Die Party 2 - In trappola (Collana Starlight)

Di Silvia Castellano

“Sembrava tutto cambiato da Natale, ma la verità è che a essere diversa ero solo io.”

Dopo il pericolo corso al “Die Party”, Lyla viene tormentata da un incubo che ha tutta l’aria di essere la premonizione di un’altra minaccia: Patricia, la ragazza che il suo migliore amico tanto venerava, la vuole morta. Scossa dalla brutta fine di quel sogno, Lyla cerca di dimenticare e di tornare alla sua vita di sempre, tra lezioni e allenamenti. Finalmente non deve più nascondere la sua natura a Jan e può vivere la storia d’amore con il ragazzo che le ha rubato il cuore. Ma non ha fatto i conti con Carina, la migliore amica di Alex, che finisce per allontanarlo da lei.
Quando tutto tra loro sembra ormai finito, la minaccia si concretizza e Lyla non può più fare finta di niente. Troppe cose strane stanno accadendo attorno a lei e i nemici sono sempre in agguato per tenderle una trappola.

Pronti per una nuova festa?
I giochi non sono ancora finiti e non tutte le verità sono venute a galla...

“Non puoi sapere cosa una persona nasconda sotto la maschera.”

La serie è composta dai tre racconti:
1. Die Party
2. Die Party 2 - In trappola
3. Prossimamente in uscita


Altri titoli della collana Starlight:
“Die Party” di Silvia Castellano
“Aurora d’Inverno” di Alessandro Del Gaudio
“Cuore di tenebra – Hope in the darkness” di Mariarosaria Guarino
“Darklight Souls. La Vista dell’Anima” di Melissa J. Kat
“La fine del Tempo, la fine del Mondo” di Alessandra Leonardi
“Io sono Jophiel” di Jessica Verzeletti.

• Lingua: Italiano
• Editore: PubGold
• Data di uscita: 12 lug 2018
• ISBN: 9788894839951

Anteprima del libro

Silvia Castellano

Seguito del racconto Die Party

Pubblicato da © PubGold - Collana Starlight

Prima edizione luglio 2018

Sito: https://pubme.me/collanastarlight/

Email: [e-mail]

Prima di copertina a cura di Angelice Graphics

Sito: https://www.facebook.com/angelicegraphics/

(Immagine acquistata su Adobe)

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo volume può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in alcuna forma o con alcun mezzo, elettronico, meccanico, in fotocopia, in disco o in altro modo, inclusa la traduzione di parti o dell’intero testo, senza autorizzazione scritta dell’Editore, ai termini o alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previso dalla legge applicabile (Legge 633/1941).

Questa è un’opera di fantasia. Tutti i personaggi e gli avvenimenti descritti in questo romanzo sono il frutto dell’immaginazione dell’autore o sono usati in modo fittizio.

Nota: Die Party 2 – In trappola è il seguito del racconto Die Party, disponibile nei principali store online.

Era notte.

Il vento gelido ululava tra le case e mi sferzava il viso: presto sarebbe arrivato un temporale. Mi trovavo sul tetto di un alto edificio, pericolosamente vicina al bordo. Oltre il parapetto troppo basso c’era il vuoto. Non era una scena molto rassicurante, in effetti.

Mi girai per allontanarmi da quel vuoto spaventoso e distinsi due figure a pochi metri da me: una era in piedi, l’altra a terra, seminascosta dall’oscurità.

«Chi è là?» chiesi e la mia voce si propagò come un’eco nell’aria.

La persona in piedi ridacchiò. «Ma come, non mi riconosci, Lyla?»

Era una voce di donna e familiare, ma il rumore del vento non mi permetteva di capire a chi appartenesse.

Quattro fari appoggiati a terra, due da una parte e due dall’altra del tetto, si accesero e finalmente potei riconoscerla: era Patricia. O meglio, sembrava lei, ma al contempo aveva qualcosa di diverso, che compresi nel momento in cui vidi i suoi occhi rosso sangue.

Era una vampira.

Quando riconobbi la persona a terra, invece, il mio cuore saltò un battito: Alex. Aveva gli occhi chiusi e non si muoveva, ma ero certa che era vivo. Almeno per il momento.

