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Gioco di seduzione
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E-book171 pagine2 ore

Gioco di seduzione

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Info su questo ebook

PUFFIN ISLAND 0.5 PREQUEL

Romantica e sognatrice, nonostante si sia ritrovata più volte col cuore spezzato la giovane archeologa Lily Rose non rinuncia alla speranza di poter vivere, un giorno, un amore da favola. Per ora, ha solo deciso di mettere da parte i sentimenti per un istante e concedersi un'avventura senza impegno con il suo capo, Nik Zervakis. Scettico nei confronti dell'amore e disinteressato alla costruzione di una famiglia, chi meglio di lui può insegnarle come evitare di confondere la passione con qualcosa di più profondo? Tutto è iniziato così, ma riuscirà Lily a rispettare le semplici regole di quel gioco di seduzione?
LinguaItaliano
Data di uscita19 ott 2017
ISBN9788858978382
Gioco di seduzione
Autore

Sarah Morgan

Sarah Morgan is a USA Today and Sunday Times bestselling author of contemporary romance and women's fiction. She has sold more than 21 million copies of her books and her trademark humour and warmth have gained her fans across the globe. Sarah lives with her family near London, England, where the rain frequently keeps her trapped in her office. Visit her at www.sarahmorgan.com

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    Anteprima del libro

    Gioco di seduzione - Sarah Morgan

    Copertina. «Le regole del greco» di Morgan Sarah

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Playing by the Greek’s Rules

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2015 Sarah Morgan

    Traduzione di Chiara Fasoli

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    © 2015 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5892-483-9

    Copertina. «Le regole del greco» di Morgan Sarah

    1

    Lily si abbassò il cappello sugli occhi per proteggerli dall’intensità del caldo sole greco.

    «Mai più.» Si sedette sulla terra riarsa e guardò la sua amica rimuovere minuziosamente polvere e terriccio da una porzione dello scavo. «Se dovessi pronunciare ancora la parola amore, voglio che tu mi seppellisca in questo sito archeologico e mi lasci qui.»

    «C’è una camera di sepoltura sotterranea. Potrei scaricarti lì, se vuoi.»

    «Ottima idea. Metti un cartello accanto all’ingresso: Qui giace Lily, che sprecò anni della sua vita a studiare l’origine, l’evoluzione e il comportamento degli esseri umani senza mai imparare a capire gli uomini.» Lasciò correre lo sguardo lungo le rovine della città di Aptera fino a scorgere il mare. Erano in alto, su un altopiano. Alle loro spalle la sagoma seghettata dei Lefka Ori, le Montagne Bianche, scintillava sotto il calore del sole, mentre di fronte a loro si stendeva in tutta la sua bellezza il mare di Creta. Di solito lo splendore di quel paesaggio riusciva a risollevarle il morale, ma non quel giorno.

    Brittany si sedette e si asciugò la fronte. «Smettila di tormentarti. Quel tipo è un bugiardo schifoso e infedele. Un bastardo.» Si allungò per prendere lo zaino fissando un gruppo di uomini immersi in conversazione. «Fortunatamente per tutti noi domani tornerà a Londra, da sua moglie. Che Dio aiuti quella donna...»

    Lily si portò le mani al volto. «Non dire la parola moglie. Sono una persona orribile!»

    «Ehi! Lui ti ha detto di essere single. Ha mentito. La responsabilità è solo sua. Da domani non lo vedrai mai più e non dovrai più soffocare il tuo desiderio di ucciderlo.»

    «Ma se lei scoprisse quello che è successo e il loro matrimonio finisse?»

    «Allora lei sarà libera di costruirsi una vita migliore con un uomo che la rispetti. Dimenticalo, Lily.»

    Come poteva dimenticarlo quando la sua testa non riusciva a pensare ad altro? Come aveva fatto a non capire come stavano le cose? Desiderava così disperatamente trovare qualcuno da non saper leggere i segnali?

    «Stavo già facendo piani per il futuro. Ad agosto avremmo fatto un giro delle isole della Grecia. Ma poi lui ha estratto per sbaglio una foto di famiglia dal portafoglio, al posto della carta di credito. Tre bambini abbracciati al padre. Avrebbe dovuto portare loro in vacanza, non me! Non riesco a sopportarlo. Come ho potuto commettere un simile errore di valutazione? C’è una linea che non bisogna mai oltrepassare, la famiglia è sacra per me. Non so cosa sia peggio, se il fatto che chiaramente non mi conosceva per nulla o il fatto che lui avesse tutti i requisiti per essere l’uomo perfetto per me.»

    «Vuoi dire che hai una lista di requisiti?»

    Lily arrossì. «È il mio modo di rendere oggettiva la mia ricerca. Vorrei davvero una famiglia mia.» Ripensò alla desolazione del suo passato emotivo e si sentì pervasa da un senso di fallimento. Sarebbe stato così anche il suo futuro? «Quando desideri qualcosa così ardentemente rischi sempre che il tuo giudizio sia viziato, così ho stilato una lista dei requisiti minimi che un uomo deve avere per rendermi felice. Non esco mai con qualcuno che non abbia un buon punteggio nelle tre categorie che ho stabilito.»

