La musica, ancora e sempre. Arte e vita
()
Info su questo ebook
Leggi altro di Gaspare Grancagnolo
Pinocchio. Fiaba musicale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'ora segnata dal destino. Ricordi di un "volontario" universitario Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a La musica, ancora e sempre. Arte e vita
Ebook correlati
L’Opera nel ’900: Trame, successi e fiaschi in Italia, Europa e Stati Uniti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Quattrocento - Musica (43): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 43 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniInvito all'opera Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniScritti su Beethoven Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCarosone 100: Autobiografia dell'americano di Napoli Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Attore, musica e scena Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGustav Mahler e l'incontro mistico di poesia e musica: Morte, risurrezione, dolore, amore, estasi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIpotesi Iconografica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl melomane domestico: Maria Callas e altri scritti sull'opera Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSinfonisti russi e sovietici Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniKalevala Valutazione: 4 su 5 stelle4/5Suono comunicante. La musica immaginata di Ennio Morricone Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDonne all'opera con verdi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl romanzo della vita di Giacomo Puccini Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPietroburgo. Storia culturale.: traduzione di Bruno Osimo Valutazione: 4 su 5 stelle4/5I Versi livornesi di Giorgio Caproni (sottotitolo Filologia d'autore e critica della varianti) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiacomo Puccini. Ricordi e aneddoti Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Conversando con... Elsa Respighi: La moglie del grande compositore Ottorino Respighi racconta aspetti inediti della carriera e dei trionfi del marito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLezioni private - Il pianoforte: Guida all'ascolto del repertorio da concerto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniOpere e Grandi Musicisti in pillole Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa danza e l'agitprop: I teatri-non-teatrali nella cultura tedesca del primo Novecento Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Settecento - Musica (61): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 56 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniInvito alla musica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStrumenti Musicali Egizi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI Mozart, come erano - Volume 1: Una famiglia alla conquista dell'Europa Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Si ridesti il leone Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDizionario storico-critico degli scrittori di musica e de' più celebri artisti, vol. 2 (of 4) Di tutte le nazioni sì antiche che moderne Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStoria della letteratura italiana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni... E fu così che Gioacchino divenne Rossini Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'imperatore di Atlantide Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Artisti e musicisti per voi
Pooh. La leggenda (1966-2016) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniArchitettura della Fotografia: Da Fuoco e acqua Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe Origini Occulte della Musica: Il sentiero oscuro, da Mozart agli anni 70 - Volume 1 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe Origini Occulte della Musica: Il canto delle Sirene – Da Madonna a Lady Gaga (Vol.3) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniClaudio Baglioni: Un cantastorie dei giorni nostri (1967-2018) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe Origini Occulte della Musica: Dai Queen a Marilyn Manson (vol. 02) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSuono e parola Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMarilyn Forever: Biografia illustrata (non autorizzata) di Marilyn Monroe Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Lucio Dalla: La vita, le canzoni, le passioni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGabriele D'Annunzio il dandy italiano Veronica Iorio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAppetite for Return Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDal Segno al Gesto Percussivo: Una guida estetica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMarcello Del Monaco, il Maestro dei Tenori Valutazione: 5 su 5 stelle5/5La congiura del silenzio - Lettere di Michele Rinaldi e dei suoi corrispondenti (1960-1985) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMario Botta: Monografia, Il territorio della memoria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe vite - Edizione 1568 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMozart - La Vita - Le Opere Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Io, la chitarra e altri incontri: Memorie di un artista Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniKeith Jarrett. Improvvisazioni dall'anima Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniA mani nude Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniConversando con... Elsa Respighi: La moglie del grande compositore Ottorino Respighi racconta aspetti inediti della carriera e dei trionfi del marito Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniManeskin. Italian Rock 2.0: Fenomenologia del gruppo rock che ha conquistato il mondo. Momenti racconti e immagini Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Codice Nascosto di Leonardo: Viaggio nella geometria segreta di un genio Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Rino Gaetano: Segreti e Misteri della sua Morte - L’ombra dei servizi segreti dietro la morte di Pasolini, Pecorelli e Gaetano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEssere Andy Warhol Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRino Gaetano: il figlio unico della canzone italiana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL' ansia da performance musicale: Esibirsi con più frequenza aiuta a ridurre il livello d'ansia? Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPino Daniele cantore mediterraneo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEnnio - Un maestro Valutazione: 5 su 5 stelle5/5
Recensioni su La musica, ancora e sempre. Arte e vita
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
La musica, ancora e sempre. Arte e vita - Gaspare Grancagnolo
I
Cominciò così
Sono venuto al mondo a Catania in un appartamento a primo piano di via Stallonaggio alle ore 7,30 di lunedì 14 novembre 1921.
