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Flatlandia. Racconto fantastico a più dimensioni: Ediz. integrale con illustrazioni
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Flatlandia. Racconto fantastico a più dimensioni: Ediz. integrale con illustrazioni
E-book159 pagine3 ore

Flatlandia. Racconto fantastico a più dimensioni: Ediz. integrale con illustrazioni

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Flatlandia (Flatland: A Romance of Many Dimensions) è un romanzo scritto da Edwin Abbott Abbott nel 1884. Si tratta di un libro che unisce fantascienza, satira della società vittoriana e politica, rivelandosi una grande allegoria letteraria. Il mondo di Flatlandia è popolato da Quadrati, Triangoli, Cerchi e Linee che vivono in un universo bidimensionale, tutti rigorosamente divisi per classe e sesso. Il narratore è proprio uno di essi, un Quadrato. Egli guiderà i lettori nel proprio mondo spiegando le brillanti implicazioni della vita bidimensionale. Successivamente, invece, racconterà della sua scoperta di altri universi geometricamente più complessi come quello tridimensionale, rappresentato dall’incontro con una Sfera. Inizia in questo modo un vero e proprio viaggio di conoscenza, che lo condurrà verso ciò che difficilmente può essere concepito dalla mente. Un libro unico, diventato oggetto di culto da parte della comunità scientifica e non solo.
LinguaItaliano
EditoreCrescere
Data di uscita26 lug 2021
ISBN9788883370854
Flatlandia. Racconto fantastico a più dimensioni: Ediz. integrale con illustrazioni

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    Anteprima del libro

    Flatlandia. Racconto fantastico a più dimensioni - Edwin A. Abbot

    PARTE PRIMA

    Il nostro mondo

    «Sii forte, il mondo è così grande e vasto». [⁷]

    Sezione 1

    La natura di Flatlandia

    Chiamo il nostro mondo Flatlandia, non perché noi lo chiamiamo così, ma per renderne comprensibile la natura a voi, miei fortunati lettori, che avete il privilegio di abitare nello Spazio.

    Immaginate un enorme foglio di carta sul quale Linee Rette, Triangoli, Quadrati, Pentagoni, Esagoni e altre figure geometriche, invece di rimanere fermi immobili, si muovano liberamente sulla sua superficie, senza la possibilità di sollevarsi da esso o andarne al di sotto, molto simili a ombre, però salde e provviste di bordi luminosi: bene, avrete a quel punto un’idea abbastanza chiara del mio Paese e dei suoi abitanti. Ahimè, fino a qualche anno fa avrei detto del mio universo, ma ora la mia mente si è aperta a più elevate prospettive.

    In un Paese simile, avrete già capito, è impossibile possa esistere qualcosa di simile a ciò che voi chiamate un solido, può darsi però che voi crediate che almeno sia possibile distinguere a prima vista i Triangoli, i Quadrati e le altre Figure che si muovono come ho detto. Al contrario, noi non vediamo la loro forma, perlomeno non in modo tale da distinguere una Figura da un’altra. Niente è visibile per noi, né può esserlo, a eccezione delle Linee Rette, e il motivo è presto spiegato.

    Posate un centesimo su tavolo nello Spazio, e guardatelo dall’alto. Ebbene, esso vi apparirà come un Cerchio. Ora, però, spostatevi verso il bordo del tavolo e abbassate gradualmente l’occhio, così da mettervi sempre più nelle condizioni degli abitanti di Flatlandia: ecco, vedrete allora la monetina che diventerà sempre più ovale, finché alla fine, quando il vostro occhio sarà esattamente all’altezza del piano del tavolo (vale a dire come se foste nelle condizioni di un abitante di Flatlandia), la moneta non apparirà più ovale, ma sarà diventata, proprio davanti ai vostri occhi, una linea retta.

