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Il Potere dei Tre
Il Potere dei Tre
Il Potere dei Tre
E-book195 pagine2 ore

Il Potere dei Tre

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Info su questo ebook

Come scegliere tra la vita, l'amore e il futuro? Non puoi.

Rob è scomparso, Rouge è priva di sensi. Caleb le ha appena rivelato che Rob è stato portato via per essere ucciso.

Oh, giusto, e Rouge è incinta.

Un attimo... cosa???

Rouge è il Settimo Marchio, Michael un Guardiano che è già morto. Come può essere incinta? Ora, il grande e potente Caleb è ancora più determinato a fermare Rouge e l'abominio che sta crescendo dentro di lei.

In fuga da Caleb e dal Consiglio Supremo, in missione per salvare Rob e allo stesso tempo fermare l'angelo oscuro che Rouge ha evocato, il gruppo deve scoprire cosa sia il potere dei tre prima che Bentos li uccida tutti.

Però c'è un inghippo: se uccidono l'angelo oscuro, tutto quelli che hanno sangue angelico nelle vene moriranno. E se uccidono Bentos, si dice che tutta la sua stirpe verrà annientata, fatta eccezione per il Settimo Marchio.

Quando tutto sembra perduto, c'è posto per la speranza in un futuro?

Scopritelo nell'ultimo volume della saga.

...ma è davvero l'ultimo?

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita25 mag 2017
ISBN9781547502356
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    Anteprima del libro

    Il Potere dei Tre - W.J. May

    Capitolo 1

    ––––––––

    Il tempo si fermò, dopo le parole di Grace.

    Rouge aspetta un bambino da Michael.

    Chiusi gli occhi e lasciai che l’oscurità mi prendesse con sé, in pace per la prima volta dopo tanto tempo.

    Potevo anche non essere in grado di far del male a Caleb per l’amore che provavo per Michael, ma il senso del dovere verso il bambino che portavo in grembo non avrebbe accettato la morte come opzione.

    Il vento soffiava, lieve, e tutti quelli coinvolti nello scontro davanti ai miei occhi mi sembravano avvolti da una membrana di plastica che li teneva saldamente bloccati ai loro posti. L’oscurità mi nuotò attorno e la vista si affievolì a causa di qualcosa che prendeva vita dentro di me. Ero nata dalla luce e dall’oscurità e, anche se preferivo agire per la luce, questa volta sarebbe stato diverso.

    Non avevo scelta.

    Piegandomi appena in avanti, mi mossi con fare esperto per colpire Caleb all’addome con la spalla. La forza del mio colpo lo sollevò da terra e lo fece volare fin oltre il gruppo.

    Le voci si sovrapponevano e le parole si, ma era irrilevante. Il mio obiettivo era quello di prendere Grace e Michael e andare a cercare mio fratello.

    La sua morte avrebbe distrutto il mio desiderio di lottare dalla parte dei buoni. Non l’avevo mai sentita come la mia battaglia, eppure era sempre stata al centro di tutto sin da quando avevo scoperto la storia delle mie origini.

    Mi lanciai contro l’alto sconosciuto che tratteneva Michael, girando su me stessa appena prima di colpirlo e rivolgergli la schiena. Intrecciai le braccia con le sue e con il mio movimento lo allontanai a forza da Michael prima di far volare in aria anche lui.

    Lo sguardo blu acceso di Grace incontrò il mio e io annuii, comunicandole che stava per arrivare il momento in cui avrebbe dovuto prendere una decisione.

    Loro o noi.

    Il consenso che vidi mi lasciò senza fiato, con il cuore che mi doleva nel petto per la rivelazione. Lei e Michael, insieme a mio fratello, erano la famiglia che non avevo mai avuto. Sarebbero stati al mio fianco, mi avrebbero protetta e aiutata a porre fine a tutto quello che avevamo dovuto sopportare in nome della giustizia.

    Premetti con forza il piede destro a terra mentre scattavo verso Sarah, con l’intento di fermarla, ma non di farle del male. C’era stato anche troppo dolore, nelle nostre vite. Non avrei contribuito a portarne una nuova ondata.

    Grace sollevò un braccio e con l’avambraccio colpì Sarah sul lato del collo, mettendo fuori gioco la bellissima donna per qualche istante. Scivolai alle sue spalle e intrecciai le mani sotto le sue braccia, tirando forte e strattonandola per allontanarla dal centro dell’azione.

