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Il primo libro di Pirlik: ovvero: Come sterminare e vivere felici
Il primo libro di Pirlik: ovvero: Come sterminare e vivere felici
Il primo libro di Pirlik: ovvero: Come sterminare e vivere felici
E-book526 pagine8 ore

Il primo libro di Pirlik: ovvero: Come sterminare e vivere felici

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Info su questo ebook

In questo Massacrante Tomo Autobiografico (MTA) si contemplano le Eroiche Gesta (EG) e le Indispensabili Stragi (IS) compiute da un Onesto Serial-Killer Nazifascista Italiano (OSKNI) nell'Anno Domini (AD) 3015, in un Universo Parallelo Appartenente al Multiverso (UPAM) nel quale la Massacrante Grande Gloriosa e Giusta Prima Guerra Mondiale Patriottica (M2G4P2) per Nostra Grande Fortuna (NGF) non è mai terminata.
LinguaItaliano
EditoreAbel Books
Data di uscita25 gen 2016
ISBN9788867521746
Il primo libro di Pirlik: ovvero: Come sterminare e vivere felici

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    Anteprima del libro

    Il primo libro di Pirlik - Roberto Tosini

    Roberto Tosini, alias:

    Anonimo Longobardo del XXXI° Secolo

    IL PRIMO LIBRO DI PIRLIK

    ovvero: Come sterminare e vivere felici

    AbelBooks

    Collana:  Si salvi chi può; cioè io.

    Proprietà letteraria riservata

    © 2016 AbelBooks

    Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico.

    Le richieste per l’utilizzo della presente opera o di parte di essa in un contesto che non sia la lettura privata devono essere inviate a:

    AbelBooks – Massimo Lerose editore

    via Leonardo Da Vinci Pal. CEEPLA snc

    04019 Terracina (Latina)

    ISBN 9788867521746

    Indice

    Sinossi

    Bugiardino

    Prologo

    Strage Prima

    Strage Seconda

    Strage terza

    Strage Quarta

    Sinossi

    In questo Massacrante Tomo Autobiografico (MTA) si contemplano le Eroiche Gesta (EG) e le Indispensabili Stragi (IS) compiute da un Onesto Serial-Killer Nazifascista Itagliano (OSKNI) nell'Anno Domini (AD) 3015, in un Universo Parallelo Appartenente al Multiverso (UPAM) nel quale la Massacrante Grande Gloriosa e Giusta Prima Guerra Mondiale Patriottica (M2G4P2) per Nostra Grande Fortuna (NGF) non è mai terminata.

    Bugiardino    

    Indicazioni terapeutiche: questo prodotto dell'Alta Farmacologia Itagliana è fortemente indicato per la cura di tutte le patologie che affliggono quotidianamente l'itagliota medio, ovverosia:

    ipocrisia, intolleranza, pregiudizio, nazifascismo, omofobia, conformismo, razzismo, misoginia, bigotteria, baciapilismo, corruzione, ignoranza, mammismo, mafiosità, omertà, familismo amorale ed attaccamento fanatico a Potere, Denaro, Calcio, Figa, Cazzo e Formula 11 (elencati qui in ordine decrescente di importanza).

    Controindicazioni: prodotto sconsigliato in caso di allergia acclarata a tutti quei medicamenti che mettono in funzione il cervellino bacato da canarino del suddetto itagliota medio.

    Precauzioni per l'uso: attenzione! Nuoce gravemente alle donne in stato di gravidanza o allattamento ed ai seguaci della Santissima Kiesa Khattolika Apostolika Vatikana Rognana, in particolar modo alle beghine paolotte ed agli atei devoti; cioè al 98,7% degli itaglioti.

    Posologia: assumere a digiuno non più di tre pagine al giorno; a stomaco pieno causa vomito.

    In caso di overdose chiamare al 911 la Sakra Inkuisizione Khattolika Apostolika Vatikana.

    Effetti collaterali: il trial clinico ha rilevato un certo numero di casi infausti di diarrea, impotenza, schizofrenia, isterismo, scolo nero, polluzione notturna, piattole, paranoia, colesterolo e voglia impellente di ribellarsi all'Autorità Costituita.  

    Interazioni: questo prodotto interagisce negativamente col Kapitalismo e con le Grandi Religioni Monoteiste ma sopratutto con gli iper-super-ultra-mega corrotti politicanti itaglioti.

    Prologo

    Cantami o Guerra l'ira funesta della mia piccola Caterina

    che infiniti addusse lutti agli ignoranti itaglioti

    nei cui cervellini da canarino albergano solo Potere, Denaro, Calcio, Figa e Formula 11

    e molte anzitempo animelle mammalucche spedì in pasto a cani ed uccelli

    per la gioia ed il sollazzo di Dio Padre Onnipotente Creatore del Cielo e della Terra

    che dall'alto dell'Olimpo spudoratamente sghignazza

    mentre irride e sbeffeggia le nostre miserevoli sorti.

    Strage Prima

    Sotto l'Albero di Natalo

    (ovvero: Si salvi chi può!)

    Cazzo, come sgrava bene la mia piccola Caterina!

    Sputa fuori 21 colpi al minuto secondo pari a 1260 colpi al minuto primo, eppure riesco a sentirli uscire uno ad uno. Al mio unico ignorante lettore l'arduo compito di calcolare quanti millisecondi intercorrono tra un proiettile e l'altro; ammesso e non concesso che sappia cosa siano i millisecondi.

    Percepisco la più lieve variazione del suo dolce, calmo, caldo ritmo e ne comprendo subito le ragioni: variazioni di temperatura, di pressione atmosferica, bossoli difettosi, caricatori deformati, riscaldamento della canna. Purtroppo le munizioni non possiedono la precisione meccanica della mia piccola Caty che ovviamente nutro solo con proiettili ad uranio impoverito, costosi sì ma  perforanti, performanti e con il non trascurabile pregio di indurre tumori maligni negli eventuali, indesiderabili ed indesiderati superstiti.

