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Volume IV. Le Vie Del Destino
Volume IV. Le Vie Del Destino
Volume IV. Le Vie Del Destino
E-book101 pagine1 ora

Volume IV. Le Vie Del Destino

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Il libro finale della serie. Le vie del destino sono intrecciate, è il momento di trovare le risposte alle domande del passato... Qual è la conclusione della storia che risplendeva come le stelle?

Estratto dal libro:
Sumire arrivò a casa dell’indovina, “Ms. Ru”, completamente ignara di tutto. Quale fu la sua meraviglia quando vide che era la medesima Ms. Ruri! Dopo il consueto scambio di convenevoli, l’ex attrice disse:
“È proprio vero, le vie del destino sono imperscrutabili! Ms. Ruri, non mi aspettavo di vedervi nel regno Ming!”
“Ma io sapevo che sareste venuta, Ms. Sumire,” disse l’indovina sorridendo. “Suppongo che abbiate già supposto che non sono esattamente una persona comune.”
“Siete lo spirito del lapislazzuli che era sulla forcina che vi ho dato. Vero?”
Ruri annuì. Per lei non era una sorpresa il fatto che Sumire avesse già capito tutto.
“Desiderate conoscere il vostro futuro, vero?” domandò.
“Esattamente,” confermò Sumire.
“Adesso vi faccio l’oroscopo,” fu la risposta.
Naturalmente, Sumire immaginava che lo spirito del lapislazzuli non avesse bisogno di strumenti o calcoli per vedere nel futuro. Però decise di non interromperla.
Ruri cominciò diligentemente a preparare l’oroscopo. E si rese subito conto che c’era qualcosa che non andava. Cioè, non vedeva il futuro di Sumire. “Qual è il problema?” Ruri era confusa. “Solo perché andava tutto bene…”
Grazie al fatto che i suoi poteri magici erano parzialmente tornati, lei sapeva che Sumire era una delle discendenti di Haruka, la Fanciulla Celeste, colei che tempo prima aveva svegliato Ruri da un lungo sonno. Per un momento ebbe anche l’impressione che Sumire fosse proprio la discendente in cui Ori, che Ruri cercava da così tanto tempo, era rinata. Ma poi quella visione scomparve, perché l’immagine di Ori “lasciò” Sumire. Pertanto, Ruri decise che le era solo sembrato…
Improvvisamente, Ruri vide il futuro di casa sua. Scoprì che nell’immediato futuro non sarebbe più esistita. Casa sua sarebbe rimasta vuota finché la città non l’avesse riconosciuta come abbandonata. E in futuro, nella casa di Ruri sarebbe stato aperto un negozio di cosmetici.
“Lascerò questo posto di fretta? Ma perché?” si domandò lo spirito del lapislazzuli. “Perché non riesco a vedere il futuro di Sumire? Veramente il suo destino è collegato al mio? Perché l’unico futuro che non riesco a vedere è il mio.”
Nel frattempo, l’ex capo della troupe di attori domandò: “C’è qualcosa che non va?”
Ruri esitò un istante. Non sapeva cosa risponderle. Improvvisamente, accadde qualcosa di sbalorditivo. Tutto a un tratto, nella stanza calò una fitta nebbia bianca...
***
…Quel giorno, Mr. Bai si stava occupando dei suoi affari, come al solito, quando improvvisamente una delle sue clienti abituali andò da lui: Himiko-Sakurako in persona.
“Ah, Lady Sakurako! Quanto sono contento di vedervi!” E scoppiò in un sorriso ossequioso. “Cosa desiderate questa volta? Proprio per voi, ho alcuni nuovi trattati scientifici e una collana di giada finemente lavorata…”
Il mercante non dubitava della solvibilità della cliente: lei acquistava sempre squisite merci costose. Tuttavia, il mercante non poteva sovrastimare troppo il prezzo: la ragazza era molto attenta e conosceva il vero valore o l’unicità di questo o quel prodotto.
“Anch’io sono contenta di vedervi, Mr. Bai,” salutò educatamente. “Voglio dare un’occhiata ai nuovi trattati scientifici e alla collana.”
Il mercante le mostrò immediatamente gli articoli richiesti. La cliente li esaminò attentamente e annuì, soddisfatta.
“Mi interessano davvero,” disse. Poi rifletté un istante e disse: “Avete qualche trattato scientifico sui meccanismi militari o armi insolite?”
Dong rimase sorpreso, in un certo senso, ma non lo dimostrò.
“Purtroppo, al momento non ho niente di idoneo!” ammise con sincerità il mercante. “Ma posso mostrarvi qualcosa di interessante.”
“Cosa sono?” domandò la ragazza.
“Questi sono fuochi d’artificio.”
“Fuochi d’artificio?”
Naturalment
LinguaItaliano
EditoreTektime
Data di uscita11 ott 2022
ISBN9788835446101
Volume IV. Le Vie Del Destino

