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True Detective. Viaggi al termine della notte
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E-book181 pagine1 ora

True Detective. Viaggi al termine della notte

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Info su questo ebook

Cos’è True Detective? Cinema? Televisione? Letteratura? Attraverso schede, saggi, profili e curiosità analizziamo e raccontiamo la serie tv più importante e innovativa degli ultimi anni.

Questo ebook è il risultato di un viaggio, un autentico percorso critico che dentro la redazione di Sentieri Selvaggi abbiamo intrapreso non appena ci siamo resi conto che l’opera che stavamo vedendo oltrepassava i limiti della semplice serialità.
LinguaItaliano
EditoregoWare
Data di uscita22 ott 2014
ISBN9788867972555
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    Anteprima del libro

    True Detective. Viaggi al termine della notte - a cura di Luca Marchetti

    © goWare

    ottobre 2014, prima edizione

    ISBN 978-88-6797-255-5

    Redazione: Stefano Cipriani, Tommaso Capecchi

    Copertina: Lorenzo Puliti

    Sviluppo ePub: Elisa Baglioni

    goWare è una startup fiorentina specializzata in digital publishing

    Fateci avere i vostri commenti a: info@goware-apps.it

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    © Associazione Culturale Sentieri selvaggi

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    Via Carlo Botta 19, 00184 Roma

    tel/fax (+39)-06.96049768

    E-mail info@sentieriselvaggi.it

    Web www.sentieriselvaggi.it

    A zio Franco

    Presentazione

    Cos’è True Detective? Cinema? Televisione? Letteratura? Attraverso schede, saggi, profili e curiosità analizziamo e raccontiamo la serie tv più importante e innovativa degli ultimi anni. Questo ebook è il risultato di un viaggio, un autentico percorso critico che dentro la redazione di Sentieri selvaggi abbiamo intrapreso non appena ci siamo resi conto che l’opera che stavamo vedendo oltrepassava i limiti della semplice serialità.

    * * *

    Luca Marchetti, nato a Roma il 20 febbraio 1989, è laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali alla Sapienza di Roma con una tesi sulle liste nere nella Hollywood degli anni Cinquanta. Ha collaborato con Badtaste.it e Doppioschermo.it. Attualmente tiene la rubrica Il film della settimana su Il Foglietto della Ricerca del sindacato Usi Ricerca ed è redattore della rivista di critica online Sentieri Selvaggi. Nel 2010 ha vinto il premio per il miglior soggetto cinematografico nella prima edizione del Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador.

    Introduzione

    Dopo essere stati travolti, come milioni di spettatori, dalla prima puntata di True Detective, dentro la redazione di Sentieri selvaggi ci siamo subito resi conto che quello che stavamo per vedere oltrepassava i limiti della semplice serialità televisiva. Sia per i consumatori bulimici di serial che per i più laici di noi, la storia delle indagini dei detective Cohle e Hart si presentava come una trama avvolgente, una discesa in luoghi oscuri della narrazione, zone concettuali e poetiche raramente frequentate dal piccolo e dal grande schermo. Immediatamente in redazione abbiamo deciso che l’opera scritta da Nic Pizzolatto e diretta da Cary Fukunaga meritasse un approccio deciso, una riflessione calcolata e istintiva che, rompendo gli argini della semplice recensione, provasse a capire cosa fosse, davvero, True Detective. È con questa convinzione che il lungo percorso critico iniziato dallo speciale della rivista organizzato dal nostro direttore Simone Emiliani e incanalato dal numero monografico del magazine diretto da Aldo Spiniello è culminato nella realizzazione di questo ebook, True Detective – Viaggi al termine della notte. Rubando il titolo del capolavoro di Céline, abbiamo cercato di riunire tutti i nostri viaggi (mentali e forse anche fisici) all’interno di Carcosa, al termine della notte di una Narrativa e di un Genere. È proprio nella prima parte del testo, nel Percorso seriale, che è possibile ritrovare questi nostri contributi. Dopo Pastorale Americana Nera, il tentativo del sottoscritto di riassumere la serie, possiamo trovare gli interventi di alcune delle migliori penne di Sentieri selvaggi. Ecco dunque Federico Chiacchiari che con True Detective: Come eravamo, Prima della rivoluzione (digitale) riflette su come il lavoro di Pizzolatto abbia irrimediabilmente messo a nudo lo stato delle cose; lo stimolo quasi semantico del True Bloody: il tempo, lo spazio e il paesaggio di Guglielmo Siniscalchi, Universi paralleli, l’excursus di Giacomo Calzoni tra le mille citazioni della storia; le valutazioni sui rapporti con il genere ne Il genere (nel) caos di Pietro Masciullo; la fotografia sulle mutazioni della narrazione di Un tempo per calcolare, un tempo per uccidere di Leonardo Lardieri; l’analisi sulla reazione del web all’opera nel Carcosa Streaming di Sergio Sozzo. Contributo speciale, inoltre, quello di Alberto Abruzzese che con il suo True Post-Human Detective usa le stesse parole scritte da Pizzolatto per indicarci la strada tra i riferimenti culturali e filosofici dell’opera. Nella seconda parte, invece, abbiamo lasciato spazio ai protagonisti dell’avventura di True Detective. Luigi Coluccio ci ha raccontato, infatti, le figure di Nic Pizzolatto e Cary Fukunaga, le due menti dietro il progetto, mentre Francesco Maggi e Fabiana Proietti ci hanno regalato, rispettivamente, due fotografie inedite degli attori Woody Harrelson e Matthew McConaughey. Per la terza ultima parte, poi, abbiamo pensato di consegnare al lettore uno strumento utile per muoversi all’interno della serie, una raccolta di schede per episodio dove, oltre una breve ed esaustiva trama, abbiamo segnalato il cast artistico e tecnico, insieme a gustose curiosità. Per finire, sui i titoli di coda, come dulcis in fundo, ci siamo permessi di tenere la preziosa chiacchierata con lo scrittore Giuseppe Genna, la guida perfetta per un viaggio (l’ennesimo) nelle forme e nei vuoti dell’anima poetica di True Detective. Concludiamo alla fine con l’ultimo To be continued, dove, provando a fare ordine tra i tantissimi rumors che hanno costellato l’attesa per la seconda stagione, gettiamo un ponte verso la prossima produzione dell’hbo.

