Anatomia di un attimo

Di Piergiorgio Tedesco

Anatomia di un Attimo è una raccolta di quindici racconti brevi che hanno come trait d’union il focus sull’istante decisivo di una storia. Attraverso lo zoom puntato sull’attimo, l’autore si sofferma sul quel momento topico in grado di cambiare il destino delle persone, come conseguenza di un evento, di un’emozione, oppure anche solo di una parola distratta. I quindici soggetti che compongono il volume sono eterogenei tra loro, guidando il lettore in una galleria di personaggi e di situazioni sorprendenti: a volte poetiche, altre volte divertenti e, talvolta, drammatiche. Il mondo del lavoro, con le sue situazioni al limite dell’assurdo, un musicista in cerca di ispirazione, una coppia in crisi, una fattura fiscale mai emessa, ma anche il ritorno evanescente di un vecchio amore sono solo alcuni degli spunti che consentono di immergersi nella lettura senza correre il pericolo di annoiarsi. L’attimo diventa così l’angolazione attraverso il quale l’autore osserva e racconta il teatro della vita con le sue diverse sfaccettature che comprendono la gioia, la disperazione, l’amore, l’odio e tutto quello che ci può stare in mezzo.

• Lingua: Italiano
• Editore: Edizioni del Faro
• Data di uscita: 4 gen 2024
• ISBN: 9788855127875

Anteprima del libro

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Piergiorgio Tedesco

Anatomia di un attimo

Copyright© 2023 Edizioni del Faro

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Prima edizione digitale: novembre 2023

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ISBN 978-88-5512-375-4 (Print)

ISBN 978-88-5512-787-5 (e-book)

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Il libro

Anatomia di un Attimo è una raccolta di quindici racconti brevi che hanno come trait d’union il focus sull’istante decisivo di una storia. Attraverso lo zoom puntato sull’attimo, l’autore si sofferma sul quel momento topico in grado di cambiare il destino delle persone, come conseguenza di un evento, di un’emozione, oppure anche solo di una parola distratta. I quindici soggetti che compongono il volume sono eterogenei tra loro, guidando il lettore in una galleria di personaggi e di situazioni sorprendenti: a volte poetiche, altre volte divertenti e, talvolta, drammatiche. Il mondo del lavoro, con le sue situazioni al limite dell’assurdo, un musicista in cerca di ispirazione, una coppia in crisi, una fattura fiscale mai emessa, ma anche il ritorno evanescente di un vecchio amore sono solo alcuni degli spunti che consentono di immergersi nella lettura senza correre il pericolo di annoiarsi. L’attimo diventa così l’angolazione attraverso il quale l’autore osserva e racconta il teatro della vita con le sue diverse sfaccettature che comprendono la gioia, la disperazione, l’amore, l’odio e tutto quello che ci può stare in mezzo.

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L'autore

Piergiorgio Tedesco, classe 1966, è un cantautore della scena indie torinese. Nel 2016 il Centro Studi Cultura e Società lo ha insignito del Premio per la Giustizia e la Pace Sociale per la canzone Cella di Excel, contenuta nell’omonimo album.

I suoi lavori più recenti sono Con le dovute eccezioni (EP, 2018), gli album Wrestling (2020) ed Exit Strategy (ottobre 2022); nel 2023 ha pubblicato il singolo Come Vialli e Mancini.

Le sue canzoni sono disponibili sulle principali piattaforme on line. Laureato in Scienze Politiche, per (soprav)vivere si occupa di Comunicazione, Project Managemet, Webmarketing e di altre oscenità. Anatomia di un Attimo è il suo esordio letterario.

Anatomia di un attimo

"Per quanto tempo è per sempre?

A volte, solo un secondo".

(Lewis Carroll, Alice nel Paese delle Meraviglie)

Quasi un’introduzione

L’Attimo per sua natura è evanescente, evapora in un battito di lancette, eppure può durare per sempre. Per questo è affascinante, perché pur nella sua perenne caducità, può modificare un’esistenza intera. Per lo più, quando questo accade, non ne siamo quasi mai consapevoli, ma ci troviamo senza difese, colti di sorpresa dagli eventi.

