La fidanzata thailandese

Di Bhumi Suvarn

Thriller - romanzo breve (67 pagine) - Dalla corsia di un ospedale italiano alla Thailandia, sino al Mare delle Andamane, per onorare un amico in fin di vita. Una cerca tanto improbabile quanto formativa, vivendo luoghi, persone, emozioni.

Marco è in coma, vittima di un incidente. Avrebbe, pare, una sorta di “fidanzata”. A casa sua, viene anche trovato un misterioso pacchetto ben sigillato, proprio per lei. Così, il suo migliore amico, sotto le pressioni di una cara amica di Marco, s’impegna a trovare questa presunta fidanzata. Piccolo particolare, la ragazza in questione è thailandese: vive quindi a novemila chilometri dall’Italia, di lei si conosce in pratica solo il nome e quanto riportato negli appunti di viaggio di Marco. La ricerca di questo assai poco plausibile “amore” porterà il protagonista alla scoperta di alcuni dei volti della Thailandia, un mondo per lui esotico e nuovo, in cui scoprire e scoprirsi. Una contradditoria cartina al tornasole, che lo farà valutare in modo differente l’amico, la società occidentale, sé stesso.

Bhumi Suvarn [pum su'wan] è nom de plume di uno scrittore, saggista e traduttore tedesco. Laureato in Storia e Filosofia all’Università di Heidelberg, consegue un successivo dottorato in Letteratura Comparata all’Università di Tubinga. Durante il percorso, è in Italia per un tirocinio semestrale presso l’Università degli Studi di Torino. Per mantenersi gli studi, affronta varie esperienze lavorative, avviandosi anche alla professione di traduttore di narrativa. Diventa docente di ruolo ma, a inizio millennio, per motivi familiari lascia la Germania e si traferisce a Bangkok. Qui, collabora con alcune Università e avvia le sua produzione saggistica e letteraria. Dal 2016 risiede in Italia con la moglie, una Thai. Con il suo vero nome, ha scritto saggi sulla cultura siamese e sulla relazione tra Thailandia e Occidente, pubblicati su riviste thailandesi, singaporiane, inglesi e tedesche. Ha dato alle stampe due antologie di racconti. Il suo prossimo romanzo sarà un noir ambientato a Bangkok e Roma. La fidanzata thailandese è stato pubblicato originariamente in tedesco, nel 2010, con altro titolo e pseudonimo dell’autore.

• Lingua: Italiano
• Editore: Delos Digital
• Data di uscita: 15 gen 2019
• ISBN: 9788825407815

Anteprima del libro

a cura di Fabio Novel

Bhumi Suvarn

La fidanzata thailandese

ROMANZO BREVE

ISBN 9788825407815

© 2019 Bhumi Suvarn

Edizione ebook © 2019 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

Font Stardon Stencil Bold by Vernon Adams, SIL Open Font Licence 1.1

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Indice

Copertina

Il libro

L'autore

La fidanzata thailandese

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 8

Capitolo 9

Capitolo 10

Capitolo 11

Capitolo 12

Capitolo 13

Capitolo 14

Capitolo 15

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Il libro

Dalla corsia di un ospedale italiano alla Thailandia, sino al Mare delle Andamane, per onorare un amico in fin di vita. Una cerca tanto improbabile quanto formativa, vivendo luoghi, persone, emozioni.

Marco è in coma, vittima di un incidente. Avrebbe, pare, una sorta di fidanzata. A casa sua, viene anche trovato un misterioso pacchetto ben sigillato, proprio per lei. Così, il suo migliore amico, sotto le pressioni di una cara amica di Marco, s’impegna a trovare questa presunta fidanzata. Piccolo particolare, la ragazza in questione è thailandese: vive quindi a novemila chilometri dall’Italia, di lei si conosce in pratica solo il nome e quanto riportato negli appunti di viaggio di Marco. La ricerca di questo assai poco plausibile amore porterà il protagonista alla scoperta di alcuni dei volti della Thailandia, un mondo per lui esotico e nuovo, in cui scoprire e scoprirsi. Una contradditoria cartina al tornasole, che lo farà valutare in modo differente l’amico, la società occidentale, sé stesso.

