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La Signora San Nico: Amore al Polo Nord, #2
La Signora San Nico: Amore al Polo Nord, #2
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E-book137 pagine1 ora

La Signora San Nico: Amore al Polo Nord, #2

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Info su questo ebook

Holly Jamison, esperta di produzione industriale, riceve un'offerta di lavoro da Babbo Natale e si trasferisce di buon grado al Polo Nord. Non che sia un'amante delle festività natalizie. Tutt'altro. Dovunque posi lo sguardo, dalle cataste di regali alle centinaia di elfi indaffarati, Holly vede nuovi modi per ottimizzare le operazioni. Neppure Nick Claus, l'affascinante figlio di Babbo Natale, riesce a trasmettere a Holly lo spirito natalizio. Holly deve ammettere che Nick è bello e carismatico, ma il suo carattere allegro non maschera la sua totale mancanza di etica professionale.

 

È solo quando Holly cancella il progetto dei cuccioli di Nick, minacciando di rovinare il Natale di migliaia di bambini, che si rende conto che l'uomo che considera un completo fannullone è forse l'unico in grado di insegnarle la magia del Natale.

LinguaItaliano
Data di uscita11 ott 2020
ISBN9781393807070
La Signora San Nico: Amore al Polo Nord, #2

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    Anteprima del libro

    La Signora San Nico - Caroline Mickelson

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    Copyright © 2013 Caroline Mickelson

    All rights reserved. Tutti i diritti riservati.

    Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, comprese fotocopie, registrazioni o qualsiasi sistema di archiviazione e recupero delle informazioni, senza il permesso scritto dell'autore.

    Capitolo Uno

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    P osso salvare il Natale quest’anno, Signor Claus

    L’esperta ed efficiente Holly Jamison estrasse un curriculum dalla sua ventiquattrore e si avvicinò alla massiccia scrivania di quercia piazzandolo proprio di fronte a Babbo Natale. Quindi si sedette, intrecciò le mani appoggiandole in grembo e cercò di non apparire più ansiosa di quanto già non si sentisse. Voleva quel lavoro. Correzione: voleva disperatamente quel lavoro.

    "Salvare è un po’ un eufemismo, Signorina Jamison Babbo Natale sorrise cordialmente trasmettendo gentilezza attraverso i profondi occhi blu. Con mia figlia Carol via per le vacanze, ho davvero bisogno di un braccio destro efficiente e con la testa sulle spalle per quest’ultima settimana prima del grande evento"

    Come può chiaramente vedere, Signor Claus, ho un’estesa esperienza nella pianificazione durante prefestivi frenetici

    Babbo Natale alzò una mano avvolta da un guanto bianco.

    "Sì, Signorina Jamison, posso vedere che ha trascorso quasi cinque anni lavorando per l’assistente-capo dell’Omino del Sonno disse sbirciando verso di lei da sopra occhialini dalla montatura dorata Sebbene non sia certo che si possa paragonare la febbrile energia del Polo Nord durante la settimana prima di Natale con le Favole della Buona Notte, non è così?"

    Holly incontrò il suo sguardo. Non riusciva a leggerne bene l’espressione ma poté percepirne il dubbio dal tono di voce. Diede un sospiro profondo e si lanciò nel suo ben studiato discorso promozionale.

    "Oh, ne resterebbe sorpreso, Signor Claus. Alla Centrale della Buona Notte avevamo a che fare con lo stesso numero di bambini di cui vi occupate voi, e anzi, addirittura di più, visto che non tutti i bambini celebrano il Natale"

    Le sopracciglia di Babbo Natale si aggrottarono. Il cuore di Holly perse un battito. Forse avrebbe dovuto tralasciare l’ultima frase. Vedevamo impennare in maniera imponente il numero di bambini che si facevano sempre più irrequieti prima di ogni vacanza, specialmente durante il Natale. Consideri anche l’impatto che possono avere i compleanni, che capitano tutti i giorni dell’anno. Niente, ovviamente, quanto il Natale, comunque si affrettò ad aggiungere tiene a lungo sveglio un bambino come l’arrivo del proprio compleanno il giorno dopo.

    Babbo Natale annuì pensieroso.

