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Uno scapolo all'asta: Harmony Destiny
Uno scapolo all'asta: Harmony Destiny
Uno scapolo all'asta: Harmony Destiny
E-book168 pagine3 ore

Uno scapolo all'asta: Harmony Destiny

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Info su questo ebook

Scapoli 2/6
Amori appassionati e nuovi scandali nel club più esclusivo d'America.

Matt Galloway è stato definito da tutte le prime pagine dei quotidiani dello Stato lo scapolo più ambito del Texas. Chi meglio di lui, dunque, per lanciare l'asta benefica che Rachel Kincaid sta organizzando? Matt conosce Rachel da una vita, ed è da sempre innamorato di lei. Basta poco, quindi, perché tra loro esploda un'incontrollabile e bruciante passione.
L'unica domanda è: per quanto ancora Matt rimarrà il più desiderabile scapolo del Texas?
LinguaItaliano
Data di uscita20 dic 2019
ISBN9788830508477
Uno scapolo all'asta: Harmony Destiny

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    Anteprima del libro

    Uno scapolo all'asta - Jules Bennett

    successivo.

    1

    Un'intera mattinata di svago a leggere davanti a un latte macchiato aromatizzato alla zucca e con una bella spruzzata di panna montata? Cavolo, sì, ci stava eccome.

    Rachel Kincaid notò il Daily Grind dall'altra parte della strada e per poco non si mise a correre verso la porta. Aveva ancora due settimane prima di dover tornare a immergersi nei libri di testo e quella era la prima volta che usciva da sola da quando aveva partorito, undici mesi prima.

    Una parte di lei si sentiva in colpa per aver lasciato la sua preziosa Ellie, d'altro canto, sapeva che la piccola era in ottime mani al ranch Il Lupo Solitario, perché a occuparsene c'erano la sua amica Alexis Slade e gran parte del personale di servizio. La cuoca, soprattutto, sembrava avere un debole per la bimba e non faceva che coccolarla.

    Alexis le aveva invitate a Royal, in Texas, e lei aveva un bisogno disperato di trascorrere un po' di tempo con la vecchia compagna. Alexis e il nonno Gus stavano facendo l'impossibile per farle sentire parte della famiglia.

    Attraversata la strada, Rachel prese il cellulare dalla borsa; voleva inviare un messaggio per assicurarsi che andasse tutto bene. Anche se non vedeva l'ora di starsene un po' per i fatti suoi, era ancora una giovane mamma che si preoccupava per la sua piccola.

    Mentre apriva la cartella dei messaggi, andò a sbattere contro la porta.

    No, non era la porta. Era un uomo. Con spalle larghe e possenti e muscoli definiti.

    Due grosse mani la afferrarono per le braccia per impedirle di cadere all'indietro. Rachel alzò lo sguardo sull'estraneo che aveva investito.

    E si ritrovò a fissare due occhi blu che la stavano fissando di rimando, senza dubbio riflettendo la sua stessa sorpresa.

    «Matt?»

    «Rachel?»

    L'ultima volta che si era ritrovata tra le braccia di Matt Galloway era stato al funerale di Billy, poco più di un anno prima. Al di là di alcuni messaggi immediatamente successivi, da allora non aveva più né visto, né sentito il miglior amico del defunto marito.

    Il dolore di quel vuoto le riverberò nel petto. Matt era stato anche amico suo, e si era chiesta più volte che fine avesse fatto, perché l'avesse evitata per tutto quel tempo.

    «Che cosa ci fai a Royal?» gli chiese accantonando i pensieri funesti.

    Le ultime notizie che aveva sentito lo davano a Dallas, a guadagnare milioni e a esibire quel sorriso abbagliante per conquistare le signore.

    Matt la lasciò andare e si fece indietro. «Mi nascondo» rispose con una risata. «Mi prendo una pausa dalla città e dalle luci della ribalta.»

    Rachel non poté evitare di sorridere. «Ah, già, certo. Lo Scapolo più Desiderabile del Texas. Cosa c'è che non va, Matt? Non ti piace più farti inseguire dalle ragazze?»

    Matt non si era mai lamentato dell'attenzione che riceveva dalle belle donne. In realtà, un tempo anche Rachel era stata interessata a lui, poi Billy le aveva chiesto di uscire, l'aveva conquistata e... be', ormai era tutto nel passato. Aveva stabilito di voltare pagina.

    «Andiamo» la invitò lui indicando la porta, «ti offro un caffè.»

    «Così, come se niente fosse? Come se nell'ultimo anno non fossi sparito?»

    Le parole le sfuggirono prima che potesse impedirselo. Ma dannazione, aveva avuto bisogno di lui e lui si era dileguato. Rachel non aveva forse il diritto di conoscerne il motivo?

