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Comunicare per creare relazione
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E-book270 pagine3 ore

Comunicare per creare relazione

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Info su questo ebook

Non riesci a generare relazioni vere e durature con familiari, amici o colleghi? Fatichi a preservare la pace quando sorgono dissensi? O magari desideri esercitare un'influenza positiva sulle relazioni? Vorresti sviluppare la comunicazione che crea, protegge e ispira le relazioni? Allora hai scelto l'ebook che fa per te.

Non puoi vivere una vita piena e significativa senza generare relazioni autentiche. Tuttavia non puoi stringere relazioni vere senza un'efficace comunicazione. In fondo è la comunicazione che crea relazione e non viceversa. Ma non comunichi davvero con gli altri se prima non curi la comunicazione che nasce dentro di te. Del resto ogni relazione comincia da noi. La comunicazione efficace è più una visione di sé, degli altri e della vita che una tecnica
LinguaItaliano
Data di uscita18 lug 2017
ISBN9788892673809
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    Anteprima del libro

    Comunicare per creare relazione - Giuseppe Paparusso

    relazioni

    Introduzione

    "Sembra così banale, ma nelle relazioni, si deve comunicare".

    —Peter Krause

    "Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione".

    —Zygmunt Bauman

    Caro lettore e amico,

    Sono davvero contento che tu stia leggendo questo testo. Sono certo che potrai trarne dei benefici. Desidero in queste pagine introduttive trasmetterti alcune ragioni a mio avviso per leggere il presente scritto. Le due citazioni iniziali esprimono alcune motivazioni per farlo, nonché lo scopo e l’importanza dell’argomento di questo ebook. Infatti i due soggetti chiave, relazione e comunicazione, sono tra loro strettamente interdipendenti tanto che senza una buona comunicazione non può esserci una buona relazione. Del resto il fallimento della comunicazione produce il fallimento della relazione.

    Anche le parole pronunciate da Stephen Hart, un allenatore sportivo e non un letterario, esprimono in modo chiaro e forte lo spirito e l’obiettivo di questo scritto. Infatti esse recitano: "Senza la comunicazione ogni individuo sarebbe un’isola separata da tutte le altre". Questa perla evidenzia quanto sia difficile concepire una vita felice e degna di essere vissuta senza creare relazioni umane significative. In fondo non siamo ‘isole separate dagli altri’. D’altro canto risulta difficile generare relazioni vere e autentiche senza saper comunicare bene. Di solito è la comunicazione a generare relazioni e non viceversa.

    Tuttavia è un dato di fatto che non tutte le forme di comunicazione producono rapporti significativi. Al contrario alcune d’esse risultano inefficaci, superficiali e apparenti. A conferma di ciò rifletti sul paradosso della vita odierna. Non è forse vero che sebbene oggi possediamo rispetto al passato molti più strumenti per comunicare, come il telefonino e i social network, spesso ci sentiamo soli, non capiti, non amati e infelici? È pertanto evidente che comunicare per creare significative relazioni non può dipendere da semplici strumenti artificiali. Questi risultano semplicemente mezzi di comunicazione pratici e utili, ma di per sé non garantiscono la comunicazione autentica ed efficace.

    Quanto finora espresso serve non solo a spiegare ma ad imprimere la ragione del titolo dell’ebook che stai iniziando a leggere. Esso infatti s’intitola: ‘Comunicare per creare relazione: è possibile se conosci e coltivi il modo vero’. Pertanto non ti sarà difficile capire a chi è indirizzato questo scritto. È rivolto a quanti vogliono instaurare rapporti veri e duraturi, e non superficiali, nonché a quanti vogliono sviluppare la comunicazione che nasce da dentro, cioè da una visione e da convinzioni profonde, e che non è superficiale o prodotta da tecniche persuasive, strumenti esteriori o semplici parole ad effetto.

    Ti descrivo per sommi capi il contenuto generale delle quattro sezioni principali e dei dieci capitoli che compongono il testo. Tuttavia prima di esporlo voglio indicarti qualcosa sulla mia forma o stile di scrittura. Non svilupperò il soggetto della comunicazione in modo tecnico o accademico, ma mediante uno stile di scrittura semplice e diretto. Soprattutto il contenuto risulterà pratico e riflessivo. Credo pertanto che sarà facile comprendere e se lo apprezzerai applicare alcune lezioni.

    Ma al di là della forma quali contenuti esattamente troverai in questo ebook? Ebbene, la prima parte o sezione composta da due capitoli sviscererà il concetto ‘Ogni relazione comincia da noi’. Questa espressione ben si collega a un famoso detto ‘dall’abbondanza del cuore la bocca parla’.

