Alpha Squad: Amici/Nemici: Alpha Squad Saga, #2

Di Lorelei Moone, Erika Arcoleo e Alice Arcoleo

A volte fare la cosa giusta… significa rischiare tutto.

 

*La serie Alpha Squad è più divertente se letta in ordine. Iniziate con Alpha Squad: Un Addestramento d'Amore.*

 

Eccitato di aver ricevuto il suo primo incarico, Adam King, la recluta dell'Alpha Squad, è pronto a entrare in azione. L'Alpha squad ha il compito di scoprire la causa delle aggressioni che si sono verificate nella cittadina di Sevenoaks, ma quando i sospetti ricadono sui mutaforma che si rifugiano nel campo, in particolar modo sulla volontaria Felicity Weir, Adam è costretto a rivedere le sue priorità. Adam è combattuto, perché il suo orso interiore è convinto che lei sia la sua compagna e anche perché la reputazione della squadra dipende dalla missione. Come può fare il suo lavoro se non può mettere a rischio la donna che sembra il loro principale sospettato?

 

Determinata ad aiutare gli individui che provengono dall'Europa per costruirsi un nuovo futuro, l'oso mutaforma Felicity Weir è costretta a prendere la situazione in pugno. Dato che si occupa dei rifugiati nel campo vicino a Sevenoaks, Felicity non può accettare che uno della sua specie sia capace di una tale violenza. Gli attacchi e l'atmosfera a Sevenoaks diventano sempre più ostili e Felicty non ha altra scelta che indagare lei stessa sugli omicidi prima che l'odio verso la sua specie, e quindi anche verso lei, impedisca a questa gente di rifarsi una vita.

 

Felicity e Adam collaborano perché hanno la polizia alle calcagna, ma riusciranno a dimostrare l'innocenza della donna prima che l'opinione pubblica infanghi per sempre i mutaforma? Oppure non avranno la possibilità di avere un futuro felice insieme?

 

Unitevi all'Alpha Squad in questo paranormal romance bollente che non riuscirete a smettere di leggere. Se avete apprezzato Alpha City di Bryce Evans oppure Bear Patrol di Scarlett Grove, allora amerete l'Alpha Squad Series di Lorelei Moone!

• Lingua: Italiano
• Editore: eXplicitTales
• Data di uscita: 20 apr 2022
• ISBN: 9798201811099

Lorelei Moone

Lorelei Moone is an author of paranormal romance based in London. A lover of all things sweet and caffeinated, when she's not writing about sexy bear shifters and their strong-willed curvaceous love interests, Lorelei can be found baking cookies or cakes for her family.

Anteprima del libro

Alpha Squad: Amici/Nemici

Lorelei Moone

Traduzione di Erika Arcoleo.

Revisione a cura di: Alice Arcoleo

A volte fare la cosa giusta… significa rischiare tutto.

*La serie Alpha Squad è più divertente se letta in ordine. Iniziate con Alpha Squad: Un Addestramento d’Amore.*

Eccitato di aver ricevuto il suo primo incarico, Adam King, la recluta dell’Alpha Squad, è pronto a entrare in azione. L’Alpha squad ha il compito di scoprire la causa delle aggressioni che si sono verificate nella cittadina di Sevenoaks, ma quando i sospetti ricadono sui mutaforma che si rifugiano nel campo, in particolar modo sulla volontaria Felicity Weir, Adam è costretto a rivedere le sue priorità. Adam è combattuto, perché il suo orso interiore è convinto che lei sia la sua compagna e anche perché la reputazione della squadra dipende dalla missione. Come può fare il suo lavoro se non può mettere a rischio la donna che sembra il loro principale sospettato?

Determinata ad aiutare gli individui che provengono dall’Europa per costruirsi un nuovo futuro, l’oso mutaforma Felicity Weir è costretta a prendere la situazione in pugno. Dato che si occupa dei rifugiati nel campo vicino a Sevenoaks, Felicity non può accettare che uno della sua specie sia capace di una tale violenza. Gli attacchi e l’atmosfera a Sevenoaks diventano sempre più ostili e Felicty non ha altra scelta che indagare lei stessa sugli omicidi prima che l’odio verso la sua specie, e quindi anche verso lei, impedisca a questa gente di rifarsi una vita.

