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Terra del Dire, Terra del Fare
Terra del Dire, Terra del Fare
Terra del Dire, Terra del Fare
E-book250 pagine3 ore

Terra del Dire, Terra del Fare

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Info su questo ebook

Terra del Dire, Terra del Fare è una favola che parla di evoluzione e cambiamento. Per evolvere bisogna sapere cambiare. Il cambiamento è un aspetto della vita umana fra i più affascinanti ma anche fra i più controversi. Riassume in sé l’essenza dell’esperienza di vita che stiamo vivendo. È ciò che porta il nuovo: nuove vitalità, nuove esperienze, nuove consapevolezze. È il passaggio da uno stato interiore ad un altro che, una volta acquisito, ci consente di guardare il mondo in maniera diversa. Ed è proprio qui che si manifesta il suo aspetto controverso: a volte ostacoliamo proprio quello che ci consente di cambiare, non lo vogliamo. E troviamo sempre un valido motivo per restare come siamo. Il nostro vissuto ci fornisce sempre qualche contenuto capace di ancorarci alle nostre abitudini. E in questi casi, se non facciamo i furbi, ci accorgiamo facilmente che la nostra attenzione tende a spostarsi nella mente per predisporci a “pensare” di cambiare. Però, su questa strada, spesso tutti i nostri sforzi vengono ripagati dalla soddisfazione che proviamo nel contemplare il bellissimo piano di intenzioni che abbiamo creato. Ma così facendo, non succede mai nulla. Per cambiare dobbiamo andare nella Terra del Fare. Ed è lì che dobbiamo muovere i nostri piccoli passi. E dobbiamo cominciare a guardare alla Terra del Dire con sospetto, come ad un luogo pieno di fantasmi, di trappole e di illusioni. Ma solo il Mare, che divide le due Terre, può farcelo capire, perché la Terra del Fare è mossa da una forza speciale.

Il libro è stato stimolato dal fatto che qualsiasi consapevolezza acquisiamo, in qualsiasi ambito, non serve a nulla se non è portata nella vita pratica. La protagonista è una formica di nome Luce che impara a mettersi in gioco e a capire quello che desidera. E poi trova il modo per creare sempre di più la sua realtà e realizzare i suoi desideri.
Acquisirai un metodo che ti consente di far ordine nei tuoi valori in modo da capire quello che veramente vuoi così che tu possa focalizzarti sulle tue reali necessità.
I cambiamenti richiedono molta consapevolezza.
La realtà è in continuo cambiamento, tutto cambia, ne sei consapevole o per te non è così? Quante volte ti sei veramente messo in gioco? Quanto sei disponibile ad agire in situazioni diverse da quelle a te abituali?
I cambiamenti sono pieni di vita.
Stai vivendo la vita che desideri? Sai quello che vuoi? Ti sei mai chiesto quali sono i tuoi valori? Ovvero che cosa ritieni importante per te. Quali sono le tue convinzioni? Ovvero che cosa che è giusto o sbagliato per te. Che cosa stai facendo per realizzare i tuoi desideri?
LinguaItaliano
Data di uscita8 nov 2016
ISBN9788822862990
Terra del Dire, Terra del Fare

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    Anteprima del libro

    Terra del Dire, Terra del Fare - Roberto Donati

    Roberto Donati

    Terra del Dire, Terra del Fare

    ROBERTO DONATI

    Terra del Dire, Terra del Fare

    E tu, sai nuotare?

    Edizione Settembre 2016

    Roberto Donati

    © Roberto Donati 2016

    roberto.donati@rdimetodi.com

    www.rdimetodi.com

    Apriti all’impossibile!

    UUID: be7760f4-b657-11e7-aa3b-49fbd00dc2aa

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    Introduzione

    Il Racconto

    Premessa

    La Terra del DIRE

    Capitolo 1.

    Capitolo 2.

    Capitolo 3.

    Capitolo 4.

    Capitolo 5

    Capitolo 6.

    Il Mare

    Capitolo 7.

    Capitolo 8.

    Capitolo 9.

    La Terra del FARE

    Capitolo 10.

    Capitolo 11.

    Capitolo 12.

    Capitolo 13.

    Capitolo 14.

    Capitolo 15.

    Capitolo 16.

