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Bullismo (per cercare di capire)
Bullismo (per cercare di capire)
Bullismo (per cercare di capire)
E-book35 pagine27 minuti

Bullismo (per cercare di capire)

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Info su questo ebook

La scelta di occuparmi teoricamente di questo specifico problema nasce dal desiderio di cercare di comprendere meglio fenomeni osservati nella pratica delle mie esperienze didattiche, a partire dalle scuole presso cui ho insegnato, e dalla curiosità di comprendere l’evoluzione dei fenomeni di prepotenza a scuola dalla scuola elementare fino alle scuole superiori. Questo nella prospettiva di superare la pura e semplice osservazione e descrizione in base al senso comune, giacché, come suggerisce la Mancaniello: “Non esiste capacità autentica di osservazione e descrizione neppure di un solo oggetto sociale (un ambiente, un’istituzione, una condotta ecc.) poggiata esclusivamente su esperienze acritiche, superficiali o banali.
LinguaItaliano
Data di uscita22 mar 2016
ISBN9788892601697
Bullismo (per cercare di capire)

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    Bullismo (per cercare di capire) - Roberto Rizzo

    pagina

    Roberto Rizzo

    Il bullismo

    (per cercare di capire)

    (A tutti coloro che oggi imputano la formazione di bande al solo fenomeno delle banlieues, io dico: certo, avete ragione, la disoccupazione, certo, l’emarginazione, certo, i raggruppamenti etnici, certo, la dittatura delle marche, certo, la famiglia monoparentale, certo, lo sviluppo di un’economia parallela e di traffici di ogni genere, certo, certo… Ma guardiamoci bene dal sottovalutare l’unica cosa sulla quale possiamo agire personalmente e che risale alla notte dei tempi pedagogici: la solitudine e il senso di vergogna del ragazzo che non capisce, perso in un mondo in cui gli altri capiscono.)

    Daniel Pennac, Diario di scuola, 2007

    Indice

    Prefazione: Per cercare di capire

    Capitolo I: Per una definizione del problema

    1- definizione linguistica

    2- definizione psicologica

    3- definizione sociologica

    Capitolo II: Per mettere un po’ d’ordine: tipologie di bulli e vittime

    Capitolo III: Strategie di azione

    1. i supporti della legislazione

    2. i suggerimenti della pedagogia

    3. la didattica attiva in classe

    ATTIVITA’ DIDATTICA: LABORATORIO Dal testo all’azione: giochiamo coi ruoli

    Bibliografia

    Note

    Prefazione: Per cercare di capire

    La scelta di occuparmi teoricamente di questo specifico problema nasce dal desiderio di cercare di comprendere meglio fenomeni osservati nella pratica delle mie esperienze didattiche, a partire dalle supplenze presso le scuole elementari, a Roma prima, qui a Firenze poi, e dalla curiosità di comprendere l’evoluzione dei fenomeni di prepotenza a scuola dalla scuola elementare, appunto, fino alle scuole superiori dove andrò ad insegnare. Questo nella prospettiva di superare la pura e semplice osservazione e descrizione in base al senso comune, giacché, come suggerisce la Mancaniello: non esiste capacità autentica di osservazione e descrizione neppure di un solo oggetto sociale (un ambiente, un’istituzione, una condotta ecc.) poggiata esclusivamente su esperienze acritiche, superficiali o banali¹.

    La mia esperienza personale sembrerebbe trovare riscontro, nel suo piccolo, a quanto descritto dalla letteratura sull’argomento: il fenomeno sembrerebbe cioè diminuire, a livello quantitativo, dalle scuole elementari a quelle medie e quindi alle superiori, eppure talvolta rischia, nel contempo, di acuirsi e radicalizzarsi a livello qualitativo in forma di disadattamento. Ciò che più mi interesserebbe rintracciare sarebbe il legame tra le cause, le manifestazioni e le possibili strategie di intervento riguardo questo fenomeno.

    Già le prime ricerche di Olweus avevano evidenziato che la percentuale di bambini

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