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Caccia alla strega Seconda parte
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Caccia alla strega Seconda parte
E-book67 pagine44 minuti

Caccia alla strega Seconda parte

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Spionaggio - racconto lungo (40 pagine) - Alle radici della Guerra Fredda


Amburgo, estate 1945: Ian Fleming e Bertolt Brecht ricostruiscono l’odissea per l’Europa della misteriosa Anna Matschke, braccata da spie naziste e sovietiche. Sotto la sua identità si potrebbe celare la rivoluzionaria Rosa Luxemburg, scampata alla morte e possibile ago della bilancia negli equilibri di una Guerra Fredda già agli inizi. La parte conclusiva della spy story di atmosfera di un maestro del giallo.


Enrico Luceri (Roma, 1960) ha pubblicato numerosi romanzi, molti dei quali ne Il Giallo Mondadori, presso il quale ha vinto nel 2008 il Premio Alberto Tedeschi. Autore di mystery, thriller e horror, con Giulio Leoni e Massimo Pietroselli ha creato il ciclo Gli archivi segreti della sezione M. Attivo come saggista, collabora in veste di docente alla Scuola Internazionale di Comics di Roma per il corso di sceneggiatura giallo/noir per il fumetto.

LinguaItaliano
Data di uscita16 gen 2024
ISBN9788825427530
Caccia alla strega Seconda parte

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    Anteprima del libro

    Caccia alla strega Seconda parte - Enrico Luceri

    Personaggi della seconda parte

    Amburgo, 1945

    Ian Lancaster Fleming, giornalista inglese

    Bertolt Brecht, drammaturgo tedesco

    Roma, 1938

    Il colonnello, capo di una Sezione del SIM

    Corrado Perin, maggiore del SIM

    Settimio Pacini, ex-attore, informatore dell’OVRA e del SIM

    Manlio Tiberi, maestro elementare in pensione

    Teresa e Luigi Proietti, inquilini del palazzo di via Patreiano

    Spadaccini, falegname di via Patreiano

    Richard Sorge, giornalista del Frankfurter Zeitung

    Franz Lechner, capitano dell’Abwehr

    Un’esule austriaca, ospite della famiglia Proietti

    Mosca, 1939-1945

    Josif Stalin, segretario generale del PCUS

    Lavrenti Beria, capo dell’NKVD

    Un’esule tedesca, ospite dell’Hotel Lux

    Ovunque e in ogni tempo

    Rosa Luxemburg, politica, ideologa e rivoluzionaria polacca

    Riassunto della prima parte

    Nell’estate del 1945 il drammaturgo Bertolt Brecht rientra clandestinamente in Germania dagli Stati Uniti. Ad Amburgo ha appuntamento con un agente del servizio segreto della Marina britannica, Ian Lancaster Fleming, che gli espone una vicenda misteriosa. Tutto ebbe inizio a Vienna nel novembre 1937, quando dal Danubio venne ripescata una donna, viva per miracolo ma apparentemente priva di memoria. Potrebbe trattarsi di una figura determinante per la storia del XX secolo.

    Identificata dai documenti come la galiziana Anna Matschke, di sessantasei anni, la donna fu ricoverata all’Ospedale Generale di Vienna, sotto le cure del primario di Neurologia, Hans Lindner, allievo di Sigmund Freud. Venuto a conoscenza del caso, nel febbraio del 1938 il padre della psicanalisi in persona si interessò alla paziente. Dalle frasi pronunciate in delirio in varie lingue da Anna Matschke, Freud cominciò ad avere sospetti sulla sua identità.

    Una malformazione alla gamba e i segni di una ferita alla testa gliene diedero conferma: la donna corrispondeva alla descrizione della polacca Rosa Luxemburg, leader marxista che nel 1919 aveva guidato un’insurrezione in Germania. Catturata dai Freikorps, paramilitari al servizio del governo tedesco, era stata data per morta e gettata nel Landwehrkanal di Berlino. In seguito era stato ritrovato e sepolto un cadavere ritenuto il suo, seppure con un’identificazione incerta. Ma nel 1935 i nazisti ne avevano disperso i resti, rendendo impossibili ulteriori accertamenti.

    Nel marzo del 1938 Freud si decise a sottoporre la paziente a ipnosi, arrivando alla certezza che si trattasse di Rosa Luxemburg. Tuttavia un infermiere dell’ospedale, informatore dell’Abwehr (il servizio segreto militare tedesco), aveva spiato l’indagine dello psicanalista, facendo rapporto a Berlino. Sicché l’ammiraglio Canaris, capo dell’Abwehr, giunse alla stessa conclusione di Freud: era possibile che Rosa Luxemburg non fosse affatto morta.

    Giunse il momento dell’Anschluss, l’annessione dell’Austria alla Germania nazista. Canaris ne approfittò per dare ordine ai suoi agenti di far arrestare la misteriosa paziente. Ma questa, avendo forse recuperato la memoria grazie a Freud, era riuscita a fuggire per tempo dall’ospedale di Vienna. Le sue tracce si perdevano a bordo di un treno diretto in Italia.

    Canaris incaricò quindi il capitano Franz Lechner di darle la caccia. Per la propaganda del Terzo Reich, il ritorno in scena di una martire come Rosa Luxemburg, poteva essere una catastrofe. Ma per l’astuto capo dell’Abwehr quella donna poteva essere un’importante carta da giocare, a seconda dei destini che attendevano la Germania nazista…

    L’incontro – II

    Un indovinello,

    avvolto in un mistero,

    dentro un enigma.

    Winston Churchill

    Amburgo, estate 1945

    Bertolt Brecht sorseggiò il gin e diede un’occhiata di sbieco alla bottiglia. Il livello del liquore era sceso oltre la metà. Scansò il desiderio di accendere un altro sigaro e cercò una posizione migliore su quella sedia che, con il passare del tempo, diventava sempre più scomoda.

    Come il racconto del suo interlocutore.

    Diede un’occhiata all’orologio: quasi mezzanotte, l’ora delle streghe. E non era stato proprio Karl Marx a sostenere che le potenze della vecchia Europa avevano scatenato l’ennesima caccia alle streghe,per braccare lo spettro del comunismo che minacciava la loro esistenza? Anche se era estate, quel locale nel

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