Senet: Di mossa in mossa, due vite in gioco

Di Pietro Ratto

Alcune storie d'amore travalicano la contingenza del reale, andando a lambire le sponde dell’irrazionale, dell’impossibile e dell’impensabile.
La storia d’amore tra Denna e Giulio è una di queste. È la dimostrazione di quanto sia possibile sognare ad occhi aperti un’altra vita, coltivare disperatamente i propri sogni, riuscire - anche travalicando l’ultima colonna d’ercole dell’umano esistere, la morte - a dare concretezza a desideri, speranze, illusioni.
Senet è un romanzo polimorfo, che cambia continuamente pelle.
Una storia in cui reale e irreale si confondono, si compenetrano. In cui amore, morte, onirismo, archeologia, egittologia, ipnotismo, parapsicologia, indagine poliziesca si amalgamano alla perfezione, regalando al lettore un viaggio lisergico e struggente, alla ricerca di un amore che trova compimento in un andirivieni che alterna spazio e tempo, passato e futuro, il qui e adesso e un altrove di malinconico desiderio.
È in questo alternarsi che trova compimento l’amor che move il sole e l’altre stelle, il supremo sentimento capace di scardinare la logica, il raziocinio, l’immanenza che avvolge le nostre vite. È in questo anelito di libertà che si compie quel miracolo a cui tutti, nessuno escluso, tendiamo spasmodicamente.

• Lingua: Italiano
• Editore: Bibliotheka Edizioni
• Data di uscita: 4 dic 2018
• ISBN: 9788869344787

Pietro Ratto

Pietro Ratto è filosofo, saggista, giornalista e scrittore. Laureato in Filosofia e Informatica, è professore di Filosofia, Storia e Psicologia. Pietro Ratto ha al suo attivo numerosi libri e ha vinto diversi premi letterari di Narrativa e Giornalismo ed ha partecipato a svariati Convegni filosofici. In ambito filosofico ha scritto La Passeggiata al tramonto. Vita e scritti di Immanuel Kant (2014-2019), la raccolta di suoi saggi BoscoCeduo. La Rivoluzione comincia dal Principio (2017) e il saggio Come mi cambiano la vita Socrate, Platone e Aristotele (2020). In ambito storico ha scritto: Cronache di una pandemia. I primi nove mesi di un incubo (2020), L'Industria della vaccinazione- Storia e contro-Storia (2020), Le Pagine strappate (2014-2020), I Rothschild e gli Altri (2015), L'Honda anomala. Il rapimento Moro, una lettera anonima e un ispettore con le mani legate (2017), La Storia dei vincitori e i suoi Miti (2018), Rockefeller - Warburg. I grandi alleati dei Rothschild (2019) e Il gioco dell’Oca. I retroscena segreti del processo al riformatore Jan Hus (2014-2020). Ha pubblicato anche i romanzi La Scuola nel Bosco di Gelsi (2017), Senet (2018), Il Treno (2019) e Il Testimone (2020), oltre alla raccolta di saggi polemici sulla degenerazione della scuola pubblica e le lobbies che la gestiscono, intitolata Programma dIstruzione (2020). Gestisce i siti BoscoCeduo.it e IN-CONTRO/STORIA, oltre a un affollatissimo canale YouTube e a una vivace pagina Facebook, chiamati entrambi BoscoCeduo. Dal 2019 amministra una piattaforma di contenuti di aggiornamento e approfondimento delle tematiche affrontate nei suoi libri, BoscoCeduoPro.

Anteprima del libro

Pietro ratto

Senet

Di mossa in mossa, due vite in gioco

Romanzo

© Bibliotheka Edizioni

Via Val d’Aosta 18, 00141 Roma

tel: [phone]

[e-mail]

www.bibliotheka.it

I edizione, ottobre 2018

Isbn libro 9788869344770

Isbn ebook 9788869344787

È vietata la copia e la pubblicazione, totale o parziale,

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Pietro Ratto

Pietro Ratto è filosofo, saggista, giornalista e scrittore.

Laureato in Filosofia e Informatica, è professore di Filosofia, Storia e Psicologia.

Ha vinto diversi premi letterari di Narrativa e Giornalismo.