    Un dolore sordo prese vita nel mio stomaco e guardai Michael mentre finalmente il tempo riprendeva a scorrere velocemente.

    Dobbiamo andarcene. Ora! Presi la mano di Grace e corsi verso la parte anteriore della casa mentre la voce di Caleb si sollevava dietro di noi. Non mi interessava rimanere nei dintorni per vedere la sua rabbia che si scatenava in tutta la sua potenza.

    Michael saltò sul sedile del guidatore della Bronco nera e premette sull’acceleratore mentre i Cacciatori rimanenti svoltavano l’angolo della casa.

    Tenetevi forte, ragazze. Sarà dura, per un minuto. Lasciò la strada lastricata fuori dalla casa di Caleb e Sarah e si immerse nella fitta boscaglia. I fanali del veicolo erano spenti e rimanemmo tutti seduti in un silenzio carico di tensione, mentre lui zigzagava con fare esperto in mezzo agli alberi. I rami e le foglie frustavano il SUV e i finestrini. L’unico rumore che si sentiva era quello della natura che combatteva contro la sua distruzione.

    Mi sembrò passare un’eternità, prima che il silenzio umano venisse interrotto.

    La voce di Michael tremava mentre lanciava uno sguardo nello specchietto retrovisore, rivolto a me e Grace. Sei incinta, Rouge? Ti ha fatto del male? Le sue sopracciglia si corrugarono e il suo tono di voce si indurì a causa di quelle che sembravano lacrime non versate.

    Non lo so. iniziai, ma Grace mi prese la mano, lanciandomi uno sguardo per dirmi che era il momento di confessare. Penso di sì... Ne sono abbastanza sicura. Abbassai lo sguardo e mi passai le dita su un fianco, rendendomi conto che la mia maglietta era intrisa di denso liquido cremisi.

    Merda! Stai sanguinando? Grace sobbalzò sul sedile accanto a me e afferrò l’orlo della mia maglietta, sollevandola per controllarmi anche se io la colpii per allontanarla. Non aveva rispetto per il mio pudore.

    Devo accostare? chiese Michael.

    No! urlammo io e Grace contemporaneamente.

    Sto bene. Probabilmente sono caduta su un ramo o qualcosa del genere quando sono crollata a terra. Cercai di allontanarmi da lei, ma lei mi tenne stretta, gli occhi che le si spalancavano. E poi non puoi fermarti. Dobbiamo andarcene di qui.

    Non è un taglio, Rouge! Hai un cavolo di osso che ti trapassa la pelle. È stato quando Caleb ti ha colpito?

    Il dolore della ferita si risvegliò come se le sue parole le avessero dato il permesso di espandere il suo malefico effetto in tutto il mio corpo. Sussultai e mi appoggiai al sedile.

    Quale osso? Cosa diavolo vedi, Grace? Michael si stava agitando.

    Scoccai a Grace un’occhiataccia che lei ignorò completamente. La sua unica preoccupazione era il mio benessere e le ero grata. Mi sentivo leggera, avrei perso i sensi molto presto. Starò bene. sussurrai con voce roca.

    No, invece. Dobbiamo curarti. Dobbiamo rimetterti a posto la costola. Grace mi spinse una spalla. Piegati in avanti e lascia che te la rimetta a posto.

    Stai scherzando? Lanciai uno sguardo al finestrino alle sue spalle e intravidi la luna.

    Dov’è mio fratello? Ti prego, fa’ che non sia ferito. Non permettere che me lo portino via.

    I miei occhi si riempirono di lacrime e io tirai su con il naso, senza nemmeno rendermene conto.

    Piccola, non piangere. Farà male da morire, ma lascia che Grace ti rimetta a posto l’osso. Adesso sei immortale come noi. Guarirai in fretta, ma quella ferita non si rimarginerà nel modo giusto, con l’osso che fuoriesce dalla pelle.

    Cosa? Non mi importa. Fallo e basta. Strinsi i denti e annuii mentre lei spingeva contro il mio fianco.

    La testa iniziò a girarmi mentre il dolore mi esplodeva nell’addome. Urlai a pieni polmoni e il veicolo sterzò bruscamente.

