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Il percorso e la produzione di italo calvino
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Il percorso e la produzione di italo calvino
E-book100 pagine1 ora

Il percorso e la produzione di italo calvino

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Il saggio di Antonio Di Martino approfondisce il percorso e la produzione di Italo Calvino soffermandosi sul passaggio che conduce dalle fiabe ai testi combinatori e sulla polifonia interiore tra le Città invisibili di Marco Polo e i tarocchi de Il Castello dei destini incrociati. L’autore analizza gli elementi che, nel corso degli anni, hanno alimentato questi sviluppi letterari: esperienze, incontri con altri autori, novità linguistiche come quelle apportate dall’OuLiPo. In esame è il ricorso al fantastico che diventa uno strumento d’identificazione del reale, l’architettura che sorregge la fiaba, il suo modello costruttivo basato sulla logica narrativa da cui ha origine l’interessante binomio scienza-letteratura.
Italo Calvino, attraverso l’inchiostro, dà vita alla rappresentazione del bene e del male, le due nature che abitano l’uomo con le rispettive immagini. Per comprendere e raccontare il mondo e le sue storie controverse e coinvolgenti – come Antonio Di Martino ci mostra – allo scrittore diviene indispensabile l’uso di una mappa verso cui il lettore prova attrazione e in cui ritrova un senso di appartenenza da indagare nel profondo. 


Antonio Di Martino, nato a Vico Equense (NA) il 9/12/1996. 
Ha frequentato il liceo classico “Publio Virgilio Marone” di Meta di Sorrento e successivamente ha compiuto gli studi di Lettere Moderne all’Università di Napoli Federico II, laureandosi alla magistrale in Filologia Moderna nel 2022. 
Nel 2021 ha pubblicato una raccolta di poesie inedite nell’antologia poetica M’illumino d’Immenso n.49 edita da Pagine s.r.l. 
Attualmente collabora con il settimanale Agorà della Penisola Sorrentina.
 
LinguaItaliano
Data di uscita30 nov 2022
ISBN9788830674202
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    Il percorso e la produzione di italo calvino - Antonio Di Martino

    Copertina-LQ.jpg

    Antonio Di Martino

    IL PERCORSO E LA PRODUZIONE DI ITALO CALVINO

    © 2022 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l., Roma

    www.gruppoalbatros.com - info@gruppoalbatros.com

    ISBN 978-88-306-6928-4

    I edizione novembre 2022

    Finito di stampare nel mese di novembre 2022

    presso Rotomail Italia S.p.A. - Vignate (MI)

    Distribuzione per le librerie Messaggerie Libri Spa

    IL PERCORSO E LA PRODUZIONE DI ITALO CALVINO

    Nuove Voci

    Prefazione di Barbara Alberti

    Il prof. Robin Ian Dunbar, antropologo inglese, si è scomodato a fare una ricerca su quanti amici possa davvero contare un essere umano. Il numero è risultato molto molto limitato. Ma il professore ha dimenticato i libri, limitati solo dalla durata della vita umana.

    È lui l’unico amante, il libro. L’unico confidente che non tradisce, né abbandona. Mi disse un amico, lettore instancabile: Avrò tutte le vite che riuscirò a leggere. Sarò tutti i personaggi che vorrò essere.

    Il libro offre due beni contrastanti, che in esso si fondono: ci trovi te stesso e insieme una tregua dall’identità. Meglio di tutti l’ha detto Emily Dickinson nei suoi versi più famosi

    Non esiste un vascello come un libro

    per portarci in terre lontane

    né corsieri come una pagina

    di poesia che s’impenna.

    Questa traversata la può fare anche un povero,

    tanto è frugale il carro dell’anima

    (Trad. Ginevra Bompiani).

    A volte, in preda a sentimenti non condivisi ti chiedi se sei pazzo, trovi futili e colpevoli le tue visioni che non assurgono alla dignità di fatto, e non osi confessarle a nessuno, tanto ti sembrano assurde.

    Ma un giorno puoi ritrovarle in un romanzo. Qualcun altro si è confessato per te, magari in un tempo lontano. Solo, a tu per tu con la pagina, hai il diritto di essere totale. Il libro è il più soave grimaldello per entrare nella realtà. È la traduzione di un sogno.

    Ai miei tempi, da adolescenti eravamo costretti a leggere di nascosto, per la maggior parte i libri di casa erano severamente vietati ai ragazzi. Shakespeare per primo, perfino Fogazzaro era sospetto, Ovidio poi da punizione corporale. Erano permessi solo Collodi, Lo Struwwelpeter, il London canino e le vite dei santi.