    Ringraziamenti

    Introduzione

    È un libro che parla di cambiamento attraverso la metafora della favola. Il racconto tocca temi profondi della nostra esistenza. Tutto è in movimento. E anche noi, in ogni istante, consciamente o inconsciamente, cambiamo. Ogni giorno, a seconda del momento esistenziale che stiamo vivendo, affrontiamo piccoli o grandi problemi, più o meno importanti, che stimolano la nostra attenzione e richiedono una soluzione, un cambiamento: qualcosa deve finire, qualcosa deve iniziare.

    Luce, la formica protagonista del libro, si trova ad affrontare un cambiamento importante, profondo, che richiede di modificare il suo modo di vedere il mondo. Chissà se ci riuscirà! È una formica, ma ha la fortuna di avere poteri speciali e di comunicare a noi i suoi stati d’animo, le sue riflessioni, i contenuti delle sue tappe evolutive.

    Non sempre siamo chiamati ad affrontare cambiamenti di rilevanza esistenziale. A volte sono piccole cose. Sono piccole azioni nel quotidiano, nel nostro lavoro o altro. Però siamo sempre noi ad affrontarli, siamo sempre noi gli attori, con la nostra emotività e le nostre capacità. E indipendentemente dalla natura del problema, in ogni situazione manifestiamo le nostre attitudini, la nostra propensione a cambiare, il nostro livello di consapevolezza, la nostra capacità di saper comunicare e di adattarci alla nuova situazione.

    Soprattutto in questo contesto, gioca un ruolo importante la relazione fra emozioni e ragione. Non sempre le due cose vanno a braccetto. Anzi, spesso divergono e confliggono. Alla base del cambiamento ci sono anche elementi irrazionali che invadono lo spazio della ragione e la costringono a trovare nuovi schemi di riferimento. Mi riferisco al ruolo del sogno, della immaginazione e della creatività. Elementi capaci di cogliere le nostre reali esigenze profonde e di portarle a consapevolezza per poterle manifestare.

    Il fantasma da vincere è qualcosa che nasce fra ciò che sentiamo e ciò che pensiamo. Questo apre interrogativi e dubbi che ci portano ad acquisire nuove consapevolezze. Ed è da come si risolve questo conflitto che dipende il vero cambiamento. Diversamente continuiamo a fare le cose che facevamo prima e, molto probabilmente, anche gli stessi errori.

    Sta a noi avere la capacità e la forza di ascoltare gli stimoli e i segnali che ci provengono dal mondo. Quando siamo consapevoli delle nostre necessità di cambiamento, dovremmo evitare tutto ciò che ci impedisce di cambiare, in modo da non sperimentare conseguenze a noi dannose.

    Il racconto si sviluppa fra il reale e l’irreale, tra il concreto e il fantastico. Che a pensarci bene, sono anche i contenuti della nostra vita. Sono irreali le cose che non comprendiamo. Quelle alle quali non siamo riusciti a dare un nome. Le altre diventano parte della nostra realtà. Ma il resto se ne va. E non sappiamo che cosa stiamo lasciando andare.

    E perché allora non sognare un mondo nuovo che sia costruito in modo da consentirci di affrontare senza limiti ciò che ora per noi è limitante e incomprensibile? Che ci consenta di capire quali sono i valori per cui ci sentiamo veramente vivi? Che ci consenta di capire da che cosa si origina la necessità di cambiamento? Che ci consenta di far diventare questa consapevolezza la forza delle nostre azioni anziché la nostra maledizione?

    Luce sogna e riflette a riguardo. Ed ognuno di noi dovrebbe cominciare a pensarci, a capire che cosa serve per poter vivere in un vero nuovo mondo, per potere veramente vivere il sogno di esprimere sé stessi.

    Il libro è strutturato in tre parti: la Terra del Dire, il Mare e la Terra del Fare. All’interno, in vari punti dei capitoli, alcune illustrazioni colgono diversi aspetti del racconto.

    Metti qualcosa di tuo in questo libro. Fallo diventare il Tuo Libro. Riempilo di contenuto emozionale. Colora le illustrazioni che a mano a mano incontrerai. Creane di nuove o modifica quelle proposte. Scrivi appunti, sottolinea, fai commenti. Associa mentalmente suoni, rumori agli episodi descritti. Cerca di cogliere gli odori dei vari ambienti che incontrerai. Prova a fare lo stesso con le sensazioni tattili.

    Buona lettura e ……altro!