Felicity e Adam collaborano perché hanno la polizia alle calcagna, ma riusciranno a dimostrare l’innocenza della donna prima che l’opinione pubblica infanghi per sempre i mutaforma? Oppure non avranno la possibilità di avere un futuro felice insieme?

Unitevi all’Alpha Squad in questo paranormal romance bollente che non riuscirete a smettere di leggere. Se avete apprezzato Alpha City di Bryce Evans oppure Bear Patrol di Scarlett Grove, allora amerete l’Alpha Squad Series di Lorelei Moone!

© 2021 Lorelei Moone

Traduzione di Erika Arcoleo, Revisione a cura di Alice Arcoleo

Published by eXplicitTales

Progetto di copertina WriteHit.com

Tutti i diritti riservati.

Sommario

Amici/Nemici

L'Autrice

Capitolo Uno

Adam King riuscì a malapena a contenere l’entusiasmo durante il viaggio in auto di cinque ore verso Sevenoaks. Quello era il loro primo incarico. La prima volta che l’Alpha Squad usciva dalla base. Persino la vecchia Land Rover non riuscì a turbarlo.

Ci erano riusciti. Dopo settimane infinite di addestramenti, test e sfide, seguite da un mese e mezzo di attesa per il loro primo incarico, erano diventati una vera task force. Era la loro occasione di dimostrare chi erano.

Inoltre, era anche la prima volta che Adam si sentiva parte di qualcosa di più grande. Era uno dei membri di una squadra che poteva davvero cambiare il mondo e avrebbe fatto il possibile per assicurarsi che lui e i suoi compagni non fallissero.

«Perché sorridi?» chiese Eric, il fratello maggiore di Adam.

Adam guardò le persone nell’auto e si accorse che lo fissavano tutti.

Oltre a Eric, c’erano Cooper – l’umano della polizia di frontiera che aveva faticato a superare l’addestramento – e Blackwood, un lupo ingenuo ma gentile che veniva dal clan scozzese di Rannoch.

Nel frattempo, Bentley, il più grande e burbero del gruppo, faceva del suo meglio per ignorarli. Con molta probabilità era ancora arrabbiato perché non era a capo della squadra. La sua esperienza con le Forze Speciali gli aveva fatto credere di avere il diritto di sentirsi superiore, quindi Adam aveva difficoltà ad andare d’accordo con lui.

Gli altri due membri della squadra, le due uniche donne, erano il loro capo, il maggiore Janine Williams, e la sua assistente esile e riservata, il soldato Callahan. Erano sedute davanti.

Adam si strinse nelle spalle.

«È bello uscire dalla base, non è vero?» chiese. Ovviamente, quella era solo una delle ragioni della sua allegria, ma non avrebbe condiviso mai i suoi pensieri né le sue emozioni. Soprattutto non con il fratello.

«Lo aspettavamo da molto tempo,» concordò Eric.

«Che cosa pensi che faremo nel Kent?» chiese Cooper, l’altro umano oltre a Bentley.

«Forse dobbiamo dare una mano con i rifugiati, non lo so,» rispose Adam. «Sono certo che tu sappia già tutto, non è vero, fratello?»

Eric chiuse gli occhi. «La polizia ci spiegherà tutto una volta lì, ma posso dirvi che ha a che fare con il campo di rifugiati.»

Adam scrollò di nuovo le spalle. Eric era sempre stato quello serio, non c’era da meravigliarsi che non volesse condividere le informazioni con loro.

«Non sono mai stato nel Kent,» disse Blackwood. «Che posto è?»

Adam lo fissò per un secondo. Quel lupo era un tipo strano. Adam aveva scoperto che era cresciuto in un luogo molto diverso dal loro. I lupi erano solitari e il branco di Blackwood non era diverso dagli altri.

