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Better Eyesight 1919
Better Eyesight 1919
Better Eyesight 1919
E-book145 pagine1 ora

Better Eyesight 1919

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Info su questo ebook

L'idea di tradurre le Better Eyesight magazines pubblicate dal Dottor W.H. Bates era nata per permetterne la lettura in primis a noi, appassionati per diletto e per lavoro.

Solo qualche anno dopo comincia a prendere forma il progetto di questo lavoro ambizioso volto a festeggiare il centenario della prima pubblicazione (1919-2019), con l'obiettivo di rendere disponibile l'opera a un pubblico più vasto.

Le riviste uscite il secolo scorso negli Stati Uniti d'America hanno raggiunto con cadenza mensile una platea di lettori sempre più ampia coprendo un arco temporale che si estende da luglio 1919 a giugno 1930. Questo compendio che comprende le prime sei riviste avrebbe dovuto andare in stampa quattro anni fa, ma vicende varie ci hanno costretto a rimandare

il momento della pubblicazione a fine 2023. Avendo apprezzato moltissimo l'idea originale di una rivista mensile pubblicata per molti anni, l'obiettivo primario del nostro progetto editoriale

è di estendere la traduzione per le annate successive cercando di recuperare il divario temporale maturato.

Nonostante parecchi libri abbiano trattato il metodo Bates e alcuni abbiano riportato parti delle Better Eyesight magazines, per noi quest'opera rimane unica e renderla accessibile in lingua italiana diventa un imperativo categorico.
LinguaItaliano
Data di uscita20 mar 2024
ISBN9791222719559
Better Eyesight 1919

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    Anteprima del libro

    Better Eyesight 1919 - William Horatio Bates

    La pagina due

    Prefazione

    Fatti fondamentali

    Fissazione centrale

    Le esperienze di un’insegnante

    Un ufficiale dell’esercito si cura da solo

    Leggi imperfettamente? Noti pure che quando guardi la prima parola o la prima lettera di una frase non vedi meglio dove stai guardando, in modo tale che vedi le altre parole, o le altre lettere, allo stesso modo o meglio di quelle che stai guardando? Osservi anche che più tenti di vedere e peggio vedi?

    Ora chiudi gli occhi e riposali, ricordando qualche colore, come il nero o il bianco, che puoi ricordare perfettamente. Tienili chiusi finché sono riposati o fino a che la sensazione di sforzo è stata alleviata completamente. Ora aprili e guarda la prima parola o lettera di una frase per una frazione di secondo. Se sei stato capace di rilassarti, parzialmente o completamente, avrai un flash di visione chiara o migliorata e l'area vista meglio sarà più piccola.

    Dopo aver aperto gli occhi per una frazione di secondo, chiudili di nuovo velocemente, ricordando ancora il colore e tenendoli chiusi finché non si sentono di nuovo riposati. Poi di nuovo aprili per una frazione di secondo e continua per un po’ questo riposo alternando rapide occhiate alle lettere. Puoi presto riscontrare che puoi tenere i tuoi occhi aperti più a lungo di una frazione di secondo senza perdere la vista migliorata.

    Se il tuo problema è la distanza, e non la visione da vicino, usa lo stesso metodo con le lettere distanti.

    In questo modo puoi dimostrare a te stesso i principi fondamentali della cura della vista imperfetta con il trattamento senza occhiali.

    Se sbagli, chiedi a qualcuno con la vista perfetta di aiutarti.

    Prefazione

    Quando gli Stati Uniti entrarono a far parte delle reclute dell’esercito europeo, per il servizio militare generale era richiesta un'acuità visiva di 5/10 in un occhio e 2/10 nell'altro. Questo standard molto basso, sebbene sia risaputo che venne interpretato con grande libertà, si dimostrò il più grande ostacolo fisico alla costituzione di un esercito. In base ad esso il 21.68% dei soggetti da registrare fu respinto, il 13% più che per ogni altra singola causa.

    Più tardi lo standard fu abbassato in modo che gli uomini potessero essere accettati incondizionatamente per il servizio militare generale con una visione di 2/10 in ciascun occhio senza occhiali, purché un occhio fosse correggibile a 5/10. Per servizi speciali o limitati potevano essere accettati con solo 1/10 in ciascun occhio senza occhiali, purché un occhio fosse correggibile a 5/10. Allo stesso tempo molti altri difetti, che non fossero errori di rifrazione, furono ammessi in ciascuna categoria, come lo strabismo che non interferiva con la visione, un leggero nistagmo e la cecità cromatica. Perfino la cecità totale in un occhio non era una causa di esenzione nelle classi con servizio limitato, purché non fosse dovuta a un cambiamento progressivo organico e la visione dell'altro occhio fosse normale. Sotto questo incredibile requisito, i difetti dell'occhio rimanevano ancora una delle tre cause che conducevano all’esclusione.

    Oltre il 10% (10,65) dei registrati era escluso per via di questi, mentre i difetti delle ossa e delle articolazioni, del cuore e delle vene rappresentavano una percentuale ancor più alta, rispettivamente dell’11,65% e 12,15%.

    La maggior parte delle rivelazioni riguardanti le condizioni fisiche degli americani che risultavano dall’applicazione dell’intervento legislativo erano state anticipate da persone che avevano rivolto la loro attenzione a questi fatti e i cui avvisi erano da tempo ignorati, ma è dubbio se qualcuno avesse fornito un’adeguata concezione della verità riguardante la condizione della vista della nazione.

