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STANCO? Diari di quattro rinascite
STANCO? Diari di quattro rinascite
STANCO? Diari di quattro rinascite
E-book107 pagine1 ora

STANCO? Diari di quattro rinascite

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Info su questo ebook

Questo È Il Diario Di Quattro Morti.

Ti è mai capitato di sentirti stanco di una situazione? Di sentirti così confuso da non sapere chi sei e cosa vuoi?

A me è capitato spesso e provavo, ogni volta, grande rabbia e insoddisfazione.

Anche ai protagonisti di questi diari (che si leggono in due ore) è capitato di vivere questi momenti, insieme vedremo come hanno affrontato la loro personale situazione.

Questo libro nasce per dimostrare che non siamo le vittime del mondo e che esiste Sempre una soluzione.

Pensieri, idee e convinzioni potrebbero essere scardinate o ribaltate semplicemente attraverso un cambio di vedute. È questo il trucco per uscire dalla confusione e dallo stress.
LinguaItaliano
Data di uscita11 nov 2014
ISBN9786050333121
STANCO? Diari di quattro rinascite

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    Anteprima del libro

    STANCO? Diari di quattro rinascite - Simona Orioli

    Simona Orioli

    STANCO? Diari di quattro rinascite

    UUID: cc06a996-797e-11e4-903c-9df0ffa51115

    This ebook was created with BackTypo (http://backtypo.com)

    by Simplicissimus Book Farm

    Table of contents

    SOMMARIO

    INTRODUZIONE

    TU SEI LA TUA CASA

    QUEL CHE NON HO È QUELLO CHE SONO

    COME I CAMPI DI GRANO

    IL RIFLESSO DI UN LAGO IN TEMPESTA.

    SOMMARIO

    SOMMARIO

    Introduzione

    TU SEI LA TUA CASA

    Diario di una rinascita: alla scoperta di chi voglio essere

    QUEL CHE NON HO È QUELLO CHE SONO

    Diario di una rinascita: quello che ho perso per strada e quello che ho trovato

    COME I CAMPI DI GRANO.

    Diario di una rinascita: a volte scegliamo il punto troppo presto

    IL RIFLESSO DI UN LAGO IN TEMPESTA….

    Diario postfazione di molte rinascite: in cammino verso la trasformazione

    INTRODUZIONE

    In questo libro ci sono i diari di tre persone incavolate, con la voglia di distruggere e anche con una dose di malinconia e insoddisfazione ma che portano con sé Speranza e Cambiamenti.

    Non c’è molto da dire ora a riguardo se non che rappresenta un inno alla gioia vissuto da chi non riesce a vederla.

    Tra queste pagine troverai situazioni che probabilmente hai già vissuto o che stai vivendo, il loro scopo è quello di mostrarti che c’è sempre un altro modo di vedere per poter mettere in atto le soluzioni.

    Sono racconti semplici, di quattro persone con vite diverse e con atteggiamenti differenti. È un libro di facile lettura e con un linguaggio d’uso quotidiano.

    Il quarto non è proprio un diario, è piuttosto la condivisione leggera di alcune esperienze.

    Esso è un piccolo documentario su come la quarta protagonista ha vissuto le esperienze analoghe agli altri protagonisti dei diari e di cosa ho imparato durante il mio cammino e che, con determinazione, ho scelto di perseguire.

    La parola Esperienza, deriva dal latino, nasce attorno al 1303 e significa Sperimentare. Nella lingua Greca Antica era composta da due parole (interno e prova) per rappresentare l’acquisizione di conoscenze interiori attraverso le prove durante il percorso della vita.

    È una parola che usiamo spesso, fraintendendo anche il reale significato. L’esperienza è la strada che ti conduce alla Comprensione ed alla Conoscenza della nostra vita. Più agiamo e sperimentiamo individualmente la vita, più comprendiamo noi stessi ed il nostro percorso. Per questo ti suggerisco di non credere a ciò che leggi ma sperimenta tu stesso!

    Non credere a ciò che senti ma sperimenta tu stesso!

    Non credere a ciò che ti insegnano ma sperimenta tu stesso!

    La tua esperienza, il tuo mondo, nasce dai tuoi personali esperimenti., così come accade per le invenzioni.

    Sii autore di te stesso creando la tua vita.

    Non dare per certo le convinzioni e le parole altrui, sperimenta, analizza e ascolta i Tuoi pensieri.

    Un bimbo piccolo mette in atto i propri esperimenti attraverso le cadute, le scottature, i lanci di oggetti, le arrampicate e attraverso le azioni che gli adulti definiscono pericolose.

    Il bimbo sta semplicemente costruendo il suo bagaglio d’esperienze.

    Ogni cosa è un insegnamento ed ognuno di loro affronta o meno stimoli ed ostacoli in prima persona. I bimbi non frenano i propri istinti per sentito dire ma agiscono per imparare.