    L’autore

    Il Racconto

    Premessa

    Il nostro magnifico pianeta accoglie e nutre tutte le forme di vita che sono riuscite ad affermarsi sul suo territorio nel corso dei secoli. Ognuna di esse ha avuto la possibilità di costruire un habitat specifico che potesse accogliere i propri bisogni. Questo ha consentito ad ogni specie di vivere la realtà secondo un punto di vista speciale: il proprio.

    "Io per esempio, sono una formica. Mi chiamo Luce. Ho già percorso gran parte della mia vita, ma sono ancora molto, molto curiosa.

    "A differenza di quanto raccontano gli studiosi di noi, che singolarmente saremmo animaletti dalla incurabile stupidità, posso dire che abbiamo una vita interiore molto attiva e siamo ricche di talenti. Ma non lo diamo a vedere, siamo molto riservate.

    "Possiedo un'abilità particolare che mi consente di comunicare i miei pensieri, le mie emozioni e i miei sogni con un linguaggio simbolico universale. È un'abilità posseduta solo da pochissime di noi. Posso quindi fungere da portavoce di un mondo lontano, ancora molto sconosciuto. Pieno di spunti e di riflessioni sulla vita. E trasmettere la mia esperienza. Sono molto lieta di questo.

    "Faccio parte di una grande colonia che vive nel deserto, in habitat sotterranei molto profondi e complessi, nei quali si svolge gran parte della nostra vita.

    "Appartengo ad una specie poco diffusa che ha grandi tradizioni storiche e culturali.

    "Siamo dotate di una formidabile intelligenza collettiva che, unita alla nostra capacità organizzativa, ci consente di esprimere il meglio di noi stesse in ogni situazione.

    "Abbiamo sempre avuto la grande capacità di risolvere i problemi che abbiamo dovuto affrontare. Il processo di adattamento all’ambiente ci ha sempre richiesto grande dedizione e umiltà. Ogni giorno impariamo cose nuove e facciamo tesoro dei nostri errori.

    "Con l’esperienza abbiamo imparato a valutare bene gli obiettivi e le azioni da fare per raggiungerli, tenendo conto delle varie alternative possibili. Le nostre azioni sono efficaci. Questo ci ha consentito di compiere opere inimmaginabili. Quali ad esempio, le architetture sotterranee dei nostri formicai, progettate e realizzate in tutti i minimi particolari per essere funzionali a tutti gli aspetti del vivere: alla conservazione del cibo, alla sicurezza, alla preparazione dei luoghi di svago o dei bisogni fisiologici, che nulla hanno da invidiare a nessuno in quanto a precisione e funzionalità.

    "Negli ultimi anni, le condizioni ambientali esterne sono state molto favorevoli per ragioni che non conosciamo. Questo ci ha semplificato molto la vita. In passato non è stato così. E ci ha richiesto grandi sforzi e capacità per far fronte agli imprevisti.

    "Questa fortuna, però, anziché favorire percorsi evolutivi della nostra specie, ha generato in maniera quasi silente, una cultura superficiale del benessere e della comodità che, a poco a poco, ha modificato le nostre abitudini. Alcune necessità sono venute meno e con esse anche alcune nostre capacità. Ora si vive più che altro per soddisfare i bisogni primari. E i sogni importanti restano desideri.

    Il nostro modo di vivere ha dato luogo alla Terra del Dire, che occupa lo spazio della mia colonia. Ma si può estendere ovunque. Chissà quante altre Terre di questo tipo esistono che io non conosco! Non si sa dove abbia inizio e dove finisca. Ognuno vede la parte che trova.

    "Invece, gira voce ormai da tempo, di una certa Terra del Fare. Una Terra misteriosa, piena di tesori, dove ognuno fa solo quello che vuole, dove tutti i desideri vengono esauditi, dove i sogni diventano realtà.

    "Chiunque ne senta parlare rimane abbagliato e vorrebbe capire questo mistero. Forse nessuna o pochissime di noi sono riuscite a vederla. Pare ci sia anche un grande Mare da attraversare e dicono che sia un’impresa difficilissima da fare.

    "Non è facile sapere di più, perché coloro che hanno voluto cercarla, non sono più tornati. Solo qualche nostra compagna, fra le più avide, racconta di aver sentito dire da amiche di amiche, che qualcuno l’ha raggiunta, ma pare non avesse trovato nulla di interessante, solo deserto.

    Sono molto attratta da questa Terra. Scoprire questo mistero sarebbe la cosa più emozionante che io possa fare.

    "Ora, dopo questa chiacchierata, ritornerò a vivere la mia vita quotidiana.

