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Il Figlio del Viaggiatore del Tempo
Il Figlio del Viaggiatore del Tempo
Il Figlio del Viaggiatore del Tempo
E-book321 pagine4 ore

Il Figlio del Viaggiatore del Tempo

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Info su questo ebook

Quando Re Robert d’Inghilterra si ammala mortalmente, tocca a Lucky Campo entrare in azione e risolvere la situazione una volta per tutte. Il problema è che il XII secolo non è famoso per la medicina d’avanguardia, per cui Lucky porta Robert nel XXI secolo sperando e pregando che i medici del Compound (Compound è un acronimo per “Command Ordered Military Program Organized Under National Directive”) riescano a salvare il sofferente monarca.

Nel frattempo, l’altro Robert, il figlio di Lucky, ha ereditato la capacità di suo padre e ora è in grado di vedere gli scintillanti portali che incrociano il flusso del tempo, permettendogli di viaggiare attraverso vari punti nel tempo e nello spazio. Quando viene a conoscenza delle capacità innate di suo figlio, Lucky teme che Robert, nella sua giovanile ignoranza, possa non comprendere del tutto i pericoli che lo rendono vulnerabile a coloro che abuserebbero del suo dono. Pertanto, per necessità, padre e figlio stringono un accordo: uno insegna e l’altro impara.

Quando Robert e Mickey vengono rapiti, il ragazzo è costretto a mettere in pratica tutto quello che suo padre gli ha insegnato senza la supervisione di un adulto. Lui e Mickey sfuggono ai loro rapitori attraverso un portale, ma finiscono in posti dove un bambino di sette anni non dovrebbe mai andare. Lucky setaccia disperatamente il flusso del tempo alla ricerca di suo figlio e del suo migliore amico. Riuscirà a trovarli nel tempo? Oppure il tempo, semplicemente, non è dalla sua parte? Scopritelo in questa nuova ed elettrizzante avventura nel tempo.

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita3 mar 2022
ISBN9781667427805
Il Figlio del Viaggiatore del Tempo
Autore

Joe Corso

I grew up in Queens, New York. I'm a Korean Vet, FDNY Retired and I started writing late in life hoping to help my grandchildren pay for their college education. I found to my surprise that I could tell a good story which resulted in my writing 30 books (so far) while garnering 19 awards and a 4 time top 100 Best Selling Author.

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    Anteprima del libro

    Il Figlio del Viaggiatore del Tempo - Joe Corso

    Questo romanzo è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi e avvenimenti sono il frutto dell’immaginazione dell’autore oppure, se reali, sono usati in modo fittizio. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in nessuna forma né con qualsiasi mezzo elettronico o meccanico, comprese fotocopiatura, registrazione o con qualsiasi sistema di archiviazione e recupero dati senza il previo permesso scritto dell’autore o dell’editore, tranne nei casi consentiti dalla legge o da un recensore che può citare brevi estratti in una recensione da pubblicare su giornali o riviste.

    Tutti i diritti riservati

    «Il viaggiatore del tempo continuò, "ogni corpo reale deve avere estensione in quattro direzioni: deve avere Lunghezza, Larghezza, Spessore e Durata. Ma per una naturale infermità della carne, che vi spiegherò tra un momento, noi tendiamo a ignorare questo fatto. Ci sono veramente quattro dimensioni, tre che chiamiamo piani dello Spazio e una quarta, il Tempo.»

