SETTE - sono solo uno stupido uomo
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Info su questo ebook
Una serie di sincronie legate a due lettere ed uno scritto trovato in un vecchio libro , conducono il protagonista in Andalusia , con la necessità di allontanarsi da luoghi e persone conosciute . Da qui inizia il suo viaggio . Attraversa a piedi l'intera Spagna , con la curiosità di sapere dove lo condurranno una serie di avvenimenti apparentemente fortuiti , decifrando un linguaggio che va aldilà delle parole .
Ogni avvenimento ha un significato, e nel nostro quotidiano vi sono indizi che meritano d'essere osservati con più attenzione , come fossero un'aiuto per trovare il senso della connessione tra un evento e l'altro .
Lungo il tragitto incontra Steve . Tramite ipnosi regressiva lo guida negli anni cinquanta , ed è grazie a questo che intuisce dove lo stanno portando gli eventi , perché l'origine di ciò che accade nel presente va ricercata nelle radici del passato . Rivive una relazione amorosa durata il tempo di una sera , la cui fusione di menti e corpi va oltre l’attrazione e l'erotismo , a tal punto da segnare indelebilmente l'anima e voler trovare quella passione lasciata in sospeso nel passato , per viverla nella vita attuale .
Ma quando , e in quale modo riconoscerla ?
Le sincronie gli mostrano altri indizi . Lo mettono di fronte a persone identiche ad altre , portandolo a conoscenza della leggenda , secondo la quale ognuno di noi ha “ sette “ sosia sparsi nel mondo .
Attraverso l’incontro con un’archeologa , gli viene rivelata l’esistenza di manoscritti tenuti segreti risalenti al terzo secolo , in cui vengono svelati gli albori di tale leggenda .
Da questi documenti , emerge una sconvolgente verità sull'origine della Chiesa a noi nascosta per ben due millenni . Gli scritti mettono in forte discussione quello che sino ad oggi hanno cercato di radicare nelle nostre menti . É una grande rivelazione per il mondo intero , e potrebbe provocare una forte ribellione di fede da parte delle popolazioni se solo venisse divulgato .
Infine , le due lettere , l'ipnosi ed il manoscritto , conducono il protagonista allo scopo più nobile nei suoi confronti : “ alla rivelazione inaspettata “.
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Anteprima del libro
SETTE - sono solo uno stupido uomo - Gianmario Viganò
Finisterre
I - libertà
L'uomo crede di volere la libertà . In realtà ne ha una grande paura . Perché ? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, e le decisioni comportano rischi.
Eric Fromm
A cosa aspira ogni essere umano?
Ancor più della felicità , della ricchezza e dell'amore , è ambita la propria libertà !
Ma qual'è il vero significato ? Quando associo un' emozione a questa parola ? Potrei domandarlo a milioni di persone , eppure sarebbero risposte totalmente differenti tra loro . Ognuno ne ha un proprio concetto in base al proprio vissuto . C'è chi potrebbe dire libertà di professare una fede o un credo , la libertà per un carcerato , la libertà di pensiero e di parola , la libertà di agire , e per altri … d'amare .
Il mio concetto più elevato di questa parola , è fare e dire
, nell'esatto momento in cui voglio fare e dire
una specifica cosa . Libertà d'essere .
Vorrei trovare il coraggio di seguire il mio istinto , di seguire la libertà . La libertà totale , appagante . E' un dono che pochi eletti posseggono , o per meglio dire , pochi hanno coraggio d'esserlo . Se solo lo abbiamo sperimentato , immediatamente veniamo additati e considerati folli perché usciti dai soliti schemi . Vorrei una libertà che non è data da successi esteriori , ma bensì da vittorie interiori . Chi la possiede lo si riconosce guardandolo negli occhi , specchio dell'anima , e da ciò che emana . Quello che trasmette standogli vicino è un senso di appagamento , di completezza , di benessere .
La libertà è fantasia , creatività . E' perdono e verità . A volte delusione , altre , è cedere a tentazione .
La libertà è responsabilità , ma è anche errare ed essere se stessi , che sta anche nella non scelta .
La libertà comporta rischi e paure da valicare , in un mondo ormai saturo di regole imposte o regole camuffate , atte ad intimorire qualunque nostra azione .
Ognuno di noi aspira ad un benessere interiore , ma spesso sembra voltarci la schiena . In fondo non è così ! Inconsapevolmente , siamo noi a voltarla .
Crediamo di pensare con le nostre menti , ma siamo travolti da notizie che ci guidano , facendo credere il libero arbitrio .
Siamo sommersi da notizie riguardanti il peggio che accade nella vita , e questo fa in modo che aumenti la paura nell'affrontare il quotidiano , creando infelici che anelano ad un futuro migliore . Siamo manipolati e condizionati nel focalizzarci su ogni evento negativo o su ciò che non abbiamo , creando in noi un senso di infelicità latente , di delusione e inferiorità se non abbiamo un determinato prodotto o situazione . Siamo spinti ad essere insoddisfatti , programmati e condizionati da regole inconsciamente imposte , su ciò che sia giusto o sbagliato fare .
