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Cercando un Altrove: I viaggiatori dell'impossibile 1
Cercando un Altrove: I viaggiatori dell'impossibile 1
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E-book111 pagine1 ora

Cercando un Altrove: I viaggiatori dell'impossibile 1

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Info su questo ebook

ROMANZO BREVE (67 pagine) - FANTASCIENZA - Primo capitolo di una serie di avventure fantastiche nel multiverso, che unisce urban fantasy e i classici dell'avventura. Una serie di missioni alla scoperta di Terre alternative che hanno avuto una storia e un'evoluzione diversa dalla nostra, e che possono costituire una opportunità o una minaccia...

Tutto era iniziato una sera, su una strada provinciale nell'hinterland di Milano. Una foschia azzurra, l'elettronica di bordo dell'auto e il telefono cellulare improvvisamente fuori uso, e poi... il nulla. Quando Marco Cellini riprese conoscenza, si ritrovò sul ciglio della strada. E di sua moglie Caterina, nessuna traccia. Per le autorità, ora Marco è un indagato, sospettato di omicidio e occultamento di cadavere. Ma nei suoi sogni riaffiorano creature fantastiche, esseri mai visti, in scenari del tutto ignoti. Una storia a cui nessuno crede. Tranne un curioso scienziato, il professor Blumberg, un fisico non ortodosso, che da sempre lavora alla sua teoria del multiverso e dei "varchi" che permettono la comunicazione tra mondi paralleli... Blumberg è arrivato dalla Germania proprio per aiutare Marco a ricordare, ma anche per chiedere il suo aiuto: c'è un modo per viaggiare tra le dimensioni, e solo insieme potranno farlo.

Enrico Lotti (Milano, 1959). Sceneggiatore di fumetti ("Martin Mystère", "Zona X", "Diabolik" e "Intrepido"), giornalista (ha diretto il mensile di informatica "Macworld Italia"), scrittore e traduttore. Ha pubblicato racconti di fantascienza ("Robot", "Il Magazzino dei Mondi 3") e spionaggio ("Segretissimo").
LinguaItaliano
Data di uscita13 set 2016
ISBN9788865308431
Cercando un Altrove: I viaggiatori dell'impossibile 1

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    Anteprima del libro

    Cercando un Altrove - Enrico Lotti

    STAGIONE 1   VOLUME 1

    Enrico Lotti

    Cercando un Altrove

    Romanzo breve

    Prima edizione settembre 2016

    ISBN 9788865308431

    © 2016 Enrico Lotti

    Edizione ebook © 2016 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

    Versione: 1.0

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

    Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria

    Indice

    Il libro

    L'autore

    Cercando un Altrove

    Prologo

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Capitolo 10

    Capitolo 11

    Capitolo 12

    Capitolo 13

    Delos Digital e il DRM

    Tutti gli ebook Bus Stop

    Il libro

    Primo capitolo di una serie di avventure fantastiche nel multiverso, che unisce urban fantasy e i classici dell’avventura. Una serie di missioni alla scoperta di Terre alternative che hanno avuto una storia e un’evoluzione diversa dalla nostra, e che possono costituire una opportunità o una minaccia...

    Tutto era iniziato una sera, su una strada provinciale nell’hinterland di Milano. Una foschia azzurra, l’elettronica di bordo dell’auto e il telefono cellulare improvvisamente fuori uso, e poi… il nulla. Quando Marco Cellini riprese conoscenza, si ritrovò sul ciglio della strada. E di sua moglie Caterina, nessuna traccia.

    Per le autorità, ora Marco è un indagato, sospettato di omicidio e occultamento di cadavere.

    Ma nei suoi sogni riaffiorano creature fantastiche, esseri mai visti, in scenari del tutto ignoti. Una storia a cui nessuno crede. Tranne un curioso scienziato, il professor Blumberg, un fisico non ortodosso, che da sempre lavora alla sua teoria del multiverso e dei varchi che permettono la comunicazione tra mondi paralleli… Blumberg è arrivato dalla Germania proprio per aiutare Marco a ricordare, ma anche per chiedere il suo aiuto: c’è un modo per viaggiare tra le dimensioni, e solo insieme potranno farlo.

    L'autore

    Enrico Lotti (Milano, 1959). Sceneggiatore di fumetti (Martin Mystère, Zona X, Diabolik e Intrepido), giornalista (ha diretto il mensile di informatica Macworld Italia), scrittore e traduttore. Ha pubblicato racconti di fantascienza (Robot, Il Magazzino dei Mondi 3) e spionaggio (Segretissimo).