    Questo è un ottimo argomento

    Lanciò un’occhiata al curriculum prima di buttarlo sulla scrivania. Si sedette nella sua sedia e la fissò pensieroso.

    Senza Carol qui, ho bisogno di qualcuno che sia pronto a immergersi nel delirio fino al collo. Le sue referenze sono impeccabili, Signorina Jamison, e il suo rendimento nel precedente lavoro è impressionante. Ma quello che ho davvero bisogno di sapere non sono cifre o statistiche, ma cosa prova, lei, verso il Natale?

    Eccola lì, la domanda che Holly aveva temuto di più.

    Cosa provo io verso il Natale? ripeté come se non si fosse allenata a rispondere a quella domanda almeno una dozzina di volte Beh, credo che il Natale sia semplicemente splendido, un periodo adorabile dell’anno

    Una volta che le parole le furono uscite di bocca, Holly resistette all’impellente bisogno di colpirsi la fronte con il palmo della mano. Che risposta cretina. Semplicemente splendido. Un periodo adorabile dell’anno. Argh!

    E a giudicare dall’espressione, neppure Babbo Natale era rimasto particolarmente conquistato dalla sua risposa. Si era tolto, infatti, gli occhialini e si stava massaggiando il collo del naso.

    Signorina Jamison, posso ricordarle che io ho l’abilità di scoprire se qualcuno è stato buono o cattivo? Questo mi dà inoltre la possibilità di discernere tra verità e frottole, se possiamo chiamarle così?

    Babbo Natale tornò a sedersi nella sua sedia e intrecciò le mani sulla pancia. Cadde un silenzio pesante. La mente di Holly si affrettò alla ricerca delle parole giuste da legare insieme in modo da tirarla fuori dai guai ma non gliene venne nessuna. Bene. La verità sarebbe stata la miglior cosa.

    Sono convinta che il Natale sia necessario

    Necessario? le fece eco Babbo Natale.

    Lei annuì.

    Sì. Necessario. Credo che la parola riassuma il concetto perfettamente. E’ quello che mia madre provava riguardo alle festività

    Babbo Natale agitò la mano guantata indicandole che poteva continuare a parlare.

    Mi dica di più

    Mia madre mi ha cresciuto da sola. Mio padre la lasciò quando io avevo appena due anni, accidentalmente, proprio il giorno di Natale. Holly fece un profondo respiro per tenere a bada il suo nervosismo. Questo colloquio di lavoro stava rapidamente diventando una seduta dall’analista. Non stava andando affatto nel modo in cui aveva a lungo immaginato, ma cosa poteva farci? Alzarsi e andarsene via? No. Non senza aver lottato per avere quel posto.

    Di più? Ok. Natale, per mia madre, era un modo per segnare la fine di un anno triste e l’inizio di un altro ancora ancor più triste

    Oh, cielo! Santa scosse la testa questo non va mica bene

    Non per me, no acconsentì Holly Ogni anno, iniziando dal giorno dopo il Ringraziamento, Mamma dava inizio a un mese di attività frenetiche e mi trascinava in esse con lei. Lavoravamo a maglia facendo maglioni e calze per le truppe oltreoceano, aiutavamo a organizzare i concorsi per i presepi più belli, per non una, ma ben due differenti parrocchie, e Mamma faceva volontariato a scuola per aiutare i bambini a scrivere le loro letterine a Babbo Natale. Voglio dire, a lei, cioè…

    Davvero ammirevole disse Santa.

    Sì, certamente ammise Holly anche se con una certa riluttanza. Ma era come una sorta di turbinio delirante, Signor Claus. Le compere, i biscotti, il volontariato alla mensa pubblica, comprare e incartare i regali per i bambini bisognosi, era solo che… non si fermava mai. Era spossante. Estenuante. Si sporse in avanti e appoggiò le mani sulla scrivania di Babbo Natale. E lei lo sa, Signor Claus, quale era la parte peggiore?

    Lui si sporse in avanti e scosse la testa.

    Mi dica

    La notte della Vigilia disse Holly dopo aver servito per mezza giornata il pasto ai senza tetto, andavamo in chiesa per la prima funzione e poi, via, in centro a cantare canzoni natalizie per i cittadini più anziani. Molto ammirevole, se vuole definirlo così

    Ma? la incalzò Babbo Natale.

