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Quando ero un cane...
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Quando ero un cane...
E-book148 pagine2 ore

Quando ero un cane...

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Info su questo ebook

Tina è una ragazza normale che lavora in un Rifugio per Animali. Un giorno viene convocata dal Capo del Rifugio, Elisa. Questa le dice di non essere veramente Elisa, ma la dea Scandinava Freyja, che attualmente è la presidentessa del Dipartimento Affari Animali Domestici dell’Altro Mondo. E che Tina è stata scelta per lavorare nel Servizio Consegne Ultraterreno, Dipartimento Affari Animali Domestici. Ora Tina dovrà consegnare le lettere degli animali domestici ai loro padroni.  

Così sono iniziate le magiche avventure di Tina. Incontrerà tanti tipi di persone, vedrà le loro storie d’amicizia con gli animali, prenderà parte alla cattura dei maltrattatori di animali e alla corte dell’Altro Mondo. Viene anche a conoscenza della sua vita passata, quando era un cane... 

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita13 apr 2023
ISBN9781071599174
Quando ero un cane...
Autore

Elena Kryuchkova

Elena Kryuchkova started her creative path in 2012. She writes in different genres, such as: esotericism, fantasy, Slavic fantasy, sci-fi, dystopia, post-apocalyptic and others. Has several graphic works. A number of her novels were co-authored with Olga Kryuchkova.She is inspired by various fantasy and science fiction.Loves cats and draws.

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    Anteprima del libro

    Quando ero un cane... - Elena Kryuchkova

    Quando ero un cane...

    Elena Kryuchkova

    ––––––––

    Traduzione di Dalila De Filippo 

    Quando ero un cane...

    Autore Elena Kryuchkova

    Copyright © 2023 Elena Kryuchkova

    Tutti i diritti riservati

    Distribuito da Babelcube, Inc.

    www.babelcube.com

    Traduzione di Dalila De Filippo

    Progetto di copertina © 2023 Elena Kryuchkova

    Babelcube Books e Babelcube sono marchi registrati Babelcube Inc.

    Elena  Kryuchkova

    Quando ero un cane...

    18+

    Tavola dei contenuti

    Personaggi

    Capitolo 1. Ciao, Io Sono Tina!

    Capitolo 2. La dea Freyja e il Servizio Consegne Ultraterreno, Dipartimento Affari Animali Domestici

    Capitolo 3. Quando ero un cane...

    Capitolo 4. La Ragazza e il Delfino

    Capitolo 5. Little Wolf

    Capitolo 6. Maltrattatrici di Animali

    Capitolo 7. Un Sogno Meraviglioso

    Capitolo 8. La Corte degli Dei

    Breve descrizione:

    Tina è una ragazza normale che lavora in un Rifugio per Animali. Un giorno viene convocata dal Capo del Rifugio, Elisa. Questa le dice di non essere veramente Elisa, ma la dea Scandinava Freyja, che attualmente è la presidentessa del Dipartimento Affari Animali Domestici dell’Altro Mondo. E che Tina è stata scelta per lavorare nel Servizio Consegne Ultraterreno, Dipartimento Affari Animali Domestici. Ora Tina dovrà consegnare le lettere degli animali domestici ai loro padroni.

    Così sono iniziate le magiche avventure di Tina. Incontrerà tanti tipi di persone, vedrà le loro storie d’amicizia con gli animali, prenderà parte alla cattura dei maltrattatori di animali e alla corte dell’Altro Mondo. Viene anche a conoscenza della sua vita passata, quando era un cane...

    Personaggi

    Presente:

    Tina è la protagonista della storia, lavora al Servizio Consegne Ultraterreno, Dipartimento Affari Animali Domestici. Nella vita normale, lavora in un Rifugio per Animali

    Annie e Greta – amiche di Tina

    Pie – Husky di Tina

    Snowball – Gatto di Tina

    Pirate – Pappagallo Grigio di Tina

    Pouf – cane di Tina, un misto di un bulldog e di un altro cane sconosciuto

    Melissa – lo spirito della foresta, lavorava al Servizio Consegne Ultraterreno, Dipartimento Affari Animali Domestici

    Jack - spirito di un Pastore Tedesco, nato nel ventesimo secolo grazie ai desideri dei bambini di avere un cane

    Elisa Brown – Capo del Rifugio per Animali dove Tina lavora

    Freyja – dea dell’amore e della guerra, oltre ad essere l’attuale presidentessa del Dipartimento Affari Animali Domestici dell'Altro Mondo

