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Matrimoni omosessuali. La marcia verso l’uguaglianza
Matrimoni omosessuali. La marcia verso l’uguaglianza
Matrimoni omosessuali. La marcia verso l’uguaglianza
E-book146 pagine1 ora

Matrimoni omosessuali. La marcia verso l’uguaglianza

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[Tempo di lettura: 90 minuti c.a.]

Con il sì del Parlamento francese, i Paesi del mondo in cui i matrimoni omosessuali sono legali sono 14. Verrebbe da dire: ancora pochi rispetto alle 193 nazioni dell’ONU! Eppure qualche decennio fa questo numero era assolutamente impensabile. Il cammino di questa causa ha quasi dell’incredibile e un valore simbolico enorme: nelle grandi democrazie è stata posta fine alla discriminazione subita da chi ama persone dello stesso sesso. Questo ebook, che si può leggere nel tempo di un episodio della serie televisiva “Gossip Girl”, ricostruisce questo cammino dalla rivolta del bar di Stonewall a New York il 28 giugno del 1969 alla legge francese del 23 aprile 2013.

La prima nazione a riconoscere l’uguaglianza omosessuale sono stati i Paesi Bassi nel 2001; all’epoca schierarsi in favore dei diritti degli omosessuali significava subire la bocciatura delle opinioni pubbliche, come è avvenuto a John Kerry alle presidenziali USA del 2004. Otto anni dopo invece Barack Obama è riuscito a vincere anche grazie al suo “ok” alle nozze omosessuali.

Il vento favorevole ai diritti degli omosessuali è spirato forte anche in Europa negli ultimi anni, ma non in Italia. Il nostro Paese sconta un ritardo culturale molto forte, nonostante la Corte Costituzionale abbia chiarito che nessuna norma della nostra Costituzione impedisce il riconoscimento dell’uguaglianza per gli omosessuali. L’unico tentativo fatto negli ultimi anni, il progetto di legge dei DICO, è fallito anche per l’opposizione della Chiesa cattolica. Una situazione che distanzia il nostro Paese sempre di più dall’Europa e dal resto delle grandi democrazie occidentale.

In Italia la scintilla di Stonewall deve ancora provocare l’incendio. E forse ci sarà ancora da aspettare.
LinguaItaliano
EditoregoWare
Data di uscita23 mag 2013
ISBN9788867970674
Matrimoni omosessuali. La marcia verso l’uguaglianza

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    Anteprima del libro

    Matrimoni omosessuali. La marcia verso l’uguaglianza - Andrea Mollica

    © goWare 2013

    ISBN 978-88-6797-067-4

    Redazione: Marco Rosati

    Copertina: Lorenzo Puliti

    Sviluppo ePub: Elisa Baglioni

    Selezione scene film e video: Stefano Cipriani

    goWare è una startup fiorentina specializzata in digital publishing

    Fateci avere i vostri commenti a: info@goware-apps.it

    Blogger e giornalisti possono richiedere una copia saggio a Maria Ranieri: mari@goware-apps.com

    Made in Florence on a Mac

    L’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non gli è stato possibile comunicare, nonché per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti dei brani riprodotti nel presente volume.

    Scene dei film e dei video degli intermezzi (1 minuto)

    Campagna di Get up (Australia, 2010); Contracorriente di Javier Fuentes-León (Perù/Colombia, 2009); Legalize love (USA, 2012); Spot della Guinness (Irlanda, 1995; mai trasmesso); Spot di C4EM, Coalition for Equal Marriage (di Mike Bonaiuto, Inghilterra, 2012); Silent Stories di Hanne Phlypo (Belgio/Algeria, 2010); Macklemore & Ryan Lewis, Same Love (USA, 2012); Three Veils di Rolla Selbak (USA, 2011); Condividilove (Italia, 2012)

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    Get Up è un’associazione australiana, slegata da partiti, il cui obiettivo è mediare tra cittadini e politici. Il video (divenuto un caso mediatico per aver raggiunto in pochissimo tempo oltre un milione di visualizzazioni) promuove il matrimonio gay in Australia, Paese in cui sembra essere supportato dal 57% della popolazione.

    Guarda il video sul web

    La lunga marcia verso l’uguaglianza

    Libertà, Uguaglianza e Fraternità. Quando la Rivoluzione francese impose le nuove parole d’ordine sulle quali incardinare la società moderna, anche chi aveva la colpa di amare persone dello stesso sesso ne trasse beneficio. Dopo la presa della Bastiglia la condanna a morte per atti omosessuali fu cancellata dal Codice Penale. Nel 1791, subito dopo la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e del cittadino sancita dall’Assemblea nazionale [vedi Figura 1 – La dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino], l’omosessualità fu legalizzata, ponendo così fine alla repressione medievale che aveva colpevolizzato l’amore tra persone dello stesso sesso.