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    Anteprima del libro

    Volume IV. Le Vie Del Destino - Elena Kryuchkova

    Elena Kryuchkova, Olga Kryuchkova

    Volume IV

    Le Vie del Destino

    "I Racconti della Regina dalla Faccia d’Oro

    e i Manufatti dell’Antica Dea" – Serie di libri

    Traduzione: Roberto Felletti

    Volume IV

    Le Vie del Destino

    I Racconti della Regina dalla Faccia d’Oro e i Manufatti dell’Antica Dea – Serie di libri

    Scritto da:

    Elena Kryuchkova, Olga Kryuchkova

    Copyright © 2022

    Tutti i diritti riservati

    Copertina: Elena Kryuchkova

    Copyright © 2022

    Titolo originale:

    "Book 4. Roads of Fate

    (‘The Tales of the Golden-Faced Queen and the Artifacts of the Ancient Goddess’ Book Series)"

    Editora Tektime

    www.tektime.it

    tektime_round

    Questa storia è un’opera di fantasia e qualsiasi riferimento a persone o situazioni reali è casuale.

    Nella storia ci sono nomi di persone reali vissute in passato, ma la descrizione delle loro vite in questa storia è finzione.

    Anche i personaggi della mitologia sono stati cambiati: i loro caratteri, relazioni e legami familiari sono finzione. Questa storia è completamente inventata.

    Volume IV

    Le Vie del Destino

    Prologo IV

    Il Mondo degli Spiriti

    Ventiduesimo anno del regno dell’Imperatore Go-Yozei (1608 d.C.)

    Erano passati tre anni. Durante questo periodo, Miho e Ruri erano andate in giro per il mondo. Tuttavia, la volpe a nove code doveva tornare nel suo clan nativo. Riguardo allo spirito del lapislazzuli, Ruri aveva aperto un nuovo studio di indovina, ma questa volta in Cina. L’attività prosperava e aveva molti clienti.

    Riguardo a Sumire, lei trascorse tutti e tre gli anni in Cina. L’ex capo della troupe di attori, che conosceva le basi della lingua cinese, si abituò rapidamente al nuovo luogo e migliorò la sua conoscenza. Non riprese più le sue attività di attrice. Invece, diventò una narratrice. Sumire raccontava al pubblico numerose storie. Spesso veniva invitata da aristocratici minori e mercanti affinché deliziasse le orecchie dei loro ospiti a qualche banchetto mentre suonava uno strumento musicale e raccontava varie leggende.

    Una donna attraente, che sembrava molto più giovane della sua età, l’accompagnava abilmente con un biwa (strumento musicale a corde giapponese), radunando sempre molti ascoltatori. I ricchi non lesinavano quando dovevano pagare Sumire per il piacere di ascoltare; pertanto, lei aveva abbastanza denaro per vivere.

    A volte pensava: forse, anni prima, avrebbe dovuto accettare la proposta di matrimonio e non fuggire da casa? Oppure sarebbe dovuta ritornare dopo una così lunga assenza? I suoi genitori erano ancora vivi? Ma i dubbi, di solito, non duravano a lungo. Se mi fossi sposata, o se fossi tornata dopo essere scappata via, allora non avrei visto il mondo e non avrei imparato tante cose. In Cina, sono stata in varie città. Ed è incredibilmente eccitante!

    A quel tempo, in Cina regnava l’Imperatore Wanli della Dinastia Ming (il suo nome era Zhu Yijun). Il suo regno durava già da trentasei anni. E lui era destinato a regnare per altri dodici anni.

