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Buon Natale, Ispettore: Le Indagini dell'Ispettore Van Der Meer
Buon Natale, Ispettore: Le Indagini dell'Ispettore Van Der Meer
Buon Natale, Ispettore: Le Indagini dell'Ispettore Van Der Meer
E-book48 pagine29 minuti

Buon Natale, Ispettore: Le Indagini dell'Ispettore Van Der Meer

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Info su questo ebook

CI SONO REGALI CHE SAREBBE MEGLIO NON APRIRE.

 

E' la mattina di Natale e, sotto l'albero, l'ispettore Hans Van Der Meer, della polizia di Amsterdam, trova un regalo inaspettato. In compagnia del suo fedele braccio destro Thomas Brugel, si ritroverà a dover risolvere un caso davvero particolare.

Vuoi un giallo dal ritmo serrato per accendere il tuo Natale? Hai trovato pane per i tuoi denti.

Buon Natale, Ispettore è un racconto spin-off della Deception Series.*

*All'interno di ogni libro trovi un link per ricevere un audiolibro esclusivo.

"Non conoscevo questo autore, ma è bastato leggere poche righe per capire che ha uno stile elegante e chiaro e merita di essere letto. Un bel thriller scorrevole e piacevole come pochi. Libro adatto a tutti." - Recensione

LinguaItaliano
Data di uscita1 apr 2022
ISBN9798201618049
Buon Natale, Ispettore: Le Indagini dell'Ispettore Van Der Meer

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    Anteprima del libro

    Buon Natale, Ispettore - Eugene Pitch

    PROLOGO

    Amsterdam, 2 °C

    L'orologio della cucina segnava le 2:36. Olga fece capolino dalla porta. Il pigiama beige a fiori e i lunghi capelli biondi annodati in una chignon.

    «Tesoro, manca ancora molto? Le bambine sono andate a letto già da un pezzo e tu non hai nemmeno dato loro la buonanotte.»

    Hans Van Der Meer abbassò le carte e si voltò a guardare la moglie.

    «Perdonami, abbiamo quasi finito.»

    Olga nascose la sua irritazione con un sorriso. Era sempre stata molto brava in questo. Del resto, fare la moglie di un ispettore di polizia ti insegnava questa e ben altre cose.

    «Ah, ho già sistemato i regali sotto l'albero. Non serve che ci pensi tu.»

    «Grazie.» Il senso di colpa di Hans si acuì. La moglie salutò gli ospiti e si ritirò silenziosamente in camera. Bella notte di Natale era quella. Avere invitato il collega Thomas Brugel e la madre era stata una pessima idea. E poi l'idea di farsi anche una partita a poker era stata peggio.

    Hans non riusciva a credere di essersi fatto trascinare in quella situazione. E il bello era che stava pure perdendo.

    «Il piatto piange» annunciò la vecchia signora Brugel. Ormai ottantenne, sembrava diventare lucida solo con un bicchierino di brandy e le cinque carte in mano.

    Accidenti a lei. E accidenti a quel buono a nulla di Thomas.

    Perché mai era bravo solo a giocare a carte? Forse era un'abilità che si tramandava col sangue, pensò Hans.

    Mise un deca sul piattino di porcellana, quello del servizio buono da té che usavano solo per le occasioni speciali, e dichiarò «Vedo».

    La vecchia mise sul tavolo due coppie. Thomas un full d'assi. Poi toccò ad Hans mostrare le sue carte. Non aveva niente. Nemmeno una misera coppia.

    Maledizione, ho perso di nuovo!

    Sul faccione birroso di Thomas Brugel si fece largo un sorriso compiaciuto. Un sorriso che dava ai nervi. Hans Van Der Meer avrebbe voluto spegnerlo sul nascere e invece si limitò ad annuire.

    Le dita grassocce e sudate di Brugel si avventarono sul piatto, afferrando i soldi come fossero caramelle. La madre lo guardava orgogliosa. «Il mio Tom ha sbancato di nuovo!»

    Il freddo della città cercava senza sosta di infilarsi tra le fessure delle finestre. Potevano quasi percepirlo come un ospite sgradito.

    Quando Hans accompagnò gli ospiti alla porta erano quasi le tre. Fuori il gelo della notte si mescolava col buio delle tenebre, in un'atmosfera surreale e inquietante. Era la notte di Natale e in strada non c'era anima viva.

    L'uomo si trascinò fino al tavolo della sala, dove un bicchiere di latte

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