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IO: 9000 Km e Hakuna Matata
IO: 9000 Km e Hakuna Matata
IO: 9000 Km e Hakuna Matata
E-book103 pagine1 ora

IO: 9000 Km e Hakuna Matata

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Info su questo ebook

Un treno, un computer, una destinazione incerta, ma nella testa un sogno improvviso, la voglia di iniziare a scrivere e di visitare un paese sconosciuto. L'Africa. Il bisogno di partire, di cambiare, di conoscere, di scoprire, di mettersi alla prova, di sentire, di staccare la spina, di allontanarsi per avvicinarsi. 
Un libro che vi fa entrare in un cuore, dandovi completamente la sua chiave, ma che vi farà scoprire il vostro, mettendovi davanti  ai vostri sogni, alle vostre aspirazioni più grandi e nascoste.
Seguite l'organizzazione, ma soprattutto la preparazione mentale, per un viaggio che vivrete e ricorderete nelle ultime pagine e che vi cambierà la vita e il modo di vedere le cose.
Entrate in un Orfanotrofio Tanzanese e abbracciate un gruppo di bambini mai visti prima, per conoscerli poi uno ad uno, tanto che il loro nome vi ricorderà subito la loro caratteristica più viva.
Viaggiate su una jeep in mezzo a mille avventure, fra la natura più selvaggia. 
Tornate a casa con istanti e momenti così indimenticabili da farvi pensare di essere ancora in quel mondo lontano 9000 Km da voi.

“IO - 9000 Km e Hakuna Matata” è l’avventura iniziata a 23 anni e mezzo, durante una bruttissima giornata che è diventata davvero importante. “IO” è la scoperta. La scoperta che la scrittura è il mio strumento per fare chiarezza nella mia testa e nel mio stomaco. È l’evoluzione, il cambiamento. “IO” è un viaggio in una terra lontana più di 9.000 km. “IO” è un percorso. È la possibilità di scoprirsi. “IO” è attenzione a me stessa e agli altri. La consapevolezza che siamo al mondo e non siamo in balia degli eventi. “IO” è il mio libro, ma è anche il libro che potrebbe essere di ognuno di voi! È ancora l’avventura che giunge al capolinea a quasi 26 anni, ma che in realtà continuerà ancora ogni giorno della mia vita. Perché “IO” sono davvero questo libro. Ho iniziato a scriverlo più o meno nel novembre del 2013, e ho finito di scriverlo a maggio 2016. Si tratta di un'autobiografia, se così vogliamo definirla, ricca di riflessioni, di diari di viaggio, e racconti di due esperienze di volontariato in Africa che mi hanno davvero cambiato la vita. E' diviso principalmente in tre parti: Il PRIMA, IL DURANTE, IL DOPO. La scrittura matura nell'ultima parte, fatta di istanti e momenti, alcuni descritti guardando le foto stampate.

"Sono i ricordi degli istanti a durare, a resistere. Istanti e ricordi... è un po’ come se i primi fossero scritte sulla spiaggia portate via dalle onde, i secondi scritte incise sugli scogli. Perpetui, perenni."

Tutto ciò che verrà guadagnato dalla vendita di questo libro in formato digitale, andrà in beneficenza per l'Orfanotrofio Tanzanese "Grace Day Care", dove sono stata personalmente durante i miei viaggi come volontaria.) 
LinguaItaliano
Data di uscita3 ott 2017
ISBN9788826091174
IO: 9000 Km e Hakuna Matata

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    Anteprima del libro

    IO - Silvia Corio

    Ringraziamenti

    IO PDF

    9000 Km e Hakuna Matata

    A mia sorella,

    Elena,

    senza la quale mi sentirei solo metà di una mela,

    senza la quale mancherebbe la parte più vera di me

    PREFAZIONE

    Questo libro è nato per caso. È nato un giorno che stavo ormai troppo male. Nascendo, mi ha fatto scoprire che scrivere mi aiuta. Quando non ho più un Progetto, quando la mia vita sembra non avere più senso, scrivere mi porta a ritrovare il perché perduto.

    Oggi che scrivo questa prefazione, ancora il libro è mancante. Manca l’ultima parte.

    Oggi, che lo riprendo fra le mani dopo mesi, ho deciso che sarà strutturato in capitoli, divisi in quattro sezioni, di cui una veramente molto corta. Le scoprirete leggendo, non voglio certo anticiparvi troppo.

    L’ultima parte dovrà essere quella più lunga, ed è proprio quella che mi accingo a scrivere ora.

    Oggi ho ritrovato di nuovo il perché perduto e per il momento in questa prefazione non ho altro da aggiungere.

    IO è l’avventura iniziata a 23 anni e mezzo, durante una bruttissima giornata che è diventata davvero importante. IO è la scoperta. La scoperta che la scrittura è il mio strumento per fare chiarezza nella mia testa e nel mio stomaco. È l’evoluzione, il cambiamento. IO è un viaggio in una terra lontana più di 9.000 km. IO è un percorso. È la possibilità di scoprirsi. IO è attenzione a me stessa e agli altri. La consapevolezza che siamo al mondo e non siamo in balia degli eventi. IO è il mio libro, ma è anche il libro che potrebbe essere di ognuno di voi lettori! È ancora l’avventura che giunge al capolinea a quasi 26 anni, ma che in realtà continuerà ancora ogni giorno della mia vita. Perché IO sono davvero questo libro.

    IL PRIMA

    1.