Se solo diamo retta ai media , dovrebbe accadere una disgrazia ogni qual volta mettiamo il naso fuori casa . Il loro non lo chiamerei un aiuto all'essere prudenti , ma all'essere terrorizzati alla vita .
Se decidiamo di usare l'auto , ci fanno pensare alle troppe persone che muoiono per incidenti , e per questo è meglio andare a piedi . Ma anche qui si corrono pericoli , potrebbe crollare un edificio , essere derubati o respirare smog nocivo alla salute . Chi oserebbe uscire se non solo i più temerari . Sarà più consono rimanere a casa , ma stando ben attenti a ciò che mangiamo . Il colesterolo potrebbe risentirne , per non parlare delle sostanze cancerogene che potremmo ingerire presenti nei cibi . E se cadiamo dalle scale ? E se ci fosse una fuoriuscita di gas , o il nostro asciugacapelli cadesse nell'acqua ? La casa è piena di insidie , e l'unica soluzione sembra proprio quella di rimanere a letto . Ma se arrivasse un terremoto ?
Questa è pura esasperazione , e fortunatamente pochi arrivano ad essere così ossessionati .
Mi chiedo se sia possibile essere totalmente se stessi , andando aldilà di quello che ci viene costantemente propinato non badando al giudizio altrui .
Viviamo in un tempo che va così veloce ! Giorni , mesi , anni, corrono una corsa senza tregua in una frenesia di eventi . Emozioni senza sosta .
Ma per arrivare dove ? In continuo movimento alla ricerca di cosa ?
Faccio di tutto per addentrarmi , assaporare , e vivere la realizzazione del mio volere , pensando di avvicinarmi a una sorta di serenità, di felicità , di una libertà che apparentemente solo il raggiungimento di cose
, mi fa avvertire e provare queste sensazioni . Ma poi avvenuto il risultato , una volta ottenuto , questa sensazione di benessere e appagamento , scompare nel giro di poco tempo .
Dov'è realmente la libertà ? La serenità . Ma soprattutto , ha senso faticare così tanto per trovarla ?
Sono seduto all'esterno di un bar . Sorseggio del vino accompagnato da alcune tapas , mentre la radio trasmette canzoni spagnole d'altri tempi .
Ad occhi chiusi inspiro gli odori che mi circondano . Nell'aria profumo di pace .
Il calore del sole di metà luglio , rilassa il mio corpo . Mi piacciono i momenti in cui sono totalmente con me stesso , in cui mi posso osservare senza essere disturbato , scrutando gli errori compiuti , o le mie ferite da rimarginare .
In fondo , per quale motivo dovrei apparire forte se non lo sono ?
Per abitudine da come mi è stato insegnato , mostrare le proprie debolezze è come impedire l'ammirazione da parte degli altri , ma per me non è affatto così . Penso che svelare la propria fragilità è essa stessa un atto di forza . Ho sempre preferito essere me stesso , ovvero fragile e forse apprezzato , che forte e temuto .
Si dice che mostrandosi uomini forti , si coltiva il coraggio per affrontare le sfide , mentre la debolezza va oscurata , e curata .
Quello di cui necessito in questo momento , è di allontanarmi da tutto e tutti , come fosse una sorta di rivalsa nell'abbandonare luoghi e persone per pensare a me stesso .
Sono partito solo . Non ho voluto compagni di viaggio . Mi andava bene così , e a conti fatti lo consiglio a chiunque .
Sono a Siviglia , in Andalusia . Una città elegante , e al medesimo tempo vivace nelle strade del centro .
Prima di recarmi qui , mi documentai sul percorso che sto per affrontare . Rimasi attratto da ciò che lessi , dalla descrizione di questi luoghi e dalle persone che si possono incontrare .
Un po' mi spaventa . Ho davanti a me mille chilometri da compiere a piedi .
Una follia direbbero in molti , e a dir la verità lo penso anch ' io . Non ho mai camminato per giornate intere e consecutivamente per così tanto tempo , ma mi sono immedesimato nei libri che ho letto , immaginandomi camminare in paesaggi sconfinati . Solo
! Vivendo con uno zaino in spalla e lo stretto necessario : tre t shirt , tre pantaloni corti , un doccia schiuma , un coltello multiuso, acqua , cibo e una gran voglia di introspezione . Questo è quello con cui vivrò per un mese o forse più .
Scritti e testimonianze , dicono che in questi luoghi ci sia una particolare energia che conduca chi lo percorre , alla comprensione dell ' io più recondito .
La leggenda che accompagna la Ruta de la Plata
mi affascinò . Narra che a chiunque la attraversi , venga offerta la possibilità di incontrare il vero amore
. Non so cosa realmente significhi , se amore universale verso qualunque cosa , o nei confronti di una persona .
In seguito alla decisione di recarmi qui , una serie di sincronie hanno confermato la mia scelta .
