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Il ritorno di Kris Kringle: Amore al Polo Nord, #3
Il ritorno di Kris Kringle: Amore al Polo Nord, #3
Il ritorno di Kris Kringle: Amore al Polo Nord, #3
E-book83 pagine1 ora

Il ritorno di Kris Kringle: Amore al Polo Nord, #3

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Info su questo ebook

Dopo anni trascorsi lontano dal Polo Nord, Kris Kringle accetta l'offerta di suo zio Babbo Natale e, insieme alla sua bambina, fa ritorno a casa in veste di chef. Le sue idee sono chiare. Obiettivo numero uno: mettere al servizio del Polo Nord il suo amore per la cucina sana e l'alimentazione bilanciata. Obiettivo numero due: mettersi alle spalle le delusioni amorose e dimenticarsi di Kyle Masterson, l'uomo che le ha spezzato il cuore.

 

Ma quando Babbo Natale assume Kyle come aiuto cuoco per la stagione natalizia, Kris si rende subito conto che rimpiazzare i dolcetti di zucchero che gli elfi tanto adorano con le carote sarà un gioco da ragazzi rispetto a lavorare fianco a fianco con il suo ex fidanzato.

LinguaItaliano
Data di uscita15 ott 2020
ISBN9781393416869
Il ritorno di Kris Kringle: Amore al Polo Nord, #3

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    Anteprima del libro

    Il ritorno di Kris Kringle - Caroline Mickelson

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    Copyright © 2014 Caroline Mickelson

    All rights reserved. Tutti i diritti riservati.

    Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, comprese fotocopie, registrazioni o qualsiasi sistema di archiviazione e recupero delle informazioni, senza il permesso scritto dell'autore.

    Capitolo Uno

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    E se a Babbo Natale non piacesse l'insalata, mamma?

    Kris Kringle guardò dallo specchietto retrovisore. La luna proiettava abbastanza luce da permetterle di vedere che Noelle, sua figlia di sei anni, era ben sveglia. Ancora. Certo che gli piace l'insalata, tesoro. Perché non dovrebbe?

    Lo sanno tutti che a Babbo Natale piacciono i biscotti natalizi. Hai mai sentito di qualcuno che gli ha lasciato un bicchiere di latte e una Cesar Salad fredda la notte della vigilia? Non penso proprio.

    Kris sorrise. Suppongo che dovremo chiederglielo quando lo vedremo.

    Okay, ma anche se lui preferisce i biscotti preparerai le lasagne vegetariane la prima sera in cui ti metterai a cucinare, giusto?

    A dire il vero è proprio così. Kris allungò la mano verso il riscaldamento e lo accese al massimo. Mancano ancora un paio d'ore prima di arrivare, perciò perché non dormi un po'?

    Noelle scosse la testa con veemenza. Non sono stanca. E inoltre temo che, se dovessi addormentarmi, quando mi sveglierò mi dirai che è stato tutto un sogno.

    Non è un sogno, bambina mia. Stiamo andando al Polo Nord. Era qualcosa che Kris non avrebbe mai pensato di poter dire, o dover fare, ma la realtà le aveva giocato talmente tanti tiri mancini che improvvisamente tornare a casa non le sembrava per nulla una cattiva idea. Dormi un po'. Ti prometto che ti sveglierò quando arriveremo.

    Babbo Natale ci manderà una slitta?

    Kris scosse la testa con un sorriso beffardo dipinto in volto. Mancava da molto tempo ma c’erano cose che non aveva dimenticato. Non penso proprio, Noelle. Babbo Natale non vuole che le renne vadano in giro quando manca così poco a Natale. Dice sempre che devono conservare le energie per la vigilia di Natale. Ma sa che stiamo arrivando e mi ha promesso che manderà qualcuno a prenderci.

    Sua figlia sbadigliò e poggiò la testa sul sedile. C’è qualcuno della mia età con cui posso giocare?

    Stai scherzando? Ci sono centinaia di elfi che vorranno tutti diventare i tuoi migliori amici.

    Noelle ridacchiò.

    Mia cugina Carol ha due figli continuò Kris. Hillary ha all’incirca la tua età e Patrick è un po’ più piccolo. E ti ricordi che ti ho detto che mio cugino Nick e sua moglie Holly hanno avuto un maschietto da poco?

    Non saremo più sole, mamma.

    Era più un’affermazione che una domanda e ferì Kris al cuore. Hai ragione. Non lo saremo più. Adesso chiudi gli occhi e conta fino a cento, va bene tesoro?

    Noelle sbadigliò. È solo che non riesco a credere che andremo davvero a vivere al Polo Nord. Le sue palpebre si chiusero.

    Kris sospirò. Era davvero difficile crederci. Ma dopo aver esaminato le sue possibilità decine di volte al giorno per mesi, era giunta alla conclusione che il posto migliore per fare crescere Noelle fosse il Polo Nord. Il che presupponeva che cambiassero casa.

    Noelle sarebbe stata felice, si diceva in continuazione, e anche più in salute, un altro immenso beneficio del trasferirsi al Polo Nord. O almeno lo sperava. Sua figlia aveva sofferto di costanti allergie alimentari dal momento in cui si era trasferita in casa di Kris. Noelle era stata l’unica bambina che le era stata data in affidamento. L’affidamento, non l’adozione, era stato il suo scopo ma quando aveva preso in braccio Noelle, che aveva due anni, Kris aveva capito che avrebbe voluto adottarla. Era la decisione migliore che avesse mai preso in vita sua.

    Guardò oltre la propria spalla. Le palpebre di sua figlia si stavano facendo sempre più pesanti.

    Kris aveva un’infinità di bei ricordi dell’epoca in cui era cresciuta alla Centrale Operativa del Natale. Non avrebbe potuto avere degli zii migliori di Babbo Natale e sua moglie. La amavano proprio quanto amavano i propri figli. Ma erano stati comprensivi quando, all’età di diciotto anni, aveva deciso di cercarsi la propria fortuna. Fortunatamente erano stati altrettanto comprensivi quando il mese prima aveva scritto loro per chiedere se lei e Noelle potevano tornare. A casa. Tornare a casa. Sembrava ancora così strano da dire.

    Una tempesta di fiocchi di neve danzò attorno alla loro auto. Era come guidare all’interno di una sfera piena di neve finta. Il respiro regolare di Noelle che giungeva dal sedile posteriore era il segnale che si era addormentata. Finalmente. Kris allungò una mano per prendere la mappa sul sedile accanto al proprio. Aveva rinunciato a usare il navigatore dell’auto a noleggio almeno cento miglia prima. La voce automatica femminile che l’avvisava del pericolo di andare troppo al nord aveva cominciato a darle sui nervi.

    Studiò la mappa. Forse c’erano una cinquantina miglia tra il suo passato e il suo futuro. O forse tra il suo futuro e il suo passato? Kris sospirò. In otto anni era tornata al punto di partenza. Allungò una mano e accese la radio. Come pensava, trovandosi così a nord l’unica stazione radio che riuscì a beccare trasmetteva solo musica natalizia. La lasciò accesa per evitare di continuare ad ascoltare la sua voce interiore che cominciava ad avere ripensamenti su quel trasferimento.

    Non era stata al Polo Nord nemmeno una volta negli ultimi otto anni. Immaginava che non fosse cambiato molto. Forse i menu erano cambiati? Kris ne

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