    La stessa cosa accadrebbe se faceste l’esperimento con un Triangolo, un Quadrato, o una qualsiasi altra figura. Se la guardaste con l’occhio al livello del piano del tavolo, noterete che essa smette di apparire come una figura e assume l’aspetto di una linea retta. Prendete per esempio un Triangolo Equilatero, che da noi è un Commerciante della classe rispettabile. La figura 1 rappresenta il Commerciante come lo vedreste dall’alto; le figure 2 e 3 rappresentano, invece, il Commerciante come lo vedreste se aveste l’occhio vicino al piano del tavolo (2), oppure quasi al livello della sua superficie (3); e se il vostro occhio fosse esattamente al livello del piano (cioè come noi vediamo a Flatlandia), vedreste soltanto una linea retta.

    Quando sono stato a Spacelandia, ho sentito dire che i vostri marinai hanno un’esperienza del genere quando, solcando i vostri mari, scorgono all’orizzonte un’isola o una costa lontana. La terra in lontananza può avere baie, promontori, angoli concavi e convessi in gran numero ed estensione, ma voi da grande distanza queste cose non riuscite a vederle; a meno che il vostro sole non splenda su di esse così tanto da rivelare le sporgenze e le rientranze con giochi di luci e ombre, vedete soltanto una linea grigia e ininterrotta sopra l’acqua.

    Ebbene, questo è esattamente ciò che vediamo noi a Flatlandia quando un nostro concittadino, che sia triangolare o di altra forma, ci viene incontro. Poiché da noi non c’è il sole e nessun’altra fonte di luce che formi delle ombre, non abbiamo nessuno degli aiuti visivi che avete voi a Spacelandia. Se il nostro amico si avvicina, vediamo solamente la sua linea allargarsi; se si allontana, la vediamo accorciarsi, ma avrà sempre l’aspetto di una linea retta, sia egli un Triangolo, un Quadrato, un Pentagono, un Esagono, un Cerchio, o quel che volete, sarà sempre una Linea Retta e nient’altro.

    Forse vi chiederete come facciamo a distinguere i nostri concittadini gli uni dagli altri in condizioni tanto sfavorevoli, ma questa domanda, per altro più che lecita, avrà una risposta più adeguata e precisa quando vi parlerò degli abitanti di Flatlandia. Per ora mettiamo da parte la questione, per dire qualche parola sul clima e le abitazioni del nostro Paese.

    Sezione 2

    Clima e abitazioni di Flatlandia

    Così come da voi, anche da noi ci sono quattro punti cardinali: nord, sud, est e ovest.

    Poiché non esistono né sole né altri corpi celesti, per noi è impossibile determinare il nord come fate voi; abbiamo, però, un nostro metodo. Per una Legge di Natura vi è da noi una costante attrazione verso il sud e, anche se nelle zone temperate questa è molto debole (tanto che persino una Donna in buona salute può viaggiare per parecchi chilometri verso nord senza troppa fatica), la resistenza derivante da tale attrazione risulta sufficiente a fare da bussola nella maggior parte delle nostre terre. Inoltre, la pioggia, che cade a intervalli regolari, proviene sempre da nord e costituisce un altro aiuto; nelle città abbiamo l’aiuto delle case, che hanno i muri perimetrali orientati quasi sempre da nord a sud, cosicché i tetti possono proteggerci dalla pioggia proveniente da nord. In campagna, dove non ci sono case, i tronchi degli alberi possono fare da guida. In fin dei conti, non abbiamo grandi difficoltà a orientarci come ci si potrebbe, invece, aspettare.

    Però, talvolta, nelle nostre regioni più temperate, dove l’attrazione verso sud è percepita con più difficoltà, camminando per regioni perfettamente deserte, senza case o alberi, io stesso sono stato costretto a fermarmi per ore, in attesa della pioggia per poter riprendere il cammino. Sulle persone deboli e anziane, soprattutto sulle Femmine, così delicate, la forza di attrazione si manifesta in modo maggiore di quanto non accada sui Maschi, più robusti, cosicché è buona educazione, se s’incontra una Signora per strada, cederle il lato nord della via, cosa non sempre facile da attuare, soprattutto con breve preavviso o quando si è in cattiva salute o anche con un clima dove è difficile distinguere tra il Nord e il Sud.

