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Notte prima degli esami
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Notte prima degli esami
E-book38 pagine30 minuti

Notte prima degli esami

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Info su questo ebook

Trent’anni dopo la maturità, la quinta e del liceo scientifico Vallisneri di Lucca si riunisce nello stesso locale dove si ritrovò trent’anni prima. Durante la cena, Giovanni Ricci si attarda nel bagno, e poco dopo, viene scoperto esanime, con la gola tagliata. A indagare sul fatto è chiamato il commissario Iannone della questura di Lucca. Fin dai primi interrogatori, è chiaro che i rapporti tra gli ex studenti sono problematici e percorsi da una vena di rivalità reciproca.
Indeciso su quale sia la migliore linea di azione, Iannone si rende improvvisamente conto che tra gli invitati c’è una sua vecchia conoscenza, l’ingegner Marco Volpi, nel cui agriturismo qualche anno prima era stato ucciso un faccendiere peruviano. Da lui il commissario riceve informazioni più attendibili sulle dinamiche del gruppo.
Quale rancore tuttavia può portare a un omicidio trent’anni dopo? Oppure, esiste una pista più fresca che ancora sfugge al commissario?
Un giallo piacevole, ironico, ben architettato che farà guardare alle cene di classe con occhio disincantato.
LinguaItaliano
Data di uscita1 nov 2019
ISBN9788832925791
Notte prima degli esami

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    Anteprima del libro

    Notte prima degli esami - Franco Amato

    esami

    Notte prima degli esami

    Maturità 30 , una scritta che comparve sul cellulare. All’inizio non avevo capito niente, poi la scritta Sabrina Rossi ha creato questo gruppo . Sabrina aggiunse contatti che composero una rosa che mi diceva qualcosa: Giovanni, Piero, Marisa. E poi Andrea, Carlo, Marco, Ludovica, Alessia, Federica… anzi Federica 1 e Federica 2… Sì, sì, a quel punto capii: i miei compagni di liceo.

    Cazzo, pensai, sono già passati trent’anni!

    Da quel luglio Millenovecentottantanove, un luglio caldo che scivolava addosso, sulla pelle, inesorabile come una lama di rasoio. I pomeriggi afosi, passati a rimestare tra le pagine dei libri di scuola, con responsabile svogliatezza; i momenti rubati allo studio per strimpellare una vecchia chitarra. Ancora ce l’ho, la chitarra, la tengo scordata, ma non la dimentico, appesa a un chiodo, a stagionare come un salame, ma non posso certo disfarmene; le serate passate a discutere strategie improbabili per prepararsi un po’ su tutto, alla bell’e meglio.

    E se poi ti cambiano la materia? È già successo! Calma, ci vuole calma. Ci sono passati tutti, e ci passerò anch’io… forse.

    Sono già passati trent’anni. Da non crederci. Cazzo.

    Commissario, vede, quando lessi il messaggio sul gruppo WhatsApp, la prima reazione fu di asfittica claustrofobia. Trent’anni mi son volati, ma dentro mi ero anche dimenticato certe cose: la leggerezza del ragazzo che ero stato, gli amici di quei tempi. Ci siamo tutti persi. E immersi nel mondo, ci siamo trasformati. I contatti tra di noi sono stati pressoché inesistenti, almeno per me. Non so per gli altri.

    Il commissario Iannone si mostrava inespressivo, mentre guardava davanti a sé quell’individuo che tracimava verboso, incagliandolo in un pantano di chiacchiere insipido e, almeno apparentemente, inconcludente. Questo tizio di mezza età, sovrappeso, con un viso rotondo e un cerchio di ostinati capelli radi a evidenziare una pelata lucida, continuò il suo racconto a regime torrentizio, come certi acquazzoni di settembre che spazzano via il caldo torrido dell’estate.

    Sì, signor Aloisi… Mario? lo interruppe il commissario con un’alzata di sopracciglio.

    Sì, sì, commissario, proprio così: Mario Aloisi.

    Vede, il signor Giovanni Ricci, suo compagno di liceo nell’anno scolastico Millenocentottantotto-Ottantanove, e suo commensale stasera, è stato trovato morto, ucciso con un netto taglio della carotide, nel bagno della trattoria.

    Stava di posto proprio accanto a me, signor commissario; non lo vedevo da almeno quindici anni, ma non era molto cambiato, sì, voglio dire, un po’ sovrappeso, e si massaggiò l’ampio ventre tamburellandolo con il palmo della mano, "e chi non ce l’ha?

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