    Qualche Disfattista azzarda che in questi ultimi secoli della nostra Grande Gloriosa e Giusta Mortifera Guerra Mondiale Patriottica (G4M2P), iniziata giusto 1100 anni or sono, la produzione della nostra Grande Gloriosa e Giusta Mortifera Industria Bellica Nazionale (G3MIBN) sia andata gradualmente deteriorandosi. Ignobile calunniatore! Malefico delinquente! Mi piacerebbe avere a portata di tiro uno di questi signorini per fargli assaggiare l'elevata qualità di questo prodotto interamente Made in Itagly; sono certo che cambierebbe idea subito; ...subito prima di tirare le cuoia, ovviamente.

    Fortunatamente però io appartengo alla nobile e millenaria stirpe tutta itagliana degli Imboscati, che tanto fa onore al Bel Paese dove il Si Stona (BPS2); i Disfattisti ed i Pacifisti li schifo io, ci sputo sopra io; anzi, ci raffico sopra io: altro che! L'Imboscamento è cosa sublime: tocca agli altri, ai Fessi, andare a pigliarselo nelle mele (sia detto con rispetto parlando); noi Imboscaderos (come ci chiamiamo famigliarmente ed affettuosamente tra noi) ce ne stiamo al calduccio sui letti di lana; abbiamo altro da fare che rischiare la ghirba sui campi di battaglia. A chi mi da dell'imboscato rispondo come rispondeva Peppino il Caldo: Imboscato io?!? Imboscatissimo!!!

    Come il mio unico ignorante lettore avrà già potuto notare fin dai primissimi paragrafi di questo libro autobiografico, io sono una persona molto civile, dai modi squisiti e per nulla incline alla scurrilità ed alla volgarità, modi di fare che aborrisco; affermo ciò senza vanteria alcuna: sono un Perfetto Gentiluomo d'Altri Tempi (PGAT). Ne ho già fornito la prova provata: qua sopra avrei potuto scrivere pigliarselo nel culo o incularsi o cagami sto'cazzo oppure fammi una pippa oppure ancora socmel ben in pònta o sucaminchia; mentre invece, essendo io una personcina ammodino, ho scritto gentilmente pigliarselo nelle mele. Sia però chiaro fin da subito che nutro il più profondo disprezzo per questo mio unico ignorante lettore: patti chiari, amicizia lunga; di conseguenza questo sfaccendato perdigiorno dispone di due sole opzioni: sopportare pazientemente e stoicamente le mie elucubrazioni o andarsene beatamente affanculo.

    Non voglio però insinuare qui il dubbio che i libri siano ormai oggetti inutili; ben è vero che nessun itagliota li legge più da tempo immemorabile, tuttavia va riconosciuto che conservano la loro indubbia ed innegabile utilità: ad esempio quando si rompe la gamba di un tavolo o di una seggiola o il piede di un sofà o del talamo nuziale, una pila di buoni libri dotati di opportuno spessore culturale può rendersi indispensabile onde sorreggere le umane attività e ristabilire l'equilibrio del sistema.

    Questi ed altri simili stupendi e profondi pensieri circolano nel mio cervello, rimbalzando come palline da ping-pong contro le pareti interne della scatola cranica senza mai riuscire a uscirne fuori  indenni, mentre viaggio ad alta velocità verso la Megalopoli di Melano (M2).

    Viaggio infatti a ben 12 chilometri orari: più di così non è possibile in quanto la mia utilitaria FEAT modello Puntoeaccapo è appesantita dai regolamentari 600 quintali di corazza e dalle indispensabili 25 tonnellate di munizioni. Provengo da Bilogna, ultima tappa di un lungo e faticosissimo tour che tutti gli anni è mio dovere compiere in giro per l'Itaglia nei mesi di ottobre, novembre e dicembre. Il mio compito, affidatomi da Sua Eccellenza il Cavalier Berluskazzo (SECB) in persona, consiste nello sfoltire un po', anzi parecchio, gli Istituti Assistenziali (IA) dove vengono detenuti gli handicappati, gli orfani, i malati terminali, i drogati, i matti, i paralitici, gli omosessuali, i mongoloidi, gli ultraottantenni, gli storpi, gli obesi, i convalescenti, i diabetici, i dializzati e via dicendo; per tutti noi, Buoni ed Onesti Serial-Killer Nazifascisti (BOSKN), è un preciso dovere quello di sterminare più gente possibile e vivere felici. 

    Nota qui, o mio sciagurato unico ignorante lettore, un altro fulgido esempio del mio galateo così avulso dalla volgarità: infatti ho scritto omosessuali e non culattoni, frocioni, ricchioni, finocchi e nemmeno rottinculo, come si esprime invece correntemente, coerentemente e correttamente l'itagliota medio dei giorni nostri.

    Tutta quella gente improduttiva pesa orribilmente sul Bilancio dello Stato, devasta il Debito Pubblico, aumenta il Deficit Consolidato, aumenta lo Spread rispetto ai Bund della Todiskbanch e, quel che è peggio, va a diminuire il PIL, sia in termini di PIL globale che di PIL pro capite, ed il PIL (Prodotto Interno per i Ladri) com'è noto, è il feticcio fondamentale dell'Economia Moderna.

    Non bastasse, la spesa improduttiva per mantenere quella maramaglia negli Istituti Assistenziali deprime la Borsa e le Banche e riduce quei profitti finanziari speculativi sui quali è fondata la Nostra Magica Economia Kapitalista (NMEK), avente il giusto e sacrosanto scopo di rendere i ricchi sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri; principio generale che approvo senza se e senza ma. Il che è cosa gravissima in quanto le nostre Gloriose Banche itagliane e la Borsa costituiscono la vacca da mungere per i nostri ottimi politicanti e per i nostri indefessi industriali, sempre al lavoro, 24 ore su 24, 365 giorni all'anno, per costruire società a scatola cinese o a matrioska allo scopo di trasferire nei Paradisi Fiscali Tropicali (PFT) i profitti estorti al popolo bue, il quale tali profitti ha creato col suo duro ed indefesso lavoro; più fesso che inde, per la verità.