    Pensaci bene. Comunicare deriva dal termine latino cum=con, munire=legare, costruire. Pertanto il senso è mettere in comune, far partecipe. Implica quindi partecipare, scambiare o trasmettere pensieri, idee e sentimenti. La comunicazione richiede necessariamente almeno due o più interlocutori che partecipano, scambiano o mettono in comune. Tuttavia che sia espressa con le parole o con il linguaggio non verbale, come il sorriso, lo sguardo e i gesti, o che sia rivolta a uno o più interlocutori la comunicazione è il più delle volte il prodotto, la conseguenza dei nostri pensieri, sentimenti, emozioni, motivazioni e convinzioni. La comunicazione quindi non è il punto di partenza. Essa deriva che ce ne rendiamo conto o no da ciò che è dentro di noi. Pertanto per raggiungere l’obiettivo della comunicazione efficace, saranno rivelati alcuni dei fattori principali che la producono e sui quali possiamo esercitare un certo controllo, come i pensieri, i valori e le convinzioni profonde che scegliamo.

    Ma quali convinzioni e valori possiedono le caratteristiche per creare relazioni? Tali convinzioni e valori devono possedere dal mio punto di vista almeno due elementi: primo aderire alla realtà (non basati quindi sull’illusione) e secondo elemento promuovere l’altruismo (non certo l’egoismo). Tuttavia il solo conoscere o comprendere straordinarie convinzioni non garantisce affatto di migliorare e motivare la tua comunicazione. Tali pensieri, valori e credenze vanno ponderati, scelti e interiorizzati. Solo allora diverranno parte del tuo essere, uno stile di vita, creeranno la base della vera comunicazione e di conseguenza miglioreranno la qualità della tua esistenza. Il primo capitolo svilupperà quanto ho finora menzionato.

    Perché allora aver aderito a convinzioni e pensieri validi, a volte non bastano per generare relazioni autentiche? Ebbene, chi si relaziona abitualmente con te ti giudica più in base al tuo operato che alle tue parole. Perciò devi produrre azioni coerenti. Per questo il capitolo due ha il tema ‘Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo’. Imparerai a riconoscere, sviluppare e applicare le qualità e le opere che sono la diretta conseguenza di convinzioni e valori realistici e amorevoli. Che bello sarà scoprire che possiamo comunicare attraverso il nostro esempio senza dipendere troppo dalla condotta e dagli umori altrui e nostri e che possiamo subordinare almeno in una certa misura i nostri capricci e sentimenti negativi a valori elevati.

    Così i primi due capitoli si concentreranno sulla nostra persona interiore. Pertanto è chiaro che questo testo ti insegnerà a sviluppare l’abilità di comunicare bene, partendo da una crescita personale e interiore. Dopo aver lavorato bene dentro di te, sarai pronto ad applicare la seconda parte o sezione dell’ebook che tratterà il concetto ‘La comunicazione crea relazione e non viceversa’. Essa svilupperà le tre principali forme di comunicazione: l’ascolto, il linguaggio verbale e quello non verbale (che a sua volta è suddiviso in paraverbale e linguaggio del corpo).

    Per prima cosa imparerai che comunicare non significa primariamente parlare e farti subito capire. Un detto di una fonte anonima dichiara saggiamente: "La comunicazione parte non dalla bocca che parla ma dall’orecchio che ascolta". Del resto un medico non può curare un paziente senza prima fare la diagnosi. Allo stesso modo è improbabile toccare il cuore di qualcuno senza prima capire davvero cosa c’è dentro. È altrettanto improbabile generare un’autentica relazione senza prima ascoltare. Pertanto apprenderai dal capitolo tre che cosa significa davvero ascoltare, nonché qual è il motivo più importante che induce sinceramente all’ascolto. Inoltre identificherai i tipici errori, che spesso avvengono in modo inconsapevole e automatico, dell’ascolto.