«Lascialo andare» intimai cercando di non far capire a Patricia quanto fossi sconvolta.

Lei in risposta emise un’altra risata divertita. «Pensi davvero di potermi dare ordini, Lyla? Ora ti ho in pugno e avrò finalmente la mia vendetta per ciò che è successo a Die Party!»

Vendetta?

«Lascia che ti rinfreschi la memoria: io ti ho salvata quella notte» le feci notare. «Se non fossi arrivata in tempo, saresti morta.»

«Credi di avermi salvata? È colpa tua se sono diventata così!» urlò indicando il proprio corpo e la sua voce si unì a un rombo del vento.

«Non sono responsabile della tua trasformazione, Patricia» replicai. «Ora lascia andare Alex, lui non c’entra nulla.» Il mio obiettivo più importante era quello di trarre il ragazzo al sicuro. Non capivo come Patricia fosse riuscita a catturarlo e fargli perdere i sensi. Perché non si era trasformato? Sarebbe stato facile per lui combattere e sconfiggere una vampira neonata.

Mi rivolse un ghigno. «Alex c’entra eccome, invece. È questa la mia vendetta.»

Prima che potessi decidere come muovermi, Patricia si inginocchiò accanto ad Alex e, con un movimento rapido, gli dilaniò il collo con le zanne. Con orrore, vidi il sangue fuoriuscire dalla ferita e scivolare sul pavimento di cemento, a lato del corpo ormai senza vita del ragazzo.

Non poteva essere vero.

La rabbia mi montò dentro come un fiume in piena. Gridai con tutto il fiato che avevo in gola e caddi sulle ginocchia. Mi sentivo come svuotata, priva di forze. Era come se, insieme ad Alex, Patricia avesse ucciso anche me.

Lei rise di gusto di fronte al mio dolore. Con la bocca sporca di sangue e i denti aguzzi, sembrava pazza. «Come ti senti adesso?» gridò avvicinandosi a me. «Fa male perdere qualcuno che ami, vero?»

Strinsi i pugni recuperando lucidità. «La pagherai» sibilai con tutto l’odio che provavo. Raccolsi la concentrazione per trasformarmi e attesi i primi cambiamenti nel mio corpo, ma non successe niente.

«Ma che...?» balbettai confusa.

Patricia strinse una mano attorno al mio collo e mi sollevò, quasi fossi leggera come una foglia.

Cercai di liberarmi graffiandole le dita e dimenandomi con tutto il corpo, ma fu tutto inutile. Sembrava non accorgersi nemmeno dei miei tentativi. Si spostò verso la fine del tetto e si fermò solo quando toccai con la schiena il parapetto. Mi fissò con l’espressione stralunata e gli occhi che parevano due buchi neri. Due buchi neri infinitamente profondi. «È finita, Lyla.»

Dopodiché mi spinse oltre la balaustra e caddi nel vuoto.

Mi svegliai con il fiato corto e la fronte imperlata di sudore.

Qualcuno al mio fianco si mosse e accese la luce. «Stai bene?» chiese assonnato.

Era Alex. La sera prima era venuto nel mio appartamento per guardare un film e trascorrere del tempo insieme, ma dovevamo esserci addormentati perché non mi ricordavo di aver spento la luce.

«Ho... ho avuto un incubo» mormorai porgendogli una mano per stringere la sua, calda e grande; mi fece subito sentire al sicuro e tranquilla.

«Va tutto bene, ora» disse abbozzando un sorriso.

«Era così reale» replicai.

«Cos’hai sognato?»

Mi inumidii le labbra cercando di fare chiarezza in ciò che avevo visto. «C’eravamo io, tu e Patricia Wallner sul tetto di un edificio. Tu eri disteso a terra, svenuto. Patricia era un vampiro e mi accusava di essere responsabile della sua trasformazione. Ti ha morso per vendicarsi di me e infine mi ha fatta cadere giù dal palazzo» riassunsi agitata.

«Non ti devi preoccupare, era solo il frutto della tua immaginazione» mi rassicurò Alex. «Probabilmente sei ancora scossa per ciò che è accaduto a Die Party.»

Erano passate due settimane dalla notte della vigilia di Natale, quando un gruppo di vampiri aveva organizzato una festa spettacolare per scegliere le proprie vittime. Tra