Zamora

Di Enrico Lotti

ROMANZO BREVE (58 pagine) - FANTASCIENZA - La ricerca di Mac lo conduce a Zamora, la regina delle sabbie, una città retta da una casta di sacerdoti oscurantisti. Ma nulla è come sembra: quel mondo nasconde un terribile segreto, e quando Mac lo scoprirà inizierà una disperata lotta contro tutti e contro il tempo

Secondo episodio della grande ricerca di Mac: ritrovare Caterina, ma anche scoprire il suo passato, chi è stato, per quale ragione il suo nome viene proferito con timore e rispetto, qualche volta con terrore in quei mondi nei quali egli non ricorda neppure di essere mai stato? Un varco dimensionale, apparso in un complesso industriale abbandonato alle porte di Milano, conduce in un altro mondo. Una Terra di un futuro lontano, fatta di deserti e abitata da popoli che sembrano usciti dal nostro Medio Evo e animali usciti dai nostri incubi... La ricerca di Mac lo conduce a Zamora, la regina delle sabbie, una città retta da una casta di sacerdoti oscurantisti. Ma nulla è ciò che sembra: quel mondo nasconde un terribile segreto, e quando Mac lo scoprirà, inizierà una disperata lotta contro tutti e contro il tempo.

Enrico Lotti (Milano, 1959). Sceneggiatore di fumetti ("Martin Mystère", "Zona X", "Diabolik" e "Intrepido"), giornalista (ha diretto il mensile di informatica "Macworld Italia"), scrittore e traduttore. Ha pubblicato racconti di fantascienza ("Robot", il "Magazzino dei Mondi 3") e spionaggio ("Segretissimo").

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 27 set 2016
• ISBN: 9788865308585

Anteprima del libro

Enrico Lotti

Zamora

Romanzo breve

Prima edizione settembre 2016

ISBN 9788865308585

© 2016 Enrico Lotti

Edizione ebook © 2016 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

Versione: 1.0

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Indice

Il libro

L'autore

Zamora

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 8

Capitolo 9

Capitolo 10

Capitolo 11

Capitolo 12

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Il libro

La ricerca di Mac lo conduce a Zamora, la regina delle sabbie, una città retta da una casta di sacerdoti oscurantisti. Ma nulla è come sembra: quel mondo nasconde un terribile segreto, e quando Mac lo scoprirà inizierà una disperata lotta contro tutti e contro il tempo

Secondo episodio della grande ricerca di Mac: ritrovare Caterina, ma anche scoprire il suo passato, chi è stato, per quale ragione il suo nome viene proferito con timore e rispetto, qualche volta con terrore in quei mondi nei quali egli non ricorda neppure di essere mai stato?

Un varco dimensionale, apparso in un complesso industriale abbandonato alle porte di Milano, conduce in un altro mondo. Una Terra di un futuro lontano, fatta di deserti e abitata da popoli che sembrano usciti dal nostro Medio Evo e animali usciti dai nostri incubi… La ricerca di Mac lo conduce a Zamora, la regina delle sabbie, una città retta da una casta di sacerdoti oscurantisti. Ma nulla è ciò che sembra: quel mondo nasconde un terribile segreto, e quando Mac lo scoprirà, inizierà una disperata lotta contro tutti e contro il tempo.

L'autore

Enrico Lotti (Milano, 1959). Sceneggiatore di fumetti (Martin Mystère, Zona X, Diabolik e Intrepido), giornalista (ha diretto il mensile di informatica Macworld Italia), scrittore e traduttore. Ha pubblicato racconti di fantascienza (Robot, il Magazzino dei Mondi 3) e spionaggio (Segretissimo).

Dello stesso autore

Enrico Lotti, Cercando un Altrove I viaggiatori dell'impossibile ISBN: 9788865308431

Capitolo 1

Una strada nell’hinterland lombardo, da qualche parte tra Milano e Bergamo. Capannoni, tabelloni pubblicitari, tralicci e pali a perdita d’occhio. Una svolta in una strada secondaria, un’altra ancora. Ora la strada era poco più di uno sterrato. Ancora capannoni, ogni tanto, ma sembravano tutti abbandonati da tempo, e tutt’intorno l’erba cresceva alta e incolta.

Solo un furgone percorreva la stradina, un van con targa tedesca.

Al volante, un giovane biondo e pallido: Florian Berger, l’assistente e allievo prediletto del professor Blumberg, e fidanzato della figlia del professore, Alana. Il suo pallore era accentuato dalla sua tuta da lavoro bianca.

Anche gli altri occupanti del van indossavano una tuta identica.

A fianco del guidatore c’era Marco, che guardava fuori dal finestrino e sembrava annusare il tempo, come un segugio. I suoi occhi grigi scrutavano la strada, la mascella serrata, sentiva l’adrenalina che inizia a scorrere. Qualcosa di simile a quello che provava quando, a bordo di un Lince, percorreva strade polverose in Afghanistan, dove a ogni passo poteva accadere qualcosa, o durante gli interminabili turni di guardia sulle alture del Libano meridionale…

Nei sedili posteriori c’erano Alana, Daniele Hu e il professor Blumberg.

Alana stava dando un ultimo controllo alla sua videocamera, armeggiando con schedine di memoria, obiettivi e filtri. Daniele, il più giovane della brigata, si mordicchiava il labbro, nervoso e agitato. Partecipava di persona a una spedizione verso nuovi e sconosciuti orizzonti, e non poteva scrivere nulla, neppure una riga, neppure un’allusione, sul suo blog The Big Complotto. Di che mangiarsi le mani.

L’unico occupante del van a non indossare la tuta bianca era il professor Blumberg. Forse avrebbe fatto meglio a farlo: se non altro, avrebbe evitato di esibire la giacca a grandi quadri con le toppe di cuoio sui gomiti e i pantaloni verde pisello, un pugno in un occhio anche per il più teutonico degli osservatori.

Il professore stentava a trattenere l’eccitazione.

– Ci siamo, quel grande capannone abbandonato là in fondo… È proprio lì dentro!

– Quindi, le anomalie possono verificarsi anche all’interno di un luogo chiuso? – chiese Florian, cercando di suonare distaccato. Non ci riuscì.

– Certo – rispose Blumberg. – Una alterazione del campo elettromagnetico può aver luogo ovunque. Anche nel cuore di una montagna, o in fondo a un oceano. Anzi, la maggior parte di esse avviene proprio in posti simili, e per questo nessuno se ne accorge. Ma adesso, abbiamo questa impareggiabile fortuna… un grappolo di anomalie si sta verificando in questa zona, in un’area molto delimitata, e facilmente raggiungibile… un’opportunità che non possiamo perdere.

– Già, un vero colpo di fortuna – commentò sarcastico Marco. Era stato non lontano da lì, pochi mesi prima, che era piombato dentro una di queste anomalie. Da quel momento, sua moglie era scomparsa e la sua vita ne era rimasta sconvolta.

Alana guardò con un’occhiata di muto rimprovero il padre, rendendosi conto della sua indelicatezza.

Ma il professore era eccitato come un bambino. E ne aveva ragione: secondo i suoi calcoli, un nuovo fenomeno si sarebbe prodotto in un punto all’interno di quel capannone. Quella anomalia, come la chiamava lui, era un punto di intersezione fra due dimensioni parallele, altrimenti destinate a restare isolate l’una dall’altra per sempre. Fenomeni che spuntavano e scomparivano in continuazione, bolle che si formavano e svanivano, come la