«Non lo so. Sarà come tutto il resto dell’Inghilterra. Verde,» rispose Cooper. «La parte della costa è bella.»

Adam guardò fuori dal finestrino. Non vide molto verde. Forse il paesaggio sarebbe migliorato quando avrebbero lasciato l’autostrada.

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Quando finalmente arrivarono in città, il paesaggio migliorò prima di deteriorarsi di nuovo. Non appena raggiunsero la stazione di polizia, videro una folla di persone manifestare per strada. Avevano cartelli in mano e urlavano diversi slogan.

Riportateli indietro!

Proteggete i nostri figli!

Sevenoaks è per gli esseri umani, non per gli animali!

Quelli erano soltanto alcuni dei loro messaggi. Adam sospirò e tenne lo sguardo basso mentre scendevano dall’auto. Anche se era cresciuto in città, la sua natura non apprezzava le folle, soprattutto non quelle infuriate. Era chiaro che la loro presenza avesse fatto arrabbiare gli abitanti del posto.

La squadra, guidata dal maggior Williams ed Eric, passò attraverso la folla di manifestanti e andò verso due agenti dall’aria nervosa.

«Alpha Squad. Siamo qui per vedere il vostro capo.» Il maggiore mostrò loro il documento e i due uomini si guardarono.

«Che cos’è l’Alpha Squad?» chiese uno di loro, prendendoli in giro.

Adam guardò il maggiore, che aveva assunto una posizione autoritaria. Anche se non poteva vedere la sua espressione, di sicuro era infastidita. Tutte le interazioni che avevano avuto al campo, anche se poche, gli avevano dimostrato che non avrebbe permesso a nessuno di mettere in dubbio la sua autorità.

«Siamo qui in veste ufficiale e ci stanno aspettando,» sbottò. «Fatevi da parte oppure lavorate.»

I due uomini si guardarono di nuovo, ma alla fine li fecero passare. Persino dopo essere entrati, la folla continuò a urlare. Adam si era sentito a disagio fuori, ma dentro la situazione peggiorò. Erano in un territorio sconosciuto e circondato da nemici e, anche se si erano addestrati, non erano pronti per quelle circostanze.

«Maggiore Williams, Alpha Squad,» il maggiore si presentò mentre il resto della squadra restò dietro di lei.

Il ragazzo di circa vent’anni che si trovava dietro la scrivania sbatté le palpebre e si guardò intorno, come se si aspettasse che per magia qualcuno gli dicesse che cosa dovesse fare. Quando nessuno arrivò in suo soccorso, prese il telefono e cominciò a mormorare qualcosa per non farsi sentire. Era inutile, perché Adam aveva un super udito.

«Sì, ci sono delle persone. Alpha Squad. Sì, Signore. Nessun problema.» Il ragazzo sembrava ancora più a disagio. «Vi chiedo scusa. Per favore, accomodatevi.»

Il maggiore non esitò e andò subito nel cuore della stazione di polizia. Entrarono in una stanza spaziosa e piena di gente. C’erano sia agenti sia civili. Inoltre, molti di loro sembravano testimoni o sospetti.

Un gruppo li osservò con espressione preoccupata, quasi impaurita. Adam guardò la sua uniforme e, all’improvviso, si sentì a disagio. Indossava un’uniforme nera che, combinata alla sua statura possente, doveva conferirgli un’aria intimidatoria.

«Maggiore Williams,» disse un uomo grassottello di mezza età quando si avvicinò. «Sono l’ispettore capo Huddersfield.»

Il maggiore annuì e gli strinse la mano. «La mia squadra è al suo servizio e pronta a entrare in azione.»

«Tutto a tempo debito. Perché prima non vi accomodate. Bevete una tazza di tè, dopo il lungo viaggio che avete affrontato da…»

Il maggiore non rispose in modo diretto. Forse non voleva che si sapesse il luogo della base. «Le assicuro che siamo ben riposati. Se ci dirà che cosa dobbiamo fare,