    Brittany sembrava incuriosita. «Grande portafoglio, grandi muscoli e grande...»

    «No! Sei veramente tremenda.» Malgrado la tristezza, Lily scoppiò a ridere. «Primo, deve essere affettuoso. Non mi interessa un uomo che non sappia mostrare i suoi sentimenti. Secondo, deve essere onesto, ma a meno di sottoporlo al poligrafo non so proprio come verificare questo aspetto in anticipo. Pensavo che il professor Ashurst lo fosse. Hai ragione, è un uomo viscido...»

    «Io non l’ho chiamato così. Io ho detto ba...»

    «So cos’hai detto, ma non uso mai quella parola.»

    «Dovresti, invece, è liberatoria. E il terzo punto della tua lista?»

    «Voglio un uomo che abbia a cuore la famiglia. Che ne desideri una tutta sua. Ma non più di una contemporaneamente. Ora capisco perché l’idea di una famiglia gli piacesse così tanto. Ne aveva già una!» Lily si incupì. «La mia lista è un disastro.»

    «Non necessariamente. Ti serve solo un modo migliore per verificare l’onestà e devi aggiungere un quarto requisito: deve essere single. Rilassati. Smetti di cercare ossessivamente una relazione e divertiti un po’.»

    «Parli di sesso senza complicazioni? Con me non funziona. Devo essere innamorata di un uomo per andarci a letto, le due cose sono imprescindibili. Che mi dici di te, invece?»

    «Il sesso è sesso, l’amore è amore. Uno è divertente, l’altro va evitato a ogni costo.»

    «Non so, forse hai ragione tu e c’è qualcosa di sbagliato in me.»

    «Non c’è nulla che non vada in te! Non è un reato desiderare una storia seria. Vuol dire solo che subirai molte più delusioni delle altre persone.» Brittany si sistemò il cappello. «Non posso credere che faccia così caldo. Non sono nemmeno le dieci e mi sento come un’aragosta in una pentola.»

    «E tu sai tutto di aragoste, venendo dal Maine. È estate e siamo a Creta, cosa ti aspettavi?»

    «In questo momento darei qualsiasi cosa per poter tornare a casa per qualche ora. Non sono abituata a un’estate tanto calda.»

    «Hai partecipato a scavi estivi in tutta l’area mediterranea...»

    «E mi sono lamentata in ognuno di essi» commentò Brittany. «Senti, non sprecare altro tempo e lacrime per quell’uomo. Esci con noi stasera. Andiamo all’inaugurazione di una nuova ala del museo di archeologia e poi in un bar sulla costa. So per certo che il professore non ci sarà, quindi passeremo una bella serata.»

    «Non posso. L’agenzia di pulizie mi ha chiamato stamattina e mi ha offerto un lavoro.»

    «Lily, hai un master in archeologia. Non dovresti accettare questo tipo di lavori.»

    «La mia borsa di studio non copre il mio debito universitario e io voglio saldarlo prima possibile. Vorrei non doverlo fare stasera, l’inaugurazione sembra divertente, oltre che essere una buona scusa per togliermi la terra dalle ginocchia e vestirmi bene, ma non importa. Devo concentrarmi sui soldi: mi daranno un extra per il poco preavviso. Dopotutto, è un’emergenza.»

    «Come può essere un’emergenza

    «Il proprietario ha avvisato del suo arrivo solo all’ultimo momento. Passa la maggior parte del tempo negli Stati Uniti.» Scavò nello zaino in cerca di altra crema solare. «Riesci a immaginare di essere tanto ricca da non sapere in quale delle tue case dormirai?»

    «Come si chiama?»

    «Non ne ho idea. L’agenzia è molto riservata. Noi ci presentiamo a un orario stabilito e la sicurezza ci fa entrare. Quattro ore dopo i soldi arrivano sul mio conto in banca e tutto finisce lì.»

    «Quattro ore? Ti servono quattro ore per pulire una casa? Che razza di posto è? Un palazzo minoico?»

    «È una villa. Molto grande. Mi daranno una mappa all’arrivo e dovrò restituirla prima di andarmene, senza fare copie.»

    «Una mappa? Ora sì che mi hai incuriosita. Posso venire con te?»

    «Certo» disse Lily lanciandole un’occhiataccia. «Perché è molto meglio pulire la doccia di uno sconosciuto che bere un aperitivo sulla terrazza di un museo con vista sul mare... Mi sento come Cenerentola. E di te che mi dici? Pensi che incontrerai qualcuno in grado di risvegliare la tua sopita vita sentimentale?»

    «Io non ho una vita sentimentale. Ho una vita sessuale, che fortunatamente non è affatto sopita.»