Oltre a questo libro, ha pubblicato l’irriverente saggio sulla Papessa Giovanna intitolato Le pagine strappate (2014), la monografia filosofica La Passeggiata al tramonto. Vita e scritti di Immanuel Kant (2014), lo scomodo I Rothschild e gli Altri (2015), l’inquietante studio sul processo e sul rogo di Jan Hus Il Gioco dell’Oca (2015), la raccolta di suoi saggi filosofici BoscoCeduo. La Rivoluzione comincia dal Principio (2017), l’inchiesta su una traccia trascurata relativa alla strage di via Fani intitolata: L’Honda anomala. Il rapimento Moro, una lettera anonima e un ispettore con le mani legate, il suo combattivo romanzo contro la cosiddetta Buona Scuola intitolato La Scuola nel Bosco di Gelsi (2017) e il coraggioso La Storia dei vincitori e i suoi Miti (2018).

Da anni amministra il sito BoscoCeduo.it - che raccoglie molte delle sue riflessioni filosofiche - nonché l’Archivio web di ricerca controstorica IN-CONTRO/STORIA.

Questa è una storia che sgretola il tempo e fa a pezzi ogni logica; la storia di un viaggio struggente che trascende il prima e il dopo. Che cavalca i sogni, che scavalca la morte. Questa è una storia impazzita e impossibile, folle e incantata. Come ogni autentica storia d’amore

Prefazione

A volte capita di imbattersi in autori non facilmente incasellabili. Che riescono, opera dopo opera, a mutare pelle, a cambiare stile, a diversificare il narrato.

Bene, credo che Pietro Ratto possa essere annoverato tra questi autori.

Ma andiamo con ordine.

Ho conosciuto Pietro (anche se, come è facile intuire, nessuno conosce veramente nessuno) circa due anni fa, quando inviò alla nostra casa editrice L’Honda anomala, primo tassello di una collana che, nel corso del tempo, avrebbe preso il nome di Distorica.

In sintesi una serie di opere accomunate dalla ferma intenzione di rivisitare, con grande acume e altrettanto senso critico, le pieghe nascoste della Storia, andando a scandagliare il fondale, a volte nebuloso, altre oscuro, di avvenimenti che, in un certo qual modo, dovevano essere osservati sotto una nuove luce.

L’Honda anomala, in questo senso, era un esempio lampante di una simile poetica: trovare nuovi indizi, indagare sotto altri punti di vista, uno dei più mefitici scheletri nell’armadio del nostro (bel)paese, ovvero il rapimento e il delitto di Aldo Moro, avvenuto in quei feroci ed irripetibili anni ’70.

Bene, leggendo questo saggio romanzato, credevo di averne inquadrato l’autore: una persona rigorosa, seria, scrupolosa, attenta al particolare microscopico, all’analisi entomologica dei fatti.

A qualche mese di distanza, il mio giudizio su Pietro ha subito una sorta di rivisitazione.

Leggendo la seconda opera che l’autore ha deciso di pubblicare con noi, mi sono imbattuto in un’altra persona, diametralmente opposta alla prima. La scuola nel bosco di Gelsi, infatti, è lontano anni luce dal precedente lavoro di questo eclettico autore. Una sorta di viaggio lunare, oserei dire Felliniano, all’interno del sistema scolastico. Un sistema che Pietro conosce alla perfezione, essendo professore di Storia e Filosofia. Ecco allora che il professor Gelsi, il protagonista di questa storia che viaggia sui binari del sorriso amaro e del rimpianto, diventa alter ego di Pietro, docente alla ricerca proustiana di una scuola diversa, altra. Di una scuola che faccia dell’insegnamento il vero pilastro capace di sorreggere il fragile rapporto che unisce docenti e discenti, il collante capace di rendere omogeneo un sistema che, sempre più, si sta disintegrando sotto i colpi di un sistema legislativo da barzelletta.

Quindi, tornando alla premessa, Pietro si è trasformato davanti ai miei occhi di lettore, divenendo una sorta di Professor Keating alla ricerca dell’attimo fuggente, un insegnante sognatore che sogna, per sé e per i suoi alunni, una scuola-giardino, e non un edificio che ha le nuance asfittiche di una grigia burocrazia.

Adesso, dopo aver finito di leggere il libro che avete tra le mani, il mio giudizio su Pietro è nuovamente cambiato, e alla sua personalità così sfaccettata sono stato costretto ad aggiungere una miriade di tasselli che mai avrei pensato mancassero.

Dopo l’iperrealismo degli anni di piombo, dopo il viaggio-reale alla ricerca di una scuola (ahimè) irreale, arriviamo a Senet, ovvero al sogno tout court, alla dimensione fantastica e struggente del reale.

Di cosa parla Senet? In estrema sintesi, di una storia d’amore. Una storia capace di travalicare il mondo tangibile, di spostarsi su una dimensione parallela, in un altrove in cui i