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Come Gettare Un Sasso In Uno Stagno (e anche qualche altro sasso...)
Come Gettare Un Sasso In Uno Stagno (e anche qualche altro sasso...)
Come Gettare Un Sasso In Uno Stagno (e anche qualche altro sasso...)
E-book118 pagine1 ora

Come Gettare Un Sasso In Uno Stagno (e anche qualche altro sasso...)

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Info su questo ebook

“Come gettare un sasso in uno stagno” è un assortimento di racconti che un amante della scrittura ha raccolto, senza un motivo particolare: giusto per farlo. Magari per accompagnare con le sue righe, leggere e scorrevoli, qualche pendolare in viaggio, una ragazza dal parrucchiere o un futuro papà fremente nella sala d’attesa di un reparto Ostetricia.
Potrebbe dirsi che l’autore abbia scritto questi racconti solo per amore per la scrittura, senza pretese, ma già immaginare di far compagnia, oggi che le tecnologie tendono ad isolare, ha un effetto incontrollabile: proprio COME GETTARE UN SASSO IN UNO STAGNO.
LinguaItaliano
Data di uscita9 apr 2016
ISBN9788892591561
Come Gettare Un Sasso In Uno Stagno (e anche qualche altro sasso...)

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    Anteprima del libro

    Come Gettare Un Sasso In Uno Stagno (e anche qualche altro sasso...) - Marco Salomone

    Copyright © 2015 - 2016 Marco Salomone

    © Tutti i diritti riservati all'Autore. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta senza il preventivo assenso dell'Autore.

    Titolo: Come gettare Un Sasso In Uno Stagno

               (e anche qualche altra pietra…)

    Edizione 2016

    Questo librò è un'opera di fantasia.

    Nomi, personaggi, circostanze, organizzazioni, luoghi e avvenimenti sono il prodotto dell'immaginazione o vengono utilizzate in modo fantastico.

    Ogni riferimento a persone viventi o no, a circostanze o luoghi realmente esistenti è puramente casuale e frutto della fantasia dello scrittore.

    Per informazioni sul libro, visitate la pagina Facebook dedicata

    Marco SALOMONE

    Come Gettare Un Sasso

    In Uno Stagno

    (e anche qualche altra pietra…)

    PREFAZIONE 1

    …ma in fondo posso dire di avere l’opera prima di una persona come tante, una come me, con la passione per la scrittura.

    Chi ama scrivere, mentre lo fa, vive la vita dei suoi personaggi, respira l’aria dei luoghi descritti, si sveglia con l’incubo del suo protagonista: fugge con lui, o uccide, o ruba o ama o, nella peggiore delle ipotesi, muore. Nella migliore, invece, fa l’amore con la donna dei sogni.

    Chi ama scrivere, mentre lo fa, non pensa a imitare uno stile narrativo, non conta i suoi lettori, non accetta intromissioni tra le sue righe: nella fase creativa, Antipatico e Testa di cazzo sono gli appellativi più comuni per questa categoria.

    Chi ama scrivere, mentre lo fa, forse si allontana dalla vita sociale perché vuole migliorare un dialogo, forse tarda a muoversi al semaforo perché sta annotando qualcosa, forse sembra un depravato perché continua a guardare quella vecchietta alla quale sta, in realtà, rubando i suoi tratti fisiognomici per farne un personaggio.

    Come gettare un sasso in uno stagno è un assortimento di racconti che un amante della scrittura ha raccolto, senza un motivo particolare: giusto per farlo. Magari per  accompagnare con le sue righe, leggere e scorrevoli, qualche pendolare in viaggio, una ragazza dal parrucchiere o un futuro papà fremente nella sala d’attesa di un reparto Ostetricia.

    Potrebbe dirsi che l’autore abbia scritto questi racconti solo per amore per la scrittura, senza pretese, ma già immaginare di far compagnia, oggi che le tecnologie tendono ad isolare, ha un effetto incontrollabile: proprio come gettare un sasso in uno stagno.

    Ernesto BERRETTI

    PREFAZIONE 2

    Le mille anime di Marco Salomone

    ovvero

    La follia misurata

    Non prendendomi troppo sul serio ma rispettando la sua richiesta, mi accingo a scrivere queste righe per l’amico Marco. Che è persona pacata, pulita e per bene. E la sua scrittura ne è perfetta copia.

    Pulizia e pacatezza che, in quest’epoca di esaltazioni (Oggi l’alloro è premio di colui che tra clangor di buccine s’esalta, che sale cerretano alla ribalta per fa di sé favoleggiar altrui…), appaiono quasi diminuzioni, autoesili stilistici. Non a caso Gozzano tra le parentesi a censurare il troppo di questi anni.

    Ma Salomone è folle e visionario e possiede mille anime.

    Mille eteronimi Pessoiani.

    Misura nello stile, genialità nella storia. La narrazione viaggia, corre, sbanda, si imbizzarrisce, scalcia. Le sue anime confliggenti lo impegnano non poco a tenere le briglia.

    E ci riesce, anche quando l’avremmo voluto più guascone, più spavaldo nel lanciare le bestie in un galoppo selvaggio, a macinare chilometri di ludica dissacrazione.

    Gli Io pacati ma folli di Salomone.

    In Ricerca al buio e Autostop è King e Benni.

    Benni, Rodari e Calvino in La nonna di Cappuccettino Rosso.

    FredricBrown fa capolino ne Il Patriota.

    In Come gettare un sasso in uno stagno Salomone risorge Guareschi.