    Paradisi Fiscali Tropicali nei quali i nostri amatissimi Pescecani della Finanza e dell'Industria possono finalmente, giustamente e serenamente godersi i suddetti capitali mentre, comodamente sdraiati in riva al mare sotto l'ombrellone, uno schiavetto negro serve loro su un vassoio d'argento un ottimo cocktail americano fresco fresco fresco a base di bitter, vermouth e seltz, mentre una stupenda prostituta mulatta minorenne sollecita e solletica il loro pacco genitale. D'altra parte il giusto e sacrosanto obiettivo finale, nella vita di ogni itagliano medio che si rispetti, è proprio questo: riuscire, mediante mazzette, furti, grassazioni, truffe, tangenti, estorsioni, concussioni, ricatti, rapine, intimidazioni ed evasione fiscale, ad accumulare abbastanza denaro per potersi poi ritirare nel più lussuoso resort di un'isola tropicale, in compagnia di una bella figa minorenne (max. anni 16; non di più mi raccomando!) totalmente disponibile a qualsivoglia maialata sessuale.

    I Pescecani del Kapitalismo (PK) hanno ogni diritto di inchiappettare il proletariato in quanto da che mondo è mondo si sa che l'Imprenditore è più intelligente, più istruito, più bello, più figo, più preparato, più virile, più chiavatore, più acculturato, più elegante e più chic del vile operaiaccio. Inoltre è risaputo che l'Imprenditore ha il cazzo più lungo e più duro sia del magùt che del magùttasc, e con molta più capacità di penetrazione rispetto ai deboli e miseri pisellini che ciondolano tristemente tra le gambe del popolino beota. Senza poi mettere in conto che la canaglia popolare è afflitta da un metabolismo plebeo di fantocciana memoria che le causa sbadigli, rutti, scoregge, loffe, diarrea e sonnolenza post-prandiale in continuazione ed in pubblico, mentre invece l'Imprenditore sa trattenersi e sfogarsi solo nel chiuso del cesso ove può anche spararsi qualche buona pippa senza esser visto da alcuno. Va poi messo generalmente in conto che mentre l'Imprenditore, dopo aver cagato, tira correttamente e correntemente la catena dello sciacquone facendo defluire rapidamente i suoi liquami nella fogna, il magùt intasa ed appila il water con la sua merdaccia e poi tutte le volte bisogna chiamare il camion degli spurghi fognari con conseguente aggravio delle spese condominiali.

    Tutti noi itaglioti siamo follemente innamorati del Kapitalismo in quanto, se è pur vero che è il peggior sistema economico-politico-sociale mai apparso sulla faccia della Terra, è pur vero che sinora non ne è stato ancora inventato uno peggiore, e senza un nuovo e peggior sistema è meglio tenersi quello vecchio. E' ben vero che al Peggio non c'è limite, ma occorre darsi da fare per tentare di superare tale limite; inoltre noi itaglioti amiamo il Peggio, lo cerchiamo senza sosta e lo aneliamo con ansia.

    Com'è arcinoto, senza Società a Scatole Cinesi (S2C) e Paradisi Fiscali Tropicali (PFT) il Meraviglioso Sistema Finanziario Itagliano (MSFI) crollerebbe all'istante; per non parlare poi del fatto increscioso che se non potessero mungere le Banche i nostri Politicanti entrerebbero in crisi di astinenza proprio come succede tragicamente ai vitelli rimasti orfani della tetta della vacca, o agli eroinomani che hanno perso il contatto con il loro spacciatore di fiducia. Si avrebbe quindi anche il conseguente tracollo del nostro Grande Glorioso e Giusto Sistema Partitocratico (G3SP): ovviamente tutti Noi itaglioti vogliamo e dobbiamo scongiurare tali sciagure.

    Inoltre la maramaglia chiusa in quei sordidi Istituti Assistenziali non è in grado di fornire la quantità di carne da cannone necessaria ad alimentare il macello al fronte, essendo inabile a maneggiare il fucile ne tanto meno la mitragliatrice. E' quindi mio Dovere di nazifascista e di serial-killer dare una mano nell'Opera Meritoria (OM) di ridurre il numero di costoro; ed io non sono certo Uomo che si sottragga ai suoi Doveri. Debbo però confessare che in questo mio duro lavoro la Caty, benché utile e meritevole, non è stata sufficiente ed ho dovuto integrarla con dodici dozzine (12e2) di zainetti ripieni di panetti di tritolo; purtroppo nella vita, per tirare a campare, occorre scendere a faticosi compromessi.

    Domanda al volo: quanto fa 12 al quadrato? Rispondi al volo senza carta, penna o calcolatrice. Risposta sbagliata: sei meno che un asino, sei più ignorante di Pinocchio, vai ad abitare nel Paese dei Balocchi (PB); anzi, ci sei già: sei in Itaglia.

    Medita, mio unico imbelle lettore, medita: ti sto fornendo sublimi consigli di Vita.

    Quanto al Berluskazzo, tutti noi cittadini itagliani lo amiamo alla follia, senza riserva alcuna: Egli rappresenta il coacervo ed il miscuglio di tutti i nostri peggiori difetti e di tutti i nostri peggiori vizi, sommati assieme e moltiplicati per cento; mai ci sentiremmo di amare un tizio onesto e virtuoso perché per contrasto farebbe risaltare quelle emerite merde che in effetti siamo. Invece il Berluskazzo, essendo peggiore del peggiore di noi itaglioti, per contrasto ci fa sembrare migliori di quelle emerite merde che in effetti siamo: ecco perché da secoli votiamo entusiasticamente per lui.

    Ma non finisce qui: noi itaglioti amiamo il Berluskazzo anche perché vorremmo avere anche noi i suoi soldoni, non importa se guadagnati con metodi leciti o illeciti. L'onestà è l'ultima delle nostre preoccupazioni; una vita seria ed onesta ci entusiasma meno dei peli del culo di un cane o dei panni che girano nell'oblò della lavatrice durante la centrifuga. Inoltre anche noi vorremmo possedere come il Berluskazzo un harem di vergini minorenni da stuprare a gogò a nostro completo piacimento; meglio ancora se si tratta di vergini minorenni importate da paesi poveri del terzo Mondo, in modo da sottometterle ed umiliarle col Potente Fallo dell'Uomo Bianco (PFUB), com'è giusto che sia. Insomma: la gran quantità di Figa E Denaro (FED) in possesso del Berluskazzo suscitano in noi itagliani grande invidia e grande ammirazione.