    Holly sospirò e si abbandonò allo schienale della sedia.

    Ma non lo stavamo facendo per le ragioni giuste. Mia madre era infelice. Se ne stava tutto il giorno con le lacrime sul punto di scendere. Poi, una volta in camera sua, trascorreva la notte intera a singhiozzare disperatamente.

    Lei la sentiva?

    Holly annuì.

    Tutti gli anni. Sgattaiolavo sul ballatoio, tra le due camere e ascoltavo fuori dalla sua porta. Piangeva come se il cuore le scoppiasse in milioni di pezzettini.

    Milioni di pezzettini? Oh questo non va mica bene! Babbo Natale affondò il volto tra le mani per un lungo istante prima di battere i palmi sulla scrivania e alzarsi. Non potrò mai scusarmi abbastanza, Signorina Jamison, per non aver fatto di più e rendere il Natale più felice per lei e per sua madre Iniziò a passeggiare per l’ufficio tappezzato di legno. Il Natale è gioia e felicità. Non è qualcosa che si debba semplicemente sopportare. Holly si alzò. Quel colloquio non stava affatto andando come aveva voluto. Doveva recuperare il controllo della situazione.

    Signor Claus, quello che ho condiviso con lei era davvero fuori contesto Si affrettò quindi rendendosi conto che lui stava per interromperla "Quando ho sentito che stavate cercando un’assistente per la settimana prima del Natale, sapevo che dovevo far domanda per quella posizione. Non ho attaccamento emotivo a tutto ciò che riguarda il Natale. Si tratta solo di mantenere un’operatività efficiente con stretta aderenza alla conformità di sistema. Sarei perfetta per questo incarico"

    Babbo Natale smise di passeggiare. Si lisciò la barba e la guardò pensieroso.

    Sì, forse lei potrebbe sul serio essere adatta

    Holly trattenne il respiro. Era così vicino a essere assunta che poteva percepirlo.

    Il lavoro è suo, Miss Jamison, se lo vuole disse Babbo Natale. Tuttavia c’è un’ultima cosa che deve considerare prima di darmi la sua risposta

    Holly sospirò. Non le importava cosa fosse quell’ultima cosa. Stava per avere il lavoro. Ma le buone maniere le imposero di sembrare interessata alle clausole scritte in piccolo.

    Cosa mai potrebbe essere, Signor Claus?

    Se fosse assunta, dovrebbe lavorare a diretto contatto con mio figlio Nicholas disse facendo una smorfia, Babbo Natale Nick è un ragazzo meraviglioso e non potrei desiderare un figlio migliore. Lui incarna dentro di sé vero senso del Natale e lo trasmette. E’ solo che… beh, non ha quello che si dice la predisposizione e le doti organizzative che lei sembra avere

    Ah, così questo era il binario morto. Holly non si lasciò disturbare da quella piccola bomba a mano. Nicolas Claus avrebbe potuto restar seduto in un angolo a colorare un libriccino, per quello che le importava, fintanto che le fosse permesso di portare a termine il suo compito.

    Non lo vedo un problema, Signor Claus. Sono sicura che riusciremo a lavorare insieme senza nessuna difficoltà.

    Holly sorrise. Non poté farne a meno. Ce l’aveva fatta, aveva ottenuto il lavoro.

    Babbo Natale batté le mani dalla gioia.

    Splendido. Benvenuta nel Natale afferrò una lavagnetta porta-appunti dalla sua scrivania e aprì la porta del suo ufficio verso l’esterno. "Mi segua, Signorina Jamison, e le mostrerò il posto più affaccendato della terra".

    image-placeholder

    "Mi sembra una porta-guai, visto che me lo chiedi"

    Nick Claus distolse lo sguardo dallo schermo piatto e si girò sulla sedia fronteggiando il compagno, Rapz l'elfo.

    Sono d'accordo con te Rapz, lo è.

    Voglio dire, ma l’hai vista? domandò Rapz, sapendo bene che sia lui che Nick avevano assistito allo stesso

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