Risiko in salsa Damanhuriana: Il gioco per conoscere la nostra vera forza interiore

Di Coboldo Melo

Un gioco di intimidazioni, blandizie, suggerimenti, che insegna a ragionare contemporaneamente con più logiche, fatto di un’infinità di trucchi da inventare continuamente.
Come nella nostra stessa esistenza, nel Risiko damanhuriano tutto si compone con il tutto e non esistono realtà separate.

• Lingua: Italiano
• Editore: DEVODAMA
• Data di uscita: 26 feb 2017
• ISBN: 9788899652647

Anteprima del libro

verticale

Un gioco di strategia e di altro

Un gioco può essere divertente e allo stesso tempo aiutare a sviluppare aspetti del carattere di chi partecipa: a Damanhur, di solito, succede proprio così, perché i momenti ludici sono pensati e realizzati anche con questi obiettivi, dal Gioco della Vita, che è parte integrante della storia comunitaria, ai momenti che contribuiscono a rendere briosa la crescita della Federazione.

Alcuni visitatori si stupiscono molto quando scoprono che un gioco come il Risiko ha accompagnato la crescita di Damanhur, considerato che le sue caratteristiche potrebbero non essere ritenute adatte a un ambiente dedito alla ricerca spirituale e all’incontro pacifico dei popoli. In realtà è una passione coltivata persino prima della fondazione, con schemi e regole che comprendono importanti differenze rispetto al gioco da tavolo conosciuto in tutto il mondo per le strategie di conquista di un pianeta immaginario: questa è una variante ideata dal fondatore Falco Tarassaco, mantenuta e sviluppata con rigorosa costanza insieme a un gruppetto di appassionati che ancora oggi si riuniscono due o tre sere ogni settimana.

Il Risiko in salsa damanhuriana è molto diverso dall’originale inventato verso la metà del Novecento e anche il tavolo, o meglio i tavoli usati per giocare sono complessi e soprattutto più grandi del pianeta sul quale sono disposti normalmente i classici, piccoli carri armati o soldatini di plastica; il tavolo con le dimensioni maggiori occupa addirittura una parete verticale alta poco più di due metri per oltre quattro di lunghezza, mentre altri campi di gioco hanno la dimensione di un normale tavolo di casa.

La variante è stata pensata verso la fine degli anni Settanta, seguendo l’interesse che Falco aveva per il concetto di strategia e delle logiche collegate, al punto da spingerlo a inventare infinite caratterizzazioni e dedicare un’enorme quantità di tempo a incontri animati con costanza certosina, ai quali ha partecipato fino a pochissimi giorni prima di lasciare il corpo, nel giugno 2013.

Più che coltivare sogni di guerra, il Risiko damanhuriano è utilizzato per allenare la mente dei giocatori, con ritmi incalzanti e decisioni veloci prese in un contesto affollato di regole sulle quali vigilano inflessibili giudici. Al posto dei classici carri armati o soldatini di plastica è utilizzato del semplice pongo colorato, con il quale i giocatori indicano praticamente ogni cosa, dalle città alle strade, dagli aeroporti all’armamento. Il terreno di gioco è un pianeta immaginario che ha le stesse caratteristiche della Terra e questo significa oceani, mari, laghi, fiumi, pianure, foreste, deserti o montagne innevate, quindi grandi territori abitati da popoli molto diversi, tutti occupati a sopravvivere in vista di un’inevitabile espansione ottenuta grazie a relazioni buone e meno buone.

Probabilmente non esiste al mondo nulla di simile, considerate le caratteristiche del conosciutissimo gioco da tavolo in commercio da quasi sessant’anni.

Il merito della creazione del Risiko