    Sumire si trovava nella città di Luoyang. Luoyang era un’importante città della Cina occidentale. Luoyang aveva di suo una storia molto ricca. Molto tempo fa, più di tremilacinquecento anni fa (2070 a.C.), il re Tai Kang, della leggendaria Dinastia Xia, spostò la capitale nel luogo dove il Fiume Yi confluiva nel Fiume Luo.

    In seguito, col tempo, la città fu distrutta durante un conflitto civile e ricostruita. La città ha cambiato nome varie volte. Fu a Luoyang che comparve il primo tempio buddista, il Tempio del Cavallo Bianco (68 d.C.). Ma alla fine, a un certo punto, Luoyang acquisì il suo nome attuale e il suo aspetto attuale.

    Alla periferia di Luoyang c’era una taverna modesta, ma pulita, dove Sumire alloggiava. Recentemente, una strana premonizione opprimeva la donna: sembrava che stesse per succedere qualcosa. Questa sensazione non poteva essere definita brutta, ma non poteva essere definita nemmeno bella.

    Percepisco qualcosa di insolito, rifletté. Mi sembra di avere provato qualcosa di simile quando ho incontrato gli esseri soprannaturali. È possibile che a breve avrò di nuovo un incontro di qualche tipo con il soprannaturale?

    Sumire si guardò intorno nella sua stanza alla taverna. L’arredamento era più che semplice: un letto, un tavolo e una sedia. Nell’angolo c’era una cassa, molto comoda per mettervi il bagaglio. Tuttavia, la narratrice viaggiava leggera. Sebbene, di recente, a volte fosse oppressa dal pensiero che fosse giunto il momento di stabilirsi da qualche parte.

    Recentemente, si era esibita varie volte presso la casa di un aristocratico. E la sua generosa moglie aveva regalato alla narratrice un gioiello di un certo valore. Sarebbe stato possibile vendere il gioiello e acquistare una piccola casa modesta alla periferia della città.

    Ma cosa farò dopo? dubitò Sumire, come sempre in momenti simili. Sono talmente abituata a viaggiare e a vivere in costante movimento che temo di impazzire dalla noia conducendo una vita tranquilla!

    Dopo averci pensato su per un po’, la donna ricordò improvvisamente di come il giorno prima avesse sentito una conversazione tra la proprietaria della taverna e una delle cameriere. Esse parlavano di una indovina che viveva a due strade dalla taverna. Ed era famosa per le predizioni accurate e gli insoliti occhi blu.

    Proprio come quelli di Ms. Ruri, pensò Sumire, allora. E si dimenticò della conversazione.

    Ma ora ricordava la precedente conversazione. E decise: Perché non dovrei andare dall’indovina? Se è davvero Ms. Ruri, sarà un piacere rivederla. Sebbene dubiti che sia lei. Dopotutto, Ms. Ruri è una creatura soprannaturale. Quando le ho restituito la pietra di lapislazzuli perduta da lungo tempo, deve essere andata nel mondo soprannaturale.

    Dopo averci pensato ancora un po’ e aver soppesato tutti i pro e i contro, nonostante tutto Sumire decise di andare dall’indovina.

    ***

    Nel frattempo, Lady Ruri era nel suo studio divinatorio, una piccola casa a due piani con un tetto di tegole verde brillante. Sotto le finestre della facciata frontale crescevano pittoreschi alberi di mele e prugne. Al primo piano della casa c’era una stanza in cui l’indovina riceveva i visitatori.

    Arredata secondo l’ultima moda Ming (come veniva chiamata la Cina, dal nome della dinastia regnante), la stanza di ricevimento dell’indovina aveva degli interni molto attraenti. Le pareti erano tappezzate di seta blu brillante e la stanza era arredata con mobili intagliati alla moda. C’erano anche alcuni paraventi con meravigliosi dipinti floreali.

    Ruri non aveva servitori, preferiva mantenere l’ordine lei stessa. I visitatori restavano sempre sorpresi: come faceva l’indovina a gestire tutto da sé? Quando glielo domandavano, lo spirito del lapislazzuli si limitava a sorridere misteriosamente, osservando tra sé che, naturalmente, non avrebbe potuto farlo senza capacità soprannaturali.

    Ruri spesso aveva dei dubbi. Desiderava con tutto il cuore trovare la reincarnazione di Lady Ori, ma per quanto provasse a guardare nel

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