Esploda il respiro che rimane

Di Maria Sole Fontanella

Esploda il respiro che rimane" di Maria Sole Fontanella è un viaggio attraverso pagine color avorio. L'autrice, medico e poetessa, esplora la fragilità dell'esistenza umana e l'impatto della professione sulla percezione di dolore e speranza. Le sue poesie, incise con una profondità disarmante, conducono il lettore dentro le stanze dell'ospedale, dove il confronto con la fine diventa inevitabile. Con una lingua vibrante e un'estetica moderna, Fontanella trasforma i tecnicismi medici in carne viva, mostrando il lato umano dietro ogni diagnosi e cura. Attraverso versi incisivi e riflessioni toccanti, l'autrice sfida il lettore a considerare la transitorietà della vita e il valore delle scelte che plasmano la nostra esistenza. "Esploda il respiro che rimane" è più di una raccolta di poesie, è un invito a riflettere sul significato dell'essere umani e sull'impronta che lasciamo nel mondo.

• Lingua: Italiano
• Editore: Ikonos srl
• Data di uscita: 11 mar 2024
• ISBN: 9791223016480

Anteprima del libro

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Sole Fontanella

ESPLODA IL RESPIRO CHE RIMANE

Proprietà letteraria riservata

© Maria Sole Fontanella

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I edizione febbraio 2024

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Sempre, a V

PREFAZIONE

Invero di Sole Fontanella so veramente poco. Medico, pittrice (suo il quadro che fa da giusto completamento a questa raccolta), curiosa di tutto ciò che è o prova a sfiorare la poesia, e dunque poetessa. Un nome difficile da dimenticare, che è raggio e frescura e in un certo qual modo è già poesia. E poi un titolo, Esploda il respiro che rimane, forte, musicale, che è programmatico quanto un’insegna affissa sopra una porta, un endecasillabo mancato per una sinalefe che lo fa decasillabo intercostale, come sono intercostali tante delle poesie di questo libro.

Data la sua professione, c’è nelle poesie di Sole Fontanella un inevitabile confronto con il dolore e la morte, ed è forse questa la cosa più grande di Esploda il respiro che rimane: quella di portare tragicamente la morte nella vita, di gettare la prima nella seconda: Quel che vedo è un fiorire / nonostante / un grido prima di morire, finalmente / provo tutto / nel denso impatto / nel lutto / nella vita e il suo ricatto. E quindi di portare la morte fuori dall’ospedale, di sversarla al mondo e ai lettori, cioè noi, abitanti sgomenti di quell’Occidente che abolisce la Fine e sogna invano di sconfiggerla nei corpi crioconservati per un futuro di rinascita.

Dunque, non c’è nulla di crioconservato in questi versi, i tecnicismi perdono la loro freddezza di numeri e tassonomie per addetti ai lavori, diventando carne viva, e si mescidano a forme liriche moderne con incisiva densità: "Che cosa succede? / Mi