    Una vigilia di Natale mio cugino fu beccato in soffitta, rintanato a leggere in segreto il più proibito fra i proibiti, L’amante di lady Chatterley. Con ignominia fu escluso dai regali e dal cenone. Lo incontrai in corridoio per nulla mortificato, anzi tutto spavaldo, e un po’ più grosso del solito. Aprì la giacca, dentro aveva nascosto i 4 volumi di Guerra e pace, e mi disse: Che me ne frega, a me del cenone. Io, quest’anno, faccio il Natale dai Rostov.

    Sono amici pazienti, i libri, ci aspettano in piedi, di schiena negli scaffali tutta la vita, sono capaci di aspettare all’infinito che tu li prenda in mano. Ognuno di noi ama i suoi scrittori come parenti, ma anche alcuni traduttori, o autori di prefazioni che ci iniziano al mistero di un’altra lingua, di un altro mondo.

    Certe voci ci definiscono quanto quelle con cui parliamo ogni giorno, se non di più. E non ci bastano mai. Quando se ne aggiungono altre è un dono inatteso da non lasciarsi sfuggire.

    Questo è l’animo col quale Albatros ci offre la sua collana Nuove voci, una selezione di nuovi autori italiani, punto di riferimento per il lettore navigante, un braccio legato all’albero maestro per via delle sirene, l’altro sopra gli occhi a godersi la vastità dell’orizzonte. L’editore, che è l’artefice del viaggio, vi propone la collana di scrittori emergenti più premiata dell’editoria italiana. E se non credete ai premi potete credere ai lettori, grazie ai quali la collana è fra le più vendute. Nel mare delle parole scritte per esser lette, ci incontreremo di nuovo con altri ricordi, altre rotte. Altre voci, altre stanze.

    Prefazione dell’autore

    L’intento dell’autore, in questo testo saggistico focalizzato sull’attività combinatoria di Italo Calvino, è di illustrare al lettore quali sono stati i modi, i tempi, gli incontri e i luoghi che hanno inciso sulla vita dell’autore ligure portandolo alla realizzazione dei sue due più grandi componimenti combinatori. Attraverso un lungo percorso lavorativo che inizia dal lavoro svolto sulle Fiabe, passando per gli incontri oulipiani, si giunge ad argomentare Le città invisibili e Il castello dei destini incrociati, seguendo uno studio critico filologico volto ad una attenta elaborazione dei testi presi in esame sul piano storico letterario. La ricostruzione oggettiva e razionale degli eventi precedenti il lavoro di stesura dei testi e l’analisi dei contenuti letterari vogliono indagare gli infiniti modi di rappresentare la realtà di cui un individuo può disporre basandosi su pochi elementi scelti come: le parole, un mazzo tarocchi, i gesti. Emerge dalla lettura delle opere di Calvino una rete, che anticipa il concetto informatico moderno. Una rete fatta di scelte, di sguardi, di passi e di oggetti che ci collegano l’un l’altro. Leggere Calvino è un’esperienza che ci spinge nelle regioni più segrete del nostro Io, nella dimensione più intima di noi stessi e non lascia che rimaniamo uomini di superficie, di apparenza; ma contribuisce a rianimare le nostre sensazioni più segrete attraverso la lettura di un verso, di una parola, di una frase, le quali sussurrano alla nostra mente ricordi passati, luoghi vissuti, incontri dimenticati, volti sbiaditi, sentimenti perduti.

    Lo studio si propone anche l’obiettivo di far maturare una attenta riflessione sull’uso delle parole, le quali troppo spesso oggi assumono un carattere commerciale o da slogan pubblicitario. Un uso attento, invece, permette all’individuo una conoscenza più matura di sé e un’altrettanta abilità nel comunicare se stesso agli altri e con gli altri. La conoscenza presuppone il cambiamento mentale e interiore; se non conosciamo noi stessi non potremmo mai comprendere la realtà che ci circonda, né tantomeno descriverla o raccontarla nella sua verità, nella sua essenzialità.

    CAPITOLO I

    IL PERCORSO DALLE FIABE AI TESTICOMBINATORI

    Al fine di spiegare la complessità che attraversa la produzione combinatoria calviniana, bisogna toccare vari elementi che, nel corso degli anni, hanno funzionato da sostrato fertile a quelle che saranno le pagine delle Città invisibili e del Castello dei destini incrociati.

    Prendendo le mosse dall’incontro con Giorgio de Santillana e dal lavoro sulle Fiabe Italiane, passando per l’incontro con Queneau e gli anni oulipiani densi di novità linguistiche, infine si giungerà alle considerazioni che egli matura per la stesura dei romanzi sopracitati. È fondamentale considerare che tutto ciò che Calvino apprende negli anni antecedenti ai testi influirà molto sulla produzione presa in esame. Pertanto, ritengo doveroso cercare di dotare il lettore degli strumenti adatti a comprendere quell’universo meraviglioso e complesso che è l’ars combinatoria nella letteratura di Italo Calvino.

    1.1 L’avventura delle Fiabe

    Il ricorso al fantastico si identifica

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