    Che dovesse essere impossibile costituire un esercito con perfino una visione pari al 50% del normale in un occhio, e che un uomo su dieci scartato dal servizio militare non sarebbe stato in grado, perfino con l'aiuto di occhiali, di ottenere questo standard, è una situazione così sconvolgente che le parole non sono sufficienti a chiarirla, così incredibile che solo l'evidenza più incontestabile potrebbe portare a crederlo. In queste circostanze mi sembra doveroso, per chiunque abbia trovato veri strumenti per controllare questo male, dare ai fatti la pubblicità più vasta.

    La maggior parte degli scrittori in tema di oculistica oggi sembrano credere che la vista difettosa sia il prezzo che dobbiamo pagare per la civilizzazione. L'occhio umano, dicono, non fu creato per gli usi ai quali è ora sottoposto. Nei tempi precedenti non c'erano scuole o tipografie, luci elettriche o cinema, la sua evoluzione era completa. A quei tempi, soddisfaceva i bisogni degli uomini perfettamente, ma non ci si deve aspettare, ci viene detto, che risponda senza danni alle nuove richieste. Con cura si ritiene che questo danno può essere minimizzato, ma l’eliminazione totale è troppo da sperare. Questa è la deprimente conclusione alla quale i monumentali lavori di centinaia di anni e più ci hanno condotto.

    Non esito ad affermare che questa conclusione è assolutamente sbagliata. La natura non fece errori grossolani quando creò l'occhio umano, ma ci ha dato in questo meccanismo intricato e meraviglioso, dal quale dipende molta dell'utilità e del piacere della vita, un organo pienamente adatto ai bisogni della civilizzazione così come quelli dell'uomo della pietra. Dopo 33 anni di lavoro clinico e sperimentale ho dimostrato con mia grande soddisfazione e di altri che l'occhio è capace di affrontare le massime richieste della civiltà, che gli errori di rifrazione che per così tanto tempo si sono accaniti sui passi del progresso, e che hanno reso la costituzione di un esercito durante la recente guerra così difficoltosa, sono tutti prevedibili e curabili e che molte altre forme di vista imperfetta, tenute a lungo incurabili, possono essere sia migliorate che completamente rimosse.

    Tutte queste scoperte sono state pubblicate sulla stampa medica, ma mentre la loro affidabilità non è mai stata messa in discussione pubblicamente, la professione medica ha finora fallito nell'utilizzarle. Nel frattempo la vista dei nostri bambini viene distrutta ogni giorno nelle scuole e i nostri giovincelli e giovincelle entrano nella vita con un difetto che, se non corretto, è una fonte di continuo disagio e spese, a volte causa di cecità o rovina economica. Ammettendo per amor di discussione che io possa sbagliarmi nelle conclusioni che queste cose non sono necessarie, è ora che si provi che io ho torto. Non dovrebbe essermi permesso di giocare sulla speranza abbandonata di un mondo sofferente: se ho ragione, come credo, un mondo di sofferenza non dovrebbe essere più privato dei benefici delle mie scoperte.

    Dare pubblicità a queste scoperte e sollevare una discussione su questi temi è uno degli obiettivi per i quali questa rivista ha preso avvio. Allo stesso tempo le sue pagine sono aperte a chiunque abbia luce da gettare sul problema. Per troppo tempo è stato costume dell'oculistica trascurare ogni fatto in disaccordo con le teorie accettate. Tali fatti, quando osservati, non sono stati di solito pubblicati e, quando pubblicati, sono stati ignorati o spiegati in qualche maniera più o meno plausibile. La direzione di questa rivista auspica a renderlo un mezzo per la pubblicazione di tali fatti, che, può essere asserito con sicurezza, ogni oculista di qualunque esperienza conosce e che, se avessero ricevuto giusta considerazione, ci avrebbero condotto molto tempo fa fuori dal vicolo cieco nel quale stiamo faticando ora.

    Mentre penso che si possa veramente dire che molti dei miei metodi sono nuovi e originali, altri medici, sia in questo paese che in Europa, si sono curati e hanno curato altre persone con trattamento senza occhiali. Profani hanno fatto lo stesso. In The Autocrat of the Breakfast Table , Olivier Wendell Holmes pubblicò un caso straordinario della cura della presbiopia.

    "C'è nello Stato di New York, dice, un anziano gentiluomo che, percependo lo scemare della sua vista, cominciò a esercitarsi con la stampa fine e in questa maniera prese gentilmente in giro la natura per la sua sciocca abitudine di privarci della libertà a 45 anni o giù di lì. E ora questo vecchio gentiluomo compie le imprese più straordinarie con la sua penna, dimostrando che i suoi occhi devono essere un paio di microscopi. Dovrei avere i brividi nel dire quanto scrive nel cerchio di una moneta da 5 centesimi, se i Salmi o i Vangeli.

    Un ufficiale delle forze di spedizione americane, la cui lettera è pubblicata altrove, mi scrisse un anno fa dicendo che si era curato la presbiopia e dopo una vita di disagio era totalmente libero dal difetto visivo. Ce ne devono essere molti di questi casi, e vogliamo ascoltarli."

    Fatti fondamentali

    Per circa settant'anni si è creduto che l'occhio accomodasse per la visione a differenti distanze cambiando la curvatura del cristallino e questa teoria ha dato origine a un'altra, vale a dire che gli errori di rifrazione sono dovuti a un cambiamento permanente organico nella forma dell'occhio. Su queste due idee è basato attualmente l'intero sistema di trattamento degli errori di rifrazione.

    I miei esperimenti e le osservazioni cliniche hanno dimostrato che entrambe queste teorie sono errate. Hanno dimostrato che:

    (1) il cristallino non è un fattore di accomodazione;

    (2)

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