    CAMBIARE

    Non credo di avere il dono della scrittura, ma per qualche motivo a volte mi viene voglia di scrivere i miei pensieri, di getto, come se mi sentissi quasi ispirata. Ricordo che i temi alla scuola erano un incubo, stavo ore con la penna in mano per iniziare, se non sentivo il tema era un brutto voto assicurato. Ma quando accadeva che lo sentivo, mille parole si formavano nella mia testa e la penna iniziava a scorrere sul foglio da sola, senza problemi, arrivavo in fondo alle pagine con grande velocità, senza che nemmeno me ne accorgessi; finivo per prima ed ero contenta quando rileggevo, e se aveva errori di ortografia non m’importava (non hanno mai ucciso nessuno!), ma sentivo che avevo detto tutto quello che avevo dentro. M’interrompo un attimo per salvare (il mio terrore è quello di perdere i file sul computer) e per cambiare canzone… la canzone giusta aiuta a scrivere, a far uscire le parole e quello che abbiamo bisogno di dire. Il titolo che ho dato al documento è Io; sembra un titolo egocentrico? Magari lo è un po’, ma questo libro parla di me, magari cambierò il titolo, o questo non diventerà mai un libro, può darsi che da domani già non scriverò più, ma adesso voglio farlo e vorrei continuare perché ho tanto da dire.

    Ops, si è scaricato l’mp3, disdetta! Fortuna che ho anche il cellulare… si perché ormai senza cellulare non vai da nessuna parte, anzi senza lo smartphone! È utile, assolutamente, ti tiene in contatto con il mondo, ti dà le ultime notizie, addirittura ti dice quando passa l’autobus, e questa è la cosa che mi piace di più. Perché vivo con la fretta, lavoro da poco da un architetto come Designer d’Interni e quando esco, prima prendo l’autobus prima arrivo a casa, prima sistemo tutto quello che devo fare.

    Oggi mi sono cancellata da Facebook… perché? Perché ho capito che è comodo, ma spesso controproducente. Quante litigate, quante incomprensioni… Nascondersi dietro uno schermo ci rende diversi, riusciamo a dire cose che altrimenti non diremmo, anche a persone che non conosciamo, causando un dolore che non immaginiamo, perché non vediamo l’espressione sul volto di chi legge; sì insomma, spegniamo il dispositivo e per noi tutto rimane in quel post o commento di Facebook o Twitter o qualsiasi altra cosa. Ho visto troppe persone litigare, insultarsi, anche per passioni comuni e ora ho detto basta, non voglio più fare parte di questo.

    Come si arriva a fare queste scelte? Quando hai passato un periodo davvero brutto, in cui tutto ti sembrava perso, quando hai realizzato che avevi perso anche te stesso. Poi ad un tratto trovi la forza di fare cose che non immaginavi di poter fare, e ti senti meglio, ti senti vivo… con la paura, ma pur sempre vivo. Io l’ho trovata da sola, ma i miei genitori mi hanno aiutato a credere che io ero ancora lì e potevo farcela.

    Ho preso questo treno e sono ripartita, domani andrò a lavoro, ma non è questa la vita che voglio fare nei prossimi mesi. Voglio andare da qualche parte, il mio sogno sarebbe stare per un po’ in Africa: ho bisogno di vedere le cose vere della vita, le vere sofferenze, le vere gioie, quelle che senti nel cuore tanto forte… Non che qui non le abbia mai sentite, ma ho provato tanto dolore inutile, fatto sbagli enormi perché ero troppo coinvolta nei rapporti: paura di sbagliare, pensare sempre al futuro, aver paura di non dare abbastanza o dare troppo e non ricevere nulla in cambio, rimanere delusa o deludere.

    Non so se partire servirà, ma sta sera sento che tutto può cambiare, che ho da dare qualcosa ma altrove. Che devo maturare, capire cos’è la vita, io credo sia un dono ma a volte, troppo spesso, lo scordo. Voglio scoprire le cose belle che ho, i doni che Dio ha voluto farmi. Insomma togliermi il prosciutto dagli occhi, chissà, viaggiare, tornare più avanti, quando sarò cambiata, riprendere la mia vita, continuare volontariato in Italia, cercare un lavoro nuovamente e provare a creare una mia famiglia. Per questo siamo qui, per aiutare, ricevere aiuto e creare qualcosa.

    La cosa bella di scrivere adesso è che non so come andranno avanti queste pagine. Ho sempre programmato tutto e fatto scalette, come si faceva nei temi a scuola, ricordate?. Io sono una perfetta programmatrice. Ma questa volta non la farò, dirò quello che voglio dire in ogni capitolo, le scalette fanno venire l’ansia, pensare al futuro fa venire l’ansia. Voglio vivere alla giornata; pensare che davvero non so che cosa scriverò e se continuerò a farlo mi fa stare benissimo, mi fa respirare e mi fa sentire libera! Ma è la prima volta che riesco a non pensare al futuro, ora mi sembra talmente incerto che non saprei da dove cominciare a pensarci, tutto da oggi può succedere.

    2.

    LA GIOIA DI CAMMINARE

    Rieccomi a scrivere dopo un po’ di tempo, non credevo l’avrei fatto. È passato circa un mese (credo) e in realtà i miei piani si stanno concretizzando nella mia mente e quindi di conseguenza si sono ridimensionati. Il piano consiste nel partire quest’estate, esattamente nel mese d’Agosto, per l’Africa. Mi piacerebbe la Tanzania, seguire un corso

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