    H.G. Wells – La Macchina del Tempo

    Sommario

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Capitolo 10

    Capitolo 11

    Capitolo 12

    Capitolo 13

    Capitolo 14

    Capitolo 15

    Capitolo 16

    Capitolo 17

    Capitolo 18

    Capitolo 19

    Capitolo 20

    Capitolo 21

    Capitolo 22

    Capitolo 23

    Capitolo 24

    Capitolo 25

    Capitolo 26

    Capitolo 27

    Capitolo 28

    Capitolo 29

    Capitolo 30

    Capitolo 31

    Capitolo 32

    Capitolo 33

    Capitolo 34

    Capitolo 35

    Capitolo 36

    Capitolo 37

    Capitolo 38

    Capitolo 39

    Capitolo 40

    Epilogo

    Capitolo 1

    XII secolo, Inghilterra – Due anni dopo

    Dopo un freddo inverno nevoso era arrivata la primavera e i giardini del re erano in piena fioritura. Robert junior era ormai un bambino di sei anni, molto vivace, che apprezzava l’attenzione che suo padre, che stravedeva per lui, gli dava. Suo padre camminava lungo il sentiero tortuoso, circondato da una rigogliosa vegetazione, cercando una panchina in quella remota sezione, piuttosto ben nascosta, del giardino. Andava lì ogni giorno per leggere un libro in tranquilla solitudine. Il giovane Robert, a cui piaceva accompagnare suo padre, inevitabilmente lo trovò. Una volta trovato gli si sedette vicino e gli si accoccolò contro. Per un po’ rimase in silenzio, ma poi cominciò la raffica di domande.

    Cosa stai leggendo, padre?

    Lucky gli mostrò il libro e gli raccontò la storia.

    Perché leggi quella storia, padre? E perché leggi i libri, padre?

    Lucky rispondeva sempre con pazienza alle domande di suo figlio. Sorrise e gli arruffò i capelli. Leggo i libri per saperne di più sulle cose, figlio mio.

    Che genere di cose, padre?

    Quando non capisco qualcosa leggo un libro su quell’argomento, così posso trovare le risposte che cerco. In questo modo posso saperne di più.

    Robert annuì, come se avesse capito. Penso di capire, padre.

    Lucky nascose un sorriso e guardò il suo giovane figlio, pensando a quanto fosse intelligente quel bambino. Dimmi, Robert, cos’hai capito di quello che intendevo dire, quando ti ho detto che leggo i libri per saperne di più sulle cose?

    Il piccolo Robert alzò uno sguardo di comprensione su suo padre, gli occhi intelligenti sgranati. Quando sarò abbastanza grande per leggere i libri, li leggerò anch’io così potrò imparare le cose che non capisco. Suo padre rise forte; amava ogni secondo che trascorreva con suo figlio.

    Ci sono molte cose che non puoi capire alla tua giovane età, Robert. C’è qualcosa in particolare che ti turba?

    Sì, padre. Quando guardo le cose, vedo le loro scintille.

    Quando sentì suo figlio dire che quando guardava le cose vedeva le scintille, toccò a Lucky essere sorpreso. Quando guardi qualcosa vedi delle scintille venire fuori da quella cosa?

    Sì, padre. Da poco, quando guardo qualcosa vedo molte scintille venire fuori dalle cose. Poi, altre volte, quando guardo qualcosa non vedo molte scintille.

    Lucky capì cosa suo figlio voleva dire, perché quando lui guardava un’entità vivente, come un essere umano oppure un albero o un animale, la forza vitale emanata da essa era molto maggiore di quella di un oggetto inanimato, come un tavolo, una porta o una roccia. Lucky rimase sorpreso dalla confessione di suo figlio. Sembrava che Robert avesse ereditato la capacità di suo padre di vedere i portali che conducevano in altri periodi storici. Se fosse stato vero, lui avrebbe avuto la conferma che suo figlio era effettivamente in grado di vedere un portale, e per avere la conferma avrebbe dovuto portarlo a vederne uno. Lucky fu fortunato, perché nell’area del castello c’erano due portali che lui usava spesso. Se quello che suo figlio gli aveva detto era vero, e Lucky era convinto che lo era poiché suo figlio non poteva essere a conoscenza della forza vitale che tutti gli oggetti emanavano, Lucky avrebbe dovuto istruirlo sui pericoli dei portali spiegandogli il protocollo corretto o le leggi che riguardavano l’ingresso e l’uscita da un portale.