All'ufficio anagrafe risulto nato però il successivo 18 novembre. Si evitarono, in tal modo, le sanzioni che la legge prescriveva per coloro che presentavano la denuncia oltre il periodo di tempo consentito.
I miei genitori, pur essendosi sposati nell'agosto del 1914, non avevano ancora avuto figli. C'era stata, tra l'altro, di mezzo la guerra del 1915-'18 e la conseguente chiamata alle armi di mio padre, che era della classe del 1892.
Egli trascorse tre lunghi anni al fronte in prima linea, quasi tutti in Carnia, da bersagliere ardito, ritornando a casa diversi mesi dopo l'armistizio, senza aver subito, per fortuna, alcuna ferita, benché partecipasse a tutte le operazioni di guerra del suo corpo di appartenenza.
La mia venuta al mondo fu pertanto accolta dai miei genitori con grande gioia e soddisfazione mista ad orgoglio. Ero il loro primogenito. Maschio.
Nei primi mesi di vita dormivo pochissimo. Ero irrequieto e piangevo spesso, a lungo, anche di notte.
Verso il sesto mese, mia madre, dietro suggerimento di una mia vicina di casa, sistemò una culla a vento vicino al suo letto matrimoniale.
La prima volta che vi fui accomodato dentro, mi addormentai subito e continuai a dormire ininterrottamente, per più di tre ore. Questo successo insperato della culla allarmò alquanto mia madre, la quale non era abituata a vedermi dormire per così lungo tempo.
Dal decimo mese di vita in poi cominciai a soffrire di frequenti intossicazioni che mi procuravano improvvise perdite della coscienza. Tali attacchi, che nei casi più gravi si ripetevano anche durante le 24 ore, mi prostravano alquanto ed i miei vivevano, pertanto, in continua apprensione, temendo fortemente che il mio cuore, indebolito, a lungo andare non reggesse.
Il medico era, per così dire, di casa e mio padre non badava a spese.
Superati i primi diciotto mesi, queste crisi diminuirono a poco a poco di intensità e di frequenza fino a scomparire quasi del tutto, intorno al terzo anno di vita.
Fui precocissimo sia nel camminare che nel parlare ed ero il passatempo dei vicini di casa, che si divertivano a farmi i più svariati dispetti al solo scopo di provocare le mie immancabili e colorite reazioni. Avevo inoltre una voce intonatissima e cantavo le canzoni che erano allora in voga, compresi gli inni fascisti e comunisti.
Due erano le famiglie che più frequentavo. Una abitava nell'appartamento attiguo al nostro ed i cui componenti, una vedova con diversi figli, maschi e femmine, erano oriundi di Caltagirone.
L'altra era formata da una giovane coppia di sposi che abitava una modesta casa a piano terra, vicina al nostro portone d'ingresso. Erano sposati da diversi anni, ma ancora non avevano avuto figli. Si affezionarono a me a tal punto da volermi spesso a
cena con loro ed erano felicissimi quella volta che i miei genitori acconsentivano a lasciarmi dormire tutta la notte nel loro letto matrimoniale.
Quando andammo ad abitare in via Sturiale - avevo da poco compiuto i quattordici mesi - dove successivamente, il 2 gennaio del '24, nacque mia sorella Innocenza, essi mi piansero come se si fossero separati da un loro figlio e giurarono di evitare, per l'avvenire, di affezionarsi tanto ai figli degli altri.
Da via Sturiale, dopo circa due anni, traslocammo in via Camastra, dove mio padre aveva trasferito, alcuni mesi prima, la sua fabbrica di falegnameria che gestiva in società con mio zio Carmelo, fratello di mia madre.
La ditta era allora iscritta, a nome di Marzà Carmelo § C. , all'albo delle imprese di fiducia del Ministero dei LL.PP. Nel 1927/'28 fornì, a seguito dell'aggiudicazione di un appalto concorso, gli artistici infissi esterni del palazzo delle Poste Centrali di via Etnea a Catania.
Tra i numerosi lavori che furono eseguiti negli anni successivi, sia per conto dello Stato che per privati, ritengo doveroso ricordare, altresì, la costruzione effettuata nei mesi del 1935, su ordinazione di un privato, il cav.Platania, del prefabbricato, rifugio-bar Capanna azzurra
, collocato sull'Etna nella zona di monte Sona, a circa 1.400 metri di altitudine.
Il prefabbricato, di mq.100, piantato su palafitte con base elevata 80 cm. dal terreno, era formato di elementi smontabili con intelaiatura di legno, a camera d'aria, rivestiti all'esterno di lastre di eternit rigato ed all'interno di materiale pressato sintetico (truciolare), con pavimentazione in parquet di legno e tetto con capriate e lastre di eternit ondulato.