    Prologo

    All’ombra di una quercia millenaria, sotto un cielo cremisi, sedeva l’anziano della tribù, circondato da una dozzina di bambini e adolescenti, dai musetti sporchi di nerofumo e fango essiccato.

    Poco lontano, le donne stavano scuoiando le carcasse dei cervi, mentre i cacciatori si riposavano, scambiandosi battute e vanterie sulle loro imprese.

    Ma i ragazzini avevano occhi e orecchie solo per l’anziano Kor, il saggio zio dal viso incartapecorito, e i suoi favolosi racconti.

    – Raccontaci ancora la fiaba di Mok e della sua spada magica!

    Kor fulminò il ragazzino con una delle sue occhiate.

    – Non era una spada magica, e lui non si chiama Mok, ma Mek. E non è una fiaba.

    – E cos’è, allora?

    – È la storia dell’eroe che ha combattuto per noi contro i draghi volanti e i predoni, e che un giorno tornerà per completare la sua missione.

    I bambini ascoltavano, in un silenzio ricco di suggestione.

    – Tornerà? Ma tu hai detto che è morto.

    – E con questo? Era già morto altre volte, ma è sempre tornato.

    – Come fa a tornare?

    Il vecchio sorrise:

    – Perché lui è l’eroe dei mille mondi.

    Capitolo 1

    Temporale notturno su Milano.

    Notte carica di elettricità.

    Ancora una volta, le previsioni meteo avevano fallito.

    Lampi a ciel sereno, poi uno scroscio d’acqua, e un’aria frizzante, come formicolante di particelle elettrostatiche. Fuori, nelle strade quasi deserte, un paio di taxi che sfrecciavano via, un passante che si infilava nella stazione della metropolitana, sperando di riuscire a prendere l’ultimo treno…

    Ancora quel sogno.

    Marco ne aveva fatti altri, simili e altrettanto angosciosi. Da quel giorno, da quel maledetto giorno. Ma stavano diventando più frequenti, più intensi, benché non per questo più chiari.

    Era in una radura, vicino alla sua macchina, finita fuori strada, tra le erbe alte. Questa immagine c’era sempre. Brandiva il cric, mentre sua moglie, Caterina, era terrorizzata e cercava di chiudere la portiera. Intorno a lui, gli aggressori.

    Erano… strani.

    Le immagini erano confuse, frammentarie. Altre notti li aveva sognati, ma non era certo di avere sognato sempre gli stessi uomini. Uomini… Sembravano indigeni, dalla pelle scura, portavano curiose grandi maschere che parevano teste d’uccello, dal becco lunghissimo. Si avventavano verso di lui impugnando lance e mazze di legno. Chissà perché, mentre cercava disperatamente di parare i loro colpi e di abbatterli roteando il cric come una clava, la sua attenzione era caduta sulla foggia di quelle armi di legno. Impugnature levigate e istoriate, di un legno simile all’ebano, incurvate, e una testa costituita da una pietra rotonda, perfettamente liscia e lavorata. Non il genere di arma che potrebbe avere un teppista o un guerrigliero. Non il genere di arma che avesse mai visto in vita sua. E ne aveva viste parecchie, di armi.

    Quegli uomini gridavano parole incomprensibili e cercavano di colpirlo, lui parava meglio che poteva e cercava di rispondere.

    Caterina gridava terrorizzata dentro la macchina.

    C’erano altre persone, lì intorno, uomini e donne.

    Anche loro vestiti in maniera strana, con lunghe tuniche, calzari di cuoio. Anche loro gridavano, spaventati, si stringevano l’uno all’altro mentre gli uomini armati, gli uomini dalla testa d’uccello, strappavano un bambino dalle braccia di un adulto, dopo averlo massacrato a colpi di mazza.

    Non era una recita in costume, non era un film, era tutto dannatamente vero, in quel sogno.

    Marco sentiva le botte, i colpi delle mazze che si abbattevano sulle sue spalle, sulle sue gambe, sentiva il rivolo di sangue che gli colava dalla fronte e gli annebbiava la vista. Sentiva la sua paura, la paura di non riuscire a proteggere sua moglie e se stesso da quegli invasati.

    Dov’era? Cosa stava succedendo? Non lo sapeva.

    Le immagini erano frammentarie.

    Poi, all’improvviso, la creatura volante.

    Già vista in altri sogni.

    Una di quelle creature che si vedono nei film fantastici, o nei musei di storia naturale. Un mostruoso, gigantesco uccello. Quanto saranno state ampie quelle ali? Tre metri? E poi, il collo allungato, e quel becco lunghissimo e inconfondibile. I copricapi dei suoi assalitori avevano la stessa forma, ma più piccola.

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