    Quando sarai un po’ più grande ti spiegherò perché vedi cose che nessun altro vede, a parte tu e io. Sembra che tu abbia ereditato la capacità di tuo padre di vedere e di fare cose che nessun altro essere vivente può fare.

    Il piccolo Robert annuì con fare da saggio. È una cosa buona o cattiva, padre?

    Poiché sei tu ad avere questa capacità, piccolo Robert, è una cosa buona. Adesso vieni con me. Voglio farti vedere una cosa, poi voglio che tu mi dica cosa vedi.

    Lucky prese Robert per mano, poi l’uomo e il bambino attraversarono il castello, oltrepassarono il fossato e uscirono dal torrione. Si diressero verso il portale che si trovava sul terreno del castello e si fermarono a tre metri da esso. Lucky si inginocchiò e mise un braccio intorno a suo figlio. Guardati intorno, Robert, e dimmi se vedi delle scintille; se le vedi, indicami dove lo scintillio è più forte.

    Robert si guardò intorno, poi i suoi occhi si fissarono sul portale e lui lo indicò. Lì, padre. Le scintille stanno lampeggiando. Ma non vedo le scintille venire fuori da persone od oggetti. È come se fossero appese a qualcosa e vengono fuori da quello.

    Molto bene, Robert; adesso voglio che tu mi prometta una cosa, va bene?

    Va bene, padre.

    Voglio che tu mi prometta che non ti avvicinerai mai a questo campo di energia, o ad altri, a meno che io non sia con te. Hai capito?

    Sì, padre. Per un istante, Robert strizzò gli occhi mentre si grattava la testa cercando di capire la richiesta di suo padre. Ma perché, padre?

    Lucky indicò l’ammasso scintillante di energia. Cinse suo figlio con un braccio e gli disse, dolcemente, Figlio mio, questi campi di energia possono essere amichevoli o molto pericolosi. Per questo motivo, non voglio che tu faccia esperimenti con essi a meno che io non sia con te per spiegarti sia i pericoli sia i vantaggi. Perché questo campo di energia può aiutarti, se sai cosa stai facendo, ma può anche causarti sofferenza se non fai attenzione. Questo campo di energia non è una cosa della quale dovresti essere curioso. Sono molto rari e per qualcuno come me sono molto utili, ma per qualcuno che non sa quello che sta facendo possono essere fatali. Capisci quello che ti sto dicendo?

    Sì, padre. Capisco.

    Se hai domande, chiedi, e facendolo mi darai la tua parola. Fallo e io sarò sempre sincero con te. Adesso mi darai la tua parola che nel caso dovessi imbatterti in uno di essi non diventerai curioso, a meno che prima tu non venga da me. Verrà il momento, e quel momento potrebbe non essere troppo lontano, in cui ti mostrerò le mappe del campo di energia che ho disegnato e che potrai usare a tuo vantaggio, ma solo quando ti dirò che è sicuro farlo. Ti prego, dimmi che hai capito quello che ti ho appena detto e che ubbidirai ai miei desideri.

    Ho capito, padre, e ti prometto che ubbidirò ai tuoi desideri.

    Grazie, Robert, questo mi fa sentire meglio. Adesso ti faccio una promessa. In un futuro non troppo distante ti spiegherò cosa sono queste anomalie.

    Quando sarà, padre?

    Non succederà per un po’, ancora. Devi crescere ancora un po’ prima che possa portarti con me in questa grande avventura. Ma non dovrai mai essere così curioso da gettare la prudenza al vento e fare qualcosa di sciocco o di imprudente senza dirmelo. Lucky si chinò e parlò dolcemente al suo giovane figlio. Ci sono dei pericoli in agguato in quei campi di energia. Ti potrebbero portare via da me e a meno che tu sappia cosa quei campi di energia rappresentano, potresti non rivedere mai più me o tua madre. Ora, non vuoi che ti succeda una cosa del genere, vero?

    Robert comprese la gravità dell’ammonimento di suo padre e annuì. Non preoccuparti, padre. Non farò niente di stupido. Aspetterò finché non sarò grande abbastanza per sentirti raccontare tutto su di essi.

