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Incubi e Immagini. Racconti impossibili
Incubi e Immagini. Racconti impossibili
Incubi e Immagini. Racconti impossibili
E-book126 pagine1 ora

Incubi e Immagini. Racconti impossibili

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Info su questo ebook

Storie di Incubi e Immagini nella gelida e laboriosa Bassa mantovana che raccontano di partite a scacchi che non sempre i protagonisti vincono.

Episodi inquieti fra il noir e la fantascienza ambientati nel periodo di Halloween. La narrazione si snoda fra scene in sequenza alla John Carpenter e scenari ucronici e inospitali alla Bradbury, o come in Interceptor dal quale l'autore ha tratto ispirazione per l'ultimo racconto.

La tensione emotiva che trattiene il lettore lascia senza fiato e porta con sé il terribile sospetto che l'impossibile sia assai più famigliare di quanto sembri.

Questa edizione digitale inoltre include Note e Capitoli interattivi, Notizie recenti sull'autore e sul libro e un link per connettersi alla comunità di Goodreads e condividere domande e opinioni.
LinguaItaliano
Data di uscita4 lug 2016
ISBN9788892616714
Incubi e Immagini. Racconti impossibili

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    Anteprima del libro

    Incubi e Immagini. Racconti impossibili - Enrico Grossi

    Incubi e Immagini

    Racconti impossibili

    Presentazione

    Biografia

    Start

    Nota dell’autore

    Ringraziamenti

    Incubi e immagini

    Vendetta

    Halloween Il Contratto.

    Halloween Smile

    La Notte Della Porta Aperta

    Soft-ice

    Il Sorriso Del Bruco

    L’inganno

    Il Limite Della Paura

    Io sono il problema

    Auto da fé

    … Licenziando queste cronache

    ho l’impressione di buttarle nel fuoco

    e di liberarmene per sempre (E. Montale)

    Storie di Incubi e Immagini nella gelida e laboriosa Bassa mantovana che raccontano di partite a scacchi che non sempre i protagonisti vincono. Episodi inquieti fra il noir e la fantascienza ambientati nel periodo di Halloween.

    La narrazione si snoda fra scene in sequenza alla John Carpenter e scenari ucronici e inospitali alla Bradbury, o come in Interceptor dal quale l’autore ha tratto ispirazione per il secondo racconto. La tensione emotiva che trattiene il lettore lascia senza fiato e porta con sé il terribile sospetto che l’impossibile sia assai più famigliare di quanto sembri.

    Questa edizione digitale inoltre include Note e Capitoli interattivi, Notizie recenti sull'autore e sul libro e un link per connettersi alla comunità di Goodreads e condividere domande e opinioni.

    Enrico Grossi è giornalista freelance e autore di diversi racconti fantascientifici, gialli e horror. Coltiva, fra le molte passioni, l’interesse per Stephen King e il giardinaggio. Per le sue storie trae ispirazione dal mondo piccolo della Bassa, luogo ricco di zanzare e storie da raccontare.

    © Enrico Grossi, 2016

    © FdBooks, 2016. Edizione 1. 0

    L’edizione digitale di questo libro è disponibile online

    in formato. mobi su Amazon

    e in formato . epub su Google Play

    e altri store online.

    In copertina:

    Illustrazione di Elisabetta Bresciani

    Quest’opera è protetta dalla Legge sul diritto d’autore.

    È vietata ogni riproduzione, anche parziale, non autorizzata.

    Incomincia a leggere

    Incubi e Immagini

    Racconti impossibili

    Indice del libro

    Parole ricorrenti (Tagcloud)

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    Partecipa alla comunità di Goodreads

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    Enrico Grossi

    Incubi e immagini

    Racconti impossibili

    Nota dell’autore

    Questa antologia è una raccolta di racconti elaborata dai primi anni del 2000 a oggi. Un insieme di incubi e immagini che hanno costellato questo periodo della mia vita. Rappresentano una serie di partite a scacchi a tempo veloce che non sempre i protagonisti vincono. I generi presenti sono prevalentemente il noir, l’horror e la fantascienza (che ho sempre adorato), dove le persone si trovano loro malgrado in situazioni non certo volute.

    Tre racconti sono sulla festa di Halloween, ricorrenza di origine celtica festeggiata negli Usa, che ha qualcosa d’intrigante. Ho visto spesso i primi due film della serie di John Carpenter che mi hanno ispirato durante la loro stesura. Per quanto riguarda i racconti Il limite Della Paura e Io sono il Problema: il primo è un omaggio nel mio piccolo ad autori degli anni d’oro come Ray Bradbury, Alfred Elton Van Vogt e Robert A. Heinlein (un titolo su tutti è Starship Troopers) che leggevo con avidità; per il secondo mi sono voluto calare nelle atmosfere di grandi film come Interceptor (Mad Max) e il seguito Interceptor - Il Guerriero della strada.

    Ringraziamenti

    Devo ringraziare una serie di persone che hanno contribuito a fare in modo che non gettassi all’aria tutto quello che avete letto, a partire da Adele Marini, autrice di noir e giornalista: grazie al suo workshop del Festival Nebbia Gialla per scrittori esordienti ha risvegliato la mia voglia di scrivere che pareva perduta. Filomena Cecere, scrittrice ed editrice di Formello, per la segnalazione del racconto Halloween Il Contratto nel concorso Fantasya a Palazzo.