    Però, in effetti, era un argomento troppo impegnativo da affrontare la mattina presto dopo una notte di sonno scarso e niente caffeina.

    «Lascia perdere» si corresse, sventolando la mano per aria come se potesse cancellare la domanda. «È bello rivederti, Matt.»

    Non sapeva bene cosa provare, o a quale ricordo aggrapparsi, perché ce n'erano fin troppi: la festa al college dove aveva conosciuto lui e Billy, tutti i bei momenti che avevano passato insieme, fino alla tragica morte che aveva cambiato per sempre le dinamiche tra loro.

    Rachel si stampò un sorriso. Aveva bisogno di una giornata spensierata, e incontrare Matt poteva essere proprio quello che le aveva ordinato il medico. Anche se lui l'aveva ferita, aveva sentito la sua mancanza, e lo conosceva abbastanza da sapere che doveva aver avuto un motivo per mantenere le distanze. Solo che non riusciva a immaginarlo.

    «Niente caffè, per me» dichiarò passandogli accanto per entrare nel locale, «però accetto un milk-shake.»

    Matt le posò una mano sulla schiena, un gesto semplice, che la fece rabbrividire. Non perché non volesse essere toccata da lui, ma perché la sua reazione fu del tutto inaspettata. Era da così tanto tempo che un uomo non la toccava...

    Ecco, sì, doveva essere proprio quello.

    Matt era suo amico, per l'amor del cielo. La reazione era dovuta solo alla sorpresa dell'incontro inaspettato e dalla mancanza di contatto umano... maschile.

    Diavolo, che sciocchezze. Perché permetteva che un semplice gesto innocente la scombussolasse a quel modo?

    «Prendi qualcosa di aromatizzato alla zucca con panna montata, vero?»

    Rachel gli batté una mano sul petto mentre si avvicinavano al bancone. «Ascolta, io non ti giudico e tu non giudichi me, d'accordo, scapolo d'oro

    Matt scosse la testa prima di ordinare un banale caffè nero. Dopo che anche Rachel ebbe ordinato, si accomodarono su uno dei divanetti davanti alle vetrine. Lisciandosi la gonna ampia con i palmi aperti, lei si appoggiò allo schienale; non sapeva bene cosa dire, come colmare la distanza che si era creata tra loro per la lunga separazione.

    Soprattutto, però, non sapeva come controllare le proprie emozioni. Matt era suo amico da anni, tuttavia rivederlo la spinse a chiedersi perché si sentisse... diavolo, non sapeva neanche lei come definire quello che provava.

    «Cosa ci fai a Royal?» le chiese Matt, appoggiando il gomito sullo schienale del divanetto e voltandosi verso di lei. «Non ti nascondi anche tu da qualche titolo che ti ha affibbiato la stampa, vero?»

    Rachel abbozzò una risata.

    «Temo di non essere eccitante quanto te» rispose sorridendo. «Sono venuta a trovare Alexis Slade, la mia amica del college.»

    «Conosco la famiglia Slade. Sei sola?»

    «Se mi stai chiedendo se c'è un uomo nella mia vita, la risposta è no. Sono qui con mia figlia.»

    Matt aprì la bocca, ma prima che potesse replicare arrivò il cameriere con le loro ordinazioni. Appena furono di nuovo soli, lei afferrò immediatamente la sua bevanda autunnale preferita.

    «Non intendevo ficcare il naso» borbottò Matt dietro la tazza di caffè. «Ho perso il diritto di sapere della tua vita privata. Mi dici come stai, però? Sul serio.»

    «Sto bene. E non è ficcare il naso: ci siamo persi un bel pezzo di vita l'uno dell'altro.» Infilò la cannuccia in bocca, costringendosi a distogliere lo sguardo quando quegli occhi si fissarono sulla sua bocca. «Bleah, cos'è questa roba?» Posato il bicchiere ghiacciato sul tavolo, non trattenne una smorfia. «Non è un latte macchiato aromatizzato alla zucca.»

    Matt scoppiò a ridere. «No, perché non è quello che hai ordinato.»

    «Certo che l'ho ordinato» dichiarò lei pulendosi le labbra. «Prendo sempre lo stesso, in qualsiasi caffetteria, soprattutto in autunno. Sono una creatura abitudinaria e aromatizzo tutto con la zucca.»

    «Questo me lo ricordo» confermò lui con gli occhi che ridevano. «Però al bancone hai ordinato un milk-shake alla noce moscata con panna montata extra.»

    Che diavolo...? Rivedere Matt l'aveva distratta. D'accordo, era innegabile che fosse affascinante... ma era il migliore amico del defunto marito. Non poteva esserci alcuna attrazione tra loro. Non in quel momento, né mai.

