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Rimando: Corso di risveglio in Rima .. chi non è pronto resta come prima..
Rimando: Corso di risveglio in Rima .. chi non è pronto resta come prima..
Rimando: Corso di risveglio in Rima .. chi non è pronto resta come prima..
E-book121 pagine1 ora

Rimando: Corso di risveglio in Rima .. chi non è pronto resta come prima..

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Info su questo ebook

Un' evoluzione individuale raccontata attraverso un percorso vissuto, scritto per lo più in rima, con leggerezza e ironia. Parte con un'idea, un'intuizione che fatica a trovare riscontro nella realtà ancora pesante, che fa disperdere energia nella visione dell'esterno, a cui delega potere, causa e colpe.
Gradualmente l'attenzione si rivolge all'interno, alti e bassi si susseguono fra riscontri e coerenze, fino a riuscire a vedere che l'esterno, non è altro che un riflesso dell'interno, sia conscio che inconscio.
Il tuo viaggio detto in altre parole. 
LinguaItaliano
Data di uscita27 nov 2017
ISBN9788827520895
Rimando: Corso di risveglio in Rima .. chi non è pronto resta come prima..

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    Anteprima del libro

    Rimando - Quarzo Sincromi

    Quarzo Sincromi

    Rimando

    Corso di risveglio in rima ..chi non è pronto resta come prima..

    UUID: 8e490506-d20c-11e7-a43e-17532927e555

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Presentazione

    A dire la verità all'inizio credevo di scrivere canzoni.

    Non conoscendo la musica ho ripiegato su un libro di poesie.

    ( Poesie è una parola grossa )

    Veramente spero che qualcuno leggendole decida di cantarne qualcuna, anche se quando ho intuito che ne sarebbe uscito un libro, ho abbondato un po con la lunghezza..

    C'è anche qualche riflessione e qualche pensiero che è partito proprio parlato.

    Tutti gli altri testi hanno una loro melodia da quando li ho scritti, li leggo cantandoli, ma solo nella mia testa, non li ha mai sentiti nessuno.

    Non saprei tradurre le melodie in note e non vorrei nemmeno condizionare chi, eventualmente, avesse intenzione di cantarle.

    Rimando è il risultato di una serie di sfoghi, con un veicolo nuovo per me:

    la scrittura.

    Non avevo mai scritto nient'altro che la lista della spesa, la compilazione di moduli, e i messaggi, da quando esistono i cellulari.

    Poi, qualcosa si è fatto sentire.

    Non so da dove, ma ho accettato il mio nuovo incarico di antenna e dattilografo.

    Eseguo ordini dall'alto, o dal basso, o da dentro, non so e credo che non importi.

    So solo che dopo sto meglio.

    Come quando hai sete e bevi.

    Non c'è mai intenzione alla partenza, solo un vago intuito, un prurito, un campo magnetico come quello che senti, mettendo un dito fra due calamite potenti.

    Infatti sono il primo che legge stupito quel che ne esce.

    Non avendo quindi fatto nessun progetto iniziale, più che una presentazione dovrei fare un commento, dare una opinione.

    In fondo di questo testo, sono un lettore come te.

    A questo punto direi, dal mio modesto parere, che leggendo questo libro, si possono trovare punti di vista poco usati nella vita quotidiana, specialmente da chi vive un po freneticamente o si affida a fonti ufficiali e ha certezze irremovibili.

    È forse un possibile manuale, per chi è più sensibile alla poesia che alle spiegazioni razionali, o a lunghe conferenze sulla vita.

    Un pezzo di specchio in cui trovare un pezzo di sé, una bomboletta d'aria da cui tirare un sospiro, per aver trovato parole che descrivono sensazioni, emozioni e sentimenti che finora non avevano un nome, o una frase che le descrivessero.

    A me ha fatto questo effetto.

    eh!. da dove comincio?.

    Alcune cose se non le fai in fila fai più fatica a tirarle fuori,

    era ben prima degli anni duemila, i tempi poi ritenuti migliori.

    I frutti devono esser maturi, se no sono marci o troppo duri..

    Ognuno parte quando si sente, qualcuno è sordo ma parte ugualmente.

    Anche il mio aspetto lo preferivo, quando guardavo dentro lo specchio,

    adesso m'adeguo, a volte lo schivo, cerco i vantaggi a vedermi più vecchio.

    Questa mia faccia con rughe ed occhiaie e sto corpo robusto con maniglie gaie,

    radi capelli di dietro e davanti, denti consunti e meno brillanti,

    non li riconosco come roba mia ed ogni foto vorrei buttar via,

    nella mia testa son tirato e tonico, ma ora necessita essere ironico.

    Provo a convincermi che il pizzo bianco fa solo più saggio e non fa più stanco,

    e di sembrare più interessante, esperto, pacato e lungimirante.

    Dicon che l'uomo quando matura diventi molto più affascinante,

    penso che sia una bella stronzata e sia meglio giovane tosto e splendente.

    Se avessi iniziato da giovane e bello e avessi detto qualche cazzata,

    ci si passa sopra ad un magro cervello, se almeno la vista viene appagata.

    Si poteva pensare: "comunque è carino!

    E non è l'unico ad esser cretino, se si è ripreso anche Jovanotti,

    questo potrebbe sfiorare Giolitti!"

    Comunque il momento è come il Natale, arriva d'un tratto e inaspettato,

    così mi ritrovo nel bene e nel male, completamente impreparato.

    Solo da poco mi sembra importante, scrivere, dire e cantare i pensieri,

    non so se può essere interessante, li dico, e chi vuole li ascolti, son veri.

    Sentirsi un pivello a cinquant'anni all'equilibrio può creare danni,

    ma sinceramente è molto eccitante e insieme ridicolo per certa gente.

    Da dove comincio il mio discorso? S'è fatto complesso in tutto sto tempo,

    non è nato mica il mese scorso e si è allungato nel frattempo.

    Perché se comincio da dove son ora, non si capisce rispetto a che cosa

    sia arrivato a una data teoria, passando da quale tortuosa via.

    Se invece parto fin dall'inizio, mi perdo per strada ch'è anche il mio vizio

    e non arrivo da nessuna parte, ci penso un attimo, solo e in disparte..

    Forse è soltanto un po prematuro, cominciare adesso, vedremo in futuro..

    Rimando

    Rimando qualcuno da dov'è venuto,

    ha scordato qualcosa o non mi è piaciuto,

    per esser sicuro che ha chiuso la porta,

    se l'ha fatto o no dice che non ricorda.

    Perciò lo rimando di nuovo a controllare,

    così un'altra volta si ricorderà di ricordre.

    Rimando il ragazzo a settembre in qualche materia,

    così imparerà che la scuola è una cosa seria!

    Non può cazzeggiare soltanto, si deve impegnare,

    e deve capire che qui...

    ci si viene a studiare!

    Rimando di nuovo qualcuno affanculo,

    l'avevo già fatto, è una testa di mulo,

    ma non ha capito, oppure ha sperato

    fossi esagerato, mi fossi sbagliato,

    o fossi pentito di averlo mandato.

    Rimando è il comando che devia quel cavo,

    dal suo percorso originale,

    spingendo quel tasto o tirando la leva,

    si agisce lontano dal punto iniziale,

    così quel rimando risolve meccanicamente,

    problemi che intralciano spazio logisticamente.

    Rimando al mittente quel pacco che soddisfa poco,

    non era la cosa che ho scelto,

    e diversa era in foto,

    oppure ho cambiato idea e

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