Alcuni attimi hanno conseguenze concrete, decisamente materiali: un incidente, un incontro imprevisto, un colpo di fortuna inaspettato. Nella loro concretezza, sono tracciabili dal momento in cui si manifestano sino alle loro conseguenze. Poi ci sono anche gli altri istanti, quelli banali, quelli a cui non fai caso. Uno sguardo fugace, una parola distratta, una battuta stupida: cose a cui non pensi, almeno subito, magari insignificanti per noi ma che possono essere fondamentali per qualcun altro. E poi ci sono attimi che galleggiano sul filo dell’emozione, che ti ritrovi a ricordare molto tempo dopo, scoprendo quanto siano stati importanti.

È da queste contraddizioni, da queste riflessioni su una materia così impalpabile che nasce l’idea fondamentale di questo libro: quindici racconti che hanno proprio nella focalizzazione sull’Attimo il proprio trait d’union.

L’istante diventa così la prospettiva dal quale raccontare emozioni, fatti e personaggi che popolano il nostro tempo; un’angolatura che permette di puntare l’obiettivo sull’ombelico della storia, come un piano sequenza che si sofferma sulla scena principale di un evento. Ci sono situazioni che fanno ridere, altre che fanno arrabbiare, altre ancora che fanno disperare, come succede nel teatro della vita.

Alcuni spunti contenuti in questo libro sono autobiografici, altri sono frutto di fantasia: più spesso sono un mix delle due cose, contaminati anche da storie sentite chissà dove. Comunque sia, il racconto è sempre una trasfigurazione della realtà, perché in fondo l’Artista e lo Scrittore sono gli unici autorizzati a mentire, proprio per far risaltare la verità, come una cartina di tornasole che rende tutto più evidente.

È quello che succede in qualche modo anche nelle canzoni, dove però il testo è per forza di cose imbrigliato in una forma costituita da introduzione, strofa e ritornello con le sue limitate, possibili variazioni: la sintesi è necessaria e imprescindibile, come la ricerca della musicalità della parola. Nella scrittura dei racconti invece ho goduto della possibilità di andare al di là di quegli schemi, sviluppando diversamente i temi che mi sono cari: l’amicizia, l’amore, il mondo del lavoro, le ingiustizie, le situazioni ironiche e le varie ed eventuali che la vita ci propone.

La musica comunque è spesso presente nei racconti contenuti in questo libro e non solo: c’è Annecy che narra, attraverso un percorso creativo differente, lo stesso attimo e la stessa emozione nel racconto e nella canzone (si tratta di un pezzo inedito a cui si accede tramite il codice QR che trovate nell’aletta di copertina ). E poi c’è, soprattutto, Anatomia di un Attimo che esprime proprio nella forma canzone le infinite vie con cui gli Attimi si concatenano dando forma alle nostre giornate e al caleidoscopio emotivo della nostra vita. Si tratta di un pezzo inedito, a cui si accede tramite il QR Code che trovate nell’aletta di copertina.

La descrizione di un istante di trent’anni fa

"Io ti penso ogni momento

E se non ci sei ti invento

Io ti voglio in ogni istante che non ci sei"

Come Vento, Piergiorgio Tedesco

Guardando il rosso del tramonto nel cielo di inizio dicembre, mi è saltato addosso un ricordo, come un foulard che prima ti scalda dolcemente la gola ma che poi diventa troppo caldo, diventando insopportabile.

Sono passati ormai più di trent’anni. Direi trentadue, forse trentadue e qualche giorno, probabilmente trentadue anni, qualche giorno e qualche ora.

Stavamo uscendo da scuola, facevamo la quinta liceo. Il mercoledì uscivamo tardi, dopo le 15 o forse dopo le 16 perché avevamo ginnastica e dunque dovevamo anche rivestirci e percorrere un corridoio piuttosto lungo, prima di approssimarci alla reception della scuola e quindi all’uscita.

Una grande vetrata ospitava un paesaggio fatto di montagne, di prati fuori dalla scuola, di macchine che sfrecciavano troppo veloci nel corso e poi… quel rosso del tramonto, come un grande fuoco d’artificio che rendeva il cielo un caleidoscopio di cristalli luminosi. La scuola era quasi vuota, il traffico fuori assente: c’era un silenzio ovattato, tambureggiavano moderati solo i nostri passi.

Io ero un passo dietro di te, ti rivedo ancora, al rallentatore: guardi il cielo dalla grande vetrata, così rosato dal sole tenue dell’inverno.

Era un giorno, un giorno qualsiasi di quell’anno della maturità.

Era un qualsiasi tramonto, probabilmente faceva anche freddo là fuori; si sentiva sulle