    Lily provò un fremito d’invidia. «Forse hai ragione. Dovrei smettere di prendere seriamente ogni relazione e cercare di divertirmi. Tu sei figlia unica, vero? Hai mai desiderato di avere fratelli o sorelle?»

    «No, ma sono cresciuta su un’isoletta. L’intera comunità era come una grande famiglia allargata. Tutti sapevano tutto, da quando avevi camminato la prima volta ai voti sulla tua pagella.»

    «Sembra un modo così felice di crescere. Io da bambina mi ammalavo spesso e nessuno voleva tenermi a lungo. La mia dermatite mi costringeva a coprirmi di bende e creme, avevo un aspetto orribile.»

    «Maledizione, Lily, vuoi proprio farmi piangere? E dire che non sono una persona emotiva!»

    «Lasciamo perdere. Parlami della tua famiglia, piuttosto.» Le piaceva stare ad ascoltare gli altri parlare delle proprie vite. Per lei la famiglia era come un maglione fatto di tanti fili colorati, una rete d’amore e di esperienze condivise che danno calore e proteggono dalle correnti avverse della vita. Afferrò sovrappensiero un filo che pendeva dai suoi pantaloncini e le sembrò di leggervi una metafora della sua vita. Era come un filo isolato, slegato da tutto il resto.

    Brittany bevve un sorso d’acqua dalla borraccia che teneva in mano. «I miei genitori hanno divorziato quando avevo dieci anni. Mia madre odiava vivere su un’isola. Alla fine si è risposata e si è trasferita in Florida. Mio padre era un ingegnere e passava tutto il tempo a lavorare sulle piattaforme petrolifere sparse in tutto il mondo. Io sono cresciuta con mia nonna su Puffin Island

    «Anche il nome è adorabile. Eri affezionata a tua nonna?»

    «Molto. È morta pochi anni fa, ma mi ha lasciato la casa vicino alla spiaggia così che avessi sempre un posto in cui tornare. Mi telefonano molte persone che vogliono comprarla, io però non la venderò mai. Mia nonna la chiamava Castaway Cottage, la casa del naufrago. Quando ero piccola le ho chiesto se qualche naufrago avesse mai vissuto lì, e lei mi rispose che era per chi si era perso nella propria esistenza, non in mare. Pensava che quella casetta avesse proprietà curative.»

    Lily non rise. «Dovrei passarci un mese. Forse guarirei.»

    «Saresti la benvenuta. In questo momento ci alloggia una mia amica. La usiamo come rifugio. Per me è il posto più bello del pianeta. Puoi usarla ogni volta che vuoi, Lily.»

    «Forse lo farò. Devo ancora decidere cosa fare ad agosto.»

    «Sai cosa ti serve? Del sano sesso. Solo per divertirti, senza implicazioni emotive.»

    «Non credo che ne sarei capace. Finirei per innamorarmi comunque.»

    «Devi solo scegliere qualcuno di cui sei certa di non poterti innamorare. Qualcuno particolarmente bravo a letto, ma senza altre particolari doti...» Si interruppe vedendo Spyros, uno degli archeologi dell’università locale, che si avvicinava. «Vattene, Spyros, stiamo facendo discorsi da donne.»

    «Perché pensate che sia venuto qui? Sarà comunque una conversazione più interessante di quella che ho appena lasciato.» Porse a Lily una bibita in lattina. «Non devi pensare troppo a lui, theé mou» le disse con voce gentile.

    «Lo so, lo so. Me ne farò una ragione.»

    Spyros si sedette accanto a lei. «Posso fare qualcosa per te? Vi ho sentite parlare di sesso per dimenticare.»

    «No, grazie. Sei un donnaiolo incorreggibile, non mi fido di te.»

    «Ehi, stiamo parlando di sesso. Non hai bisogno di fidarti. Quello che ti serve è un vero uomo: uno che sappia farti sentire una donna, e in questo i greci sono maestri da sempre.»

    «Sì, conosco la questione. E finirà con te che mi allunghi la tua biancheria da lavare alla prima occasione. È per questo che non sarai tu a consolare le mie pene d’amore. Non ho intenzione di lavare i tuoi calzini» scherzò Lily aprendo la lattina. Non aveva una famiglia, ma almeno poteva contare su dei buoni amici. «Dimentichi che quando non pulisco le ville dei ricchi o sto qui a sprecare i fondi della mia università, lavoro per il rubacuori greco per antonomasia.»

    «Ah, sì» commentò Spyros sorridendo. «Nik Zervakis. Capo della temibile ZervaCo. La fantasia segreta di ogni donna.»

    «Non la mia. Non possiede nemmeno uno dei requisiti della mia lista.»

    Spyros alzò un sopracciglio incuriosito, ma Brittany scosse la testa. «È meglio se non lo sai. Avanti, Lily, parlami di Zervakis. Voglio sapere

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