    «Vado a prenderti qualcos'altro» si offrì lui alzandosi. «Cos'è che vuoi, esattamente?»

    «Oh, non ti preoccupare. È solo che non sono più abituata a uscire di casa da sola... evidentemente sono un po' confusa.»

    Già. Ecco la scusa che poteva usare: era abituata a uscire con una bambina e la borsa dei pannolini. Per niente al mondo avrebbe ammesso che il contatto con Matt, il suo sguardo intenso le avevano mandato il cervello in tilt.

    Lui però aveva già tirato fuori il portafogli. «È meglio che tu mi dica cosa vuoi, o mi invento qualcosa io. Vuoi correre il rischio?»

    Rachel si mise a ridere. «D'accordo. Latte macchiato aromatizzato alla zucca con panna montata.»

    Mentre lo osservava allontanarsi, sentì lo stomaco contorcersi. Non sarebbe dovuta essere tanto nervosa; a un certo punto, Matt aveva significato molto, per lei. Ed era ancora importante. Però non aveva la più pallida idea di cosa dirgli e di sicuro non voleva che tra loro calasse un silenzio imbarazzato.

    Una cosa era certa, però: Matt non era cambiato per niente. Era sempre lo stesso ragazzo incredibilmente sexy. E lo Scapolo più Desiderabile del Texas... Interessante che fosse ripiombato nella sua vita proprio in quel momento.

    Una volta al bancone, Matt ordinò con tutta calma e attese che gli portassero il drink, piuttosto che farsi servire al tavolo. Aveva bisogno di riprendere il controllo, di se stesso e dei propri pensieri. Perché Rachel Kincaid, vedova di Billy Kincaid, era la persona alla quale aveva pensato maggiormente, nel corso degli anni, e ancora di più negli ultimi dodici mesi. Sì, l'aveva abbandonata a se stessa, tuttavia non aveva avuto altra scelta.

    E ora lei voleva delle risposte; ne aveva tutto il diritto, se le meritava. Lui, però, non era pronto a darle.

    Aveva pensato che la lontananza gli rimettesse in riga le emozioni. Si era dedicato anima e corpo al lavoro, in una nuova società, nella speranza di lasciarsi alle spalle la bellezza di quei capelli del colore del miele che coloravano ogni sua fantasia da quando l'aveva conosciuta.

    Purtroppo, non era andata così. Forse perché l'aveva comunque tenuta d'occhio, anche se da lontano, per assicurarsi che stesse bene... perché se così non fosse stato, si sarebbe fatto avanti per dare una mano.

    Per quanto ne sapeva, i genitori di Billy, insieme al fratello con la moglie, si erano assicurati che Rachel avesse tutto ciò di cui aveva bisogno; il risarcimento dell'assicurazione arrivava solo fino a un certo punto, però i Kincaid erano benestanti.

    Rachel aveva venduto la casa di Dallas. Si era trasferita e ora si trovava a Royal.

    Quali erano i suoi piani?

    Matt sapeva che aveva avuto una bambina. Al funerale, la pancia cominciava a notarsi, e ricordava fin troppo bene di averla sentita quando l'aveva abbracciata davanti alla tomba di Billy.

    Onestamente non aveva idea che si trovasse a Royal, ma da egoista che era, non gli dispiaceva affatto averla incrociata.

    Era arrivato il momento di pagare pegno e ammettere di averla evitata, anche se quello che non poteva ammettere era di essere attratto da lei: era l'ultima cosa che Rachel aveva bisogno di sentire.

    Recuperato il drink dal barista, si voltò verso di lei e quello che provò fu un pugno allo stomaco non meno potente di quello che l'aveva colpito la prima volta che l'aveva vista, tanti anni addietro. Era sempre stata una ragazza mozzafiato, che richiamava l'attenzione con il solo movimento dei capelli, con uno sguardo nella sua direzione. Diavolo, gli bastava pensare a lei per essere catturato.

    E non c'era stato niente di peggio che vederla sposare il suo migliore amico... una persona che non aveva meritato una donna speciale come Rachel.

    Rachel era... be', tutto. Però non era per lui.

    Matt non sapeva cosa fosse peggio: restare a Dallas a schivare i paparazzi che lo ossessionavano per via di quel dannato titolo di Scapolo più Desiderabile del Texas, o ritrovarsi in una piccola cittadina, faccia a faccia con l'unica donna che non avrebbe mai potuto avere: l'unica donna che avesse mai desiderato davvero.

    A quella fatidica festa, quando si erano conosciuti, aveva flirtato con lei fin dal primo momento, ed era stato sul punto di chiederle di uscire quando Billy

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