    Lucky ridacchiò e arruffò i capelli di suo figlio, poi gli batté delicatamente sulla spalla.

    Bravo, Robert. Non devi preoccuparti delle scintille di energia, ma devi rispettarle. Finché lo farai, resterai al sicuro. Sei mio figlio e ti amo molto. Un giorno farai grandi cose, cose che nessun’altra persona al mondo può fare. Devi solo essere paziente e prima di rendertene conto, sarà giunto per te il momento di imparare i segreti che solo io posso insegnarti.

    Capitolo 2

    XII secolo, Inghilterra – Un anno dopo

    Lucky era stato via dal suo tempo troppo a lungo. Si domandava come stesse andando l’attività che aveva avviato per i suoi amici. Sperava che con le conoscenze e sotto la guida di Leonard Flackstein, l’intermediario finanziario suo amico, l’azienda sarebbe stata un’entità florida nell’ambito della crescente industria tech. Era stato lontano dai suoi amici troppo a lungo e sapeva che doveva riprendere contatto con Jack Kinsey e accertarsi che nessuno stesse indagando su di lui. Lucky era stato via dal suo tempo per due anni e sapeva che, per lui, era necessario tornare nel presente. Voleva scoprire come ogni cosa era progredita. Inoltre pensava che un giro nel presente gli avrebbe dato tranquillità. Promise a sé stesso che da quel momento in poi avrebbe fatto tutti i viaggi necessari per restare al corrente del benessere dei suoi amici; e poi i viaggi nel tempo gli davano tranquillità. Si domandava costantemente se l’azienda che aveva avviato procedesse senza intoppi, ma perlopiù si domandava se ci fossero nuove minacce per sé o i suoi amici. Ogni volta che lasciava il XII secolo dava a Tor l’incarico di tenere sott’occhio il giovane Robert, sua figlia e sua moglie, la Principessa Krystina. Sapeva che Tor avrebbe fatto seriamente la guardia alla Principessa e ai loro due figli.

    Prima di salutare la sua famiglia, Lucky invitava sempre sua moglie a non andare da nessuna parte senza essere accompagnata da Tor, che le faceva da guardia del corpo. Era la regola: ogni volta che la principessa usciva dal castello, Tor l’accompagnava. Se suo figlio voleva qualcosa da uno dei venditori nel torrione, Tor lo accompagnava. Lucky aveva segnalato il punto esatto del portale del castello e aveva messo in guardia Tor affinché si accertasse che Robert rimanesse vicino a lui cosicché non andasse in giro da solo. Lucky temeva che la curiosità del giovane Robert potesse avere la meglio e che lui potesse finire in un portale senza sapere come venirne fuori. Lucky prese Tor in disparte e gli spiegò che suo figlio aveva ereditato la sua magia, però era troppo giovane per sapere come usare il suo dono. Sarebbe molto pericoloso se il giovane Robert si allontanasse troppo da Tor.

    Capisco, Looky. Tor ricorda al ragazzo la promessa che lui fatto a suo padre. Lui bravo ragazzo. Lui ascolta suo padre.

    Grazie, Tor. La curiosità del ragazzo potrebbe metterlo nei guai, quindi è importante che quando lo porti fuori dal castello ti accerti che lui resti vicino a te.

    Tor capisce. Il ragazzo conosce la promessa fatta a suo padre. Lui dice che non romperà mai la promessa fatta a suo padre. Il ragazzo dice che non romperà mai la promessa e non gli disubbidirà.

    Lucky strinse gli occhi. Il giovane Robert ti ha detto questo?

    Sì. Lui ama suo padre. È fiero di lui e ha detto che quando sarà più grande vuole essere proprio come lui.