    Certo è che in un qualsivoglia Paese Civile (PC) un individuo come il Berluskazzo a quest'ora starebbe rinchiuso dietro le robuste sbarre di una galera viste tutte le porcate che ha combinato; e non da oggi ma da decenni; anzi: in un qualsivoglia Paese Civile non si sarebbero mai sognati di affidargli nemmeno la gestione di una salumeria. Per nostra grande fortuna l'Itaglia è un Paese Incivile (PI) e così possiamo continuare a godere della sublime presenza di questo meraviglioso ometto politico. Onestamente va però riconosciuto al Berluskazzo un successo politico mondiale unico, riuscito nei secoli solo a Lui: mettere d'accordo tra loro per una volta destra e sinistra amerikane, compattamente coalizzatesi ai suoi danni; in effetti il Nostro corteggiò a lungo l'estrema destra amerikana, che però sempre lo schifò a causa delle sue amicizie con Puttanin e Gaddaffi.

    Il Berluskazzo afferma di essere abilitato a far politica in quanto imprenditore; purtroppo però politica ed imprenditoria sono mestieri diversissimi, che richiedono esperienze diversissime, sensibilità diversissime, professionalità diversissime, abilità diversissime; quindi richiedono uomini diversissimi. Un imprenditore non dovrebbe mai mettersi a fare il politico ed un politico non dovrebbe mai mettersi a fare l'imprenditore: è come mettere il pasticcere a fare il muratore ed il muratore a fare il pasticcere: un imprenditore è costituzionalmente inadatto a fare il politico, e viceversa; politica ed imprenditoria sono in realtà due lavori assolutamente incompatibili. Un imprenditore nella sua azienda è in sostanza un piccolo dittatore: comanda e basta, non media con nessuno; invece un uomo politico, in una democrazia, deve saper mediare continuamente tra interessi diversi e spesso contrastanti. Così come non ci si può improvvisare muratori o pasticceri da un giorno all'altro, allo stesso modo non ci si può improvvisare uomini politici, a meno che un tizio non abbia la ferrea volontà di combinare Immensi Casini e Colossali Puttanate (IC2P): in questo caso può improvvisarsi benissimo, proprio come fece a suo tempo il Berluskazzo scendendo in politica, come se la politica fosse la cantina sotto casa sua.

    Cuma se dìs a Melan: Ufelè fa il tò mistè!

    Adesso però il mio unico ignorante lettore non mi venga a dire che non conosce il dialetto melanese, altrimenti lo prendo a staffilate; el sarà minga un terùn?!?

    Tuttavia queste cose qui le dico e qui le nego perché se venissero all'orecchio del popolino ignorante potrebbero suscitare in esso bassi istinti di ribellione contro quelle Classi Sociali Superiori (CS2) di cui io sono parte integrante; se il volgo si ribellasse rischierei di perdere i miei privilegi e le mie rendite di posizione.

    Anch'io come tutti gli itaglioti amo alla follia il Cavalier Berluskazzo al punto che sono diventato un suo paladino: Egli per me è Dooh Nibor, il Cavaliere Senza Macchia e Senza Paura per Antonomasia (CS2MPA), vale a dire il vero Robin Hood alla rovescia dei nostri tempi, il fulgido eroe che ruba ai poveri per dare ai ricchi, cioè per dare a se stesso ed alla sua ristretta classe sociale. Suscitano in me grande ilarità ma nessuna compassione quei miserabili poveracci che votano in massa per miliardari che difendono interessi esattamente opposti ai loro.

    In ogni caso il nostro beneamato Berluskazzo, oltre che Unto dal Signore (US), è Mondo di Ogni Peccato (MOP) in quanto non è colpa sua se è perennemente arrapato: la colpa è tutta dei suoi ormoni e del suo bischero completamente fuori controllo (out of control).

    Che colpa può avere un poveraccio se tra le gambe si ritrova un cazzo ribelle e fuori controllo che ha ormai conseguito una vita propria e fotte all'insaputa del suo proprietario?

    Consulto la tabella di marcia e la mappa del fronte: dopo la curva di Lodo è segnalata sulla destra un'enclave krukka. Cos'è un'enclave? Cerca questa parola sul vocabolario o su Gùggol, visto che sei ignorante, quindi ignori: sei ignorante come una gaba. Cos'è una gaba? Fattelo spiegare dal tuo bisnonno pirata. Non trovi sul vocabolario la e di enclave? Ti aiuto io: la e viene dopo la zeta di zuzzurellone.

    Faccio subito scendere sui vetri blindati di destra la capottatura corazzata laterale destra; puntualmente i colpi dei cecchini todiski si abbattono sul lato destro della FEAT; dopo pochi chilometri c'è un'altra enclave, questa volta sulla sinistra; sollevo quindi il lamierone di destra ed abbasso quello di sinistra; altra grandinata di colpi, questa volta sulla sinistra.

    Che palle! Siamo alle solite! Questi tognini krukki sono alquanto prevedibili: non c'è gusto.

    Tuttavia devo riconoscere che in mancanza di questi ribadocchini teutonnici non sarebbe possibile la perfetta struttura sociale itagliana, basata su questa Grande Gloriosa e Giusta Guerra Mondiale (G4M) che dura ormai da un millennio più un secolo tondi tondi. Di conseguenza nell'Economia Generale del Creato (EGC) anche questi rompiballe svolgono la loro funzione, fastidiosa sì, ma utile e meritoria. E' proprio vero che su questo globo terracqueo tutto serve, tutto si tiene, tutto è in connessione ed in interconnessione; non ci sono nel mondo isole felici, al punto che nessun uomo, per quanto idiota, è un'isola; l'entropia è in aumento e lo è pure la connessione tra le cose. L'Universo è come il maiale: non si butta mai via niente.

    Informazione di servizio per l'itagliota ignorante: l'entropia è un piatto della cucina romagniuola che va gustato bevendoci sopra un buon bicchiere di Sangrìa.

    Il mio unico ignorante lettore a questo punto si chiederà: Per quale motivo questo stronzo sta scrivendo questo suo primo libro? Ma è chiaro: lo faccio per trasmettere alle Future Generazioni (FG) tutta l'Immensa Saggezza (IS) che ho tratto dalle mie Molteplici Esperienze di Vita (MEV).