    Accidenti, Grace! Fa’ attenzione con lei. Mi guardò dallo specchietto retrovisore.

    Annuii mentre Grace mi accarezzava la spalla. Sarei stata bene, anche se avevo il cuore spezzato per Rob. Mi aveva salvata, aveva evitato che venissi massacrata in Florida e aveva rinunciato a tutto per me.

    L’avevo messo costantemente in pericolo e l’avevo direttamente consegnato alla morte. Non si sarebbe mai più fidato di me, se mai ci fosse stata un’altra occasione.

    Ho paura. sussurrai, incapace di tenere intrappolata dentro di me la sensazione. Mi sforzai di rimettermi a sedere diritta e respirai profondamente.

    Andrà tutto bene. Supereremo tutto questo come facciamo sempre... Insieme. Grace mi si avvicinò e mi circondò le spalle con un braccio.

    Stai bene? Il dolore è insopportabile? La voce di Michael era dura, ma era spaventato anche lui. Era stato sommerso da troppe informazioni tutte in una volta per poterle metabolizzare.

    Sto bene. Tu? Mi sforzai di rivolgergli un piccolo sorriso e lui scosse la testa, alzando gli occhi al cielo.

    Lasciai morire la conversazione. Eravamo entrambi vivi ed era già tanto, visto che pochi istanti prima la situazione non prometteva niente di buono.

    Cosa diavolo intendeva Caleb quando ha detto che non siamo puri, Michael? La voce di Grace era carica di diffidenza.

    Perché non vieni qui davanti, così ti dico quello che so? Michael diede una pacca al sedile accanto a lui. Lascia riposare Rouge, così guarirà. Troveremo un rifugio e poi decideremo quali saranno i prossimi passi.

    Non ho bisogno di decidere niente. Offrii la mia mano a Grace per aiutarla a spostarsi sul sedile davanti, ma rifiutò. Mi avvolsi le braccia attorno alla vita, abbracciandomi stretta e chinandomi in avanti per posare la testa contro il finestrino.

    Cosa? Certo che sì. Caleb verrà a cercarci e non ho dubbi che anche tuo padre ci stia dando la caccia. Michael emise un sospiro di esasperazione. Non ci credo che ho appena... che gli abbiamo appena voltato le spalle.

    Di’ addio al tuo ruolo di allievo. aggiunse Grace, sarcastica.

    Già. Beh, possono marcire tutti all’inferno. Non riuscii a trattenere la mia rabbia. Troverò mio fratello. Si merita più di quello che ho permesso che gli accadesse. La mia voce si spezzò, ma chiusi gli occhi con forza e cercai di scacciare l’agonia di aver permesso che Rob venisse portato via.

    Grace si sporse dal sedile anteriore e mi strinse un ginocchio. Non è stata colpa tua.

    No? E allora di chi? Parlai con voce aspra, l’adrenalina che iniziava a calare. Mi era rimasto un pizzico dell’oscurità che poco prima mi aveva aiutata a sopravvivere. Il male profondo che bilanciava il bene nel mondo viveva in me, come in tutti quanti. Solo che, ogni tanto, si manifestava nella mia vita. Era irrilevante che fosse giusto o sbagliato. Succedeva e basta.

    Se dobbiamo dare la colpa a qualcuno, allora spetta a me. Michael colpì lievemente il poggiatesta e si lasciò sfuggire un lamento. Aveva promesso. Non riesco a credere che Caleb si sia rimangiato la sua parola. Ha infranto l’unica verità che tutti crediamo e rispettiamo! Mi fidavo di lui. Posso accettare la sua rabbia e la sua natura per niente incline al perdono, ma questo? Ringhiò e quasi sembrò un grollic. Ora vuole uccidere Rouge? È finita. La mia lealtà verso di lui è scomparsa.

    Il dolore nella sua voce mi sfiorò appena. Avrei voluto che mi importasse, ma non era così. Caleb era devoto alla diffusione della luce nel mondo e non considerava minimamente il costo di un piano così grande. Tante persone sarebbero state distrutte nella sua caccia per la giustizia e la redenzione, molte delle quali senza aver mai preso parte al gioco originario, iniziato così tanto tempo fa.