    Il capitolo quattro svilupperà il tema ‘Parole che promuovono relazioni’. Come ho già accennato tali parole non si basano su tecniche persuasive, o manipolatorie, e sull’uso di parole ad effetto. Ci sono di certo contesti in cui questo linguaggio è utile. Tuttavia le parole persuasive o manipolatorie spesso si limitano a impressionare nei primi contatti per lo più gli sconosciuti. Il linguaggio che davvero edifica e crea relazioni profonde e durature nasce da dentro. Si basa su un nuovo modo costruttivo, amorevole e realistico di vedere sé, gli altri e la vita in generale. Il linguaggio verbale che ristora è quindi più una visione che una tecnica. Per realizzare l’obiettivo di interloquire in modo efficace, questo capitolo ti aiuterà a identificare le convinzioni distorte che sono alla base del linguaggio verbale non efficace, nonché le tipiche espressioni del linguaggio pessimistico che sono figlie di credenze illogiche o inflessibili e molto altro. Di seguito apprenderai le manifestazioni del linguaggio positivo e realistico.

    Non puoi non comunicare. Persino il silenzio nel bene e nel male trasmette un messaggio agli interlocutori. Pertanto nel capitolo cinque comprenderai diverse manifestazioni del linguaggio non verbale, come ad esempio il tono della voce, il silenzio, il sorriso, gli occhi e altro ancora, e come utilizzarle per migliorare le relazioni. È davvero significativo in merito ciò che ha pronunciato un noto scrittore (Paolo Coelho) in un’occasione: "Possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo, ma niente, assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell’essere umano". Sì, le forme di comunicazione non verbali come uno sguardo tenero, gli occhi che brillano e trasmettono affetto comunicano molto più profondamente di qualsiasi parola. Pensa allo sguardo e agli occhi di una persona innamorata. Essi comunicano potentemente, spesso suscitando emozioni travolgenti, più di qualsiasi altra forma di linguaggio.

    La vita presenta inevitabilmente delle sfide e dei problemi che possono seriamente minare le relazioni. Per esempio tutti noi prima o poi nei rapporti con gli altri abbiamo dei disaccordi, oppure siamo irritati o infastiditi da certi atteggiamenti e azioni altrui. A volte sorgono situazioni delicate dove non abbiamo altra scelta che dire no agli altri per non violare i nostri valori fondamentali. Oppure ci risulta difficile dire un appropriato no ai nostri figli. Ebbene, la terza parte del presente scritto indicherà suggerimenti per proteggere le relazioni a cui ci tieni ma che sono in pericolo, per generare la pace e in ultimo per saper dire no senza gli eccessi di ansia e ira e senza nel contempo danneggiare le relazioni. Infatti il titolo della terza sezione è: ‘La comunicazione che protegge le relazioni coniuga autoaffermazione e sinergia’. In pratica devi gestire i conflitti conciliando nel contempo la tua soddisfazione e quella altrui. Perciò nella maggioranza dei conflitti sarà possibile ricercare la terza soluzione, andando oltre la contrapposizione tra la tua soluzione e quella altrui, ma creando la vostra soluzione. Sono certo che in questi capitoli troverai molti suggerimenti pratici e incoraggianti.

    L’ultima sezione ha il tema ‘Dalla comunicazione che crea relazione alla comunicazione che motiva e fa crescere gli altri’. In altre parole avverrà il passaggio dalla comunicazione efficace finora esposta a quella eccellente. In pratica afferrerai come divenire un insegnante efficace e capace di toccare il cuore degli ascoltatori e come divenire un consigliere illuminante e motivante.

    Imparerai al capitolo nove cinque obiettivi in progressione che il capace insegnante impartisce ad altri. In verità divenire un efficace insegnante non dipende principalmente dal ruolo o dall’autorità che rivestiamo, ma dal manifestare certe qualità e attitudini. In fondo ciò che sei come insegnante è altrettanto, ma spesso più importante di ciò che insegni. In realtà insegnare è un’attività che potenzialmente possiamo svolgere tutti nella vita e in ogni ambito della nostra esistenza, in famiglia, a lavoro, con le amicizie, ecc… Una bella frase di un autore anonimo ben sottolinea l’importanza che riveste nella vita e nelle relazioni l’essere un vero insegnante. Essa recita: "Ciò che un insegnante scrive sulla lavagna della vita non potrà mai essere cancellato".

    Nell’ultimo capitolo afferrerai alcuni modi per guidare e illuminare il cuore e l’animo degli altri. Difficilmente sarai accettato quando impartisci consigli se tu stesso per primo non li sai ricevere. Peraltro essere reputato una guida dagli altri non dipende in primis dalla posizione sociale che rivesti. Devi essere considerato più un’autorità morale che formale. Per essere un bravo consigliere e una guida per gli altri, devi mostrarti sinceramente umile, riconoscendo i tuoi limiti e la tua fallibilità. Questo si dovrà percepire quando guidi gli altri. Ricordati che è tanto facile dare consigli quando non siamo noi stessi implicati. Per questo c’è chi ha detto: "Tutti gli uomini sanno dare consigli e conforto al dolore che non provano". Inoltre tutti sanno dare un consiglio, ma pochi sanno motivare coloro che lo ricevono. Imparerai come puoi riuscire a far nascere negli altri il desiderio di agire o cambiare. Questa abilità è una vera arte. Non mancheranno riflessioni finali mirate a sviluppare maggiormente la crescita personale e la capacità di motivare gli altri.