    Lahar – la dea Sumerica del bestiame, una delle precedenti presidentesse del Dipartimento Affari Animali Domestici dell’Altro Mondo

    Walter – proprietario di Bell

    Bell – gatto di Walter, Maine Coon

    Yue Hua – addestratrice di delfini al delfinario

    Snow Wave – il delfino, uno dei delfini preferiti di Yue Hua

    Marfa Semyonovna – la donna anziana che si prese cura di Little Wolf

    Tishka – il cane di Marfa Semyonovna

    Little Wolf – cane di razza mista, il suo padrone morì a causa dell’alcolismo

    Tre studentesse – maltrattatrici di animali

    Horus – l'antico dio Egizio del sole e del cielo, ora accompagna la giuria e i testimoni alla Corte degli Dei, condotta su coloro che maltrattano gli animali

    Praga, 19° secolo:

    Suzanne – proprietaria della barboncina Tina

    Zdenek – marito di Suzanne, padre di Teresa

    Teresa – figlia di Suzanne e Zdenek

    Carl – marito di Teresa

    Clara – figlia di Teresa e Carl

    Zlata – amica di Teresa

    Boloneza – bichon di Zlata

    Jan – cugino minore di Zlata

    Martin – Bulldog francese di Jan

    Capitolo 1. Ciao, Io Sono Tina!

    Qual è il modo migliore per cominciare la storia? Forse, per iniziare, dovrei salutarvi tutti e presentarmi: Ciao, io sono Tina! La mia altezza è nella media, i miei capelli marroni, la mia statura è nella media, ho ventitré anni. In una vita passata, ero un cane! Ed ora lavoro al Servizio Consegne dell’Altro Mondo, Dipartimento Affari Animali Domestici!

    Probabilmente, sarete tutti sorpresi da questa presentazione. Sì, potrebbe sembrare davvero insolita. Poiché sorge una domanda più che ragionevole: quale vita passata? E in che senso ‘ero un cane’?

    Significa che prima di nascere umana, sono stata un cane nel 19° secolo. Ad essere più precisi, ero una barboncina, color pesca. Vivevo con una donna meravigliosa a Praga.

    Ma dopo che il mio percorso terrestre da barboncina finì, nacqui nuovamente sulla Terra, ma con corpo umano. E all’inizio non sapevo nulla della mia vita passata...

    Una domanda sorge di nuovo; come ho scoperto della mia incarnazione passata? E che cos’è il Servizio Consegne dell’Altro Mondo? E cos’è il Dipartimento Affari Animali Domestici? In effetti, questa è una storia curiosa. Quindi forse sarà meglio che vi racconti tutto dall’inizio.

    In questa vita, sono nata in una piccola città, come ce ne sono tante in questo mondo. I miei genitori sono la coppia più normale di tutte. Mio padre lavora in un autonoleggio, e mia madre è veterinaria.

    Probabilmente, poiché mia madre ha sempre avuto a che fare con gli animali, li ho amati sin dall’infanzia. E nella nostra casa, di animali ce ne sono stati eccome. Spesso erano animali di cui i padroni, per vari motivi, non potevano più prendersi cura, e li lasciavano in una clinica veterinaria e non in un rifugio. Ma alla fine, trovavano nuovi padroni (o lo staff della clinica li portava a casa con sé, come mia madre).

    Ad esempio, quando ero molto piccola un bellissimo husky viveva a casa nostra. Un cane fantastico ed intelligente! Purtroppo il suo padrone precedente, un uomo anziano, non poteva più prendersi cura di lui: la sua salute non glielo permetteva. Era sopravvissuto ad un infarto, e suo figlio e la moglie avevano deciso di portarlo a vivere con loro in un’altra città. Ma suo figlio aveva una bambina piccola con una forte allergia agli animali.

    Nessun conoscente accettò di prendere l’husky. Il vecchietto non sapeva cosa fare, ma quando portò il suo cane alla clinica veterinaria dove mia madre lavorava per una vaccinazione di routine, raccontò la sua storia. Era un cliente regolare della clinica, portava abitualmente il suo cane lì per esami medici e per fare le vaccinazioni. Mia mamma si dispiacque per il povero husky e il suo proprietario, e decise di prendere il cane con sé. Papà non aveva nulla in contrario, ed io ero decisamente felice. Dopotutto, come la maggior parte dei bambini, sognavo di avere un cane! Ed ecco materializzarsi la felicità: un gran bell’husky!