    Michael avrebbe dovuto lavorare sull’accettazione della vera identità di Caleb e la verità degli obbiettivi in cui credeva così fermamente. Non potevo aiutarlo, quindi non ci provai nemmeno.

    Chiusi gli occhi e lasciai che il mondo sbiadisse, per rivivere qualcuno dei ricordi che avrebbero definito i miei prossimi passi in quel viaggio.

    L’aver scoperto l’esistenza di grossi branchi di grollic che non erano bestie malvagie e insensate come tutti li descrivevano aveva cambiato tutto. I grollic nascevano così e molti di loro non avevano mai avuto voce in capitolo.

    Anche se sapevo che mio padre doveva morire, la conseguenza della sua morte sarebbe stata il genocidio di una razza di animali che erano innocenti in larga scala. Come ogni altra razza del mondo, tra i grollic c’erano coloro che erano attirati dal male e dalla distruzione, ma per la maggior parte non erano diversi dai Cacciatori.

    Un gruppo di persone che combattevano per quello in cui credevano e che erano disposte a morire per assicurare un futuro, se non per loro, per coloro che sarebbero giunti nelle generazioni successive.

    L’immagine di Joshua mi passò davanti agli occhi e soffocai un urlo. Anche se non avrei mai amato nessuno che non fosse Michael, Joshua aveva rubato parte della mia anima. I grollic credevano nell’esistenza di compagni per la vita e lui credeva di essere il mio. Non potevo contraddirlo, visto che quando lo avevo avuto vicino avevo provato una pace che andava oltre la mia comprensione.

    Una lacrima mi scese lungo una guancia, la tristezza che mi pesava al centro del petto. Anche quando era giunto agli ultimi istanti della sua vita, si era ribellato agli ordini di mio padre e aveva cercato di salvarmi. I grollic buoni esistevano. Joshua era uno di loro. E anche mio fratello lo era.

    Ce ne dovevano essere anche altri, e che diritto avevo io di toglier loro la vita uccidendo mio padre? Quella guerra doveva finire, ma quelli che si erano rifiutati di prendervi parte avrebbero dovuto accettare volentieri la loro fine solo per questo motivo?

    La voce lieve di Grace si intrufolò tra i miei pensieri sconclusionati. Non avrei dovuto ascoltare, ma non riuscii a evitarlo.

    Cosa intendeva, Michael? chiese Grace nuovamente. Tu ed io siamo Cacciatori purosangue. Mi rifiuto di credere a qualsiasi altra cosa, eppure il disgusto sul viso di Caleb raccontava una storia diversa. Esitò e inspirò a fondo. Sei il suo allievo. Praticamente l’erede al trono! Non capisco.

    Michael si schiarì la voce e parlò in un sussurro. C’è molto che non conosciamo, Grace. Abbiamo semplicemente seguito le direttive di Caleb, come ci si aspettava che facessimo. Non ho mai chiesto di nostro padre perché la storia che conoscevo era che nostra madre era stata violentata il giorno del suo matrimonio. Lo sai. E’ tutto qui. L’ho accettato, mi ci è voluto più tempo di quanto non sia servito a te, ma ora, dopo le cose che ho visto di recente...

    Cosa? Quali cose? La voce di Grace si alzò.

    Shhh... Abbassa la voce. Voglio che Rouge riposi un po’. Non sono sicuro di cosa troveremo quando localizzeremo Rob e voglio che lei sia preparata. Lasciala riposare e mantieni la voce a livello ringhio basso, okay?

    Rimasi in silenzio, completamente sveglia e abbastanza certa che Michael lo sapesse. Oppure era in piena negazione e voleva credere che stessi dormendo.

    Zitto. Dimmi cos’hai visto.

    Qualche settimana fa ho fatto un sogno che era talmente reale che... che... Fece una pausa e io mi sforzai di trattenere il respiro. Avevo bisogno di sapere cosa gli era capitato. Michael avrebbe certamente condiviso l’esperienza con me.

    Che cosa? Sputa il rospo.

    Okay. Cavolo... Sembrava reale. Sono piuttosto sicuro che fosse reale.

    Dimmi del sogno.

    "Ero sulla spiaggia e un angelo oscuro è sceso e mi ha infilato gli artigli nella schiena, trascinandomi via. C’era anche Rouge, ma non era una situazione paurosa, se ricordo bene. Non sono sicuro se

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