    N.B. Si suggerisce di leggere i diari nell’ordine in cui sono stati scritti.

    Che sia per voi utile leggerlo quanto lo è stato per me scriverlo.

    Con gratitudine Simona.

    Immagine di copertina: Lago di Garda in Tempesta, Simona Orioli.

    TU SEI LA TUA CASA

    Diario di una rinascita: alla scoperta di chi voglio essere

    Vaffanculo! Avete rotto con la vostra finta perfezione. Avete rotto col vostro voler giudicare a tutti i costi ciò che fanno gli altri. La mia vita è diversa dalla vostra. E allora?

    Io sto da dio e non ho bisogno delle vostre ramanzine. Io non sono voi e voi non siete me! Enzo, brutto stronzo. Come ti permetti di venire a giudicare la mia vita? Cosa pretendi che ti risponda quando mi chiedi se sono felice di come sono?

    Non sono felice di me stesso perché scopo una donna diversa ogni sera senza cercare d’instaurare un rapporto di conoscenza, affetto e rispetto reciproco … col cazzo.

    Io sono felice di come sono! E rispetto tutte le donne che mi porto a letto.

    Sono chiaro con loro, lo dico subito che non voglio legarmi, non penso a innamorarmi, non mi interessa. Non mento, non illudo e non giudico né la loro vita né quella di voi stronzi.

    Mi faccio in culo ogni giorno, rimedio alle cazzate di quell’altro incompetente e pure stronzo! Doppiogiochista! Dovresti essere il capo ma non sai comandare. Dovresti dirigere l’ufficio ma non sai nemmeno organizzare la tua pausa sigaretta. Vaffanculo.

    Sono stufo di tutta questa gente! Sono stufo di quest’ufficio!

    Non che a casa vada meglio…

    Sono orfano di padre da quando avevo sette anni e mia madre ha pensato bene di risposarsi con il fratello del morto.

    Mio zio è rigido, sempre pronto a criticarmi e sempre pronto a paragonarmi a mio padre. Per mio zio ero come il suo fratello fallito.

    Quando ero piccolo tutto ciò mi feriva.

    Sentirmi debole, privo di talento e con scarso senso del dovere come quel padre che nemmeno riuscivo a ricordare, mi faceva sentire veramente come un fallito.

    Ora no. Ora sono un uomo. So fare il mio lavoro e in ufficio sono il più dotato, perfino più del mio capo. Ora sono un uomo. Sono forte e ad ogni attacco di mio zio io rispondo. Non vivo più la mia vita non facendo ciò che lui vuole che io non faccia. Ora agisco. Ora sono un uomo e faccio ciò che va a me.

    Sono qui sul marciapiede, in mezzo alla folla. Fino a un attimo prima camminavo a gambe e braccia tese. Avevo il fiato corto per quanto camminavo alla svelta, colto dalla rabbia nata dal giudizio del mio collega.

    E ora che penso a mio zio, colui che ha contribuito all’ottanta per cento a farmi diventare ciò che sono diventato, il mio passo si è trasformato in un andatura più calma e meno rigida. Assurdo.

    Non è lui che devo ringraziare per come sono io ora. Lui ha giocato con la psiche di un bambino.

    Ecco, la mia rabbia riaffiora. Bene. Voglio essere incazzato ancora per un po’! Voglio scaricarla completamente. Al diavolo tutto.

    Sento i miei muscoli duri come la pietra. Il cuore pulsa più rapidamente delle lancette del mio Rolex. Le mascelle s’irrigidiscono, il mio viso muta e diviene un masso squadrato, talmente rigido che nulla di buono lascia tralasciare.

    Il mio passo torna a essere teso e aggressivo come lo era pochi minuti fa.

    Li sento. Sento la rabbia e il dolore che fluiscono nelle mie vene. E per qualche motivo ne sono contento. Rabbia e dolore mi caricano, mi sento più vivo.

    E allora cos’è questa voglia di piangere? Nulla! Non è nulla. Sono un uomo ora.

    E se avessero ragione loro?

    Se fossi veramente un uomo debole che non sa cosa vuole dalla vita?

    Assurdo.

    Io sono come voglio essere! Anche per le donne sono come voglio essere, tutte e dico tutte hanno goduto della mia passione e la maggior parte di loro ha accettato la mia condizione di uomo libero che non vuole relazioni.

    Accelero il passo per obbligare il sangue a raggiungere il cervello più in fretta. In questo modo esso va in ebollizione ed io evito di pensare. Voglio solo continuare a essere arrabbiato, punto e basta.

    Ho da poco terminato il turno lavorativo. Il sole di mezzogiorno batte sulla mia testa.

    I miei capelli ricci e biondi senz’altro stanno brillando. Sono bello come sempre. Anche se il mio volto è colmo

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