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Poesie (R)Accolte
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Poesie (R)Accolte
E-book126 pagine48 minuti

Poesie (R)Accolte

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Info su questo ebook

Questa silloge rappresenta il cammino simbolico che il Poeta ha percorso negli ultimi quattro anni, raccogliendo premi e riconoscimenti in molti concorsi ma – cosa assai più importante – soprattutto maturando uno stile poetico che si addensa e si arricchisce anche attraverso l’esperienza del dolore per un distacco, che si rafforza nella consapevolezza del valore dei legami affettivi, che si sostanzia con il lavorio della ricerca e della conoscenza della propria interiorità.
LinguaItaliano
Data di uscita8 dic 2017
ISBN9788866903970
Poesie (R)Accolte

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    Poesie (R)Accolte - Oliviero Angelo Fuina

    Fuina

    Poesie R(A)ccolte

    EEE-book

    Oliviero Angelo Fuina, Poesie R(A)ccolte

    © Edizioni Esordienti E-book

    Prima edizione e-book: dicembre 2017

    ISBN: 9788866903970

    Tutti i diritti riservati, per tutti i Paesi.

    Copertina: credits to Pixabay.com, immagine di Stefan Keller (kellepics). Rielaborazione grafica: Servizio grafica EEE.

    PREFAZIONE

    In questa sua ultima silloge, il poeta Fuina ci accompagna in un tragitto che copre le produzioni degli ultimi quattro anni, scegliendo di presentarci i componimenti che le giurie di molti prestigiosi premi italiani e internazionali hanno ritenuto dove-roso premiare con trofei, riconoscimenti e menzioni.

    Il percorso dell’autore è però molto più lungo e inizia molto tempo fa con soste e ripartenze ma è lo stile che, come il vino buono, invecchiando, acquista sfumature e profumi nuovi e diversi.

    Questo libro si compone di poesie singole premiate e da minisillogi, ognuna con un suo filo conduttore e un suo concept ben definito che si amalgama, intrecciandosi, come un solido costrutto poetico in cui le varie parti si rafforzano l’una con l’altra.

    Una delle tematiche cardine in questa raccolta è la famiglia e i legami che in essa si formano, crescono, si solidificano per poi consumarsi con il tempo che scorre.

    La fragilità della vita può essere riassunta in una metafora di intrecci di tempi personali che scorrono, si uniscono e ahimè purtroppo si spezzano. Ciò nonostante, l’assenza fisica non toglie nulla alla forza del ricordo, il quale continua a esistere nella trama vissuta dai congiunti, assumendo un valore intrin-seco morale, virtuale e quotidiano.

    Molti legami infatti sono più interiori che tangibili. E restano a far da traccia nonostante l’assenza.

    Un testimone che si trasforma, passando di generazione in generazione, una metamorfosi ben descritta da Fuina in questo percorso di storia familiare.

    Scendendo più nello specifico dei componimenti

    Arrivò piano, inserita nella prima mini silloge Gocce di silenzio, è stata scritta alla morte del padre e sono chiari i riferimenti al trapasso.

    Da Arrivò piano

    [...]

    Arrivò piano, senza spiegazioni

    senza passi da contare a ritroso

    e nel tuo orfano abbracciare il vento

    c’è tutto il senso a trattenere il pianto

    [...]

    In Foglie e radici (altra minisilloge) il filo narrativo poeti-co si sposta sulla madre nel corso della sua malattia

    Da Rughe di un’orfana memoria

    [...]

    è mesto il mio salire le tue scale

    sapendo, madre, di un confuso sguardo

    fra risacche d’ogni sogno smarrito

    e le rughe di un’orfana memoria;

    [...]

    E termina al momento della sua dipartita.

    Da Mamma

    […]

    E adesso che ho bisogno di un consiglio

    recidi il mio cordone fatalmente

    ma è tuo soltanto il volo d’aquilone

    nel cielo di una luce che guarisce.

    [...]

    Ma non c’è solo la famiglia, c’è anche introspezione e consapevolezza della ricerca che il Poeta compie su se stesso, c’è un guardare nello spiraglio che divide il proprio Io interiore dal mondo esterno. Un analizzare quel confine che contiene e divide l’individualità dal Tutto che ci circonda.

    Infatti, in Ricapitolazioni (e in parte anche nell’ultima minisilloge) c’è quasi un testamento spirituale e letterario che il Poeta lascia come testimonianza del proprio passaggio. Un filo conduttore che riunisce questo nuovo capitolo a quello precedente (il tema affrontato nella raccolta Poesie Uroboriche), diventando un dialogo intimo con il lettore.

    Da Che ne sarà

    […]

    da tutti i miei pensieri disillusi

    da tutti i vostri falsi insegnamenti

    buttandomi incosciente tra correnti

    giocando al lotto i numeri ormai chiusi

    Che ne sarà di me, di questa vita,

    che ne sarà di un’alba e di un tramonto

    adesso che alla notte stelle conto

    sapendo la fatica più infinita

    […]

    Dunque, in conclusione, non solo una silloge che raccoglie il meglio che il Poeta è riuscito a realizzare, ma un percorso simbolico, costruito su tappe ben definite e incisive che portano alla luce quei frammenti di anima che compongono il nucleo.

    Un omaggio del Poeta alla poesia, alla vita e a tutti voi lettori.

    Irma Panova Maino e Andrea Leonelli

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