaching è una parola vuota, una parola che va riempita di significato. Nell'ambito del coaching gestaltico, come vedremo, riguarda l'imperfezione piuttosto che la perfezione, la diversità piuttosto che la norma, i propri ritmi piuttosto che la performance da raggiungere.
Il coaching ad ispirazione gestaltica si potrebbe definire, prendendo a prestito una definizione della Gestalt di F. Perls, una ‘terapia per sani’, una “terapia” per persone così sane che non vogliono vivere al di sotto delle loro potenzialità.
Le pagine che ti accingi a leggere potrebbero cambiare la tua visione del coaching, se ne hai solo sentito parlare, o forse integrarla, se ne hai una più tradizionale, ma in entrambi i casi potrebbero aprirti le porte della “Gestalt”.
LinguaItaliano
Data di uscita11 mar 2021
ISBN9791220276092
Gestalt Coaching: Dalla Performance al Talento

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    Anteprima del libro

    Gestalt Coaching - Gabriele Baroni

    Gestalt.

    Introduzione - Dalla performance al talento

    decoration

    Le pagine che ti accingi a leggere potrebbero cambiare la tua visione del coaching, se ne hai solo sentito parlare, o forse integrarla, se ne hai una più tradizionale, ma in entrambi i casi potrebbero aprirti le porte della Gestalt.

    Il coaching è una parola vuota, una parola che va riempita di significato. L'ambito del coaching gestaltico [1], come vedremo, riguarda l'imperfezione piuttosto che la perfezione, la diversità piuttosto che la norma, i propri ritmi piuttosto che la performance da raggiungere.

    Il coaching ad ispirazione gestaltica si potrebbe definire, prendendo a prestito una definizione della Gestalt di Perls, una terapia per sani, per persone così sane che non vogliono vivere al di sotto delle loro potenzialità.

    Il termine terapia viene utilizzato qui in senso paradossale (accostato a persone sane), perché il coaching non ha a che fare con questo ambito e neanche con la psicologia in senso stretto, dal momento che, come vedremo in seguito, trae le sue origini dalla pedagogia.

    Se la terapia ha il compito di portare una situazione patologica alla normalità, il coaching gestaltico ha l’obiettivo di accompagnare i clienti dalla normalità alla stra-ordinarietà, di far emergere la loro unicità.

    Il coaching ad ispirazione gestaltica non cura nulla, il coaching gestaltico valorizza.

    Se cerchi tecniche, frasi motivazionali, qualcosa che ti faccia andare a duemila all’ora o diventare una persona che in realtà non sei, tuttavia quella del coaching gestaltico non è la via giusta per te.

    Spesso, infatti, si pensa al coach come a un imbonitore delle parole, a una persona che ‘droga’ il cliente per fargli tirare fuori tutto quello che potrebbe essere. Non è propriamente vero, ma sicuramente non è il caso del coaching ad ispirazione gestaltica.

    Per certi versi questa metodologia applicata al coaching ne ribalta la sua accezione più comune, cioè quella di spingere verso una performance perfetta.

    Il Gestalt coaching invita a esplorare la propria diversità e usare i propri difetti - utilizzando Heidegger in modo eterodosso - come fossero la firma del proprio essere-nel-mondo, cioè attraversare la vita in un orizzonte di senso.

    Si tratta di una strada che dà al coaching una colorazione più umanistica e artistica allo stesso tempo, ponendo al centro del proprio focus il talento al posto della performance.

    Nelle pagine che seguono esploreremo questo sguardo gestaltico.

    Note dell'Introduzione

    [1] Nel testo useremo in modo analogo coaching gestaltico e coaching ad ispirazione gestaltica.

    Capitolo 1 - Lo Spirito della Gestalt

    decoration

    "Io sono io. Tu sei tu.

    Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative.

    Tu non sei al mondo per soddisfare le mie aspettative.

    Io faccio la mia cosa. Tu fai la tua cosa.

    Se ci incontreremo sarà bellissimo."

    dalla preghiera della Gestalt di Perls

    Parlare di Spirito in un contesto di Gestalt?

    Non è così peregrino se pensiamo che Pearls ha scritto addirittura una preghiera, la famosa Preghiera della Gestalt, messa come incipit qui sopra.

    È una preghiera di risveglio, un’esortazione a prendersi la responsabilità di incontrare gli altri al confine, a non invadere e soprattutto a non farsi invadere.

    In questo riequilibrio relazionale l’incontro, che è la forma più concreta di contatto, può avvenire con-tatto, e può diventare davvero il momento del sentire l’altro, perché in un contesto di rispetto, in primo luogo, di sé stessi. Lo Spirito della Gestalt, non caso nella nostra scuola parliamo di coaching ad ispirazione gestaltica, potrebbe essere riassunto in queste due parole: Confine e Contatto.

    Due parole che aprono ad uno sguardo nuovo: lo sguardo della meraviglia [1], che si attiva quando l’incontro nasce dalla scelta, e non dal legame.

    Dai teorici della Gestalt alla Gestalt Therapy, fino al coaching ad ispirazione gestaltica

    La Gestalt è un po’ come Gerusalemme per le religioni monoteiste: tutte la ritengono luogo sacro per la propria. Quando si parla di Gestalt, infatti, ci si riferisce a tradizioni e approcci che, seppur intrecciati, sono molto diversi negli intenti, nei modelli e, soprattutto, nelle applicazioni: i teorici della Gestalt, la Gestalt Therapy e le discipline ad indirizzo gestaltico come il counseling e il coaching, qua definito coaching ad ispirazione gestaltica, oggetto di questo testo.

    La Gestalt, parola tedesca che possiamo tradurre con forma [1], è conosciuta soprattutto come Terapia, approccio di derivazione psicoanalitica, nato in America negli anni Cinquanta ad opera di Perls [2].

    Tuttavia, per quanto la terapia della Gestalt ne rappresenti una delle espressioni più feconde, la sua origine è precedente e le sue applicazioni diversificate.

    Nelle pagine che seguono si evidenziano i concetti e le metodologie della Gestalt per come si sono evoluti e, infine, come sono stati tradotti da un ambito prettamente psicologico e terapeutico ad un ambito di matrice pedagogica, rivolto all’espressione del proprio potenziale, quale è quello del coaching.

    I teorici della Gestalt

    La Gestalt nasce come un orientamento teorico, la Gestaltpsychologie o psicologia della Forma, movimento che si afferma negli anni Venti in Germania, per opera di un gruppo di psicologi [3] che avevano l’intento di dare sostegno scientifico alla psicologia. La psicoanalisi, infatti, allora egemone, era, a loro modo di vedere, intrisa di concetti metafisici che non potevano

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