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Meditazione Integrale
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E-book64 pagine1 ora

Meditazione Integrale

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Info su questo ebook

Nulla accade fuori di noi che non sia prima stato creato e forgiato dentro di noi. La meditazione integrale traccia il sentiero per arrivare proprio lì, in questa profonda regione interiore dove tutto accade realmente, dove si è ciò che si è prima ancora di diventare una maschera, una imitazione di quello che vorremmo essere.
LinguaItaliano
Data di uscita27 mar 2014
ISBN9781304961839
Meditazione Integrale

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    Anteprima del libro

    Meditazione Integrale - Pino Perriello

    Introduzione

    Questo libro sulla meditazione è pensato per condurvi da uno stato di sogno ad uno stato di risveglio; dal sogno della coscienza al risveglio della consapevolezza dell’essere.

    Storicamente, lo scopo della meditazione è l’unione dell’io personale con l’Io impersonale. Questa unione si ottiene risvegliandosi ad uno stato superiore della consapevolezza di essere.

    Viene definito risveglio perché le attività che la nostra mente svolge nella sua giornaliera interazione con il mondo, sono il sogno di una coscienza addormentata. Questo stato di sogno è conosciuto con il termine sanscrito di maya, o di idealismo platonico e, in tempi più moderni, possiamo farlo corrispondente a quello che viene chiamato comunemente matrix. 

    La consapevolezza di essere è il sapere di essere prima di pensare. Quando diveniamo consapevoli che l’essere è, sempre è stato e sempre sarà, prima del pensiero, possiamo dire che la consapevolezza di essere è risvegliata. Accade spontaneamente che un senso di unione prevalga sul comune senso di separazione della nostra identità. Sarà la consapevolezza di essere a interagire con il mondo reale, anziché il nostro senso di identità in un mondo sognato, immaginario e irreale.

    Lo strumento principale per questo risveglio è la meditazione. Con la meditazione impediamo alla mente di sostituirsi alla coscienza, di sostituire il suo mondo immaginario al mondo reale.

    Avendo la meditazione una così alta finalità è legittimo considerarla una rivoluzione. Ma al contrario delle rivoluzioni che cambiano il mondo con la volontà individuale, la meditazione realizza la sua rivoluzione dentro l’individuo, cambiandone la percezione illusoria che ha del mondo.

    Gli strumenti della meditazione sono gli esercizi di abbandono, lo stato della pacificazione mentale, la condizione di autocoscienza interiore e la consapevolezza dell’essere. Quattro strumenti formidabili che in questo libro percorreremo in modo minuzioso, conoscendone i meccanismi, gli effetti benefici e il potere antitetico. Realizzare la pura consapevolezza di essere è lo scopo della Meditazione Integrale.

     La rivoluzione della meditazione

    La prima domanda che immagino sia lecito porsi è: Perché mai la meditazione dovrebbe essere una rivoluzione? La risposta è nel concetto di barricata. In altri tempi, quando non c’erano ancora grandi sistemi di comunicazione che addormentavano le coscienze, vivevano persone reattive, in grado di reagire, protestare, scendere in strada e alzare barricate in difesa della propria libertà e per cambiare il proprio destino, quello della propria nazione, dell’intera epoca storica nella quale vivevano e dell’intero mondo conosciuto.

    Oggi, invece, le nostre coscienze devono compiere uno sforzo supplementare, per scrollarsi di dosso quel torpore che le opprime.

    Il sistema sociale, così come noi lo abbiamo costruito, è un sistema che addormenta, intorpidisce e svigorisce le coscienze. Provoca una narcosi collettiva che i media veicolano spesso inconsapevolmente.

    Nel 1819, quando Schopenhauer scriveva Il mondo è una nostra rappresentazione e una nostra volontà, era ispirato soprattutto dai Veda, dalle Upanishad e dal concetto orientale di maya che queste antiche sacre scritture introdussero nella cultura occidentale. Schopenhauer diceva anche un’altra importante cosa, e cioè che il processo di liberazione è individuale, non collettivo. E non era una affermazione di poco conto due secoli fa, visto che la rivoluzione in quegli anni si poteva fare solo se si era in gruppo. Un solo uomo, o una sola donna, potevano accendere una protesta, ma sapevano che poi le barricate non sarebbero mai riusciti ad alzarle da soli.

    Oggi invece sappiamo che la liberazione individuale è una rivoluzione al contrario, dove più risvegliamo la nostra coscienza e più le barricate crollano. È il

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