    Al termine di questa breve panoramica del contenuto del presente testo, spero e credo di averti fornito delle buone ragioni per esaminarlo. Peraltro, sono certo che lo leggerai con facilità non solo per il suo linguaggio semplice, pratico e diretto, ma per le diverse e brevi esperienze che vi sono contenute e che renderanno concrete le lezioni esposte.

    Ti suggerisco mentre leggi i capitoli di concederti delle pause. Cerca di riflettere profondamente sul contenuto, di convincerti di quanto apprendi, di interiorizzare i concetti esposti così da scegliere consapevolmente i consigli e i valori appresi. Adatta il materiale alla tua personalità e alle tue circostanze e soprattutto applicalo. La ragione è semplice. Difficilmente puoi apportare un cambiamento senza prima esserne convinto. In pratica non puoi apportare una trasformazione senza cambiare le vecchie convinzioni e anche le solite e ripetute azioni. Pertanto un nuovo modo di comunicare che generi relazione è la diretta conseguenza sia del mutato, consapevole, convinto e ripetuto modo di vedere le cose che dell’agire.

    Ti rivelo la motivazione che mi ispira a dirti questo e a scrivere. Sono più felice quando rendo più felici gli altri. Spero di cuore di contribuire anche in piccola misura a migliorare la tua vita, la tua comunicazione e le tue relazioni, cioè a migliorare la tua felicità fosse anche a seguito di un solo concetto o di un semplice suggerimento del testo. Se ciò avvenisse, mi sentirei appagato.

    Non dimenticare mai che amare ed essere amati è un bisogno pressoché universale. Tuttavia questa esigenza emotiva non può prescindere dall’instaurare relazioni significative. A sua volta non si possono generare relazioni amorevoli senza un’efficace comunicazione. Perciò non esagero se ti invito a prestare la massima attenzione a questo materiale.

    Come degna conclusione dell’Introduzione cito una bellissima frase che mi ha aiutato a capire lo straordinario effetto che comunicare in modo autentico i pensieri riveste nelle relazioni. Essa infatti dichiara: "Scambiandosi i loro pensieri, gli uomini comunicano come nei baci e gli abbracci; chi accoglie un pensiero non riceve qualcosa ma qualcuno". (Hugo Von Hofmannsthal) Pertanto ti auguro buona lettura, mio caro lettore e amico.

    Prima parte

    OGNI RELAZIONE COMINCIA DA NOI

    Capitolo 1

    La comunicazione nasce dentro di noi

    "Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nel vedere con nuovi occhi"

    —Marcel Proust

    Una coppia per i primi 10 anni di matrimonio non faceva che litigare a motivo dell’uso del denaro. Lei risparmiava sempre, mentre lui tendeva facilmente a spendere. Lei accusava il marito che era uno spendaccione. Lui non riusciva a capire perché la moglie fosse così attaccata al denaro e non lo volesse utilizzare. Nessuno dei due capiva l’altro. Bisticciavano spesso. La loro comunicazione non era certo all’insegna di una relazione affettuosa.

    Una storia singolare? Niente affatto. Chissà quante volte ci sarà capitato, come nel caso dell’esperienza, di provare sentimenti di delusione o rabbia per il modo in cui gli altri hanno comunicato con noi. Magari eravamo convinti che l’altra parte fosse responsabile di non capirci e non prenderci per il verso giusto. Considerandoci nel giusto, credevamo che il problema dipendesse dall’esterno e non almeno in parte da noi. In simili contesti magari abbiamo espresso o pensato frasi del tipo: Lui non riesce proprio a capirmi, o Lei non può parlare senza farmi irritare.

    Per quanto siano comuni e inevitabili queste lamentele, esse mettono a nudo un limite. Attribuiscono le cause della cattiva comunicazione all’esterno, agli altri. Questa visione non è costruttiva e tantomeno realistica. Infatti io e te non abbiamo il potere diretto di controllare o cambiare il modo in cui gli altri scelgono di esprimersi. Significa allora che tu debba rassegnarti al modo in cui gli altri comunicano con te senza cercare di migliorare la comunicazione e la relazione?