    Questo libro avrà raggiunto il suo scopo se sarà riuscito a far rinsavire il cervellino bacato di uno solo dei 60 milioni di itaglioti che abitano lo stivaletto affondato nel Mare Lorum; cervellino talmente bacato che le sue rotelle necessiterebbero di urgente lubrificazione con un buon olio sintetico multigrado gradazione SAE 5W-50.

    Notare che scrivo questo mio primo libro a prezzo di immensi sacrifici essendo io, come il 98,7% degli itagliani, un analfabeta di ritorno; ciò nel perfetto rispetto dell'Antica Tradizione Itagliota (ATI) che comanda che più si è incompetenti ed ignoranti riguardo un certo argomento, più se ne scriva al riguardo. Anzi: qua da noi vale la regola che più un itagliota è incompetente riguardo una certa mansione più verrà chiamato a ricoprire posizioni di responsabilità riguardo a quella stessa mansione, in modo da poter arrecare il massimo danno possibile e combinare le peggiori stronzate immaginabili. Ad esempio nel nostro Eroico Ejercito Itagliano i cuochi vengono messi a fare i meccanici, gli infermieri a fare i cuochi ed i meccanici a fare gli infermieri, in modo che il cerchio si chiuda.

    Da buon itagliota sono fiero della mia ignoranza; di conseguenza sono fiero del fatto che questo mio primo libro sia pieno zeppo di errori di ortografia, sintassi e punteggiatura,;.!? Il mio unico lettore potrà così divertirsi a trovarli ed enumerarli; non si azzardi però a dileggiarmi o a perculeggiarmi altrimenti vado a casa sua in compagnia della mia beautiful Caterina (ho saputo da un tal Humbert Eko che fa molto figo inserire ogni tanto nel discorso qualche termine inglisc).

    Ci sono moltissimi itaglioti ignoranti che asseriscono: Che me ne futtesse ammè del debito pubblico? Che me ne futtesse ammè del deficit dello Stato? Che me ne futtesse ammè dello spread? Che me ne futtesse ammè dell'evasione fiscale? Che me ne futtesse ammè delle Mafie? Che me ne futtesse ammè se la Kiesa Khattolika mi tarpa il cervello? Io guardo solo al mio stipendio che è basso, alla mia pensione che è al minimo, al fatto che sono disoccupato, cassintegrato, licenziato, mobilizzato, precario, esodato, cocococorriccò.

    Stolti! Questi scemotti non hanno ancora capito che la loro disoccupazione, il loro salario, la loro pensione, la loro cassa integrazione, il loro precariato in realtà sono intimamente connessi al deficit, al debito pubblico, allo spread, alle mafie, alle religioni, alla politica ed all'evasione fiscale.

    Il Mondo è uno ed uno solo ed è tutto intrecciato come un'immensa matassa aggrovigliata; chi crede di poter alzare attorno a se un muro impenetrabile presto o tardi se lo vedrà crollare in testa; chi crede di poter vivere su un'isola felice presto o tardi verrà travolto da uno tsunami; chi crede che esistano cose slegate da altre cose presto o tardi si ritroverà fatto su e legato come un salame.

    Ma lasciamo pure credere a questi stupidotti che le cose stiano come credono loro: più il popolo bue è ignorante e più facile è dominarlo da parte di Noi delle Classi Sociali Superiori (CS2).

    Quel Noi è ovviamente un Plurale Maiestatis (PM), ovvero un altro piatto della cucina romagniuola che si consuma accompagnandolo questa volta con un buon bicchiere di Verdikkio.

    Le guerre, come ad esempio questa meravigliosa Guerra Mondiale in corso da 1100 anni, sono inevitabili nelle società divise in classi sociali a causa delle disparità economiche che esse creano tra le Nazioni ed all'interno di esse; l'attuale conflitto tra Khristoianni e Mussolmanni trae origine non solo dalle diatribe religiose ma anche e sopratutto da questioni economiche e sociali.

    La religione è stata da sempre usata dai Gruppi di Potere (GP) come mero fattore di aggregazione per reclutare masse di imbecilli da armare e spedire al fronte in base al sempiterno motto: Armiamoci e partite! E' un fatto ormai assodato: la carne da cannone è fortemente attratta dalle Sirene dei Libri Sacri (S2L). Dalla notte dei tempi le religioni sono sempre state le foglie di fico dietro le quali le CS2 hanno nascosto le loro peggiori perversioni, delle quali la pedofilia è stata in fondo il minore dei mali. C'è stato ben di peggio causato delle religioni: guerre, massacri, schiavitù, dittature, delitti, oppressioni, inchiappettamenti ed inculate di ogni genere e risma; proprio per questo motivo Noi nazifascisti siamo così devoti alla Religione dei Nostri Padri (RNP).

    Da cui il famoso detto popolare, vecchio ormai di millenni: Basta! Basta! / Col clero pederasta!

    In ogni caso l'unico fatto veramente importante ed immanente nella politica itagliota è la Suprema Regola (SR) di Andare Sempre in Culo al Popolino Beota (ASCPB).

    La mia FEAT regge bene l'urto della granate grazie ad un processo di indurimento dell'acciaio cui l'ho fatta sottoporre in fonderia; questa automobile avrebbe però già dovuta esser fatta di acciaio speciale, come falsamente dichiarato nell'opuscolo della Concessionaria; invece, come tutti sanno, il Giannotto Agniello, il Patron della FEAT, costruisce le sue auto con ferro dolce ossidato e arrugginito spacciandolo poi, nella reclame, per acciaio balistico ad alta resistenza.

    Noi poveri itaglianucci, com'è noto, siamo il popolo al mondo più esposto alla Pubblicità Ingannevole (PI), sopratutto quella televisiva. Pubblicità Ingannevole che rappresenta il 98,7% della Pubblicità Itagliana; devo però onestamente riconoscere che anche la Pubblicità Ingannevole ha la sua indubbia utilità: senza di essa i nostri carissimi Berluskazzo e Boxxi non sarebbero mai saliti al Potere.

    Supero gli ultimi Campi Minati (CM), scendo e risalgo i Grandi Crateri di Bomba (GCB) dove una volta sorgeva la città di Malegnano, costeggio alcune postazioni antiaeree saltate in aria decenni fa e finalmente arrivo all'Autogrillo di San Dannato Melanese per ristorarmi un po' dopo il lungo viaggio. Decido di fermarmi: sono stanco, le 284 ore di guida da Bilogna fino a qua cominciano a pesarmi; comunque non è solo questione della fatica per la guida ma anche per gli oltre 110 conflitti a fuoco ed i 61 duelli d'artiglieria che ho dovuto ingaggiare per aprirmi la strada fin qui.