    Verso è un racconto da strada. Così da strada che quasi sembra sputato dal Chinaski-Bukowski di turno. Quasi sputato perché il tizio ha un fazzoletto bianco, lindo, profumato e quando con quello si asciuga il volto, come per incanto appare Fante.

    Take a walk on the wild side con ritorno al pulito.

    Magie Salomoniane.

    Via della chiesa vecchia è un esplosione. Un gettare all’aria gli eteronimi custoditi nel baule della sua coscienza. Novello Fregoli o Giachetti, Salomone inizia come Simenon, cerca un cappotto alla Gadda, prova una camicia di Sciascia, un foulard alla Durrenmatt, ma a un tratto tira le briglia, rallenta, si gode il paesaggio al piccolo trotto malinconico che ti sembra di leggere Parise.

    A lui piace così e, in fondo, non dispiace nemmeno a noi.

    Un giro del mondo pazzo, ma pacato.

    Godetevelo.

    Paolo TAGLIAFERRI

    RINGRAZIAMENTI

    Lo so, i ringraziamenti di solito si fanno alla fine, ma permettetemi di metterli qui, prima dei miei scritti.

    Innanzi tutto devo ringraziare chi mi ha sempre incitato a scrivere e se per caso rallentavo o mi distraevo, lei era sempre lì a spingermi. Parlo di mia moglie Melinda, sempre pronta a pungolarmi, a stimolarmi e a darmi le giuste motivazioni per continuare.

    Il secondo grazie va all'amico Danilo, incontrato grazie a una palla dalla forma strana e dal rimbalzo ancora più strano. Se posso dire di avere un amico scrittore è perché lui lo è, molto più di me.

    Il mio grazie va anche ai due autori delle precedenti prefazioni. Ernesto Berretti e Paolo Tagliaferri si sono dichiarati onorati di avere la possibilità di scrivere una prefazione per il mio volume, senza sapere che l’onore è il mio, che godo del privilegio di avere e di condividere con voi le loro splendide prefazioni.

    Danilo, Ernesto e Paolo sono soci dell'Associazione Culturale Book Faces, della quale mi pregio essere presidente. Ed è anche grazie a Book Faces e a tutti i loro soci - e sono tanti - se questa edizione rivista e ampliata dei miei racconti è venuta alla luce.

    E state sicuri che questa Associazione farà strada.

    Mi è d'obbligo aggiungere un'altra persona a questa lista. Una persona senza la quale tanti di questi racconti non sarebbero mai nati. Quindi, grazie a Veronica Mondelli, autrice sensibile con la quale ho condiviso momenti meravigliosi di ispirazione letteraria.

    Ringrazio anche e soprattutto papà e mamma  per avermi dato tempo, spazio e strumenti per liberare la mia fantasia. I miei primi approcci con la scrittura sono nati che ero ancora minorenne.

    E, alla fine, ringrazio tutti coloro che hanno acquistato la prima edizione di questo libro, regalandomi la loro fiducia e le loro critiche: nonostante avessi sempre insistito per la serietà e l'obiettività di giudizio, ho ricevuto principalmente pareri positivi e lusinghieri.

    E questo, di conseguenza, non ha fatto altro che accrescere la mia autostima.

    Adesso tocca a te. Benvenuto nel mio mondo, buona lettura e buon divertimento.

    E alla fine, mi raccomando: visto che ci tengo a conoscere il tuo giudizio, mandami il tuo parere. Puoi trovare la pagina del mio libro su Facebook.

    aprile 2016                                                                Marco Salomone

    A mia moglie Melinda,

    per avermi concesso fiducia e coraggio

    A Danilo,

    per avermi sempre consigliato bene

    A Book Faces,

    gruppo esplosivo di menti pensanti

      (o gruppo pensante di menti esplosive…)

    AUTOSTOP

    Pioveva.

    Ma non pioveva soltanto, no. Era una pioggia dura, di quelle che vengono giù dal cielo come un muro. Di quelle che pensi: "Ecco, Noè deve avere buscato per forza un acquazzone così, altrimenti il diluvio non si spiega".

    Erano bastati due tuoni e una manciata di lampi per rovesciare sulla strada cinque mi­nuti di alluvione, giusto quello che bastava per far sì che le cunette ai lati della provinciale, sporche e bisognose di manutenzione, cominciassero a restituire l’acqua alla carreggiata, piuttosto che farla defluire lontano da essa.

    Noi viaggiavamo su quel manto bagnato, sicuri, con i fari dritti e tesi verso l’oscurità e le gomme larghe piantate per terra a mordere l’asfalto.

    Stavamo bene insieme, anzi, direi che eravamo proprio una bella coppia. Lui così sicuro, bello, virile. Io sempre al centro dell’atten-zione, la sua e quella degli altri.

    Non si poteva dire che passavo inosservata, ma la mia soddisfazione era stare con lui. Mi riempiva di coccole, aveva cura di me, quasi mi idolatrava.

    Credo che chiunque altro si sarebbe comportato con me allo stesso modo, ma ormai io e lui avevamo un feeling perfetto: ci fidavamo ciecamente l’uno dell’altra.

    Sì, eravamo proprio una bella coppia, una coppia perfetta.

    Il diluvio, dopo quei fatidici cinque minuti, si era tramutato in una pioggia tenue, primaverile, per poi rallentare ancora, fino a sembrare tante piccole e infinite gocce di rugiada tenute in sospensione nell’aria dai vapori che esalavano dalla terra, dall’asfalto stesso sorpreso dal quel temporale estivo.

    La provinciale ora si allargava, dato che stavamo uscendo dalla zona alberata. Le nuvole cariche di pioggia

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