    Il giovane Robert, quand’era da solo nella sua stanza, si domandava se fosse grande abbastanza per venire a conoscenza dei segreti delle misteriose scintille emanate dagli oggetti che guardava. Suo padre gli aveva detto che era pericoloso per lui avvicinarsi a quelle scintillanti cortine di luce. Si domandava perché fosse pericoloso. Ma suo padre gli aveva detto di non avvicinarsi; lui gli avrebbe ubbidito e non vi si sarebbe avvicinato. Aveva promesso a suo padre che non lo avrebbe fatto; ebbene, non gli avrebbe disubbidito, però continuava a domandarsi cosa rendesse pericolose quelle cortine di luce. Prese una decisione: quando suo padre fosse ritornato da qualunque posto fosse quello dove stava andando, lui gli avrebbe chiesto con determinazione di spiegargli cosa c’era di pericoloso in quelle scintille. Ormai era grande e sentiva di essere abbastanza grande per sapere da suo padre i segreti del portale.

    Lucky pensò e ripensò al potere latente che era rimasto dormiente in suo figlio sin dalla nascita... e che ora si era risvegliato. Ora che era salito in superficie, lui era combattuto su come affrontare quel preoccupante problema. Sapeva di dover spiegare a suo figlio quello che aveva ereditato. Inoltre, doveva mostrargli come usare i suoi poteri. Non voleva che suo figlio si incuriosisse ed entrasse in un portale per poi non sapere come uscirne. Quella notte dormì in modo intermittente, girandosi e rigirandosi finché, alla prima luce, la soluzione non gli si palesò. Poiché aveva pianificato di tornare nel presente, avrebbe portato Robert con sé. Il ragazzo doveva apprendere i segreti dei portali, così quale modo migliore dell’esperienza per insegnarglieli? La domanda era: il ragazzo sarebbe stato in grado di gestire il futuro? Decise di usare l’immaginazione del ragazzo come strumento. Si vestì, andò alla stanza di Robert ed entrò, aspettandosi di dover svegliare suo figlio. Ma con sua sorpresa, vide che il letto di Robert era vuoto. Lucky si guardò intorno, ma il ragazzo non era nella stanza. Uscì e percorse il corridoio fino alla postazione della guardia notturna, domandandogli se avesse visto suo figlio. L’uomo annuì e indicò un punto nel lungo corridoio, verso la cucina. È passato da qui circa cinque minuti fa e non è ritornato, quindi credo che troverete il Signorino Robert in cucina.

    Lucky ringraziò la guardia e a lunghe falcate percorse il corridoio in direzione della cucina; vi entrò e scorse Robert. Ah, eccoti qua.

    Robert guardò suo padre con curiosità. Qualcosa non va, padre?

    No. A dire il vero, va tutto bene. Dopo che hai finito di fare colazione, raggiungimi in giardino.

    Vedendo l’espressione sul viso di suo figlio, Lucky capì che avrebbe dovuto offrirgli più di una spiegazione.

    Non preoccuparti, non è niente di serio. Voglio soltanto parlarti delle cortine di luce sul terreno del castello. Voglio spiegarti cosa significano per te e per me. Lucky trattenne una risata quando vide gli occhi di Robert spalancarsi in un’espressione comica e le sue sopracciglia inarcarsi talmente verso l’alto per la sorpresa che pensò si sarebbero perse nell’attaccatura dei capelli.

    Davvero, padre?

    Sì, davvero. Quindi, finisci di fare colazione; io sarò in giardino ad aspettarti.

    Robert sorrise e spinse via il piatto. Andiamo in giardino subito. Non vedo l’ora di sapere delle cortine di luce.

    Cinque minuti dopo, Lucky e Robert erano seduti su una panchina, in giardino, di fronte a un piccolo laghetto. Robert aspettava pazientemente che suo padre gli spiegasse i segreti delle scintillanti cortine di luce che aveva visto brillare accanto a una porta, dietro il fossato, sul terreno del castello. Dapprima lo avevano spaventato, ma dopo un po’ la curiosità aveva cominciato ad assillarlo e se suo padre non lo avesse spaventato, facendogli promettere che non si sarebbe mai avvicinato allo scintillante campo di energia a meno che non ci fosse stato anche lui, avrebbe potuto commettere un grosso errore se vi ci fosse entrato. Forse, se lo avesse fatto, non avrebbe mai trovato la via del ritorno. Così aspettò che suo padre gli spiegasse cosa rappresentavano quelle luci scintillanti. Rimase seduto in impaziente attesa e alzò lo sguardo verso suo padre, il quale notò l’aspettativa nel suo sguardo.

