Vita con gli automi

Di Enrico Lotti

ROMANZO BREVE (59 pagine) - FANTASCIENZA - Un mondo popolato esclusivamente da robot. Di mille forme, ciascuno con la propria specializzazione e la propria funzione... Chi li ha costruiti e programmati? Cosa stanno facendo? E soprattutto: perché?

Marco e i suoi compagni giungono su un mondo morto, in apparenza. Atmosfera non respirabile, nessun segno di vita. Ma segnali inquietanti li hanno condotti lì. Il mondo si rivela abitato, sì: ma da automi. E ciò che scopriranno, in un susseguirsi ininterrotto di colpi di scena, li lascerà senza parole...

Enrico Lotti (Milano, 1959). Sceneggiatore di fumetti ("Martin Mystère", "Zona X", "Diabolik" e "Intrepido"), giornalista (ha diretto il mensile di informatica "Macworld Italia"), scrittore e traduttore. Ha pubblicato racconti di fantascienza ("Robot", "Il Magazzino dei Mondi 3") e spionaggio ("Segretissimo").

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 6 dic 2016
• ISBN: 9788825400304

Anteprima del libro

Enrico Lotti

Vita con gli automi

ROMANZO BREVE

Prima edizione dicembre 2016

ISBN 9788825400304

© 2016 Enrico Lotti

Edizione ebook © 2016 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

Versione: 1.0

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Indice

Il libro

L'autore

Vita con gli automi

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 8

Capitolo 9

Capitolo 10

Capitolo 11

Capitolo 12

In questa collana

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Il libro

Un mondo popolato esclusivamente da robot. Di mille forme, ciascuno con la propria specializzazione e la propria funzione... Chi li ha costruiti e programmati? Cosa stanno facendo? E soprattutto: perché?

Marco e i suoi compagni giungono su un mondo morto, in apparenza. Atmosfera non respirabile, nessun segno di vita. Ma segnali inquietanti li hanno condotti lì. Il mondo si rivela abitato, sì: ma da automi. E ciò che scopriranno, in un susseguirsi ininterrotto di colpi di scena, li lascerà senza parole…

L'autore

Enrico Lotti (Milano, 1959). Sceneggiatore di fumetti (Martin Mystère, Zona X, Diabolik e Intrepido), giornalista (ha diretto il mensile di informatica Macworld Italia), scrittore e traduttore. Ha pubblicato racconti di fantascienza (Robot, Il Magazzino dei Mondi 3) e spionaggio (Segretissimo).

Dallo stesso autore

Enrico Lotti, Cercando un Altrove I viaggiatori dell'impossibile ISBN: 9788865308431 Enrico Lotti, Zamora I viaggiatori dell'impossibile ISBN: 9788865308585 Enrico Lotti, Guerra Fredda I viaggiatori dell'impossibile ISBN: 9788865308882 Enrico Lotti, Il Re dei Topi I viaggiatori dell'impossibile ISBN: 9788865309100 Enrico Lotti, La Cosa dall'altro mondo I viaggiatori dell'impossibile ISBN: 9788865309377 Enrico Lotti, Ophal I viaggiatori dell'impossibile ISBN: 9788825400090

Capitolo 1

Alana Blumberg scese dal taxi e si guardò intorno.

L’anonima strada di un anonimo quartiere milanese. Nessun segno della capitale dello stile e del design: solo un piccolo market, qualche negozio, per lo più cinese, qualche anziano di passaggio. Diverse saracinesche abbassate alle undici del mattino: recessione, e non dolce vita.

La ragazza arrivò a colpo sicuro davanti a un portone. Scorse l’elenco dei nomi sul quadro del citofono. Prima che potesse schiacciare il tasto, il portone si spalancò. Ne uscì un’anziana che trascinava un carrellino per la spesa. Alana le sorrise e si infilò nel palazzo.

Marco Cellini stava facendo esercizi di ginnastica sul tappetino quando sentì il trillo del campanello. Daniele? Non era da lui, un suono così deciso e prolungato. La donna delle pulizie dello stabile? Un vicino? O un venditore porta a porta più intraprendente, che era riuscito a intrufolarsi nel portone?

Marco guardò nello spioncino e aprì.

Davanti a lui, Alana, con un sorriso di sfida.

Marco era sorpreso, ma mantenne un’espressione indecifrabile.

Le rivolse un’occhiata interrogativa.

– Passavo da queste parti per caso… – disse lei.

Marco trattenne un sorriso e spalancò la porta.

Alana entrò, sfiorandolo.

Marco le fece strada.

– Come si dice in questi casi, scusa il disordine.

Alana si guardò intorno.

– La tana del guerriero.

– Il bilocale del disoccupato.

In realtà non era vero, e Marco lo sapeva. L’assegno mensile del professor Blumberg – un assegno molto generoso, peraltro – era sufficiente a garantirgli un reddito, superiore a quello degli anni precedenti. Aprì il frigorifero e si voltò verso Alana.

La ragazza sorrise.

– Una birra andrà benissimo.

Alana lanciò un’occhiata al tinello borghese, al corridoio spoglio. Sembrava quasi delusa.

– Me la sarei immaginata diversa, casa tua…

– Cosa ti aspettavi?

Alana scrollò le spalle.

– Qualcosa di più… marziale.

– Katane, rivoltelle e fucili da caccia appesi alle pareti? – chiese lui, porgendole una lattina di birra.

– E qualche testa di leone imbalsamata – aggiunse lei, lanciandogli un’occhiata piena di complicità.

L’unica belva, in quell’appartamento, era una statuetta che raffigurava un piccolo lupo stilizzato. Una statuina segnatempo, ricordo del primo fine settimana a Rimini con Caterina, il primo viaggio da soli…

Alana la notò e la prese in mano.

– Un po’ poco, per un cacciatore… un lupo azzurro? È una di quelle che cambiano colore con il tempo, vero? Azzurro, bel tempo, rosa brutto tempo? Ma è vero che segnano il tempo? O è una leggenda urbana?

Marco le bloccò la mano con decisione e rimise la statuina al suo posto.

– Non direi – rispose lui, asciutto – è così, da anni.

Alana gli si avvicinò ancora: – Forse sono sensibili ad alcuni valori particolari… La temperatura…

– No. Direi all’umidità – rispose Marco, allontanandosi di alcuni passi e aprendo l’antina di un mobile, per prendere salatini e patatine.

Alana ridacchiò.

– Uomo di poche parole. Florian sarebbe capace di