Venne inaugurato alla fine di febbraio, alla presenza del Prefetto e di altre autorità cittadine.
Il giornale catanese Il Corriere di Sicilia
pubblicò la notizia con un articolo in cui vennero evidenziati sia l'utilità di tale rifugio, soprattutto ai fini turistici, che il tipo di costruzione adattissimo per le zone di alta montagna. Si elogiò particolarmente la ditta per le difficoltà climatiche che aveva dovuto superare durante il montaggio, avvenuto nel mese più freddo ed inclemente dell'anno. A tal fine fu necessario, infatti, equipaggiare gli operai con tute ed indumenti, maglioni, copricapo, calze e guanti, di lana. Un locale fu adibito a deposito attrezzi, a refettorio e dormitorio per gli operai.
Mio padre, amante della montagna, rimase con gli operai per tutto il periodo della collocazione, che durò per circa venti giorni.
Due operai vennero adibiti alla cucina e all' approvvigionamento dei viveri che veniva effettuato nel paese di Nicolosi, percorrendo parte della strada, costruita allora di recente, che da Nicolosi portava fino alla Casa Cantoniera a 1.900 metri di altitudine.
Si lavorò nelle ore e nei giorni meno inclementi. Era praticamente impossibile lavorare quando imperversava un forte vento o la tormenta, vento e nevischio, che penetrava nelle ossa e bruciava il viso Un’ improvvisa folata di vento, una volta, trascinò e quasi fece volare mio padre, allora quarantenne e fisicamente ben piantato, per oltre venti metri. Venne soccorso subito da alcuni operai e riportato, a fatica, nel loro abitacolo.
Dei primissimi anni della mia vita mi rimangono solo vaghissimi ricordi, statici, simili a delle istantanee fotografiche.
In uno dei più remoti mi rivedo in mezzo a una folla, in un grande spiazzo, intento ad ascoltare la banda municipale che eseguiva, sopra un grande palco di legno, un concerto alla villa Bellini, nello spazio utilizzato, in quel caso, durante i mesi invernali.
Ero assieme ai miei genitori che di consueto, nei giorni festivi, andavano a passeggio per via Garibaldi, via Etnea, spingendosi, qualche volta nelle belle giornate, fino alla villa Bellini.
Avrò avuto poco più di due anni e mio padre raccontava, con una certa soddisfazione, che rimasi attentissimo ad ascoltare la musica.
Dopo due giorni mi sentirono canticchiare uno dei brani musicali ascoltati, un pezzo d'opera lirica, con gran sorpresa dei miei che, in un primo tempo, non riuscivano a raccapezzarsi da dove avessi appreso quel motivo.
In via Sturiale, verso la fine dello stesso anno,1924, mio padre comprò un grammofono a carica doppia, fra i migliori che erano allora in commercio. Ne fui entusiasta. Stavo per delle ore intere ad ascoltare i vari dischi di musica leggera e lirica. Molto attento al suo funzionamento, tanto che in poco tempo divenni praticissimo nel manovrarlo. Cambiavo la puntina di acciaio o il diaframma secondo il tipo del disco. Scaricavo la corda, anche se ciò mi era alquanto faticoso, specialmente negli ultimi giri di manovella che non riuscivo a completare. Mettevo i dischi che desideravo o quelli che mi chiedevano senza mai sbagliare e ciò naturalmente con grande soddisfazione dei miei. M'ero impresso in mente i segni particolari di ciascun disco e pertanto li prendevo a colpo sicuro. Il grammofono era posto sopra un mobiletto fornito di scomparti sottostanti, porta- dischi. Per poterlo manovrare ero quindi costretto a mettermi in piedi sopra una sedia.
A circa sei anni, fui mandato presso un maestro privato per apprendere a leggere e a scrivere. Completai in meno di sei mesi il programma della prima classe elementare. Il maestro, un certo Dainotte, notando la mia facilità di apprendimento, consigliò ai miei di farmi proseguire col programma della seconda. Nel successivo mese di settembre fui, pertanto, presentato agli esami di ammissione alla terza elementare, che superai agevolmente. All'inizio dell'anno scolastico fui iscritto al Circolo didattico G. Garibaldi
, dove avevo appunto sostenuto gli esami di ammissione, ed ero il più piccolo della classe. A nove anni completai gli studi elementari con buoni voti, sotto la guida di un bravo maestro, un certo Santonocito Andrea, un quarantacinquenne, magro, dinamico ed energico, severo ma giusto sia nella valutazione dei suoi alunni che nel modo di