    Ho le spalle tutte indolenzite per la fatica di aver dovuto sollevare e camerare nella culatta del cannone della mia automobile tutti quei pesantissimi proiettili da 240 millimetri. Avrei bisogno dell'aiuto di un buon servente al pezzo ma al giorno d'oggi la manodopera specializzata è difficile da reperire, come ben sanno gli industrialotti della Brianxa Alkoolika (BA), regione al contempo depravatissima e bigottissima. Va ad onore della Brianxa Alkoolika ed anzi dell'Itaglia intera l'esser riuscita nella difficilissima impresa di coniugare il massimo della depravazione sessuale privata con il massimo della devozione religiosa pubblica; bravi brianxoli! E bravi tutti gli itagliani.

    Mentre parcheggio sul piazzale la mia FEAT tra le autoblindo ed i carrarmati in sosta vietata intravedo, tra i cavalli di frisia e gli ostacoli anticarro, un alberello di Natalo tagliato ed infilato in un blocco di cemento armato e circondato da sacchetti di sabbia. Non è un abete, non è un pino, non so che albero sia, forse è pure finto; dai suoi rami penzolano alcune lampadine rotte e qualche festone di carta igienica; in cima, al posto dell'introvabile stella natalozia è stata posta l'ogiva di una granata inesplosa. Sono profondamente commosso e turbato: in fede mia mai prima d'ora avevo visto, in tutta la mia vita, un albero di Natalo così sontuosamente addobbato; d'altronde, in un Natalo di Guerra, obiettivamente non si può pretendere più di così.

    Pensandoci bene: da quando sono nato sono stati tutti quanti Natali di Guerra, ma va bene così: finché c'è Guerra c'è speranza, come recitava il titolo di un vecchio film con Umbertino Sordio. Questi addobbi natalozi sono ancora più sorprendenti se si pensa che, mentre la nostra industria bellica prospera, quella civile produce oggi un centesimo di quello che produceva nel 1915, undici secoli fa, quando iniziò questa meravigliosa Guerra Mondiale che è sperabile duri almeno altri 20 secoli. Mi chiedo dove come e quando gli ignoti costruttori di questo albero di Natalo siano riusciti a procurarsi queste lampadine rotte e questi festoni di carta igienica: Miracoli del Santo Natalo (MSN)! La carta igienica poi è ormai quasi introvabile e per pulirsi il culo dopo la cagata tutta la popolazione itagliana è ormai costretta ad utilizzare il dito indice della mano sinistra (la destra per i mancini). Segretamente, nel chiuso del suo cesso, l'inversione e l'invertitismo piacciono moltissimo all'itagliano medio anche se poi pubblicamente, quand'è al bar, li condanna, li ostracizza e li sfotte con ogni genere di lazzo, sfottò e pornobarzelletta. Tra i comportamenti pubblici e quelli privati dell'itagliano medio non c'è di mezzo il mare e neppure l'Oceano: ci sono di mezzo gli Abissi Siderali (AS). Esiste una distanza Cosmologica anche tra ciò che l'itagliano medio pensa veramente nel suo piccolo cervellino bacato e ciò che invece dice o fa; tutto ciò è un retaggio di millenni di repressioni pretesche e poliziesche che l'hanno costretto a difendersi mediante la doppiezza, la falsità, il camuffamento, il mimetismo, la navigazione sotto traccia, la menzogna sistematica e l'ipocrisia, al punto che alla fine esse si sono trascritte nel codice genetico del suo DNA e vengono così tramandate di generazione in generazione mediante l'ovocita fecondato.

    Spiegazione per l'itagliota medio, perennemente ignorante quanto perennemente arrapato: la Cosmologia, branca della Ginecologia, è la Scienza che studia l'influenza del Cosmo sull'apparato genitale femminile.

    Quest'albero di Natalo è una riprova, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che Jesshù Bambino esiste veramente e veglia su di noi, alla facciaccia brutta di atei, agnostici, apostati, miscredenti, marrani, infedeli, bestemmiatori ed eretici; possano abbruciare sui roghi della Santissima Inkuisizione Vatikana tutti questi nemici giurati di Santa Madre Ekklesia Khattolika Apostolika Rognana!

    Le pareti esterne dell'Autogrillo sono un mosaico di fori di scheggia e di pallottola e le vetrate sono state sostituite secoli fa da lamiere d'acciaio protette da grandi sacchi di sabbia, mine anticarro, nidi di mitragliatrice, lanciarazzi e mortai; si tratta comunque di un locale di bassa lega per viaggiatori frettolosi e di poche pretese. I prezzi qui sono più che popolari: per mezzo etto di mortadella non si spendono più di due milioni e mezzo di lirozze, che è comunque un ottimo prezzo anche se la mortadella puzza di urina e sterco di porco. Per un bicchiere d'acqua minerale qui ve la cavate con meno di un milione: un prezzo bassissimo anche se quest'acqua viene prodotta filtrando col setaccio i liquami della vicina fogna di Melano: prezzi così bassi sono difficili da trovare nell'Itaglia odierna! A Bilogna per dormire una sola notte in uno scatolone di cartone plastificato sotto il ponte della ferrovia ho dovuto sborsare più di 80 milioni e non fu neppure un buon riposo perché verso le tre del mattino venni assalito da una folta banda di criminali e per ritrovare la tranquillità onirica dovetti sparare con la Caty 98 caricatori da 96 cartucce ciascuno. Non ti chiedo, caro il mio ignorante lettore, quanto fa 98 per 96 perché so già che non troveresti il risultato nemmeno se tu avessi a disposizione un computer nanotecnologico a Q-bit.

    Il Q-bit, com'è noto, è una nota discoteca alla moda sita nella ridente Riviera Romagniuola.