Una notte di due mesi fa , mi svegliai di soprassalto con il ricordo vago di un sogno . Non ricordai gli avvenimenti , ma solo una voce che mi disse : << vai in Castiglia >> ed un documento d'identità dal quale non ricordai né il nome né il cognome , ma solo le due lettere iniziali : M . P .
.
All' alba andai a documentarmi , e notai che la Castiglia è parte di un tratto della Ruta de la Plata . Questo mi lasciò sorpreso , ma non fu tutto qui .
Quella stessa mattina comprai tre libri di cui due della stessa autrice , l' argomento era le coincidenze
, ma fino a quel momento non vi era nulla di strano .
Pochi giorni dopo mi recai da un rigattiere , dove vi era un reparto di libri a basso costo . Venni attratto da un piccolo volume riguardante una filosofia orientale . Decisi di acquistarlo .
Pochi passi . Scorsi velocemente le pagine , e notai un foglio piegato su se stesso scritto a matita , lo aprii incuriosito . Trovai nome , cognome , indirizzo , strada da percorrere , e numero telefonico dell' autrice dei due libri che comprai pochi giorni addietro . La cosa che mi lasciò ancor piu senza parole fu che le iniziali dell' autrice eranoM.P.
, le stesse del sogno .
Una tale sincronia non potevo lasciarla sfumare , un senso doveva pur averlo . Non so quale , ma la curiosità mi spingeva a sapere . A quel punto , decisi di chiamare il numero trovato sul foglio , ma la voce elettronica dall altra parte della cornetta disse che era inesistente .
Dopo una ricerca su internet , la trovai . Ha un' istituto a Milano , fa seminari di crescita personale , filosofie e spiritualità . Trovai anche il numero telefonico e la contattai immediatamente . Parlandole dell'accaduto , nonostante ascolti soventemente storie legate alle sincronie , ne rimase stupita . Probabilmente era in atto qualcosa che dovessi apprendere da lei , oppure la vita mi stava dando l'indicazione della strada da seguire . Ma verso cosa?
Per quanto riguarda le sigle M . P .
mi disse che avrei dovuto consultare un Cabalista , perché le lettere hanno un particolare significato nella Cabala .
A quel punto pensai davvero fosse uno scherzo , fatto da un regista che sta al di sopra di tutto , ma non capii per quale motivo mi stesse facendo questo . Il terzo libro che comprai giorni addietro accompagnato ai suoi due , fu la Cabala Ebraica
.
Lo stupore e il mio interesse crebbe ulteriormente . Le chiesi se in programma avesse una conferenza imminente .
La sua risposta fu : << Ne ho una il prossimo giovedì , l'argomento è la Ruta de la Plata
>> .
Un sorriso sbocciò in me . Questa fu un ' ulteriore conferma , che venire qui in Spagna sia stata la giusta scelta .
Per quanto riguarda il numero telefonico che trovai , mi disse che era suo, ma di un ' altra abitazione risalente a quindici anni prima . Quel foglio era lì dentro da tutto quel tempo .
Come fosse banale e scontato , arrivò un altro segno . Vinsi una piccola somma giocando quei numeri ad una lotteria . Non fu la quantità di denaro ad avere importanza , bensì il fatto che ci fosse qualcosa che voleva a tutti i costi e con una gran determinazione , che io mi ricordassi di questi eventi che giravano attorno a due lettere . Queste indicazioni ed incontri apparentemente casuali , appaiono come avvenimenti che hanno un significato più profondo . Un linguaggio semplice , ma ignorato ai miei occhi sino a quel momento .
Non so se sto correndo verso qualcosa o via da qualcosa , solo il tempo me lo dirà .
Mi farò guidare . La cosa certa , è che mi alletta comprendere il perché di tutto questo .
Mi rendo conto che probabilmente quello che sto per compiere , non può essere compreso da tutti ... o almeno credo .
II- il primo giorno
Pensare troppo spalanca le porte a tutta una serie di conseguenze : alimenta e aggrava la tristezza , incoraggia le riflessioni negative , deteriora la capacità di risolvere i problemi , infiacchisce la motivazione e interferisce con la concentrazione e l iniziativa.
Sonja lyibomirsky
Sono le cinque e trenta del mattino . Mi trovo nell' albergue dove ho passato la notte , una camera con letti a castello ed altre due persone che ancora dormono . Preparo lo zaino , muovendomi nel buio con una piccola torcia . Dicono che in piena estate durante il giorno , le temperature sono molto elevate qui in Andalusia , variano tra i quaranta ed i quarantacinque gradi . Per questo motivo è consigliabile partire molto presto .
Infilo le scarpe , e sono pronto per iniziare la prima giornata di cammino . Mi avvio cercando le frecce gialle che indicano la via da percorrere . A quest' ora non è semplice vederle . E' bene che alzi la mia soglia d'attenzione .
La tappa successiva è a ventitre chilometri da qui , a Guillena , e mi chiedo se non stia sopravvalutando le mie forze .
In questo primo tratto , vengo accompagnato da un torrente e da campi coltivati , e come promessa mantenuta , mi viene offerta la quiete richiesta .
Il