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Le nuove scienze e le antiche filosofie: Fisica quantistica, epigenetica, noetica in accordo con le antiche filosofie e religiosità sapienzali
Le nuove scienze e le antiche filosofie: Fisica quantistica, epigenetica, noetica in accordo con le antiche filosofie e religiosità sapienzali
Le nuove scienze e le antiche filosofie: Fisica quantistica, epigenetica, noetica in accordo con le antiche filosofie e religiosità sapienzali
E-book196 pagine1 ora

Le nuove scienze e le antiche filosofie: Fisica quantistica, epigenetica, noetica in accordo con le antiche filosofie e religiosità sapienzali

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Le nuove scienze (la fisica quantistica, l’epigenetica e la noetica) con la riscoperta delle antiche filosofie e spiritualità sapienziali, in collegamento tra loro, possono dare un grande contributo ad una nuova visione del mondo, più completa e più vera, prospettando soluzioni positive per le complesse problematiche del presente. Il mondo contemporaneo è afflitto da problemi di vario tipo, collegati tra loro. Questa visione olistica, suffragata dalle nuove scienze, in analogia con l’antica filosofia sapienziale, dimostra che i Giganti, Filosofi e Profeti del passato avevano indicato la giusta concezione, che ora è in completo accordo con la nuova visione scientifica. 
 
LinguaItaliano
Data di uscita26 apr 2021
ISBN9788831381758
Le nuove scienze e le antiche filosofie: Fisica quantistica, epigenetica, noetica in accordo con le antiche filosofie e religiosità sapienzali

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    Anteprima del libro

    Le nuove scienze e le antiche filosofie - Fabrizio Bartoli

    Note

    Premessa

    Ho sempre ritenuto che quando si vuole trasmettere un insegnamento Tradizionale semplicemente portare in evidenza qualcosa di già detto, tenendo conto, nei commenti e nelle riflessioni, del linguaggio e delle abitudini espressive del momento. Sappiamo che la parola Tradizione deriva da " tra-duco , condurre attraverso una Tradizione-insegnamento che si trasmette dalla notte dai tempi. Il mio intento è quello di contribuire a portare in evidenza insegnamenti Tradizionali; lo spirito è quello ricordato da Newton quando ha affermato in una lettera a Hooke (1676): Se ho visto più lontano, è perché stavo sulle spalle di Giganti . Giovanni di Salisbury attribuiva al suo Maestro Bernardo di Chartres (1070 - 1130 d.C.), (ambedue appartenuti alla famosa scuola filosofica platonica di Chartres), questa frase: Diceva Bernardo che noi siamo nani sulle spalle di Giganti, così possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l’acume della nostra vista o l’altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei Giganti" . Siamo quindi nani ma se riusciamo a salire sulle spalle dei Giganti che ci hanno preceduto, cioè avvalerci dei loro insegnamenti, potremo allargare la nostra visione e vedere più lontano. Questo è il mio intento ed il mio augurio che estendo a tutti i lettori.

    Introduzione

    Oggi più che mai è necessario sviluppare una cultura Olistica, integrale, che ingloba la scienza, la filosofia e la religiosità. Occorre ampliare la nostra visione e maturare una coscienza allargata.

    Le nuove scienze, la fisica quantistica, l’epigenetica e la noetica, insieme alla riscoperta delle antiche filosofie e spiritualità sapienziali, in collegamento tra loro, possono dare un grande contributo per acquisire una nuova visione del mondo, più completa e più vera, prospettando soluzioni positive per le complesse problematiche del presente.

    Il mondo contemporaneo è afflitto da problemi di vario tipo, collegati tra loro. Siamo consapevoli che questo andamento è diventato ormai INSOSTENIBILE.

    Stiamo vivendo 3 CRISI che si compenetrano: quella sociale, quella ambientale e quella economica. Dobbiamo quindi cambiare il comportamento sociale, ambientale ed economico prima che sia troppo tardi, adottando una visione che abbia la capacità di comprendere le interazioni, una visione globale ed OLISTICA! Ci troviamo di fronte allo spettro di un collasso globale ma crediamo sia possibile scegliere un percorso più armonioso.

    Abbiamo poco tempo per evitare il crollo e costruire una civiltà in grado di portare pace, sostenibilità e un livello accettabile di benessere per tutti i popoli di questo pianeta.