    Anticamente la moneta itagliana era la lirozza; successivamente un Presidente lungimirante riuscì a far entrare l'Itaglia in Europia e così passammo alla moneta eurica; durò poco: senza la possibilità di effettuare svalutazioni competitive ed inflazioni selvagge allo scopo di decurtare salari e pensioni, l'Itaglia dovette presto tornare alla lirozza, per la gioia di noi nazifascisti autarchici; ma anche per la gioia dei già citati industrialotti brianxoli.

    L'autarchia, sia detto ad uso e consumo del mio unico ignorante lettore, è il ripieno della piadina romagniuola.

    Al risveglio a Bilogna mi accorsi che il cartone plastificato era tutto sforacchiato dai colpi e solo i miei 17 giubbotti antiproiettile sovrapposti mi avevano salvato da quei delinquenti notturni.

    Ovviamente ai prezzi così bassi che si praticano in questo Autogrillo corrisponde una non eccelsa qualità del servizio: nella nostra Stupenda Società Kapitalista (S2K) il rapporto qualità/prezzo viene sempre rigorosamente rispettato, com'è giusto che sia; ovviamente viene sempre rispettato a tutto danno del consumatore, com'è giusto che sia. Anche la legge della domanda e dell'offerta viene sempre rigorosamente rispettata; ovviamente sempre e soltanto a danno del cittadino, com'è anche qui sacrosanto che sia. L'amato Kapitalista ha sempre ragione ed il cittadino comune sempre torto poiché il Kapitalista è più intelligente, più istruito, più bello, più figo, più preparato, più virile, più chiavatore, più elegante e più chic del vile cittadino. Inoltre il Kapitalista ha il cazzo dotato di maggior lunghezza, circonferenza, diametro, raggio, durezza, peso, robustezza, bellezza e capacità di penetrazione rispetto al cazzo del solito becero proletario mini-dotato Anche i coglioni del Kapitalista sono considerevolmente più grossi, oblunghi, voluminosi, pesanti, pelosi, duri, sodi e producono molto più sperma rispetto ai coglioni proletari. Infatti i Coglioni Kapitalisti (CK) producono 250 milioni di spermatozoi per millilitro di eiaculato contro i miseri 10 milioni dell'operaiaccio metalmeccanico il quale anziché elevare il suo spirito con alti pensieri filosofici non trova di meglio da fare che starsene tutto il santo giorno a tornire, fresare, trapanare, alesare, brocciare, rettificare, levigare, tranciare, filettare, limare e saldare; attività brutali che lo abbassano al livello degli animali domestici e non domestici.

    Per chi non lo sapesse, la brocciatrice è una macchina utensile adibita in officina alla fabbricazione dei profilattici lubrificati muniti di serbatoio spermatico.

    In questo Autogrillo il pane nero è fabbricato con un misto di farina di segale cornuta, segatura, polvere di marmo, trucioli di legno, nitrocellulosa, trinitrotoluene, polistirolo espanso, cacca di pecora, forfora, escrementi d'acaro, merda di pollo, sperma di bufalo, larve di cavalletta, scarafaggi disseccati e polvere da sparo. Come risulta lampante scorrendo questo elenco di ingredienti, trattasi di un pane di qualità molto superiore rispetto a quello che si compra normalmente nelle fragranti panetterie itagliane. D'altra parte, come ho già accennato, il rapporto qualità/prezzo deve essere sempre rispettato in una società kapitalista a libero mercato qual'è la nostra e quale vogliamo che rimanga nei secoli dei secoli a venire. E' ben vero che il sistema kapitalista, come disse un filosofo pazzo, è il peggiore possibile per l'Umanità e sarebbe quindi d'uopo cambiar registro; tuttavia noi itaglioti siamo tutti quanti reazionari isterici e conservatori incarogniti e fanatici; di conseguenza ogni cambiamento ci fa paura. Basta osservare ad esempio il pancione del Giulietto Ferraroni o il ciuffo del Robertino Sgarbato per comprendere quanto isterici, incarogniti e fanatici siano i reazionari itagliani. Noi itaglioti preferiamo giustamente affondare ed affogare in un letamaio conosciuto piuttosto che avventurarci su un terreno fiorito ma sconosciuto.

    In questo Autogrillo però, come del resto in tutti gli ambienti pubblici e privati itagliani, c'è un piccolo problema: con un'inflazione oraria del 40% i prezzi lievitano alquanto tra il momento in cui un avventore sceglie il menu ed il momento in cui paga il conto. Occorre quindi mangiare molto in fretta; meglio ancora, occorre trangugiare il cibo senza perder tempo a masticarlo onde evitare di esaurire il denaro ancor prima di aver esaurito il pasto.

    Entro quindi senza indugio nell'Autogrillo; all'interno scorgo poco o niente perché la luce è flebile in quanto vi sono solo due candele di sego accese in un ambiente molto vasto. In compenso sento una fortissima puzza di sudore, piscio, merda, scoregge, muffa, vomito, gas di scarico, ammoniaca, aglio, fogna scoppiata, cipolla, olio di motore, fossa biologica, piedi puzzolenti, loffe, fumo di sigaretta, stracchino, diluente alla nitro, marijuana, toast bruciati, plastica carbonizzata, diossina sevesina, hascisc e carne di cadavere in putrefazione. Intuisco dal brusio delle voci che debbano essere presenti molte persone ma in mezzo a questo fumo denso ed appiccicoso vedo solo ombre confuse. Tuttavia al mio olfatto ben allenato a riconoscere gli aromi di guerra non sfugge che in mezzo a tutti questi odori c'è anche un sottile ma penetrante odore di cordite: come mai?

    Nella penombra a poco a poco i miei occhi si abituano a questa semi-oscurità e riesco così ad intravedere questi avventori tutti intenti ad abbuffarsi, bere, fumare, scoreggiare, ruttare, tossire, vomitare, bestemmiare, starnutire, imprecare, sputare, urlare, ubriacarsi, insultare, azzuffarsi, perculeggiarsi, drogarsi, sfottersi, giocare d'azzardo e fare pernacchie e gesti osceni, mentre si raccontano tra loro pornobarzellette e gossip goderecci.

    Intenti, insomma, a far tutte quelle cose che si fanno abitualmente in tutti i bar ed i locali pubblici d'Itaglia, questo Sublime Paradiso Abitato da Demoni (SPAD).

    Queste canaglie suscitano in me un profondo ribrezzo misto a noia, paura ed ilarità.

