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Premio d'amore al polo nord: Amore al Polo Nord, #4
Premio d'amore al polo nord: Amore al Polo Nord, #4
Premio d'amore al polo nord: Amore al Polo Nord, #4
E-book56 pagine43 minuti

Premio d'amore al polo nord: Amore al Polo Nord, #4

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Info su questo ebook

L'ingegnere del Polo Nord Garrett McCree è un uomo che ama la pace e la tranquillità. La sua vita procede seguendo dei programmi accuratamente studiati, finché Babbo Natale non gli chiede di fare da accompagnatore alla vincitrice del concorso per il miglior scritto riguardante il Polo Nord. In nome della lealtà che lo lega a Babbo Natale, Garrett accetta controvoglia. Dopotutto, quanti problemi potrà mai causare una sola donna?

 

Ma quando la bella ed esuberante Angelique Devereaux, amante del Natale e donatrice compulsiva di regali, arriva alla centrale operativa, Garrett si rende subito conto di aver commesso un grosso errore. La sua vita prevedibile viene stravolta e il suo cuore non sarà più lo stesso.

LinguaItaliano
Data di uscita8 ott 2022
ISBN9798215898697
Premio d'amore al polo nord: Amore al Polo Nord, #4

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    Anteprima del libro

    Premio d'amore al polo nord - Caroline Mickelson

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    Copyright © 2014 Caroline Mickelson

    All rights reserved. Tutti i diritti riservati.

    Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, comprese fotocopie, registrazioni o qualsiasi sistema di archiviazione e recupero delle informazioni, senza il permesso scritto dell'autore.

    Capitolo Uno

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    B abbo Natale ha chiesto di vedermi? Garrett McCree sollevò lo sguardo dalla scrivania e studiò l'elfo che gli stava davanti. Ne sei sicuro, Rapz?

    L'elfo annuì con enfasi. Sì, certo che sono sicuro. Il grande capo mi ha chiesto di scortarti nel suo ufficio personalmente.

    Una scorta personale? Suona inquietante. Garrett si appoggiò allo schienale della sedia e intrecciò le dita dietro la testa, mentre rifletteva. Sapeva che Rapz era un elfo che spesso fraintendeva gli ordini che gli venivano dati ma ora, sotto lo sguardo indagatore di Garrett, Rapz sembrava certo di eseguire esattamente quel che Babbo Natale gli aveva ordinato. Una convocazione fino al sancta sanctorum del Natale era un ordine che Garrett non aveva mai ricevuto. Ma in fondo c’era una prima volta per tutto, no?

    Dai, andiamo. Rapz gli fece cenno di alzarsi, ma Garrett Angus McCree non era uomo che si affrettava per nessuno. Nemmeno per Babbo Natale.

    Tutto a suo tempo, Rapz, tutto a suo tempo. Con grande attenzione, Garrett arrotolò i piani su cui stava lavorando e li fece scivolare in un contenitore cilindrico. Con la stessa scrupolosa attenzione, raccolse i pennini e li ripose in un cassetto. E non hai idea di cosa Babbo Natale voglia discutere con me?

    Rapz si strinse nelle spalle. Lui mi fa spesso delle confidenze, ma non questa volta. L’elfo si chinò in avanti, appoggiò le mani sulla scrivania di Garrett e spalancò gli occhi. Sei preoccupato perché pensi di essere nei guai?

    Garrett annuì solennemente. Sì, se proprio lo vuoi sapere, Rapz. Ho il terrore che i miei peccati mi abbiano tradito. Si spinse lontano dalla scrivania e spense la luce. Ho sempre saputo che i miei tanti peccati un giorno sarebbero venuti a galla.

    Le scarpe di Rapz, ricoperte di feltro verde, si piantarono a terra e l’elfo non fece una mossa per seguire Garrett fino alla porta, poi i suoi occhi si spalancarono ancor di più. Che cosa hai combinato?

    Non oso dirtelo, Rapz, non vorrei che ti accusassero di essere mio complice. Garrett aprì la porta dell'ufficio e indicò la scala che portava fino all’ufficio di Babbo Natale. Ti seguirò, e non preoccuparti, non cercherò di scappare.

    Rapz scosse la testa mentre prendeva la porta che Garrett teneva aperta. Non so mai se prenderti sul serio. A me sembri innocuo ma la gente dice che…

    So quello che dicono.

    Rapz si fermò e lo guardò. Lo sai?

    Sì, lo so.

    E non ti dà fastidio?

    Garrett scosse la testa. "Perché dovrebbe? Qualcuno deve pur essere il cerbero ufficiale del Polo Nord. Perché non uno scozzese che se ne sta tutto il giorno nelle prigioni sotterranee?"

    Rapz riprese a muoversi, i campanelli sulle sue scarpe di feltro tintinnavano a ogni scalino che saliva. Non definirei i tuoi eleganti uffici delle prigioni sotterranee. In realtà, direi che sei sistemato piuttosto bene, signor McCree.

    Garrett era abbastanza d'accordo, ma non disse niente mentre i loro passi si snodavano lungo il corridoio che conduceva all'ufficio di Babbo Natale. Le voci che lo definivano un recluso scontroso non lo preoccupavano affatto perché gli permettevano di mantenere la sua privacy, e privacy significava pace e tranquillità, che lui apprezzava più di ogni altra cosa. Garrett era un uomo che aveva poco di cui lamentarsi nella vita.

    image-placeholder

    Signore, con il dovuto rispetto, vorrei presentare una denuncia formale.

    Babbo Natale scoppiò in una grassa

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