L'anno dello sbarco

Di Annamaria Fassio

THRILLER - Berlino est. Inganni e bugie ruotano intorno alla morte di un infiltrato dell'esercito italiano. Sarà dura per il maggiore Tonon risolvere l'intrigo senza disturbare chi sta in alto...

Genova, luglio 1969, l'uomo sta per mettere piede sulla Luna per la prima volta. A ridosso dell'avvenimento del secolo al maggiore Tonon, militare con ambizioni di carriera, viene chiesto di indagare in via molto ufficiosa sulla morte di un agente del SID di stanza a Berlino Ovest. L'indagine lo porterà a  metterà a nudo un mondo di bugie e inganni ai quali non sarà estraneo nemmeno lui.

Annamaria Fassio è una scrittrice genovese. Il suo primo romanzo "Tesi di Laurea" ha vinto nel 1999 il Premio Tedeschi per il miglior giallo italiano, lanciando  la coppia di poliziotti Erica Franzoni e Antonio Maffina. Con la Mondadori ha pubblicato quattordici romanzi. Ha pubblicato anche con le case editrici Tropea, Delos, Le Mani, Frilli e collabora con la rivista IF con saggi sulla fantascienza e sul mistery. In questo periodo sta lavorando a un nuovo libro sempre per la Mondadori che uscirà nella Collana dei Gialli ad agosto del 2014. Annamaria Fassio è stata pubblicata anche in Germania e nei paesi di lingua tedesca.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 8 apr 2014
• ISBN: 9788867752775

Anteprima del libro

a cura di Vincenzo Vizzini

L'anno dello sbarco

di Annamaria Fassio

1.0 aprile 2014

ISBN versione ePub: 9788867752775

© 2014 Annamaria Fassio

Edizione ebook © 2014 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

Versione: 1.0 aprile 2014

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Indice

Colophon

Annamaria Fassio

L'anno dello sbarco

BERLINO

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

GENOVA

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 8

Capitolo 9

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Annamaria Fassio

Annamaria Fassio è una scrittrice genovese. Il suo primo romanzo Tesi di Laurea ha vinto nel 1999 il Premio Tedeschi per il miglior giallo italiano, lanciando  la coppia di poliziotti Erica Franzoni e Antonio Maffina. Con la Mondadori ha pubblicato quattordici romanzi. Ha pubblicato anche con le case editrici Tropea, Delos, Le Mani, Frilli e collabora con la rivista IF con saggi sulla fantascienza e sul mistery. In questo periodo sta lavorando a un nuovo libro sempre per la Mondadori che uscirà nella Collana dei Gialli ad agosto del 2014. Annamaria Fassio è stata pubblicata anche in Germania e nei paesi di lingua tedesca.

BERLINO

1

In Berlin, by the wall

You were five foot ten inches tall

It was very nice

Candlelight and Dubonnet on ice

Lou Reed, Berlin

Berlino Ovest, marzo 1969

A Berlino Ovest il SID aveva un suo ufficio sulla Friedrichstrasse, al secondo piano di una casa del tutto anonima schiacciata tra un magazzino e il deposito degli autobus. Dalle finestre s’intravedeva il chekpoint che gli americani avevano battezzato Charlie e dove nell’ottobre del ’61 si erano fronteggiati i carri armati americani e russi. Per alcuni era stata l’impresa del secolo, per altri soltanto una forma esasperata di repressione e controllo politico. Anche l’agente Alvise Manfra, nome in codice Wolf, la pensava così, ma non ne faceva cenno con nessuno perché la sua presenza a Berlino era abbastanza controversa.

Ufficialmente avrebbe dovuto lavorare l’ambasciata, di fatto per sei ore consecutive non faceva altro se non scaldare la sedia nel polveroso ufficio della Friedrichstrasse. Ogni tanto il contentino: qualche personaggio compromettente da far espatriare, qualche indirizzo sensibile a Berlino Est. Null’altro. I giochi sporchi, quelli che spostavano l’ago della bilancia in una direzione piuttosto che in un’altra, avvenivano altrove e quasi mai l’esiguo contingente italiano ne era informato. Ora però le cose stavano per cambiare; Manfra aveva messo le mani su qualcosa di talmente grosso che avrebbe fatto impallidire anche lo scandalo del SIFAR.

Manfra sogghignò e guardò l’orologio. Gli parve che le lancette fossero inesorabilmente ferme sulle 16,45. Otto, il suo contatto a Berlino Est, non si vedeva e lui temeva che ormai non sarebbe più arrivato. Si versò un goccio di vodka attingendo dalla sua riserva segreta. Sentì che il liquore gli faceva bene e allontanava in parte la tensione. Bevve un altro goccio e poi nascose la