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La guerra coi Rems: Chew-9 2
La guerra coi Rems: Chew-9 2
La guerra coi Rems: Chew-9 2
E-book81 pagine1 ora

La guerra coi Rems: Chew-9 2

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Info su questo ebook

ROMANZO BREVE FANTASCIENZA - Perché gli umani sono in guerra con la razza aliena dei Rems? Che cosa nasconde, in realtà, di così prezioso il loro pianeta natale?

Dopo il primo capitolo della saga della droga del benessere, "Chew-9", ecco il secondo racconto scritto da Franco Forte, che ci porta direttamente su Capella IV, il pianeta di origine della razza dei Rems. Perché gli umani sono in guerra con questa razza aliena? Che cosa nasconde, in realtà, di così prezioso quel pianeta, per cui tutti, dai veterani di guerra ai potenti della Terra che finanziano le spedizioni militari, non esitano a uccidere, pur di venirne in possesso? Chew-9 è un'altra serie ideata da Franco Forte, dopo la saga horror "The Tube", collegata a un contest letterario online a cui tutti possono partecipare. I migliori autori selezionati saranno messi sotto contratto e le loro opere pubblicate all'interno della serie.

Franco Forte è autore di bestseller quali "Carthago", "Il segno dell'untore" e "La Compagnia della Morte" (tutti Mondadori), sceneggiatore televisivo ("RIS - Delitti imperfetti", "Distretto di Polizia") e direttore editoriale delle collane da edicola Mondadori (Urania, Gialli Mondadori e Segretissimo). Per Delos Digital è autore delle serie horror bestseller "The Tube" e "The Tube Exposed". Il suo sito: www.franco-forte.it
LinguaItaliano
Data di uscita17 dic 2013
ISBN9788867751303
La guerra coi Rems: Chew-9 2

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    Anteprima del libro

    La guerra coi Rems - Franco Forte

    a cura di Franco Forte

    La guerra coi Rems

    di Franco Forte

    1.0 dicembre 2013

    ISBN versione ePub: 9788867751303

    © 2013 by Franco Forte

    Edizione ebook © 2013 by Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

    Versione: 1.0 dicembre 2013

    Font Quattrocento Sans by Pablo Impallari, SIL Open Font Licence 1.1

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

    Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria

    Indice

    Colophon

    Franco Forte

    La guerra coi Rems

    Premessa

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Epilogo

    Postfazione. CHEW-9 La droga del benessere

    Delos Digital e il DRM

    In questa collana

    Tutti gli ebook Bus Stop

    Franco Forte

    Franco Forte è autore di bestseller quali Carthago, Il segno dell’untore e La Compagnia della Morte (tutti Mondadori), sceneggiatore televisivo (RIS - Delitti imperfetti, Distretto di Polizia) e direttore editoriale delle collane da edicola Mondadori (Urania, Gialli Mondadori e Segretissimo). Per Delos Digital è autore delle serie horror bestseller The Tube e The Tube Exposed. Il suo sito: www.franco-forte.it

    Premessa

    Il Chew-9, la droga del benessere, è la sostanza più preziosa della galassia. Un potente allucinogeno in grado di sconvolgere la vita degli esseri umani, capace di fare interagire l’immaginazione con la realtà, manipolando la materia per ottenere effetti sconvolgenti. Una droga che solo i ricchi e i potenti possono permettersi. A costo di annientare intere civiltà...

    1

    Le paratie della navetta si sollevarono con un frastuono metallico, e dagli scivoli di sbarco le truppe scesero incolonnate, andando a radunarsi nel piazzale dell’astroporto.

    Rigide sull’attenti sotto il sole impietoso di Capella IV, le reclute stringevano i fucili in dotazione e le sacche di tela ruvida, in attesa di ricevere ordini dai comandanti di squadra.

    Alta Ronoe aveva dimenticato di infilare gli occhiali da sole prima di scendere, e adesso era costretto a stringere gli occhi per non farsi accecare dal riverbero. Nella concitazione non ricordava più doveva aveva infilato l’astuccio con le lenti protettive, e quando un piccolo trattore da trasporto si fermò a pochi metri da lui, investendolo con l’ombra della cabina di guida, sbatté le palpebre e rilassò i muscoli contratti del viso. Ancora pochi minuti e le cornee avrebbero cominciato a friggergli come uova in padella. Del resto, non poteva sciogliere la rigida posizione di attenti, non fino a quando il sergente Data non avesse smesso di andare avanti e indietro a pochi passi da lui come un animale in gabbia.

    Sul retro del trattore, dotato di ruote corazzate che raggiungevano l’altezza delle spalle di un uomo, erano ammassati alcuni soldati, forse ciò che restava di un’intera compagnia di incursori. Si era reso conto subito, infatti, che non erano reclute appena sbarcate come loro, ma veterani. Le divise erano sbrindellate e decorate da scritte oscene, con ironiche medaglie di stoffa che pendevano a grappoli. I caschetti protettivi erano slacciati e girati all’indietro, in un preciso segno di distinzione contrario a qualsiasi regolamento. Ma quello che più colpì Alta furono gli sguardi vuoti e le espressioni neutre di quegli uomini, come se i loro occhi avessero visto orrori che andavano ben oltre quanto era lecito aspettarsi da una guerra.

    Un sottufficiale della polizia militare gridò qualcosa all’autista del trattore, facendogli segno di spostarsi, e ben presto il pesante automezzo si mosse, lasciando che la luce bianca e accecante tornasse a inondare Alta. Nel giro di pochi secondi era già madido di sudore, e il casco si trasformò in un anello di acciaio indeformabile che gli stringeva la calotta cranica.

    Per fortuna lo sbarco si completò in fretta, e i comandanti di squadra fecero correre gli ordini attraverso il battaglione, che ebbe un fremito e si mosse come un unico uomo verso la periferia dell’astroporto, dov’erano situate le baracche con gli alloggi.

    Alta Ronoe marciava in silenzio, guardandosi attorno incuriosito e spaventato al tempo stesso dall’assoluta estraneità del paesaggio. Capella IV era un pianeta di stampo terrestre con un’atmosfera compatibile con il metabolismo umano, ma le alte e svettanti montagne color cobalto e l’intricata foresta di stampo pluviale che stringeva l’astroporto in una morsa compatta, erano qualcosa che trasudava alienità fin dal primo sguardo.

    Durante il corso di addestramento, Alta aveva studiato a lungo la conformazione del pianeta, e sapeva che Capella IV, come la Terra, era un complicato mosaico morfologico, molto diverso da quadrante a quadrante sia da un punto di vista geologico, sia per la flora e la fauna che le squadre di esplorazione avevano catalogato nei manuali militari. Il cielo aveva sempre una tinta albuminosa che sembrava scavata nel tuorlo di un uovo e che irretiva la vista, e le montagne erano dita sottili tese verso altezze incommensurabili, al punto che l’Everest sarebbe apparso come un tozzo rilievo smussato, al loro confronto.

    Quando entrarono negli alloggi e a ognuno di loro venne assegnata una branda, Alta si chiese per quale motivo avesse deciso di offrirsi volontario. Sulla Terra gli slogan patriottici si ripetevano senza sosta negli spot pubblicitari, ma lui sapeva che non era per quello che aveva deciso di arruolarsi. Tutti i suoi amici l’avevano fatto da tempo, persino Elena, la sua ragazza, e i bollettini di guerra confermavano che il conflitto con i Rems era in una situazione di stallo. Gli alieni si erano impadroniti di Stige, il satellite primario di Capella III, il più grande pianeta del

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