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La fatica di non pensare
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La fatica di non pensare
E-book146 pagine32 minuti

La fatica di non pensare

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Info su questo ebook

Si possono scrivere belle poesie? Può la solitudine essere creativa? Le risposte a queste e ad altre domande che l’autore si pone, si trovano tra le pagine di "La fatica di non pensare", ultima opera firmata Mauro Fornaro. Vi ritroviamo le medesime tematiche de "Una complessa semplicità": riflessioni critiche sull’attualità politica, solitudine e incomunicabilità nella società contemporanea, Charles Bukowski e la letteratura americana. Ma anche Rousseau, l’Argentina, i Tupac Amaru. Un’aspra critica ai nostri governanti è seguita da una descrizione della Turchia cara a Mauro, quindi racconti di vita, talora righe colme di tenerezza. E poi, gli alberghi. A questi luoghi di passaggio, contenitori temporanei di mille storie diverse, Mauro dedica un’intera sezione, la più interessante del libro: si tratta di scene di grande immediatezza, quasi brani cinematografici. Difficile immaginare come tutto ciò possa convivere in una sola opera. Eppure, come il “lungo girovagare dei pensieri che portano in nessun posto”, così i componimenti si susseguono senza un filo logico e forti del verso libero. Forse in questo sta il fascino della raccolta: girovagare insieme a pensieri dell’autore ha il suo perché.
LinguaItaliano
Data di uscita3 gen 2013
ISBN9788865379813
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    Anteprima del libro

    La fatica di non pensare - Mauro Fornaro

    André

    Preambolo

    Verità

    Intanto inizierei

    col dire agli amici

    tedeschi

    che non si cena

    con il cappuccino.

    Verità scontata

    direte voi.

    Ma per definizione,

    quasi ogni verità

    è scontata.

    Poi, preso atto che

    Silvia ha imparato quasi tutti i congiuntivi

    e che Paris De Gaulle è l’aeroporto più freddo del mondo,

    direi che il compagno Fidel

    ha messo i cannoni a testa

    in giù e li usa come pilomat

    nelle zone pedonali.

    Che genio!

    E pensare che gli americani si sono fatti fregare

    anche su questo.

    Ne avrebbero loro di cannoni da mettere a testa in giù

    e forse non solo cannoni …

    L’altro giorno mi è venuta in mente

    questa domanda

    Qual è la città più brutta che abbia mai visto?

    Spalato, direi. A parte il castello, tutto il resto

    è più triste di porto Marghera.

    In viaggio ho scoperto

    l’inusuale ma valido

    abbinamento

    tra pizza e pina colada.

    E finché

    ero in ferie

    il governo Berlusconi ha incassato

    la fiducia.

    Qualcuno a lamentarsi che ha fatto campagna acquisti

    tra il FLI.

    Ma, dico io, e gli altri non hanno fatto la stessa cosa?

    Ultime due considerazioni su questo affare.

    La prima, il PD ha fatto l’ennesima figura barbina.

    Giusto, giustissimo.

    Per fortuna che Silvio c’è, altrimenti

    toccherebbe comandare a Bersani

    e non saprebbe neanche come adescare una escort.

    La seconda, sbaglio

    o tra pausa pre-voto di fiducia e di fine anno

    è stato fatto più di un mese di vacanza parlamentare?

    Bene! E poi c’è ancora chi vi dà il voto.

    Non ve lo meritate il mio voto.

    E non ditemi che sono controcorrente,

    sono sempre lo stesso.

    Voi vi adattate.

    Le mie idee non sono criminose, né criminali.

    I vostri voti e la vostra ignoranza sono dei crimini!

    Anni fa in Argentina

    ci furono 5 presidenti in 7 giorni.

    E pensate che

    nessuno di questi era

    meu amigo Charly Brown.

    Che dire del generale

    Antonio Lopez de Santa Anna

    che fu tre volte dittatore del Messico,

    e fece seppellire,

    con fastosi funerali,

    la propria gamba destra

    che aveva perso in guerra?!

    E il suo collega,

    il generale Gabriel Garcia Moreno,

    che governò l’Ecuador per 16 anni.

    Alla morte

    il cadavere fu vegliato,

    vestito di tutto punto,

    seduto sulla poltrona presidenziale.

    Una gran bella verità che vi voglio dire è sul tipo di libro

    che mi piace leggere.

    Deve essere graffiante, dolce, intenso, puro.

    Deve essere dissacratorio, romantico, rivoluzionario, antitutto ma provita.

    Pieno di contrasti, di tristezza e solitudine.

    Il libro deve osare.

    Invece, che mi capita di leggere?

    Libri scritti bene ma senza aggressività.

    Non basta vendere un milione di copie per scrivere bene,

    e non basta saper scrivere bene per vendere milioni di libri.

    Il problema non è saper scrivere,

    è

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