    Questa speranza e questa visione globale può essere realizzata dapprima all’interno di piccoli gruppi già predisposti, che hanno percorso un tratto di strada verso l’autonomia e la consapevolezza. Un movimento più ampio sta iniziando davvero soltanto ora, all’alba del nuovo millennio. Ciò che questo movimento rappresenta è la trasformazione, dall’intra-culturale al transculturale, dal pluralismo etnocentrico all’integralità globale, dal relativismo all’olismo.

    Un’era integrale sta emergendo verso un alto sviluppo evolutivo, un ampio panorama che abbraccia molte foreste, un’era di sintesi che sorge dalle rovine del pluralismo naufragato.

    Questa scienza universale OLISTICA è suffragata dalle ultime sensazionali scoperte della fisica quantistica, dell’epigenetica e della noetica, che purtroppo restano ancora ai margini della cultura ufficiale, incontrando spesso diffidenze da chi rimane ancorato a vecchi schemi mentali, ma che faciliteranno sicuramente il cambiamento radicale dell’uomo.

    Qui verranno spiegate queste nuove scienze in modo semplice e sintetico, per comprenderne i principi e le grandi possibilità che potranno offrire all’umanità. Nello stesso tempo verranno evidenziati i punti di contatto e di accordo con le antiche filosofie e religiosità sapienziali. L’intento è quello di dare un contributo per allargare la nostra visione, suffragata dalle nuove scienze, e contemporaneamente rivalutare l’antica filosofia sapienziale dimostrando che i Giganti, Filosofi e Profeti del passato avevano indicato la giusta concezione, che ora è in completo accordo con la nuova visione scientifica.

    La nuova fisica quantistica

    La disciplina scientifica che più di ogni altra indaga sull’origine dell’universo e su che cos’è la materia, scoprendone le sue leggi, è sicuramente la fisica.

    Questa scienza è in grado di dare una soluzione razionale alla spiegazioni degli eventi sulla terra e nel cosmo e alle loro interazioni, rispondendo alle antiche domande " d a dove veniamo ? Che cosa siamo ? ".

    Negli ultimi 80 anni la fisica, con l’avvento della quantistica, ha abbandonato la visione determinista della meccanica classica, cioè dell’universo concepito come una macchina.

    Per la nuova fisica quantistica l’universo deve essere concepito in termini di ONDE, VIBRAZIONI, CAMPI di ENERGIA in continua INTERAZIONE.

    Questa conquista scientifica però non si è consolidata come nuova concezione del mondo anche filosofica, come invece dovrebbe, e ciò comporta a tutt’oggi, per la maggioranza delle persone, una visione ristretta, limitata ed ancora meccanicistica, ottocentesca. Per la gente comune, e qualche volta anche per uomini di scienza, le cose sono definibili e determinabili, lo spazio ed il tempo sono considerati enti assoluti.

    Il Principio di Indeterminazione di Heisenberg (grande fisico del secolo scorso), ha determinato un cambiamento epocale ed ha avuto conseguenze che furono, e sono ancora, incalcolabili.

    Secondo questo principio, enunciato nel 1927, è impossibile determinare esattamente e contemporaneamente la posizione e la velocità di una particella della materia. La misurazione inoltre non è un processo neutrale, ma incide sui risultati a cui mira ; vi è un’ interazione tra osservatore (scienziato) e sistema osservato (realtà fisica) e, perciò, non si può più considerare il mondo esterno come indipendente dall’individuo che lo esplora.

    Questa interconnessione profonda tra tutte le cose, chiamata dai fisici ENTANGLEMENT (intreccio) fa parte dell’intero SPAZIO e corrisponde esattamente al concetto mitologico della GRANDE MADRE, Nutrice e Matrice.

    S i sta formando, da poco tempo, una nuova consapevolezza di una interazione universale sia per quanto riguarda il collegamento fra gli esseri umani, sia per la connessione fra gli elementi dell’intero cosmo. Una scoperta che, diffondendosi, cambierà la nostra concezione di vita..

    "I fisici quantistici sanno che esistono connessioni quasi istantanee tra le particelle che popolano lo spazio-tempo: ogni particella, che abbia mai occupato il medesimo stato quantico di un'altra particella, resta sottilmente ma efficacemente collegata a essa.

    I cosmologi hanno scoperto che l’universo è non locale nella sua interezza, e manifesta correlazioni sorprendentemente precise tra tutte le proprie costanti e dimensioni di base.