    "Tu che mi stai leggendo, mi potrai osservare per tutto il tempo che vorrai perché ho stabilito con te un contatto diretto e accetto che tu possa osservarmi anche in futuro.

    "Una finestra si aprirà magicamente sul mio mondo. Quando lo desidererai, potrai anche tu spostare la tua tendina e vedere uno spaccato della mia vita o di quella del contesto in cui vivo.

    "Sarai collegato con il mio presente, con i miei pensieri e con la realtà che mi circonda. Potrai chiedermi di ascoltare o osservare anche altri abitanti del formicaio. Nel caso, sarò sempre io ad intermediare con loro e ad avere il consenso per la tua richiesta.

    "Però per far questo devi sottostare ad una precisa condizione: la tua richiesta deve essere supportata da un grande desiderio.

    "L’attivazione del contatto con me avviene solo per empatia e risonanza.

    "Se le tue richieste non saranno supportate da un vero intento o dalla curiosità di approfondire, avranno scarso contenuto emozionale e non avranno la forza di arrivare a me in maniera chiara. Potresti aspettarti qualcosa di diverso dalle mie risposte. E la mia esperienza potrebbe non esserti utile. Ti potresti anche annoiare nel leggermi. Per questo, all’inizio di ogni capitolo, ti verrà sempre chiesto di verificare il tuo intento prima di proseguire.

    Ora che hai le chiavi per osservare il mio meraviglioso mondo, ti saluto e ti auguro Buona Lettura.

    La Terra del DIRE

    Capitolo 1.

    Quanto ti è sconosciuta?

    Una finestra si sta magicamente aprendo sull’attuale mondo di Luce, la Terra del Dire.

    Sarai introdotto alla realtà di questa Terra.

    Se vuoi accordarti con lei, ricordati di verificare il tuo intento. Sposta la tua tendina!

    "La Terra del Dire è un habitat nel quale, con il passare del tempo, si sono create le condizioni per una vita sostenibile, frutto di tante difficoltà e insegnamenti che la nostra storia porta con sé.

    "Lo spostamento verso il benessere e le comodità, che si è manifestato nel tempo, ha generato un po’ di rilassamento e la nascita di comportamenti estremi fra chi vuol cambiare e chi vuol continuare a trarre vantaggio dalla situazione e chi invece, vuol restare così come è. Questi comportamenti hanno ampliato le differenze fra gli abitanti, piuttosto che migliorare il benessere di tutti. È aumentata anche la paura che è diventata il deterrente primario di molte dispute.

    "Tutte le creature che abitano questa Terra sono sempre in movimento. Agiscono per dare risposta alle necessità primarie.

    "La spinta creativa è molto limitata. La creatività è vissuta dalla maggior parte degli abitanti come tempo perso.

    "I comportamenti sono molto orientati alla promozione di singole individualità. Questo ha portato ad accentuare il giudizio e gli atteggiamenti difensivi, che facilmente degenerano in scontri creando tensioni e ostacoli alla vita comunitaria oltre ad alimentare le lamentele.

    "È una Terra dove conta molto saper parlare bene. Dove vengono dette molte parole, che spesso rimangono fine a sé stesse.

    "I valori principali sono tipicamente quelli maschili legati alla aggressività, al dominio, alla forza, all’avere per poter essere, alla progettualità tecnica, all'organizzazione meccanica.

    "In base all’osservazione dei comportamenti all’interno della colonia, sono arrivata a identificare tre categorie di formiche:

    - Cercatrici: coloro che tendono a mangiare meno

    - Insignificanti: coloro che vogliono essere sicure di mangiare sempre

    - Furbe: coloro che mangiano di più

    "Corrispondono a tre diversi modi di vivere la stessa realtà, ognuno con il suo scopo, con i suoi punti di forza e varie ragioni per esistere.

    "Ci si avvicina a queste categorie per risonanza. Questa legge ci contraddistingue e opera silenziosamente, costantemente e senza tregua. Questo significa che la tipologia nella quale ci si identifica, rispecchia proprio quello che siamo: il nostro modo di agire, di pensare e di emozionarci.

    "Tutto è in movimento. Quindi è frequente trovarsi più vicini a volte ad una tipologia, a volte ad un’altra.

    "Cercatrici e Furbe sono ai due estremi opposti. Numericamente rappresentano la minoranza. Le Furbe sono molto di più delle Cercatrici.

    "Le Insignificanti, invece, rappresentano la maggioranza degli abitanti.