    Non ci sono finestre nelle nostre case, poiché la luce arriva allo stesso modo dentro e fuori casa, di giorno come di notte, uguale a ogni ora e in ogni luogo: da dove, non lo sappiamo. In passato, i nostri eruditi hanno sempre discusso la questione di grande interesse di quale fosse l’origine della luce, e si è cercata la risposta ripetutamente, con l’unico risultato di riempire i nostri manicomi di sedicenti risolutori. Pertanto, dopo vari e inutili tentativi di sopprimere queste ricerche in modo indiretto, attraverso pesanti multe, i Legislatori, in tempi più recenti, le hanno proibite in modo categorico . Adesso, io (ahimè, solo io a Flatlandia) conosco anche troppo bene la soluzione di questo misterioso problema, ma mi è impossibile condividere con qualcuno dei miei concittadini ciò che so: vengo deriso (proprio io, unico possessore della verità sullo Spazio e della teoria dell’introduzione della Luce dal mondo a Tre Dimensioni!) come fossi un pazzo furioso! Ma basta con queste penose digressioni e torniamo alle nostre abitazioni.

    La forma più comune per una casa è quella a cinque lati o pentagonale, come si può vedere nel disegno. I due lati a nord (TE, ET [⁸] ) formano il tetto e non hanno porte nella maggior parte dei casi. Il lato est ha una piccola porta per le Donne; quello ovest una più grande per gli Uomini; il lato sud, o pavimento (AB), è normalmente privo di porte.

    Oggi case quadrate e triangolari sono proibite e questa è la ragione: gli angoli di un Quadrato (a maggior ragione, quelli di un Triangolo Equilatero) sono molto più appuntiti di quelli di un Pentagono, e poiché le linee degli oggetti inanimati (come le case) sono meno visibili di quelle degli Uomini e delle Donne, ne consegue l’alto rischio che gli spigoli di un’abitazione quadrata o triangolare procurino seri danni a un passante imprudente o distratto che vi sbatta contro, e pertanto già all’inizio dell’undicesimo secolo della nostra era le case triangolari vennero universalmente proibite dalla Nostra Legge, con l’eccezione delle fortificazioni, i magazzini di polvere da sparo, le caserme e altri edifici governativi a cui non è auspicabile che il pubblico si avvicini senza il dovuto timore.

    In quel periodo le case quadrate erano ancora permesse ovunque, anche se una tassazione speciale le scoraggiava. Circa tre secoli dopo, però, la Legge ha stabilito che, in ogni città con una popolazione superiore a diecimila abitanti, gli angoli del Pentagono fossero la misura più piccola permessa nelle costruzioni per ragioni di pubblica sicurezza. Il buonsenso della comunità assecondò gli sforzi dei Legislatori, e ora, anche in campagna, la costruzione pentagonale ha soppiantato tutte le altre. Solo occasionalmente, in qualche sperduto e arretrato distretto agricolo, uno dei nostri studiosi di antichità può ancora scoprire una casa quadrata.

    Sezione 3

    Gli abitanti

    La lunghezza o larghezza massima di un abitante adulto di Flatlandia è di circa ventotto dei vostri centimetri. Trenta centimetri e mezzo è ritenuto il massimo.

    Le nostre Donne sono delle Linee Rette.

    I nostri Soldati e gli Operai delle Classi Inferiori sono dei Triangoli con due lati uguali, ciascuno lungo circa ventotto centimetri, e un terzo lato, o base, così corto (spesso non supera un centimetro) da formare al vertice un angolo acuto molto pericoloso. Soprattutto quando le loro basi sono del tipo peggiore (non più lunghe di un terzo di centimetro), è molto difficile distinguerli dalle Linee Rette, o Donne, essendo i loro vertici tanto aguzzi. Da noi, come da voi, questi Triangoli si distinguono dagli altri con il nome di Isosceli, e così mi riferirò a loro nelle pagine successive.

    La nostra Borghesia è formata da Equilateri, ovvero Triangoli dai lati uguali.

    I nostri Professionisti e Gentiluomini sono Quadrati, classe a

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