    Biologi e biofisici hanno scoperto rapporti altrettanto sorprendenti, sia all'interno dell'organismo, che tra l’organismo e il suo ambiente.

    Le connessioni, che vengono alla luce nei recessi più profondi della ricerca sulla coscienza, sono altrettanto signifi­cative: esse testimoniano della spontanea interazione esistente tra la coscienza di un individuo e quella degli altri". (Risacralizzare il cosmo (Ervin Lazlo) - Ed. URЯA).

    Le rivelazioni correnti, sulla connessione e sulla coerenza, consentono di accedere a un'importante comprensione profonda. Le reti di connessioni che costituiscono un cosmo, coerentemente in evoluzione, suggeriscono che nell'universo vi siano non soltanto materia ed energia, spazio e tempo.

    Attraverso " l'entanglement " delle particelle, vi è una connessione istantanea tra organismi e ambienti e tra le coscienze di esseri umani diversi e persino lontani fra loro.

    C'è quindi un elemento che collega e mette il tutto in relazione. Questo elemento fa parte dell'universo tanto quanto i campi elettromagnetici, i campi gravitazionali e i campi nucleari.

    E’ anch'esso un CAMPO, anzi un OLOCAMPO: un campo fondamentale diffuso dovunque.

    Questo CAMPO non si trova al di fuori della natura: è il cuore stesso della natura. Esso è il terreno da cui traggono origine tutte le cose dell'universo e anche la loro destinazione definitiva. Si tratta del veicolo fondamentale del cosmo. Esso soggiace a tutte le particelle, a tutte le forze e a tutti i campi che governano le particelle e i sistemi costruiti sulle particelle, nello spazio e nel tempo.

    Possiamo pensarlo come una sorta di Grande Madre che tutto genera e alla quale tutto fa ritorno, in perfetta analogia con le parole di Platone quando descrive la Nutrice.

    La scienza non gli ha ancora dato un nome definitivo: è stato chiamato olocampo o vuoto quantico (noto anche come " vuoto unificato " o nuether ).

    La fisica, l’entanglement (l’intreccio)

    La materia può essere definita come una forma di energia concentrata, come dimostra la formula E=mc ² . L’energia può essere paragonata alle onde che si formano nell’acqua (energia che si sposta attraverso l’acqua); infatti la forma dell’energia è quella di un’onda che si muove nello spazio.

    immagine 1

    Onde che si intrecciano

    Quando due onde si muovono una verso l’altra, si intrecciano tra loro (entanglement). Dovunque vi sono onde elettromagnetiche che si intrecciano e si interconnettono.

    Se con la materia si possono studiare le cose separatamente, con l’energia non si può fare, quindi la scienza meccanicistica è riduzionista.

    Tutti gli atomi creano onde e l’immagine più realistica per la materia è quella di un onda con un atomo al centro.

    Quando due atomi si scontrano in fisica quantistica si studia l’interferenza tra due onde, che può essere costruttiva o distruttiva.

    Queste interazioni danno vita a quello che viene chiamato campo. Quindi noi tutti siamo costituiti da atomi ma allo stesso tempo siamo anche il campo.

    Siamo cioè connessi ad ogni altra cosa, non è possibile separare le onde. Se prendiamo della limatura di ferro e la spargiamo otteniamo dei piccoli cumuli e se utilizziamo una calamita otterremo che la limatura si dispone secondo il campo magnetico della calamita.

    Ciò dimostra che il campo da forma alla materia.

    Albert Einstein così aveva affermato:

    Il campo è l’unico organismo che governa la particella.

    immagine 2

    Campi invisibili di energia danno forma alla materia

    Questo stesso concetto può essere esteso alla biologia perché, allo stesso modo, lo stato e la struttura delle cellule dipendono dal campo.

    Ecco per quale ragione la medicina allopatica è parziale, poiché tiene conto solo della struttura fisica e non valuta il campo.

    Non possiamo dividere la materia-energia; la nuova fisica ci dice che dobbiamo studiare il tutto, l’insieme e non possiamo separare l’energia. Quando un medico esamina un paziente malato guarda esclusivamente il suo fisico.

    Ma sappiamo che su di lui influiscono il lavoro, l’ambiente, la comunità in cui vive, ecc... Quindi per studiare i fenomeni ed anche una malattia, per individuarne le cause non si può esaminare soltanto la parte fisica.

    Se osserviamo delle persone le vediamo come insieme di particelle fisiche e come

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