    Prima di lasciarvi alla lettura, permettetemi di ringraziare tutti coloro che, all’interno di Sentieri selvaggi, hanno contribuito alla nascita di questo volume. Un ringraziamento particolare va a Carlo Valeri, il virgilio che mi ha condotto, passo dopo passo, nella realizzazione materiale del nostro ebook.

    PARTE PRIMA

    Un percorso seriale

    Pastorale americana nera

    di Luca Marchetti

    immagine

    Louisiana, 1995. Tra i campi viene ritrovato il corpo martoriato di una giovane prostituta, Dora Lange, lasciato in una posizione inquietante di preghiera, con una corona di corna in testa. A indagare sono chiamati due detective della polizia statale, Rust Cohle e Marty Hart. Diciassette anni dopo, i due detective, ormai invecchiati e lontano dal lavoro da anni, vengono interrogati sul caso e sul possibile ritorno all’opera del loro serial killer.

    Alternandosi tra due piani temporali opposti, tra i larghi paesaggi di una terra afosa malata e l’asettica stanza degli interrogatori di una banale stazione di polizia, si svolge True Detective, la serie evento della stagione. La hbo, la rete paladina della cosiddetta tv di qualità (suoi anche prodotti altissimi come The Wire, I Soprano e Boardwalk Empire), ha lanciato lo scorso inverno la serie, creando un vero e proprio fenomeno planetario. Affidandosi a Nick Pizzolatto, giovane scrittore noir autore del fortunato romanzo Galveston e gli script di qualche episodio di The Killing, la rete decide di entrare di prepotenza nel puro nero torrido. La significativa scelta del titolo e la successiva decisione di rendere la serie antologica (ogni anno una nuova storia, con nuovi protagonisti), dimostrano che lo scrittore di New Orleans, piuttosto che alla serializzazione classica o al franchise cinematografico, guarda alla distribuzione della letteratura di genere, tra fumetti pulp e romanzi gialli, con quel nome, True Detective, che molto ricorda le serie editoriali come il nostro Giallo Mondadori. Pizzolatto, alla sua prima grande occasione mainstream, sembra mettere in scena tutto l’immaginario cinematografico e televisivo dei suoi anni gioventù, al solo fine di demolirlo in un lungo omaggio distruttivo. Il serial arriva così a guardare alle atmosfere esoteriche lynchiane di Twin Peaks o ai lavori di maestri del genere come Michael Mann e David Fincher (tantissimi i riferimenti a Seven e Zodiac). Persino il topos della coppia di sbirri da buddy movie, pilastro del cinema action anni Novanta, viene qua virato all’acido, con una coppia di detective legati da una comune ossessione più che da una stima e una simpatia reciproca. La scelta programmatica dello sceneggiatore è cristallina ma molto del merito della sua riuscita è da attribuire al suo compagno di merenda, Cary Fukunaga.

    immagine

    Il regista, firma di tutti e otto gli episodi, contribuisce con il suo spirito visivo alla creazione del mito. Proveniente da un solido tirocinio nel cinema indipendente, da degno prodotto della generazione Sundance Festival, Fukunaga arriva a True Detective dopo gli esperimenti Sin Nombre (dramma di frontiera su un gruppo d’immigrati messicani) e Jane Eyre (storia d’amore virata all’horror) e un duro lavoro estetico sul campo. È da queste esperienze che nasce la sua Louisiana,

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