    Lucky guardò suo figlio in maniera severa prima di procedere. Va bene, Robert. So che sei impaziente di conoscere i segreti degli scintillanti campi di energia. Siamo fortunati di avere, qui tra noi, due portali. Dico ‘fortunati’ perché siamo fortunati quando sappiamo cosa quell’energia rappresenta. Ma prima di proseguire, e non importa cosa dirò o ti mostrerò, qualsiasi cosa decideremo dovrà essere approvata da tua madre; hai capito?

    Robert deglutì sapendo che stava per scoprire qualcosa di meraviglioso... o di terribile. Non sapeva a quale categoria appartenesse, ma annuì e promise a suo padre che avrebbe ottenuto l’approvazione di sua madre prima di fare qualsiasi cosa con lui. Afflosciò le spalle per la delusione sapendo che avrebbe dovuto aspettare un altro po’ prima di riprendere quella conversazione con suo padre.

    Lucky si interruppe un momento, apparentemente assorto nei suoi pensieri. Poi, avendo preso una decisione, si alzò. Vieni con me, Robert. Ho deciso che, prima di procedere oltre, dobbiamo discutere delle nostre intenzioni con tua madre e ottenere la sua approvazione.

    Capitolo 3

    Cosa hai intenzione di fare con nostro figlio??? urlò la Principessa Krystina in maniera poco consona a una nobildonna.

    Lucky sorrise con pazienza sapendo che Krystina era protettiva nei confronti di Robert in maniera molto materna e che aveva reagito così dopo aver appena sentito quello che lui aveva intenzione di fare con loro figlio.

    Lucky trasse sua moglie più vicino a sé. Ascolta, Krystina; pensi che farei mai del male, intenzionalmente, a nostro figlio?

    No, no, certo che no. Ma...

    Nessun ma. Ascoltami e basta per un momento. Il giovane Robert vede l’energia emanata dagli oggetti, proprio come me. Vuoi che finisca accidentalmente in un portale e si perda in un altro tempo senza sapere come tornare indietro? Se lo facesse potremmo perderlo per sempre e so che è una cosa che nessuno di noi due vuole. Sei d’accordo?

    Lei annuì e appoggiò la testa sulla spalla di lui in modo che Lucky non vedesse le lacrime che si stavano raccogliendo nei suoi occhi e che erano sul punto di fuoriuscire e scorrerle lungo le guance. Morirei se gli accadesse qualcosa, disse tra i singhiozzi.

    Lucky le sollevò il mento e la guardò negli occhi. Tutto quello che voglio fare è mostrargli cosa deve fare per proteggere sé stesso nel caso in cui si ritrovasse da solo in un altro tempo. Deve imparare a proteggersi e io sono l’unico che può insegnargli come fare. Ciò che farò è quello che ogni padre farebbe, in qualsiasi tempo, e cioè mostrare al proprio figlio come sopravvivere insegnandogli le tecniche di sopravvivenza. Robert è un ragazzo unico. Ha ereditato la mia capacità di viaggiare nel tempo. Potrebbe essere l’unica altra persona al mondo, oltre me, ad avere questa capacità. Inclinò la testa mentre un altro pensiero gli veniva in mente. Mi domando se anche nostra figlia abbia ereditato qualcuna delle mie capacità. Krystina si scostò da lui e lo guardò in quei suoi profondi occhi castani. Spero proprio di no, sarebbe molto poco femminile. E poi, se dovesse viaggiare nel tempo fino a Dio sa dove non ci sarebbe Tor a proteggerla.