    Ebbene, è vero che tu non puoi controllare o determinare la comunicazione altrui, ma puoi almeno in una certa misura influenzarla. Come? Il mezzo più efficace è lavorare su di te, cioè sul modo in cui tu comunichi con gli altri. Imparando ad esprimerti in modo efficace per la verità puoi creare la base, l’atmosfera giusta o per così dire il terreno fertile per elevare la tua comunicazione e migliorare la relazione che stringi con i tuoi interlocutori.

    Tuttavia per migliorare la comunicazione devi identificare e applicare almeno due passi. Il primo è divenire consapevole della necessità di cambiarla. Invece il secondo passo include comprendere come farlo, cioè capire la vera base o il punto di partenza su cui edificare la vera comunicazione. Esaminiamo brevemente i due passi.

    Per realizzare il primo passo, cioè riconoscere la necessità di cambiare aspetti della tua comunicazione, puoi farti domande del tipo: Riconosco aspetti del mio modo di comunicare e di relazionarmi sui quali devo migliorare? Faccio spesso fatica ad esprimere liberamente i miei pensieri e sentimenti? Mi capita a causa della stanchezza, dello stress o per semplice abitudine di non ascoltare gli altri quando mi parlano? Mi succede spesso di perdere la calma quando converso su determinati argomenti con gli altri? Chi mi è vicino si lamenta più volte del modo in cui mi esprimo?

    Non sei d’accordo che una comunicazione che palesa l’incapacità di esprimersi liberamente, di mostrare empatia e di mantenere la calma mina sia le relazioni che la qualità della vita? È importante pertanto per prima cosa conoscerti e identificare i tuoi punti deboli. D’altronde non puoi cambiare qualcosa di te se prima non ne sei consapevole.

    Può darsi che tu fossi già cosciente di certe tue lacune ancor prima di leggere queste righe. Magari hai provato a cambiarle ma senza risultati duraturi. Dopo un po’ sei scivolato nella solita e inefficace comunicazione. Di conseguenza ti sei rassegnato all’idea d’essere fatto in un certo modo e di non poter modificare la tua maniera di esprimere e relazionare. D’altro canto se leggi questo soggetto è perché desideri fortemente migliorare la tua capacita di comunicare. Riconosci che non è possibile concepire una vita di qualità se non impari a comunicare bene con gli altri e quindi a stringere relazioni significative e durature. Come puoi allora realizzare questo fondamentale e tanto agognato obiettivo?

    Questa domanda introduce il secondo punto, cioè come comunicare in modo da generare relazioni. Ebbene, rifletti sul titolo della prima parte di questo manuale composta da due capitoli: Ogni relazione comincia da noi. Questa intestazione rivela il vero fondamento su cui costruire un’efficace comunicazione.

    Sai perché spesso i tuoi proponimenti di parlare e discutere in modo efficace falliscono? Forse resterai sorpreso. Tu non ci riesci per paradosso proprio perché ti concentri e lavori principalmente sui metodi di comunicazione. Questo è l’errore più comune. Spiego meglio.

    Comunicare in realtà significa scambiare, condividere e trasmettere agli altri informazioni e messaggi. È principalmente un’azione rivolta all’esterno. La comunicazione in verità è generalmente il punto di arrivo, non di partenza. È di conseguenza il sintomo, non la causa. Pertanto devi lavorare su ciò che causa la comunicazione. Tale causa è dentro di te e non deriva dall’utilizzo di semplici metodi. In altre parole tu non puoi cambiare davvero la comunicazione, che è una realtà esterna, se non cambi prima la tua realtà interiore, cioè la tua visione delle cose. Perché arriviamo a questa conclusione importante?

    Nella maggioranza dei casi le tue parole e le varie espressioni di comunicazione sono processi derivanti per lo più dai pensieri, dalle emozioni e dalle motivazioni, nonché dalle convinzioni più profonde che risiedono in te. Per questo il primo capitolo ha il titolo La comunicazione nasce dentro di noi. Questo titolo rievoca le parole pronunciate da un grande saggio dell’antichità che disse "dall’abbondanza del cuore la bocca parla". Per dimostrarti che la comunicazione nasce dentro di noi per poi manifestarsi all’esterno, immagina quanto segue.

    Un tuo amico non fa che criticare ed esprimere lamentele nei confronti della vita, degli altri e non ultimo anche di te. A un certo punto stufo di sopportare questo modo di parlare gli comunichi il tuo secco disappunto con le parole, nonché con

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