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Mèlica
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E-book125 pagine20 minuti

Mèlica

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Info su questo ebook

Gli attimi sono note musicali in balia della mente compositrice che nel turbinio del suo ingegno le dispone accuratamente nel pentagramma della vita. Tutto è un canto; che sia l'amore più intenso, la perversione più oscura, la speranza più lucente o la cieca disperazione. Ognuno di noi è un errante menestrello che con la sua inconfondibile voce, la sua particolare intonazione e il suo inimitabile timbro, giorno dopo giorno, scrive e vocalizza la sua ballata personale. Mèlica è una di queste umane ballate, scritta e stonata da un cantante dalla voce stridula che ha analizzato l'universo interiore e scrutato il mondo esterno perdendosi tra le scale cromatiche e gli impossibili accordi raccolti durante il cammino.
LinguaItaliano
Data di uscita20 set 2022
ISBN9791221427752
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    Anteprima del libro

    Mèlica - Andrea Massella

    Dove si spengono le luci

    I.

    Il fresco sole sorge

    e scioglie l’inganno

    del malinconico sogno

    di cui rimante il pianto.

    Mi desto affranto

    mentre urla il bisogno

    di un cuore in affanno

    che il mattino non scorge.

    II.

    Una vita senza ritmo,

    morta sugli schermi

    dalla luce disturbante

    che ha divorato l’anima.

    Addio sincera lacrima

    d’esperienza insegnante,

    benvenuti agli inermi

    questione d’algoritmo.

    III.

    Ci vediamo dove il giorno

    nasconde il suo segreto

    e dove al tempo chiederei

    di morire ora per noi.

    Portati i pensieri che vuoi

    e le voglie che bacerei

    lasciando l’intimo inquieto

    sulla via del ritorno.

    IV.

    Graffi sullo specchio

    che riflette il mondo,

    bestemmie sulle bocche

    che sanno di religione.

    Sa d’aria questa prigione,

    prosciugate le brocche

    nell’azzurro sfondo

    di un ricordo vecchio.

    V.

    Ho scelto me tra tutti

    perché son stato l’unico

    a restarmi accanto

    quando tutto era perduto.

    Sono il mio vissuto,

    il mio sorriso, il pianto,

    il corpo astenico

    e la corrente dei flutti.

    VI.

    Disegno spirali

    nel muro del cielo

    in balia del vento,

    culmine piacere aristotelico.

    Turbinio psichedelico,

    leggerezza d’un momento,

    stenditi come velo

    su queste mie ali.

    VII.

    Ho sentito i loro morsi,

    i loro denti affondare

    su questa mia pelle

    salata e amara.

    La volontà ignara

    lascio alle mascelle

    vedendomi trasformare

    in pasto per i rimorsi

    VIII.

    Non c’è nulla di più drastico

    della vacuità del presente,

    dello spicciolo edonismo,

    neuronale decadimento.

    Nel vasto allevamento

    c’è chi muore d’aurismo,

    chi nasconde avaramente

    e chi brama in modo blastico.

    IX.

    Poetica dell’estetica,

    motore della massa

    che finemente decanta

    stereotipi canoni visivi.

    Ci fa schiavi remissivi

    mentre vana gloria vanta

    su ogni umana carcassa

    dalla pelle

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