L'autore

Bhumi Suvarn [pum su'wan] è nom de plume di uno scrittore, saggista e traduttore tedesco. Laureato in Storia e Filosofia all’Università di Heidelberg, consegue un successivo dottorato in Letteratura Comparata all’Università di Tubinga. Durante il percorso, è in Italia per un tirocinio semestrale presso l’Università degli Studi di Torino. Per mantenersi gli studi, affronta varie esperienze lavorative, avviandosi anche alla professione di traduttore di narrativa. Diventa docente di ruolo ma, a inizio millennio, per motivi familiari lascia la Germania e si traferisce a Bangkok. Qui, collabora con alcune Università e avvia le sua produzione saggistica e letteraria. Dal 2016 risiede in Italia con la moglie, una Thai. Con il suo vero nome, ha scritto saggi sulla cultura siamese e sulla relazione tra Thailandia e Occidente, pubblicati su riviste thailandesi, singaporiane, inglesi e tedesche. Ha dato alle stampe due antologie di racconti. Il suo prossimo romanzo sarà un noir ambientato a Bangkok e Roma. La fidanzata thailandese è stato pubblicato originariamente in tedesco, nel 2010, con altro titolo e pseudonimo dell’autore.

1

Una corsia d’ospedale è un luogo capace di ospitare eventi decisivi. La nascita, la morte, la scoperta di un’amicizia.

Io ero nato nella casa che era stata dei miei nonni, e contavo di morire in casa. In quella o in altra, ma sempre in casa mia. Marco invece aveva viaggiato e visitato terre lontane, il suo passaporto collezionava più timbri di un pacco andato perso tra gli uffici postali. E lui affermava che avrebbe voluto morire in Thailandia. Ne aveva viste di terre, ma voleva morire là. Strano. In una terra che piace uno conta di viverci, non di morirci. Ma lui diceva proprio così: se un giorno potrò scegliere, voglio morire in Thailandia. Invece stava per spirare in quella corsia d’ospedale, a novemila chilometri dal Sud Est Asiatico.

Marco stava morendo di una morte banale. Non era quella glorificata dalla distanza, o dalla scelta. Mi venne da pensare che entrambe, distanza e scelta, erano modi per rendere il trapasso più personale, se mai era possibile. E mi venne da pensare anche, guardando un mazzo di fiori finti abbandonato sul tavolo di metallo, che quella era una morte banale e basta. Soprattutto: una morte senza nessuno accanto, senza parenti stretti. E, vedendo la frettolosa sequenza di conoscenti che s’informavano sul come e sul quando e che poi se ne andavano scuotendo il capo, capii che era una dipartita anche senza veri amici accanto.

Con l’eccezione della ragazza dai capelli neri, forse.

La osservavo con discrezione. Aveva recuperato un vaso per quei fiori sintetici che immaginavo qualcuno aveva portato, pensando che Marco potesse apprezzare una macchia di colore, ovviando in tal modo ai divieti degli ospedali. Dimenticando però quanto fossero pieni i cimiteri, di fiori di plastica.

La giovane donna aveva posto ogni cura nel non far rumore posando il vaso sul tavolino, benché Marco non potesse udire: era al di là di un vetro, e comunque non avrebbe sentito nulla. Tuttavia, sembrava essere questo il timore della ragazza, che Marco potesse risvegliarsi, perché mi sussurrò appena nell’orecchio la sua domanda. Marco ha una fidanzata? Le chiesi di ripetere, non perché non avessi capito, ma per prendere tempo. Lo fece. Io allora stabilii d’istinto che lei non era la sua morosa. Né lo era mai stata.

Mi aveva posto quella domanda con tono grave, come se dalla risposta potesse dipendere tutto. E, dopo averla ripetuta, s’era scostata, per fissarmi seria seria.

Le dissi che non sapevo, dai tempi del liceo io e Marco ci frequentavamo, certo, ma ci raccontavamo solo certe cose… Quali? Mah, non quelle che si aspettava lei, mai cose troppo personali. Intanto cercavo di guadagnar tempo sperando che si stancasse della mia reticenza e non chiedesse altro. Mi seguiva con interesse, come se ogni mia informazione fosse stata preziosa, e non pose ulteriori domande.

Possibile che non sapesse proprio nulla di Marco?

Viaggiava… Quindi penso avesse una fidanzata, più d’una, vai a sapere dove. Certamente aveva delle ragazze sparse per il mondo,