    Poi un grazie a molte persone della biblioteca di Suzzara: Nicolis Irene, Provasi Fiorella, Tasca Romy e altri che mi hanno sempre incoraggiato a non mollare la scrittura, come l'amico Vezzani Stefano scacchista e scrittore, Faustinoni Virginia e Miano Carmela dirigenti del Roller Suzzara HC, che sempre hanno letto con spirito obiettivo quello che scrivo. Pinotti Mauro, pazzo giornalista freelance e amico d’infanzia. Infine, un ringraziamento va alla città dove vivo, Suzzara, che amo e anche un poco detesto; somiglia vagamente a Castle Rock di Stephen King le cui atmosfere si percepiscono nel primo racconto Vendetta.

    Non ultima Jessica Maccario con l'editing di tutti i racconti di questa antologia e i suoi consigli per il futuro, mi ha fatto capire la differenza tra scrivere per se stessi o per dei lettori che non ti conoscono. Scrivere è un lavoro duro e piacevole, ma di lavoro si tratta, ci vuole umiltà e rispetto per chi legge, mettersi sempre in discussione, molti scrivono, ma quando i loro prodotti vengono rifiutati pensano che il pubblico non li apprezzi, come quelle squadre che giocano male e sono fischiate, i giocatori ribattono con atteggiamenti inutili e polemici contro gli spettatori, invece sono vittime della loro presunzione. Infine leggere molto e di tutto ma questo l'ho sempre fatto.

    Enrico Grossi

    Incubi e immagini

    Racconti impossibili

    Vendetta

    Quanto odiava quella quercia! L’aveva messa a dimora suo nonno prima che nascesse suo padre, da almeno un secolo stava lì, da quando la casa era ancora un cascinale con attorno i campi e non era stata ancora aggiunta la parte davanti. Nel trascorrere degli anni, l’albero era cresciuto a dismisura, raggiungendo dimensioni spropositate. Si ergeva proprio al centro del cortile, dove le radici espanse nel sottosuolo ostacolavano ad Antonio l’accesso al garage con il camioncino. Allo stesso modo faceva la parte alta: i rami con la loro vigoria stavano raggiungendo i davanzali della sua camera da letto. La pianta era troppo vicina alla casa, quando tirava il vento il grattare delle propaggini lo teneva sveglio per notti intere. Perciò non era solo una questione di spazio. Di solito si appisolava verso l’alba, giusto in tempo per essere destato dagli uccelli: decine di passeri, cince, cardellini, fringuelli a primavera nidificavano su quel vegetale. Quella dannata quercia era un condominio popolato di pennuti. Non ultima seccatura le foglie, con il vento cadevano sulla strada antistante coprendo il marciapiede, si era già preso una minaccia di multa dai vigili urbani dato che tutte le volte che tirava un po’ di brezza, per evitare sanzioni doveva armarsi di ramazza per pulire.

    Ti sego poi kaput sarai legna da ardere pensò Antonio ad alta voce, quel mattino fresco e soleggiato di inizio estate. Aveva urtato con il paraurti del furgone contro il tronco, mentre usciva per andare al lavoro. La quercia naturalmente non rispose, però ebbe un fremito mentre il furgone sgommava via, con il fanalino della freccia posteriore che toccando la corteccia andò in frantumi.

    Su quella pianta si basava gran parte della storia della sua famiglia. Quante volte aveva visto suo nonno prima, suo padre poi, da soli o con le mogli trascorrere ore sulla panchina nel cortile, all’ombra di quei rami. Leggevano e osservavano il sole giocare tra le foglie. Oppure ascoltavano il canto degli uccelli nei loro nidi. Anche lui, nei primi tempi del suo rapporto con Angela, vi aveva trascorso qualche momento d’intimità, ma questo ricordo non alleggeriva il suo odio.

    Questa Quercia deve restare, Antonio, è nata con questa casa. Mi raccomando conservala e abbine cura... gli aveva raccomandato il padre fino agli ultimi istanti di vita.

    Adesso che i genitori erano entrambi morti e viveva con Angela in quella casa, non si sentiva più vincolato da promesse passate: la quercia era diventata un parente scomodo, che reclamava il suo diritto ad espandersi.

    Tornò a casa nel tardo pomeriggio, dopo una giornata non certo piacevole, passata alle prese con il taglio di una siepe alta, un misto di rami di robinia e bianco spino, sotto un sole cocente. I virgulti resistenti avevano provocato la rottura della catena a denti del taglia siepi, le spine dei rami avevano aggredito la sua tuta da lavoro arrivando alla pelle, con dolorose punture e il tutto aveva aumentato lo stress. Entrò nel cortile sovrappensiero, senza badare alle radici sporgenti sulla superficie del terreno. Le gomme finirono su una di queste, il mezzo ebbe un sobbalzo e il livello della cabina di guida si abbassò. Antonio scese dal furgone e guardò sotto la gomma anteriore sinistra: era bucata, lesionata in modo irreparabile dalla sporgenza della radice della pianta.

    Maledetta! Maledette radici ora vi sistemo io... poi tra un paio di giorni finisci nella legnaia e quest’inverno brucerai nel camino… basta avere queste radici tra i piedi... e la finiamo con il chiasso degli uccelli che non mi fanno dormire la notte.

    Andò nel magazzino. Portò fuori la motosega, un piccone e altri attrezzi. Infuriato,

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