    No! disse Lucky causticamente. Avrebbe me.

    Lucky sollevò di nuovo delicatamente il mento di Krystina, in modo da avere la sua attenzione, e quando fu sicuro di averla le domandò, a bassa voce, Ti fidi di me, mia principessa?

    Con le lacrime agli occhi, lei rispose a suo marito. Sì! Più di chiunque al mondo.

    Allora fidati di me per quanto riguarda nostro figlio. Lui deve imparare a diventare un uomo, un tipo speciale di uomo. Deve imparare a diventare un viaggiatore del tempo.

    Allora vai e insegnagli a essere un uomo e un viaggiatore del tempo. Insegnaglielo con la mia benedizione.

    Robert rimase seduto in un angolo, ascoltando tutto quello che i suoi genitori si dicevano. Non capì tutto quello che venne detto, ma tre parole rimasero impresse nella sua giovane mente... viaggio nel tempo. Cosa può mai voler dire?, pensò. Ma poi scacciò quel pensiero dalla mente. Sua madre aveva appena permesso a suo padre di insegnargli a essere un uomo. Robert gonfiò il petto perché suo padre stava per insegnargli a essere un uomo. Poi corrugò la fronte; sono troppo giovane per essere un uomo. Se è vero, allora mia madre a cosa si riferiva?

    I pensieri di Robert furono interrotti dalla porta che si apriva e da suo padre che si stava dirigendo lungo il corridoio. Aspettami, padre. Robert diede un bacio a sua madre sulla guancia, che lei ricambiò aggiungendo un abbraccio, poi, impaziente di partire, si precipitò fuori dalla stanza e corse lungo il corridoio per raggiungere suo padre.

    Dove andiamo adesso, padre?

    In giardino. Prima di andare oltre devo spiegarti cosa ti devi aspettare quando arriveremo dove ti porterò.

    Lucky camminò al fianco di suo padre fino a una parte isolata del giardino, annidata in un quadrato di 3,5 x 3,5 metri che era circondato da grosse siepi e al riparo da occhi indiscreti. Possiamo parlare qui, dove nessuno ci vedrà né potrà sentire quello che diremo.

    Robert aveva atteso così a lungo quel momento che non vedeva l’ora che suo padre cominciasse. Rimase in silenzio mentre aspettava che suo padre cominciasse e non osava dire una parola. Temeva che se avesse detto qualcosa, suo padre avrebbe potuto cambiare idea e non raccontargli più i segreti dei varchi luccicanti, come li chiamava.

    Robert, vieni più vicino e siediti accanto a me. Ho molte cose da dirti.

    Robert sedette con esitazione accanto a suo padre, desiderando che lui si sbrigasse a rivelargli i suoi segreti, cosa che suo padre stava per fare.

    Ti ricordi quella scintillante cortina di luce che hai visto dall’altra parte del fossato, nel torrione del castello?

    Sì, padre.

    Bene, per il momento la chiameremo cortina di luce. In realtà, quella cortina di luce è un varco o portale, o più semplicemente una porta che conduce in un altro tempo.

    Un altro tempo, padre? Quale altro tempo?

    Lucky fece una pausa per pensare a come rispondere alla domanda del suo curioso figlio.

    Ci sono molti portali, tu ne hai visti soltanto due. Quello dall’altra parte del fossato e quello all’interno del castello; giusto?

    Sì, padre. Ho visto i due portali che hai appena menzionato.

    Bene. Ci sono molti, molti altri portali e ognuno di essi ti porta in un periodo storico differente. Penso che il modo migliore per spiegartelo sia darti una dimostrazione diretta di come funziona.

    Come farai a fare quello, padre?

    Ti porterò con me nel futuro.

    Gli occhi di Robert si spalancarono per l’eccitazione sapendo che suo padre lo considerava abbastanza grande per portarlo con sé. Quando partiamo, padre?

    "Subito dopo che ti dirò ciò che vedrai. Il futuro può essere molto spaventoso se

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