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Le stagioni delle fate. La Trilogia delle Fate - Volume I.2
Le stagioni delle fate. La Trilogia delle Fate - Volume I.2
Le stagioni delle fate. La Trilogia delle Fate - Volume I.2
E-book47 pagine32 minuti

Le stagioni delle fate. La Trilogia delle Fate - Volume I.2

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Info su questo ebook

Cosa hanno fatto Oaky, Pina e Alna nei dodici mesi trascorsi fra l'epilogo di "Glitter, avventure di una fatina" e l'esordio di "Nome in codice: fata"? Come si è sviluppato l'amore tormentoso di Fata delle Querce verso l'agente dell'MI6 Danny Josephson? E come si è rotto il legame tra Fata degli Ontani e il suo partner Andrew Carter? A queste e altre domande poste da molti lettori, risponde il nuovo racconto extra "Le stagioni delle fate". Un racconto lungo un anno, tre piccole fate dai grandi poteri e dal grande cuore.
LinguaItaliano
Data di uscita6 mag 2021
ISBN9791220335713
Le stagioni delle fate. La Trilogia delle Fate - Volume I.2

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    Anteprima del libro

    Le stagioni delle fate. La Trilogia delle Fate - Volume I.2 - Stefano Carloni

    CAPITOLO I: VOCE DAL SEN FUGGITA

    Londra, 29 settembre 2015

    «Sei pronta, Oaky?» gracchiò l’altoparlante nella sala dedicata ai test di resistenza meccanica.

    «Io sono nata pronta» proclamò Fata delle Querce dal basso dei suoi tre pollici di statura, il corpo fasciato da una tuta argentea.

    «Allora cominciamo» annunciò l’operatore. «Prova F-2 contro 1.000 libbre» e premette un pulsante.

    Il soffitto si aprì, e una grande massa metallica precipitò sulla piccola creatura dalle ali color marrone; ma questa spiccò un breve salto, la afferrò a mezz’aria senza sforzo apparente e la tenne sospesa con una mano. «2.000 libbre» continuò l’umano, e un peso ancora più grande del primo cadde sulla fatina, ma anch’esso fu fermato agevolmente. «Attenta, Oaky, questo è grosso: 4.000 libbre» la avvertì prima di lanciare l’ultima massa di prova. Oaky afferrò anche questa, poi si posò sul pavimento, mimò la figura di una danzatrice sulle punte, e si mise a far roteare in aria i pesi come i birilli di un giocoliere; infine esclamò: «Che noia! Non possiamo fare qualcos’altro?»

    «Per oggi basta così». Il tecnico si volse verso l’alto e snello agente dell’MI6 che aveva assistito alla prova. «Un esserino così piccolo che sostiene masse un milione di volte più grandi del proprio peso… se non lo avessi visto con i miei occhi, non ci crederei!» proruppe trasecolato.

    «Dovremo farci tutti l’abitudine» sorrise Danny Josephson, poi si avviò verso l’uscita per accogliere la sua partner. «Allora, Danny, sono stata brava?» domandò speranzosa la fatina non appena lo vide.

    «Sei stata bravissima» la elogiò il giovane carezzandole la testolina. «Adesso ho da fare, ci ritroviamo dopo»

    «Uffaaa, e io che volevo stare un po’ con te, soli soletti…» sbuffò Oaky fissandolo con i suoi profondi occhi neri. «Ti sei già stancato di me, vero?»

    «Come potrei stancarmi di te? Sei la mia partner» la rassicurò lui. «Passa il resto della mattinata con le tue amiche, ti aspetto alle 14 in sala mensa»

    «E va bene» sospirò lei avviandosi in volo. Perché non capisce quello che provo? pensò. Gli umani sono veramente stupidi… o forse è lui che non ci arriva proprio? Del resto, secondo gli standards della sua specie, dovrebbe già avere una compagna… Per un istante le balenò nella mente l’immagine del suo Danny con una donna umana, anzi con tante donne umane; li sentì pronunciare frasi melense come quelle dei film, Ti amo, Anch’io ti amo, Baciami, Smack, smack, poi scacciò quelle fantasie scrollando vigorosamente il capino. «Andate via, brutte streghe!» esclamò stendendo le braccia. «Lui è mio, mio e di nessun altro!»

    «Ehi, Oaky, cosa fai, prove di recitazione?» domandò Fata degli Ontani guardandola da lontano, un sorrisetto a incresparle le minuscole labbra.

    Era insieme a

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