    "Quanto detto, si manifesta anche a livello eterico. Il tipo di energia emanata da ogni creatura, maschio o femmina, crea un alone che circonda costantemente il corpo, che è sempre visibile sotto forma di luce colorata: Gialla per le Cercatrici, una varianza di Grigio per le Insignificanti e Rossa per le Furbe.

    "I colori sono più visibili al buio. In particolare di notte, durante il sonno, quando tutto tace e sono in azione solo le funzioni primarie istintive.

    "Non sono colori sgargianti molto evidenti, ma nebulose un po’ fumose, senza contorni precisi. Chi desidera vederli, deve quindi acquisire una certa sensibilità. Non tutte le mie compagne hanno questo desiderio.

    "Quasi tutte si identificano nell’alone che producono, al punto tale che il colore diventa quasi una bandiera. Un manifesto per dire: Io sono così. Ognuna ha sempre valide ragioni per promuovere quello che è."

    "Io non posso definirmi una formica Cercatrice, ma nemmeno una Furba. Purtroppo mi ritengo più una Insignificante, anche se mi sento sempre più in risonanza con le Cercatrici. Infatti emano un alone Grigio leggermente Giallognolo.

    "Come succede a tutti, nel corso di una vita, i nostri comportamenti cambiano.

    "Questo è successo anche a me. I miei atteggiamenti sono stati un po’ ondivaghi all’inizio, senza mai raggiungere gli estremi. E questo mi ha permesso di fare esperienze.

    D’altra parte sono convinta che ogni momento che si vive è perfetto così come si presenta ed è il migliore che possa esserci per chi lo vive. Chissà quante altre volte cambierò!

    Capitolo 2.

    Le tre categorie di formiche

    Luce ti spiegherà in dettaglio i contenuti delle tre categorie che lei ha immaginato, sulle quali basa la sua analisi dei comportamenti nella colonia.

    Se vuoi stare con lei, ricordati di verificare il tuo intento. Sposta la tua tendina!

    "Le formiche Cercatrici vogliono cambiare per evolvere. Sono sempre in cerca di qualcosa. Non necessariamente qualcosa di eclatante.

    "Non hanno il cibo come fine ultimo. Tendono a mangiare di meno per nutrirsi di più, per dare maggiore qualità alla loro vita. Tendono a non accumulare.

    "Vogliono vedere la vita da un punto di vista più alto rispetto alla mera sopravvivenza. Vogliono essere padrone del proprio futuro ed esprimere veramente se stesse. Sanno di avere una vita propria, da onorare per la sua grandezza. Hanno capito di essere uniche.

    "Hanno una grande spinta all’innovazione. Sentono che da qualche parte del mondo, c’è qualcosa che fa per loro.

    "Anche se a volte sono molto idealiste, la loro realtà è la terra e quindi sanno benissimo che ciò che pensano ha senso solo se riesce ad essere impolverato dal terreno del loro territorio. Sono portate a prendere in considerazione i fatti più che le parole.

    "La spinta motivazionale non è mai a scopi egoistici. Alcune fra le nostre formiche più evolute, sono Cercatrici. Hanno fatto le scoperte più significative e contribuito a migliorare la qualità di vita di tutte noi, con estremo senso di generosità.

    "Sono formiche inquiete. Hanno un carattere forte. Non vogliono essere imbrigliate più di tanto in valori materiali. Sono anticonformiste. Vogliono superare le regole precostituite e uscire dalle credenze comuni che sentono limitanti.

    "Sono creative, hanno un sentire molto spiccato. Sono osservatrici e sanno ascoltare.

    "Hanno un approccio di gratitudine verso tutto quello che hanno.

    "Le formiche Cercatrici pensano tutte in modo diverso!

    "Comunicano e collaborano in generale con tutti. Preferiscono però la collaborazione con altre formiche Cercatrici perché si sentono più capite. Contano molto su sé stesse, soprattutto per le cose importanti.

    "Vivono con rispetto, ma spesso come una perdita di tempo, le relazioni con le formiche Insignificanti proprio per la loro inconsistenza e incapacità di avere una posizione definita e costruttiva al di fuori degli schemi.

    "I rapporti con le Furbe sono di solito funzionali e limitati ad aspetti di lavoro o cose simili: non è sicuramente una categoria che a loro interessa.

    In ogni contesto, sono sempre attente alle esigenze di chi gli sta di fronte.

    "Le formiche Insignificanti vogliono restare sempre

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