    Ad ogni modo, il nome dell’husky, per ragioni sconosciute, era Pie. Probabilmente perché lui (era un maschio) aveva una forma molto tonda. E per la sua razza aveva qualche chilo in più.

    Ma non è questo il punto. Pie visse con noi per due anni. Una volta, dopo scuola (quell’anno avevo appena iniziato le elementari), mia mamma venne a prendermi. Sembrava molto sconvolta, gli occhi rossi di lacrime. Allora le chiesi:

    Mamma, cosa è successo? Hai pianto? Perché?

    Mia madre esitò un momento, come non sapendo cosa dire. Infine, rispose: Vedi, Tina... come sai, prima che Pie iniziasse a vivere con noi, aveva un padrone differente. Temporaneamente, il padrone non poteva più prendersi cura del suo cucciolo, ma ora è tornato e ha deciso di prendersi cura di lui di nuovo. Anche Pie è stato felice di riunirsi con il suo vecchio padrone. E sono andati via insieme.

    Ricordo che rimasi sorpresa. Come poteva essere, prima Pie viveva con noi e adesso non più? Era davvero così? Anche se probabilmente il suo vecchio padrone aveva sentito la mancanza del suo cane per tutto questo tempo... Ed anche il cane probabilmente aveva sentito la sua mancanza...

    Ero sconvolta da tale notizia, ma ragionai che, probabilmente, Pie sarebbe stato felice col suo vecchio padrone. Dopotutto, a volte sedeva alla finestra per così tanto tempo che sembrava stesse aspettando qualcuno!

    In seguito, scoprii la verità. In realtà, quel giorno che andai a scuola, Pie era morto. Morì tranquillamente e pacificamente... Dopotutto, per essere un cane, era già abbastanza vecchio. I miei genitori non volevano sconvolgermi, quindi si inventarono la storia che il cane era stato preso dal vecchio padrone.

    Poco dopo che Pie ci lasciò, prendemmo un gatto. Non senza il mio intervento. Tutto ebbe inizio quando andai a giocare al parco con le mie amiche.

    Era un magnifico giorno di primavera. L'aria profumava di erbe e fiori, e il sole brillava in cielo.

    Nel parco della nostra città, in primavera, venivano sempre piantati dei fiori. In particolare, spiccavano le aiuole con tulipani e iris giallo brillante. Lì passeggiavano i genitori con i figli e i padroni con i loro cani.

    Dato che la nostra città era considerata calma, durante il giorno i bambini come me avevano il permesso di camminare nel parco non accompagnati da adulti. Naturalmente, non del tutto da soli, ma in compagnia di amici della stessa età.

    Ed io quel giorno andai con le mie amiche, Annie e Greta, a giocare al parco. Non era lontano dalle nostre case (vivevamo nel quartiere, e quindi eravamo amiche dall’infanzia).

    Raggiungemmo rapidamente il parco. Come sempre, c’erano un sacco di bellissimi tulipani nelle aiuole. I padroni con i loro cani e i genitori con i bambini passeggiavano tra i sentieri. Ci dirigemmo verso la nostra area giochi preferita, che si trova un po' più lontano rispetto ai sentieri.

    Solitamente i bambini giocavano sempre lì: i più piccoli giocavano nel recinto di sabbia, e i più grandi andavano a valle.

    Ma stavolta, per qualche ragione, non c’era nessuno. Almeno così sembrava ad una prima occhiata. Poiché, dopo qualche momento, notammo improvvisamente di lato alcuni studenti delle superiori. Parlavano animatamente di qualcosa e ridevano di gusto. Uno di loro, il più grande e trasandato, disse:

    Sotterriamo questo gatto nella sabbia e lanciamogli delle pietre!

    Ma ci sono delle ragazzine! Ci vedranno e lo diranno a qualcuno! obiettò un altro ragazzo delle superiori, che sembrava più intelligente.

    Cosa potranno mai fare quelle ragazzine? Non ci sono adulti in giro al momento! disse il primo, scuotendo la mano.

    All'inizio, io e le mie amiche non capivamo cosa stesse succedendo. All'improvviso, i ragazzi si girarono e notammo che il capo del gruppo stava tenendo per la collottola un piccolo gattino bianco con enormi occhi blu terrorizzati.

    Per un attimo, cercai di capire cosa stesse succedendo. Poi realizzai che queste, per usare un eufemismo, sgradevoli persone, volevano sotterrare il gattino nella sabbia! Ragazzi così grandi e grossi contro una piccola creaturina indifesa! Non ho mai capito le

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