    Il Codice Penale di Napoleone del 1810 confermò la decisione di non sanzionare più i cosiddetti reati immaginari, ovvero quei comportamenti come l’eresia, la bestemmia o appunto la sodomia nei quali mancava una parte lesa. Le conquiste dell’imperatore francese esportarono nel resto dell’Europa la cancellazione delle leggi o degli statuti contro l’omosessualità, così che l’anima cattolica del Vecchio Continente non perseguitò più le persone dello stesso sesso che si amavano, a differenza della parte protestante. La permanenza del reato di sodomia nel Codice Civile tedesco, al paragrafo 175, portò il medico Magnus Hirschfeld a fondare a Berlino a fine Ottocento il primo movimento di liberazione omosessuale, il Wissenschaftlich-humanitäres Komitee (WSK).

    Il comitato scientifico-umanitario si batté a fianco dei gay[1] sottoposti a processo per i loro rapporti amorosi, producendo una copiosa mole di materiale scientifico, legato all’attività dell’Istituto per la Sessuologia di Berlino (Institut für Sexualwissenschaft) e numerosi appelli al fine di riconoscere la liceità dell’amore tra persone dello stesso sesso. La battaglia del WSK raccolse autorevoli sostenitori, come Albert Einstein, Rainer Maria Rilke o Thomas Mann, ma nonostante la sua diffusione nelle maggiori città europee rimase confinata nella cerchia ristretta delle élite professionali e accademiche.

    Maggior successo ebbe nella Repubblica di Weimar l’associazione Bund für Menschenrechte (Federazione per i diritti umani), che però come il WSK cadde sotto la feroce repressione del nazismo. Il regime hitleriano impose sin dall’inizio una brutale persecuzione dell’omosessualità, uccidendo nei campi di sterminio decine di migliaia di persone che amavano persone dello stesso sesso. Anche nell’Unione Sovietica, dopo che la rivoluzione di Ottobre aveva portato alla legalizzazione delle unioni gay, la svolta staliniana aveva condotto a una feroce repressione della devianza borghese dell’omosessualità.

    Nelle notte del totalitarismo, tra le innumerevoli tragedie provocate, si era spento anche il primo focolare del movimento gay e l’unica rivista omosessuale al mondo, "Der Kreis (Il cerchio"), era pubblicata nella neutrale Svizzera. Attorno a questo bimestrale si erano radunati migliaia di omosessuali di tutto il mondo, che partecipavano alle feste convocate a Zurigo dal suo fondatore, l’attore Karl Meier. La fine della seconda guerra mondiale permise a molti gay di non temere per la propria vita rivendicando la propria identità.

    Nell’Europa centrale e del Nord furono fondate nuove associazioni che rivendicavano i diritti per chi amava persone dello stesso sesso. La più antica organizzazione LGBT al mondo è la COC Nederland, fondata ad Amsterdam nel 1946 come Shakespeare club da alcuni omosessuali che erano stati in precedenza collaboratori di una rivista, Levesnrecht (Diritto all’amore), chiusa poco dopo l’invasione nazista. Rinominata l’associazione Cultuur en Ontspanningscentrum (Centro di cultura e piacere), nel 1949, la COC è diventata così la prima organizzazione mondiale a fornire ai propri iscritti sia la possibilità di condividere battaglie politiche per la causa dell’uguaglianza sia spazi comuni da dedicare alla socializzazione.

    A partire dagli anni Cinquanta e Sessanta furono infatti fondati i primi bar e discoteche gay che si sono poi diffusi in tutto il resto del mondo occidentale. Nel 1962 la COC assunse una nuova denominazione, diventando l’Associazione olandese degli omofili. Subito dopo la seconda guerra mondiale il movimento gay preferiva la definizione di omofilia a quella di omosessualità, una caratteristica di molte altre organizzazioni europee nate sulla scia della COC, come la danese Forbundet at 48, che poi ispirò sezioni locali in Svezia e Norvegia. Nel 1951 il presidente della COC convocò il primo congresso delle associazioni omofile, a cui si unirono, oltre alla già citata svizzera Der Kreis, anche associazioni nate in Francia, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.

    La scintilla di Stonewall

    Negli USA la prima associazione gay era stata fondata nel 1924 a Chicago, la città di Barack Obama, il primo presidente americano a schierarsi a favore dell’uguaglianza per chi ama persone dello stesso sesso. La Society for Human Rights [vedi Figura 2 – L’atto costititutivo della Society for Human Rights] si ispirava al WSK tedesco di Magnus Hirschfeld e durò

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