I giorni dell'ombra.: Diario degli occhi disarmanti

Di Luca Imperiale

Alessandro Errico, nella sua prefazione a "I giorni dell'ombra. Diario degli occhi disarmanti", la raccolta di versi di Luca Imperiale, scrive: «La lingua si concede un salto temporale e dalle cesellature antiche si tuffa nel presente coi suoi scrostati confini, le sue mani rugose e i suoi cieli non limpidi. Sillabe che sfogliano pagine in un farsi discorsivo di parole ora lisce come schiaffi, ora ruvide come carezze. Squarci di luce improvvisa nel dominio del buio, come flash a fotografare la fuga di un istante, il respiro evaso dall'apnea mentale. Una scrittura che prende in prestito gli oggetti della consuetudine cercando di elevarli al tono del canto alato, far ascendere la quotidianità di tutti a registro alto, dar voce alla materia per incastonarla nella versificazione che dà vita e dignità alle cose talmente familiari da apparire inutili, ripetitive, noiose.». Nel volume, insieme alla prefazione menzionata, sono presenti gli interventi di Valentina Murrieri, Valerio Capasa, Marcello Buttazzo. L'illustrazione di copertina è opera dell'artista Fabio De Donno.

• Lingua: Italiano
• Editore: Musicaos Editore
• Data di uscita: 12 dic 2020
• ISBN: 9791280202079

Anteprima del libro

Table of Contents

Luca Imperiale - I giorni dell’ombra

Luca Imperiale - I GIORNI DELL’OMBRA Diario degli occhi disarmanti

Prefazione di Alessandro Errico

Voler vivere - di Valentina Murrieri

I giorni dell’ombra - Diario degli occhi disarmanti

Introduzione

Siamo storia

POTERE CHIAMATO CARITÀ

IL SANGUE

CLANDESTINO

I DUE VENTI

LA ZATTERA DEL MARINAIO

CONTADINI VENTI

SI ALLUNGA IL GIORNO

SEMBRARMI MATTINO

SAPRAI DEL MIO TEMPO

SUOLO DI STORIA

SUL TERRAZZO

SONO VIVO

RINCHIUSI

DICONO

TI SCRIVERÒ

TORNERÀ IL GIROTONDO

TORNERÒ

LE BARE

LACRIME TUE

LE GOTE DI UN PETALO

IL BRIVIDO

OCCHI DI SPERANZA

NUVOLA RIBELLE

OMBRA BIANCA

NULLA MANCA

LACRIME E SORRISI

NELLA FANTASIA

NON È COLORE

NUMERI

IL MIO DEMONE

FUGGO

I PAPÀ

FOTOGRAFIA

DIETRO IL VETRO

CASA

ECCOMI PADRE

FATTI RAGGIUNGERE

IL CAMIONISTA

IL PRESIDENTE

INSIEME IN CORSIA

INVADESTI

PRESI D’ASSALTO

ADDIO, ARRIVEDERCI

L’ULTIMO SALUTO

ANIME FUGGITE

APRILE FERITO

25 APRILE 2020

APERTE PRIGIONI

VI SCRIVO

BACIO DI DIO

BELLEZZA CHE RIEMERGE

BAMBINA L’ETÀ

IL BICCHIERE

IL FARO NEL TEMPO

LA SCELTA, LEI, IL CIELO

LO PROMETTO

SCAVAI

SCAMBIAMOCI LA CROCE

VITA E MORTE

VANITÀ SCONFITTA

NEL SILENZIO DEL CRISTO

PUR NEL DISAGIO È ANNUNCIAZIONE

PRIMAVERA

TAVOLA IMBANDITA

SILENZIO

UN DENTRO

IL SENTIERO DEGLI AVI

IL VIAGGIO

INCONTRIAMOCI

L’HO VEDUTA

IL BACIO DIMENTICATO

PREGHIERA

Postfazione di Marcello Buttazzo

Appendice. Tutto ebbe inizio

TUTTO EBBE INIZIO

LA DOMENICA DELLE PALME

ULTIMA CENA

GIUDA

VENERDÌ SANTO

CONDANNATO A MORTE

CARICATO DELLA CROCE

CADUTA

AIUTA A PORTARE LA CROCE (SIMONE DI CIRENEO)

LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO DI GESÙ

GESÙ INCONTRA LE PIE DONNE

GESÙ SPOGLIATO DELLE VESTI

GESÙ INCHIODATO ALLA CROCE

MADRE ADDOLORATA

LA MADDALENA

GIOVANNI SOTTO LA CROCE

IL CENTURIONE

PASQUA

NOI INCREDULI E SALVATI

PROFILO BIOGRAFICO

Luca Imperiale - I giorni dell’ombra

Diario degli occhi disarmanti

Musicaos Editore, 2020

Via Arc. Roberto Napoli, 82 | 73040 Neviano (Le)

tel. [phone] | [e-mail] | www.musicaos.org

Musicaos Editore

Ottobre 2020 | Poesia, 28

Progetto grafico | Bookground

In copertina illustrazione di Fabio De Donno

www.fabiodedonno.it

La presente pubblicazione è stata realizzata con il contributo di

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UNIFORMA

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Isbn cartaceo 9788894966947

Isbn ebook 9791280202079

Luca Imperiale - I GIORNI DELL’OMBRA Diario degli occhi disarmanti

...se qualcuno mi dimostrasse che Cristo non è la verità e se anche realmente la veritá fosse al di fuori di Cristo, allora io preferirei restare con Cristo che nemmeno con la verità

Lettera a Natalija Dmitrievna Fonvizina, 1854  

F. Dostoevskij

§

Prefazione di Alessandro Errico

I giorni dell’ombra. Diario degli occhi disarmanti di Luca Imperiale, accoglie 73 liriche e porta il lettore sull’altalena dei sentimenti: ruba emozioni al cielo e aggiunge colori ai passi terrestri. Anticipa un passato immaginato per superare il futuro già travolto dagli attimi. Non c’è una linea di rigore logico – come forse è giusto per chi voglia occuparsi di poesia – nel verseggiare di fronte al vero che agli occhi si mostra con volti molteplici. Entrare nei pensieri altrui è un rischio, un’intrusione sul labile sentiero dell’equivoco ad ogni avanzare, una concezione sulla soglia dell’incompreso. Le frattaglie dei punti di vista non sempre costituiscono avvicinamenti all’intenzione dell’autore: si racconta, perciò, l’impressione, la motricità dell’emozione, un possibile significato, un invito a soffermarsi sul non detto, l’osservazione immaginifica che scorre negli spazi bianchi.

Con la sua precedente raccolta di versi a tema Orme nella Pasqua (i testi riveduti di Orme nella Pasqua sono presentati in Appendice al presente ebook), con il titolo Tutto ebbe inizio, accompagnati da una nota introduttiva dell’Autore., Luca aveva accompagnato i passaggi della storia sulla carne del figlio dell’uomo. Ogni stazione era un colpo di martello sui chiodi dell’anima. I subbugli, i rimescolamenti di pensieri, i dubbi, la luna che spiava ogni cosa dalle finestre del cielo, le stelle precarie che illuminavano la stella fissa di ogni tempo, le accuse, i tradimenti, le manipolazioni del potere, il sangue, la crudeltà, la pietà. Ogni quadro dipinto con l’inchiostro scaduto in quest’epoca dalla materia confusa e liquida, che sembra non trovare spazio per lo spirito. Tutto è ritratto o esposto fino all’eccesso della propria insana vacuità. Nel delirio delle folle che cercavano il bersaglio per placare la paura di aver paura o quella di raccontare i fallimenti, Luca Imperiale chiedeva a ciascuno di noi di trovare un posto per la resurrezione, per la Pasqua dalla vita galleggiante sulle metrature comode della superficie invece di cercare perle in profondità. Nel silenzio degli abissi sensoriali, il poeta ci offriva sillabe fuori moda, autenticamente deragliate dai binari della contemporaneità. Mostrava che, linguisticamente, si può perdere il treno di una facile scrittura per scavare a mani nude fra le pietre inusitate di una luce fioca che diventava smarrimento di splendore, anche a costo del sanguinamento. Spiazzava ogni lettore disegnando la Passione con gli attrezzi dell’amanuense ed invitava a trovare pietre d’inciampo per piedi scalzi.

In questa nuova silloge poetica la lingua si concede un salto temporale e dalle cesellature antiche si tuffa nel presente coi suoi scrostati confini, le sue mani rugose e i suoi cieli non limpidi. Sillabe che sfogliano pagine in un farsi discorsivo di parole ora lisce come schiaffi, ora ruvide come carezze. Squarci di luce improvvisa nel dominio del buio, come flash a fotografare la fuga di un istante,