    Il tutto nell'Autogrillo di San Dannato, durante le feste di Natalo dell'Anno Domini 3014, sotto l'eterno cielo grigio-piombo della Longobardia.

    Ora che i miei occhi si sono abituati all'oscurità vedo meglio: la solita folla di bru-bru intenti a masticare paninazzi puzzolenti. Al centro del locale c'è un tavolaccio di legno sul quale l'oste taglia la mortadella, tavolaccio appoggiato a due grossi bidoni petroliferi, l'uno contenente vino al metanolo fatto con le polverine e l'altro brodaglia di fagioli ed aglio cucinato con olio bruciato di motore, grasso di topo, benzina al piombo a basso numeri di ottani, alcol denaturato, glicopropilene, acetone, cloroformio, nitroglicerina ed olio di vaselina purissima.

    Sulla superficie della brodaglia galleggiano cicche di sigaretta, fazzoletti di carta sporchi di muco e preservativi usati colmi di sperma secco. L'oste tira su vino e broda con lo stesso mestolo e li mesce nelle scodelle di terracotta che gli avventori gli allungano; ogni tanto sputacchia nei due bidoni il tabacco che ha lungamente biascicato. Purtroppo però, come in tutti i posti frequentati dagli itagliani, c'è sempre qualcuno che vuol fare il furbetto del quartierino o perché salta la fila o perché vorrebbe un bis che non gli compete. L'oste, un uomo robusto, baffuto e corpulento, interviene allora con vigorosi colpi di mestolo sul cranio del paraculo di turno allo scopo di ristabilire l'ordine. Questo brav'uomo dell'oste non si esime dal pisciare e sborare nel minestrone, fatto questo molto apprezzato dagli avventori dell'Autogrillo in quanto questi spruzzi di sperma conferiscono alla brodaglia un retrogusto amarognolo che ricorda quello degli ormai introvabili e gustosissimi asparagi. Molti buongustai dei paraggi frequentano questo Autogrillo al solo scopo di gustare il prelibato brodo sborrato preparato da questo oste, tanto che il suo locale è ormai citato in tutte le Guide Gastronomiche Itagliane (G2I) compresa la prestigiosa guida Mikkelin.

    Per quanto riguarda i secondi piatti, in un angolo c'è un vasto tavolo di marmo sul quale la moglie dell'oste, un donnone paffuto e baffuto con tettone pesanti e penzolanti sul pancione, scaglia con violenza secchiate piene di interiora di bue mischiate a letame, sangue di gallina, ghiande, segatura, fosforo bianco, gherigli di noci, muschio, licheni, vermi coltivati e terriccio per serre.

    Qualche buongustaio sofista potrebbe a questo punto obiettare che si tratta di ingredienti non di primissima qualità; può anche essere vero, occorre però considerare che non è possibile cucinare un rancio migliore di questo dopo 1100 anni di un'economia di guerra che ha portato meritevolmente al collasso sia l'agricoltura che l'industria civile.

    Tutti noi avventori, io per primo, ci lanciamo, urlando, sgomitando e spintonando, con la bocca sul marmo per leccare questi manicaretti dell'Alta Cucina Itagliana (ACI). Cucina celebrata a tutte le ore del giorno e della notte da innumerevoli trasmissioni televisive molto apprezzate dal pubblico itagliota, per il quale lo stomaco e la pancia sono le uniche cose che contano veramente nella sua miserevole, miseranda e miserabile esistenza. Con le nostre lunghe lingue lecchiamo il marmo del tavolo così a fondo che al termine del pasto esso brilla come fosse stato lucidato con l'idropulitrice a corrente alternata industriale trifase a 380 volts - 35 Ampere - per l'uso consultare il Manuale d'Istruzione allegato.

    Tra gli avventori sono presenti anche alcune donne, tutte grosse, grasse, baffute, paffute, panciute, con tettone molli penzolanti sui ventri obesi, sformate dalle troppe gravidanze e con il ghigno duro delle megere. Anch'io, come ogni buon itagliota che si rispetti, nutro la granitica convinzione che tutte le donne sono puttane ad eccezione di mia madre e mia sorella che al contrario sono Sante. Mi sorge però un dubbio atroce: un qualsivoglia altro itagliota penserà anche lui che tutte le donne sono puttane tranne sua madre e sua sorella che invece sono Sante; ergo per lui mia madre e mia sorella sono puttane: questa però è un'offesa che devo assolutamente lavare col sangue! Ne consegue una inevitabile conclusione: devo ammazzare tutti gli altri itaglioti perché sono convinti che mia madre e mia sorelle siano due puttane. Ne consegue altresì, estendendo il mio cristallino ragionamento a tutta la popolazione itagliana, un altro corollario: tutte le donne itagliane sono al contempo sante e puttane, mentre tutti gli itaglioti devono scannarsi a vicenda per vendicare l'Onore di madre e sorella sante e puttane. Su mammà non si scherza, anche se mammà è il peggior puttanone presente su piazza. Si spiega così perché l'itagliota medio legga quotidianamente montagne di riviste pornografiche e frequenti ogni genere di chat erotica in cui si vedono donne nude ritratte in ogni posizione sporcacciona mentre lui è tutto intento a spararsi pippe, ma al contempo però non sopporta l'immagine di una donna che allatta un bambino: gli ricorda mamma sua, e mammà non si tocca; anche se mammà è un vecchio puttanone che ha trombato con tutti i maschi della città, animali compresi. Guardare troie impestate va bene, è cosa buona e giusta; ma donne vere, con tette vere, che allattano bambini veri no, non va bene: un'immagine del genere rischia di far uscire l'itagliota medio dalle sue fantasie malate e ricondurlo alla dura e prosaica realtà. L'itagliano medio moderno, anche se va a messa tutte le domeniche e si accosta a tutti i Sacramenti, vive beato in un universo di fantasie perverse dalle quali non intende uscire per alcuna ragione, com'è giusto che sia.

    E' così bello cullarsi nelle fantasie maialazze; perché affrontare il mondo reale, così pieno di persone e situazioni dure da sopportare? Esiste anche una consistente minoranza di itaglioti per i quali le donne non sono solo puttane ma sono anche sataniche: soprattutto le Donne con

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